Dai testi delle ufficiature vigiliari di questa domenica terza del triodion che
i nostri Padri tra i Santi gli iconografi hanno composto nella Santa Chiesa per
il Vespro ed il Mattutino il cui canone è attribuito al nostro Padre tra i Santi
Teodoro Studita
Gli uomini, pieni di timore, saranno giudicati, ciascuno secondo le sue opere:
allora sii indulgente con noi, facci degni, o Cristo, nella tua amorosa
compassione, della sorte dei salvati".
"Suoneranno le trombe, si svuoteranno le tombe, e tutta la stirpe umana
risorgerà tremante". "Signore della gloria, abbi compassione di noi nella tua
bontà, e facci della parte di quanti ti hanno amato".
"Piango e mi lamento quando prendo coscienza del fuoco eterno, e dell'incessante
doloro che colpirà quanti si saranno macchiati di colpe senza numero e con la
loro cattiva volontà avranno provocato la tua somma bontà: fra costoro sono
anch'io, il miserabile, sono anzi il primo di loro, ma tu, o Giudice, salvami
per la tua misericordia, nella tua amorosa compassione".
"Chi sosterrà quella tremenda sentenza? Ma tu, o Salvatore, unico amico degli
uomini, Re dei secoli, prima che giunga la fine, convertimi col pentimento, e
abbi pietà di me".
i nostri Padri tra i Santi gli iconografi hanno composto nella Santa Chiesa per
il Vespro ed il Mattutino il cui canone è attribuito al nostro Padre tra i Santi
Teodoro Studita
Gli uomini, pieni di timore, saranno giudicati, ciascuno secondo le sue opere:
allora sii indulgente con noi, facci degni, o Cristo, nella tua amorosa
compassione, della sorte dei salvati".
"Suoneranno le trombe, si svuoteranno le tombe, e tutta la stirpe umana
risorgerà tremante". "Signore della gloria, abbi compassione di noi nella tua
bontà, e facci della parte di quanti ti hanno amato".
"Piango e mi lamento quando prendo coscienza del fuoco eterno, e dell'incessante
doloro che colpirà quanti si saranno macchiati di colpe senza numero e con la
loro cattiva volontà avranno provocato la tua somma bontà: fra costoro sono
anch'io, il miserabile, sono anzi il primo di loro, ma tu, o Giudice, salvami
per la tua misericordia, nella tua amorosa compassione".
"Chi sosterrà quella tremenda sentenza? Ma tu, o Salvatore, unico amico degli
uomini, Re dei secoli, prima che giunga la fine, convertimi col pentimento, e
abbi pietà di me".
Ecco, viene il giorno del Signore onnipotente: chi reggerà al timore della sua
parusia? È infatti giorno di furore, è il giorno della fornace ardente, quando
il Giudice si assiderà per rendere a ciascuno quanto avranno meritato le sue
azioni".
O mio giustissimo Giudice, e solo misericordiosissimo, accoglimi penitente, per
intercessione della Madre di Dio".
Conoscendo i precetti del Signore, sforziamoci di conformarne la nostra vita".
"Diamo da mangiare a coloro che hanno fame, da bere a coloro che hanno sete,
vestiamo coloro che sono nudi perché Colui che verrà a giudicare tutta la terra
ci dica: Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete il regno preparato per voi".
"Ahimè, anima ottenebrata! Cosa aspetti a liberarti dal male? Fino a quando
resterai adagiata nell'indolenza? Perché non pensi alla temibile ora della
morte? Perché non tremi tutta di fronte al tremendo tribunale del Salvatore? Che
scuse potrai portare, che cosa dirai? Le tue opere sono lì a tua accusa: le
azioni senza vigore ti accusano. Ormai, o anima, il tempo è giunto: corri, fa
presto, grida con fede: Ho peccato, Signore, ho peccato contro di te, ma
conosco, o amico degli uomini, la tua tenera compassione; pastore buono, non
togliermi dalla parte destra, per la tua grande misericordia".
