mercoledì 27 marzo 2019

Quaresima 2019 PRIÈRE DE RÉCONCILIATION pour ceux qui font la paix après une querelle


Nous Te rendons grâce, Maître ami des hommes, Roi des siècles et source de tout bien, Toi Qui as abattu le mur de la haine pour donner la paix à l'humanité et Qui maintenant as réconcilié Tes serviteurs (servantes) N. et N.
Enracine Ta crainte en eux et consolide leur amitié l'un pour l'autre. Fais cesser toute haine et discorde, supprime le scandale de leur dissension.
Car Tu es notre paix, et nous Te rendons gloire, Père, Fils et Saint-Esprit, maintenant et toujours et dans les siècles des siècles. Amen.



(du "Grand Euchologue et Arkhiératikon", édition 1992, traduction archimandrite Denis Guillaume)



sabato 23 marzo 2019

Gesù guarisce il paralitico a Capernaum -Meditazione di Santo Ambrogio da Milano

Risultati immagini per icona del miracolo della guarigione del paralitico dal lettuccio dal tetto
Sant'Ambrogio (circa 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa 
Commento al Vangelo di San Luca 5, 17-26 ; SC 45 (trad. it)

(cfr  altri testi dei Vangeli sullo stesso miracolo   Marco 2-12   Matteo 9,1-8)


http://www.laparola.net/wiki.php?riferimento=Mc2%2C1-12%3B+Lc5%2C17-26%3B+Mt9%2C1-8&formato_rif=vp
Vedendo la loro fede, Gesù lo perdona


        «Vedendo la loro fede, Gesù dice al paralitico 'I tuoi peccati sono perdonati'». Il Signore è grande: a causa degli uni, perdona agli altri; accetta la preghiera dei primi e perdona ai secondi i loro peccati. Perché allora oggi il tuo prossimo non può far nulla per te, se presso il Signore il suo servo ha diritto d'intervenire e ottenere?


        Voi che giudicate, imparate a perdonare; e voi che siete malati, imparate a chiedere. Se non sperate il perdono direttamente per le vostre gravi colpe, ricorrete a chi può intercedere per voi, ricorrete alla Chiesa che pregherà per voi. Per riguardo a lei, il Signore vi accorderà il perdono che avrebbe potuto rifiutarvi. Non dimentichiamo la realtà storica della guarigione del paralitico; ma prima di tutto riconosciamo in lui la guarigione dell'uomo interiore, a cui sono stati perdonati i peccati...


        Il Signore vuole salvare i peccatori; mostra la sua divinità attraverso la conoscenza dei segreti e le azioni prodigiose. «Che cosa è più facile, dire: Ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina?» In questo modo fa vedere un'immagine completa della resurrezione, poiché, guarendo la ferita dell'anima e del corpo..., l'uomo intero è guarito.

venerdì 15 marzo 2019

Quaresima 2019gli insegnamenti dell’anziano Taddeo da Vitovnica).


L'immagine può contenere: spazio all'aperto

La nostra vita dipende dal tipo di pensieri che nutriamo. Se i nostri pensieri sono pacifici, calmi, miti e gentili, allora questo è ciò che la nostra vita è. Se la nostra attenzione è rivolta alle circostanze in cui viviamo, noi siamo attratti in un vortice di pensieri e non possiamo avere né la pace né la tranquillità. Ho capito che tutti noi ci preoccupiamo troppo e che solo colui che lascia tutto alla volontà di Dio può sentirsi veramente gioioso, leggero e pacifico. Possiamo essere in grado di mantenere il controllo su tutto il mondo quando manteniamo il controllo sopra l’atmosfera del cielo dentro di noi, perché se perdiamo il Regno dei cieli, noi non possiamo salvare né noi stessi né gli altri. Colui che ha il Regno di Dio in se stesso, lo passerà impercettibilmente agli altri. La gente sarà attratta dalla pace e dal calore in noi. Essi vorranno essere vicino a noi e l’atmosfera del cielo gradualmente passerà a loro. Non è nemmeno necessario parlare alla gente di questo. L’atmosfera del cielo si irradia da noi anche quando teniamo il silenzio o parliamo di cose ordinarie. Si irradia da noi, anche se non possiamo avere la conoscenza di essa. Tutto è sconfitto davanti all’amore




