venerdì 8 dicembre 2017

«ORATIO IUDICIBUS APTISSIMA- Preghiera di inizio di tutte le riunioni sinodali ecclesiali per ogni livello congregazionale e in ogni ambito. nell'ordo visigotico della fine del VII secolo. Da parecchi studiosi, ma senza prove decisive, come autore viene indicato Isidoro di Siviglia.





BASILICA DE SAN ISIDORO


Adsumus, Domine Sancte Spiritus,
peccati quidem immanitate detenti,
sed in nomine tuo specialiter aggregati:
veni ad nos, adesto nobis;
dignare illabi cordibus nostris:
doce nos, quid agamus;
quo gradiamur ostende;
quid efficiamus, operare.
Esto solus et suggestor,
et effector judiciorum nostrorum,
qui solus cum Deo Patre, et ejus Filio
nomen possides gloriosum:
non nos patiaris perturbatores esse justitiae,
qui summe diligis aequitatem;
ut sinistrum nos non ignorantiae trahat;
non favor inflectat;
non acceptio muneris,
vel personae corrumpat:
sed junge nos tibi efficaciter
solius tuae gratiae dono,
ut simus in te unum,
et in nullo deviemus a vero;
quatenus in nomine tuo collecti,
sic in cunctis teneamus
cum moderamine pietatis justititiam,
ut hic a te in nullo
dissentiat sententia nostra,
et in futuro pro bene gestis
consequamur praemia sempiterna. Amen


 Fonte: MANSI, Sacrorum conciliorum nova et amplissima collectio, vol. 1 (Firenze, 1759), coll. 10



Siamo qui, Signore Spirito Santo, trattenuti dall'enormità del nostro peccato, ma riuniti in maniera speciale nel tuo nome: vieni, renditi tu presente a noi; degnati di penetrare nei nostri cuori; insegnaci cosa fare; mostra dove incamminarci; opera tu ciò che dobbiamo fare. Sii tu solo l'ispiratore e l'autore dei nostri giudizi, tu che solo, con il Padre e il Figlio suo, possiedi il nome glorioso: tu che ami tanto l'equità, non lasciare che turbiamo la giustizia; il peccato non ci porti all'ignoranza; l'umana simpatia non ci pieghi; non ci corrompa la preferenza per l'ufficio o le persone; ma legaci a te efficacemente con il dono della sola grazia tua, perché siamo una sola cosa in te, e in nulla ci discostiamo dalla verità; e così raccolti nel tuo nome, in tutto possiamo custodire la giustizia moderata con la pietà, perché adesso, in nessuna nostra decisione, noi sentiamo diversamente da te, e nel futuro possiamo conseguire il premio eterno per il bene operato. Amen.

giovedì 7 dicembre 2017

Dal De paenitentia di Santo Ambrogio-provare compassione

Dal De paenitentia di Santo Ambrogio-provare compassione

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De paenitentia II,8,67.73 passim)
 
Che debbo fare perché tu dica di me:Sono rimessi i suoi molti peccati, perché ha molto amato?
Confesso che il mio debito è più grande e che a me è stato rimesso dipiù, perché sono stato chiamato all’episcopato dal frastuono delle liti del foro e dal temuto potere della
pubblica amministrazione... Conserva, o Signore, la tua grazia, custodisci il dono che mi hai fatto nonostante le mie resistenze... Non permettere che si perda, ora che è vescovo, colui che quando era perduto hai chiamato all’episcopato, e concedimi anzitutto di essere capace di condividere con intima partecipazione il dolore dei peccatori...ogni  volta che si tratta del peccato di uno che è caduto, concedimi di provarne compassione e di non rimproverarlo altezzosamente ,ma di gemere e piangere,così che mentre piango su un altro,io pianga me stesso