"Lo stridore di denti, il verme crudele, il fuoco inestinguibile della geenna mi
intimoriscono, mi rendono sbigottito", "Possa anch'io misero udire la tua voce
desiderata che chiama i tuoi santi alla gioia, e ottenere l'ineffabile gaudio
del regno dei cieli".
"Non entrare in giudizio con me mettendomi innanzi ciò che avrei dovuto fare,
chiedendomi conto delle parole e rimproverandomi per i miei impulsi; ma nella
tua pietà, senza far conto del male commesso, salvami, onnipotente"..
"Affrettiamoci, piangiamo, riconciliamoci con Dio prima della fine".
"Convèrtiti, gemi anima infelice, prima che abbia termine la festa della vita,
prima che il Signore chiuda la porta del talamo". "Ho peccato, Signore, come mai
nessun altro, sono più colpevole di qualsiasi uomo: prima che venga il giudizio,
mostrati a me propizio, o amico degli uomini".
Tremendo è il tuo tribunale, giusto il tuo giudizio, e malvagie le mie opere. Ma
tu, o misericordioso, previenimi con la tua salvezza". "Quale difesa presenterò
al Re immortale? Con quale fiducia guarderò al Giudice, io il dissoluto? Padre
pietoso, Figlio unigenito, Spirito Santo, abbi pietà di me
"Imparziale è il tuo giudizio, al tuo tribunale nulla resta nascosto; non lo
inganna la forza persuasiva dell'eloquenza dei retori, non c'è l'appoggio di
testimoni che falsino il giudizio: perché davanti a te, o Dio, stanno i segreti
di tutti".
"Che io non venga gettato fuori dalla sala di nozze, mani e piedi legati,
perché, me misero, ho macchiato la veste dell'incorruttibilità".
Risparmia, Signore, risparmia il tuo servo, non consegnarmi ai crudeli
torturatori". "Condona, assolvi, Signore, perdona tutti i miei peccati".
"Risparmia, Signore, risparmia la creatura plasmata da te: ho peccato,
assolvimi, perché solo tu sei puro per natura, e nessun altro, all'infuori di
te, è senza macchia".
"Allora nessuno potrà aiutare, perché Dio sarà giudice: non saranno di aiuto né
lo sforzo, né l'arte, né la gloria, né l'amicizia, niente se non il tuo vigore
proveniente dalle opere, o anima mia".
"Il fuoco inestinguibile mi sconvolge, mi spaventano il crudelissimo stridere
dei vermi e l'inferno che consuma le anime: eppure non giungo ad essere
veramente compunto: ma tu, Signore, Signore, rafforzami col tuo timore, prima
che giunga la fine". "Mi getto ai tuoi piedi e ti offro quali lacrime le mie
parole: ho peccato come neppure la meretrice, e come nessun altro sulla terra ho
agito iniquamente".
parusia? È infatti giorno di furore, è il giorno della fornace ardente, quando
il Giudice si assiderà per rendere a ciascuno quanto avranno meritato le sue
azioni".
O mio giustissimo Giudice, e solo misericordiosissimo, accoglimi penitente, per
intercessione della Madre di Dio".
Conoscendo i precetti del Signore, sforziamoci di conformarne la nostra vita".
"Diamo da mangiare a coloro che hanno fame, da bere a coloro che hanno sete,
vestiamo coloro che sono nudi perché Colui che verrà a giudicare tutta la terra
ci dica: Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete il regno preparato per voi".
"Ahimè, anima ottenebrata! Cosa aspetti a liberarti dal male? Fino a quando
resterai adagiata nell'indolenza? Perché non pensi alla temibile ora della
morte? Perché non tremi tutta di fronte al tremendo tribunale del Salvatore? Che
scuse potrai portare, che cosa dirai? Le tue opere sono lì a tua accusa: le
azioni senza vigore ti accusano. Ormai, o anima, il tempo è giunto: corri, fa
presto, grida con fede: Ho peccato, Signore, ho peccato contro di te, ma
conosco, o amico degli uomini, la tua tenera compassione; pastore buono, non
togliermi dalla parte destra, per la tua grande misericordia".