note sul nostro Padre l'anziano Taddeo

Nato nel 1914, l’anziano Taddeo visse tutte le sofferenze subite dalla Serbia durante il XX secolo. Nel corso di due guerre mondiali, durante la dittatura comunista e anche nei feroci bombardamenti della Nato del 1999. Nonostante tutto Taddeo ha insegnato, consigliato e pregato per tutti coloro che, doloranti, sono venuti da lui per trovare un po’ di pace. Le sue parole di amore e di speranza sono state un balsamo spirituale per le persone che provenivano da tutte le classi della società Serba. Nel 2002, l’anziano Taddeo ripose in pace, lasciando dietro di sé una grande collezione dei suoi insegnamenti che furono conservati dai suoi fedeli figli spirituali


Nessuna descrizione della foto disponibile.
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sabato 9 marzo 2019

Esortazione Quaresimale del nostro Padre tra i SantiAfraate il Saggio nella e della santa tradizione una ed indivisa siro orientale


http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/bb/Jerusalem_Cross_2.png/150px-Jerusalem_Cross_2.png


«Da’ sollievo agli affranti, visita i malati,
sii sollecito verso i poveri: questa è la preghiera.
La preghiera è buona, e le sue opere sono belle.
La preghiera è accetta, quando dà sollievo al prossimo.
La preghiera è ascoltata,
quando in essa si trova anche il perdono delle offese.
La preghiera è forte,
quando è piena della forza di Dio» (Esposizione 4,14-16). 



Afraate il Saggio persiano, è il più antico rappresentante della letteratura siriaca. Appartiene alla Chiesa siro-orientale. (Siria èabbreviazione di Assiria e corrisponde all'attuale Mesopotamia). Visse nel IV secolo, fu monaco e poi vescovo, forse del monastero di Mar Mattai, presso Mossul.
Morì forse martire nella persecuzione di Sapore IIre di Persia, poco dopo il 345. Mentre a Roma Costantino concedeva ai cristiani libertà di culto, in Persia si scatenò una reazione ostile al cristianesimo, tendente a riportare la nazione alla religione di stato, all'ortodossia mazdaica (culto zarathustriano del dio Ahura Mazdah).
Nei suoi scritti troviamo traccia della grande persecuzione subita dai suoi correligionari da parte dell'impero persiano.
Le sue opere costituiscono una fonte importante per la storia del cristianesimo nell'impero persiano e sono i più antichi monumenti della letteratura in lingua siriaca.
La base della sua teologia è soprattutto la Bibbia, che gli fornisce espressioni e immagini. Ha scritto piccoli trattati di morale e di ascetica, Dimostrazioni. L'ultimo tra
ttatello è intitolato Dell'acino, con allusione a Isaia 65,8.


sabato 2 marzo 2019

E Abbà disse .. Preghiere del sacerdote prima di entrare in Santuario



Dalla Divina Liturgia della Santa Tradizione dei cristiani ortodossi ed anche dei cristiani della congregazionalità greco-cattolica unita a Roma Antica(Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo e per la Divina Liturgia di San Basilio )

Officio della Presentazione dei Doni (o Proscomidia)
 PREGHIERE DI INGRESSO
 S. e D. fanno tre inchini davanti alle porte sante dicendo:

S./D O Dio, purifica me peccatore e abbi misericordia di me. (tre volte)


[D.] Benedici, presule.
S. Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.

D. Amen. Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)
Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, purifica i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.
Kyrie eleison. (tre volte)


D. Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

S  Poichè tuo è il regno,tua la potenza tua la gloria Padre Figlio e Santo Spirito ognora ora e sempre e nei secoli dei secoli

 D. Amen.


S./D. Abbi misericordia di noi, Signore, abbi misericordia di noi, mancando di ogni discolpa, noi peccatori ti offriamo questa preghiera, o sovrano: abbi misericordia di noi.
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito.
Signore, abbi misericordia di noi: in te confidiamo. Non adirarti oltremodo con noi e non tenere a mente le nostre iniquità, ma guarda su di noi anche ora, qual benigno, e riscattaci dai nostri nemici: sei tu il nostro Dio, e noi il popolo tuo, tutti opera delle tue mani, e invochiamo il tuo nome.
E ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Aprici le porte della misericordia, benedetta Madre di Dio; sperando in te non periamo, ma siamo liberati per mezzo tuo dalle sciagure: tu sei infatti la salvezza della stirpe dei cristiani.
 S. e D. baciano le icone regali dell'iconostasi dicendo:


S./D. Veneriamo la tua purissima immagine, o Buono, chiedendo perdono delle nostre colpe, Cristo Dio; ti sei volontariamente compiaciuto di salire nella carne sulla Croce per liberare dalla schiavitù del nemico quelli che hai plasmato. Perciò grati ti esclamiamo: hai colmato di gioia l'universo, Salvatore nostro, venuto a salvare il mondo.
Tu che sei fonte di misericordia, rendi degni di misericordia anche noi, o Madre-di-Dio; guarda sul popolo che ha peccato; mostra, come sempre, la tua potenza, affinché sperando in te gridiamo: gioisci, come già Gabriele, caposchiera degli incorporei.


D.] Preghiamo il Signore.
S. Signore, stendi la mano dall'alto della tua santa dimora e fortificami nel tuo servizio, affinché io possa compiere il sacrificio incruento, presentandomi senza macchia al tuo santo altare. Poiché tua è la potenza e la gloria nei secoli. Amen.

 Dopo un inchino all'assemblea con la richiesta di perdono, S. e D. entrano nel santuario, baciando la santa mensa.

 S./D. Entrerò nella tua casa, ti adorerò nel tuo tempio santo, nel tuo timore. Signore, guidami nella tua giustizia a motivo dei miei nemici; drizza di fronte a te la mia via.

E seguono le PREGHIERE DELLA VESTIZIONE




Missale Hispano-Mozarabicum. 

Ordo Missæ.

1. Cum chorus Prælegendum intonat, Sacerdos cum Ministris ad altare procedit:
PRÆLEGENDUM
Prælegendum omittitur in missis ferialibus totius anni et in dominicis Quadragesimæ.
2. Sacerdos sub silentio acclinis orat. Pro opportunitate hanc vel aliam congruam orationem secreto dicere potest:
Ad tuum altáre concurro,
ætérne omnípotens Deus,
et prece, qua váleo,
tuam misericórdiam
pro mea popuíque salúte expósco,
offerens hoc sacrifícium maiestáti tuæ,
quod grate dignéris ipse suscípere,
eiúsque intervéntu,
quia pius es,
petitioni meæ efféctum concéde.
Da menti meæ intentiónem,
quæ suscípiat profúndam bonitátem tuam.
Da sic te pétere pro pópulo,
ut tuo se gratulétur muníri præsídio.
Da mihi lácrimas ex tuo afféctu intérnas,
quæ peccatórum possint exsólvere víncula
et acquírere grátiam postulátam.

3. Sacerdos osculatur altare nihil dicens. Postea cum ministris sedem petit.






Divina Liturgia

Del Nostro padre fra i santi

Gregorio

Papa di Roma, Patriarca d’Occidente

Confessione del  Prete



Esiste una versione in lingua spagnola -versione ufficiale 

LA LITURGIA DE NUESTRO SANTO PADRE SAN GREGORIO LITURGIA DEL RITO OCCIDENTAL ORTODOXO Traducida por un Sacerdote de la Iglesia Rusa-

Vicariato del Rito Occidental de
La Iglesia Ortodoxa Rusa Afuera de Rusia
 




Se possibile, il prete ora confessa i suoi peccati a un altro sacerdote, dicendo :


Benedici, fratello e concelebrante.