"Lo stridore di denti, il verme crudele, il fuoco inestinguibile della geenna mi
intimoriscono, mi rendono sbigottito", "Possa anch'io misero udire la tua voce
desiderata che chiama i tuoi santi alla gioia, e ottenere l'ineffabile gaudio
del regno dei cieli".
"Non entrare in giudizio con me mettendomi innanzi ciò che avrei dovuto fare,
chiedendomi conto delle parole e rimproverandomi per i miei impulsi; ma nella
tua pietà, senza far conto del male commesso, salvami, onnipotente"..
"Affrettiamoci, piangiamo, riconciliamoci con Dio prima della fine".
"Convèrtiti, gemi anima infelice, prima che abbia termine la festa della vita,
prima che il Signore chiuda la porta del talamo". "Ho peccato, Signore, come mai
nessun altro, sono più colpevole di qualsiasi uomo: prima che venga il giudizio,
mostrati a me propizio, o amico degli uomini".
Tremendo è il tuo tribunale, giusto il tuo giudizio, e malvagie le mie opere. Ma
tu, o misericordioso, previenimi con la tua salvezza". "Quale difesa presenterò
al Re immortale? Con quale fiducia guarderò al Giudice, io il dissoluto? Padre
pietoso, Figlio unigenito, Spirito Santo, abbi pietà di me
"Imparziale è il tuo giudizio, al tuo tribunale nulla resta nascosto; non lo
inganna la forza persuasiva dell'eloquenza dei retori, non c'è l'appoggio di
testimoni che falsino il giudizio: perché davanti a te, o Dio, stanno i segreti
di tutti".
"Che io non venga gettato fuori dalla sala di nozze, mani e piedi legati,
perché, me misero, ho macchiato la veste dell'incorruttibilità".
Risparmia, Signore, risparmia il tuo servo, non consegnarmi ai crudeli
torturatori". "Condona, assolvi, Signore, perdona tutti i miei peccati".
"Risparmia, Signore, risparmia la creatura plasmata da te: ho peccato,
assolvimi, perché solo tu sei puro per natura, e nessun altro, all'infuori di
te, è senza macchia".
"Allora nessuno potrà aiutare, perché Dio sarà giudice: non saranno di aiuto né
lo sforzo, né l'arte, né la gloria, né l'amicizia, niente se non il tuo vigore
proveniente dalle opere, o anima mia".
"Il fuoco inestinguibile mi sconvolge, mi spaventano il crudelissimo stridere
dei vermi e l'inferno che consuma le anime: eppure non giungo ad essere
veramente compunto: ma tu, Signore, Signore, rafforzami col tuo timore, prima
che giunga la fine". "Mi getto ai tuoi piedi e ti offro quali lacrime le mie
parole: ho peccato come neppure la meretrice, e come nessun altro sulla terra ho
agito iniquamente".
"Convèrtiti, pèntiti, svela i tuoi peccati nascosti, dì a Dio che sa tutto: tu
conosci i miei segreti, o solo Salvatore, tu dunque abbi misericordia di me,
come canta Davide, secondo la tua misericordia".
conosci i miei segreti, o solo Salvatore, tu dunque abbi misericordia di me,
come canta Davide, secondo la tua misericordia".
"Vedendoti di spalle, Mosè era pieno di timore e tremore: e come sosterrò io,
nella mia miseria, la vista del tuo volto quando verrai dal cielo?". "Daniele ha
temuto l'ora dell'esame, e cos mai sentirò io, quando giungerò a quello stesso
giorno?" "L'intelletto è ferito, il corpo malato, soffre lo spirito; la ragione
è diventata debole, la vita giace morta, la fine è alle porte".
"Bada, anima mia: digiuni tu? Non usare perfidia col prossimo. Ti astieni dai
cibi? Non giudicare il fratello".
"Purifichiamoci fratelli col re delle virtù; accogliamolo con letizia gridando
a Cristo Dio: o risorto dai morti, custodiscici liberi da condanna, per dare
gloria a te, il solo senza peccato".
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