 L'altro sacerdote dice : Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, che tu possa confessare tutti i tuoi peccati , nel nome del Padre e del Figlio  e dello Spirito Santo, amen

Egli confessa i suoi peccati a Dio (sottovoce), dopo di che il sacerdote assolvente dice:


Dio onnipotente abbia misericordia di te e ti perdoni tutti i peccati tuoi; Ti liberi da ogni male ; preservi e rafforzi in te la bontà e ti conduca alla vita eterna. 

R. Amen.

S. Possa l'Onnipotente e misericordioso Signore concederti il perdono e l'assoluzione di tutti i tuoi peccati, lo spazio per il vero pentimento e ammenda della vita , la grazia dei Spirito Santo , e la Sua consolazione .

R. Amen .

S. Che la virtù della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, le preghiere della Santa Madre Chiesa, il bene che hai fatto, e la Grazia che da Dio proviene affinché tu più non faccia peccato ti soccorrano, e per la remissione delle tue colpe una speciale penitenza tu ( farai o dirai ). Per La assoluzione si inginocchia il sacerdote penitente, l'altro pone la sua mano sulla sua testa, dicendo : Per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo, che è il grande sommo sacerdote , con la Sua più tenera misericordia ti assolvo. Con l'autorità che mi ha conferito, ti assolvo da tutti i tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, amen.




PREGHIERE PRESBITERIALI PRIMA DELL'OFFICIATURA



Entrato in chiesa, il sacerdote si inchina verso l'altare dicendo:

O Signore, nella moltitudine delle mie indulgenze cancella il mio delitto, e permettimi di entrare nella tua santa casa.

Poi, prostrandosi fino a terra, dice:

Celebrerò nel tuo tempio santo, e confesserò il tuo nome Buono.

Poi si segna con l'acqua benedetta, dicendo:

Nel nome del Padre, del Figlio, e dello Spirito Santo, amen. Sia questa creatura d'acqua per me vita e salute, non solo adesso, ma nel tempo che verrà. Amen.



Il sacerdote si pone dinnanzi alle porte sante affiancato dal diacono, recitando la preghiera che segue:

Diacono: Preghiamo il Signore, rivolgiamoci dunque alla Santa Trinità, e a coloro che per Dio sono diventati e chiamati santi.

Il sacerdote:  che essi possano darci pace e santità, armonia a coloro che sono in tumulto, pentimento agli iniqui, pace ai viventi e riposo ai defunti.

Entrambi poi recitano silenziosamente:

O Liberatore delle anime, Redentore del mondo, Buon Re del Cielo e della Terra, Signore Gesù Cristo: io supplico la tua bontà e la tua giustizia di liberarmi dal peccato e dai tormenti delle mie colpe, giacché ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, ho sporcato la mia dignità sacerdotale con innumerevoli tentazioni e miserevoli atti riprovevoli: ma tu purificami, o Dio buono e misericordioso, scaccia  via da me il tentatore e tutti i suoi servi, tutte le potenze avversarie dell'aria e della terra, i demoni del mattino, del meriggio e della sera, della notte e di ogni ora; caccia lontano da me ogni ministro di satana e proteggimi, o buon Dio, Signore Onnipotente, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.



In ginocchio, dicendo questa preghiera, il sacerdote continua:

Dinnanzi ai tuoi occhi, Signore Dio, io ho peccato, ho tralasciato lo splendore dei tuoi comandamenti preferendo la desolazione dell'iniquità: ma il tuo Volto grida giustizia, e io mi prostro ai tuoi piedi, Signore, dinnanzi al tuo venerabile altare, per chiedere la tua indulgenza e la tua misericordia: sono errabondo nella colpa, il mio peccato mi è sempre davanti, contro te solo ho peccato. Mondami con l'issopo, o Dio, e sarò puro: non giudicarmi ora, o Dio, ma rendimi piuttosto degno di compiere questo servizio di grazie e supplica, giacché sono indegno e malato per compiere i Tuoi Santi Misteri; purificami, mondami, sanami e rendimi degno dello splendore del tuo santuario, poiché non accetti un'offerta dalla mano dell'empio, ma solo dai tuoi santi. Se rimarcherai i miei errori, o Dio, chi altro potrà sostenermi? Ti domando ancora misericordia, pietà, salvezza non solo per me peccatore indegno, ma per il tuo popolo che da te attende ampie e copiose misericordie, da te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.



Il sacerdote si alza, si inchina alle porte sante del pluteo, alla santa croce, alle icone, ai concelebranti e infine al popolo. Il diacono fa lo stesso. I chierici si pongono nel vestibolo, e prima di indossare i paramenti, si inginocchiano dinnanzi ad una santa immagine ed recitano in silenzio segnandosi:


Apri la mia bocca, o Signore, affinché magnifichi il tuo santo Nome. Purifica il mio cuore da ogni velleità, da ogni pensiero perverso e inutile; illumina la mia mente da ogni riflessione mondana affinché possa degnamente servire questo officio, con attenta devozione, così da innalzare il mio povero cuore dinnanzi alla tua splendida Maestà. Per Cristo, nostro Signore.



Padre Nostro, che sei nei Cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane essenziale , rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori; non ci abbandonare nella tentazione, ma liberaci dal maligno.

Kyrie eleison, Christe eleison, Kyrie eleison.



Ave Maria, piena di Grazia, il Signore è con te: tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno, poiché hai partorito il salvatore delle nostre anime.

Prega per me, o santa Madre di Dio, e sarò degno delle promesse di Cristo.



O Signore, in unione coi tuoi decreti, attraverso i quali ci hai reso noto che vuoi essere magnificato su tutta la Terra, io ti dedico questo officio.



Il sacerdote benedice gli accoliti, il diacono e il suddiacono a vestirsi. Nel frattempo, a turno, tutti si lavano le mani dicendo:


Padre Onnipotente, che ogni pensiero perverso e inutile se ne diparta con la purificazione di queste mani, che attendono di servire il tuo nobile altare.


Quando tutti sono vestiti il prete può usare queste preghiere:


S. nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Serventi: amen.

S. preghiamo il Signore. Dio Onnipotente, a te cui nessun moto del cuore resta nascosto, ogni desiderio ti è noto, ogni segreto più intimo ti è chiaro, monda i nostri cuori per l'azione del Tuo Santo Spirito,  così che saremo degni di servirti e di magnificare il tuo Santo Nome, per Cristo nostro Signore.

Serventi: amen.

Sacerdote: la pace + sia con tutti voi.

Serventi: e col tuo Spirito.

Diacono (o sacerdote): andiamo in pace!

Tutti: nel nome di Cristo!




venerdì 1 marzo 2019

Come leggere il Vangelo (sant'Ignazio Brianchaninov Il branoè tratto dal capitolo Esperienze Ascetiche della Opera Omnia del santo, Слово о смерти, pubblicata nella nuova edizione a Tblisi nel 2013


tratto da



Quando leggiamo il Vangelo, non dobbiamo cercare il piacere, né uno stato mentale esaltato, né pensieri profondi. Dobbiamo cercare la Verità, pura e semplice.  Non compiacerti di una lettura superficiale, priva di frutto: cerca di adempiere i comandamenti che hai letto, perché questo è il Libro della Vita, e devi leggerlo e viverlo con la tua vita. 


Non pensare che casualmente il libro dei Vangeli inizi col Vangelo di Matteo e si concluda col Vangelo di Giovanni. San Matteo insegna di più come soddisfare la volontà divina, e le sue istruzioni sono più indicate per coloro che iniziano a camminare sulla Via di Dio. San Giovanni espone l'unione mistica e e l'immagine dell'unione fra Dio e Uomo tramite i sacramenti, ed è qualcosa di accessibile a coloro che sono progrediti nel sentiero divino. Quando apri il sacro Vangelo per leggerlo, ricordati che noi tramite questo saremo giudicati: su come ci siamo conformati a quanto vi è scritto. In base a quanto avremo fatto, otterremo l'eterna beatitudine o la punizione eterna (cfr. Gv, 12:48). 

Dio ha rivelato la sua volontà  ad un granello di polvere: a te, o uomo! Nelle tue mani c'è il libro che espone la sua grande e tremenda volontà. Puoi rifiutare o accettare il volere del Creatore e Salvatore - tutto dipende da te. Non scherzare col tuo destino eterno! Prega con spirito contrito il Signore, affinché ti palesi le meraviglie della Sua Legge (cfr. salmo 118:18). I tuoi occhi saranno aperti e e vedrai la meravigliosa guarigione dell'anima dal peccato. 

Leggi i Vangeli con estrema attenzione, e non ritenere mai un passaggio come superfluo. Nulla è indegno di contemplazione. Ogni immagine presente nei Vangeli irradia Vita. Leggi degli storpi, dei malati, dei posseduti e dei ciechi che il Signore ha guarito. Comprendi come la tua anima, imbavagliata nel peccato, è nella stessa condizione di quegli uomini. Impara ad avere fede: così come il Signore salvò quei malati, così salverà anche te, ma solo se lo pregherai ardentemente della tua guarigione. 

Acquisisci una disposizione spirituale tale che ti consenta di ricevere tale guarigione: la salvezza è di coloro che riconoscono la propria peccaminosità e decidono di abbandonarla (cfr. Gv, 9:39-41). Sforzati di assimilare con la mente e con il cuore il santo Vangelo: nuotaci dentro, per così dire. Vivilo. Tutte le tue attività diverranno, per così dire, evangeliche. Questo stadio può essere raggiunto solo con una lettura costante e con uno studio riverente della Bibbia. 

San Pacomio il Grande, uno dei più grandi santi Padri, conosceva il Vangelo a memoria, e istruiva i suoi monaci a impararlo allo stesso modo. Che letizia, che splendore conoscere la Scrittura a memoria! Se conosciuto a memoria, il Vangelo può essere recitato davanti a un cieco, può essere spiegato al prigioniero in galera, può essere ricordato all'operaio mentre lavora, può istruire il giudice durante un processo, guida il commerciante al mercato, allieta i malati nelle loro insonnie e nella solitudine opprimente. 

Ma attento, non dare a te stesso spiegazioni sul Vangelo e sui libri della Sacra Scrittura, giacché le scritture furono proferite dagli apostoli e dai profeti per ispirazione dello Spirito Santo e non per la loro propria saggezza (cfr. 2Pietro 1:21). Sarebbe follia pretendere di spiegarci da soli la parola dello Spirito! 

Per questo, i santi padri, successori dei profeti e degli apostoli, hanno spiegato tramite ispirazione divina tutti i passaggi della Scrittura. L'unica spiegazione giusta è quella data dalla santa Chiesa Ortodossa. Chi spiega da solo la Scrittura senza appoggiarsi ai santi padri annichilisce l'ispirazione dello Spirito Santo. Difatti può accadere che la Parola di Salvezza, che la Sacra Scrittura, divenga per i superbi e per i presuntuosi non Verbo di Vita, ma condanna. Ario, Nestorio, Eutiche e molti altri si sono uccisi da soli con la Scrittura, bestemmiando continuamente, perché presuntuosamente spiegavano le Scritture confidando nella loro propria visione. 

Come diceva un venerabile Padre del deserto, il Vangelo si acquisisce con la mente pura, con la costanza, ma il Vangelo non può esser compreso perfettamente con i nostri soli sforzi: è un dono di Cristo. 

Purificatevi con la confessione, lavatevi con le lacrime di pentimento, fatevi belli con le lacrime di gioia, alzatevi dalla polvere e ascendete ai Cieli: il Vangelo vi convoca lassù.