lunedì 14 dicembre 2020

Dal Libro del Profeta Isaia capitolo 10,versetti 1-4 "Guai a voi "



10 Guai a quelli che fanno decreti iniqui
e a quelli che mettono per iscritto sentenze ingiuste,

per negare giustizia ai deboli,
per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo,
per far delle vedove la loro preda
e degli orfani il loro bottino!

Che farete il giorno che Dio vi visiterà,
il giorno che la rovina giungerà da lontano?
Presso chi fuggirete in cerca di soccorso?
Dove lascerete la vostra gloria?

Non rimarrà loro che curvarsi tra i prigionieri
o cadere fra gli uccisi.
Con tutto ciò, la sua ira non si calma,
e la sua mano rimane distesa.



mercoledì 25 novembre 2020

San Patrizio La Benedizione del Viaggiatore (testo inglese e traduzione italiana)




May the road rise to meet you, may the wind be always at your back, may the sun shine warm upon your face, and the rains fall soft upon your fields and, until we meet again, may God hold you in the palm of His hand.


Che la strada si alzi per venirti incontro, che il vento soffi sempre alle tue spalle, che il sole ti illumini e ti riscaldi e la pioggia cada piano suoi tuoi campi fino al momento in cui ci ritroveremo, e che Dio ti tenga lieve sul palmo della sua mano. 



martedì 3 novembre 2020

Dio dona i medici ,li protegge ed ammira la loro scienza. .Dal Libro del Siracide Antico Testamento/Primo Patto



Siracide 38, 1-14 

1 Onora il medico come si deve secondo il bisogno,
anch'egli è stato creato dal Signore.

2 Dall'Altissimo viene la guarigione,
anche dal re egli riceve doni.

3 La scienza del medico lo fa procedere a testa alta,
egli è ammirato anche tra i grandi.

4 Il Signore ha creato medicamenti dalla terra,
l'uomo assennato non li disprezza.

5 L'acqua non fu forse resa dolce per mezzo di un legno,
per rendere evidente la potenza di lui?

6 Dio ha dato agli uomini la scienza
perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie.

7 Con esse il medico cura ed elimina il dolore
e il farmacista prepara le miscele.

8 Non verranno meno le sue opere!
Da lui proviene il benessere sulla terra.

9 Figlio, non avvilirti nella malattia,
ma prega il Signore ed egli ti guarirà.

10 Purìficati, lavati le mani;
monda il cuore da ogni peccato.

11 Offri incenso e un memoriale di fior di farina
e sacrifici pingui secondo le tue possibilità.

12 Fa' poi passare il medico
- il Signore ha creato anche lui -
non stia lontano da te, poiché ne hai bisogno.

13 Ci sono casi in cui il successo è nelle loro mani.

14 Anch'essi pregano il Signore
perché li guidi felicemente ad alleviare la malattia
e a risanarla, perché il malato ritorni alla vita.


giovedì 29 ottobre 2020

Dedicato al tagliagola di Nizza e ai tagliagola dovunque annidati ,ai violenti di Charlie Hebdo, e e quanti eventualmente cristiani invocano la vendetta e la crociata

Ringraziando il caro fratello e confratello Leonardo Lenzi  


Testamento spirituale di Christian de Chergé


Quando si profila  un A-DIO...

Se mi capitasse un giorno – e potrebbe essere oggi – di essere vittima del terrorismo che sembra voler coinvolgere ora tutti gli stranieri che vivono in Algeria, vorrei che la mia comunità, la mia Chiesa, la mia famiglia, si ricordassero che la mia vita era “donata” a Dio e a questo paese. Che essi accettassero che l’unico Signore di ogni vita non potrebbe essere estraneo a questa dipartita brutale. Che pregassero per me: come essere trovato degno di una tale offerta? Che sapessero associare questa morte a tante altre ugualmente violente, lasciate nell’indifferenza dell’anonimato.

La mia vita non ha valore più di un’altra. Non ne ha neanche di meno. In ogni caso non ha l’innocenza dell’infanzia. Ho vissuto abbastanza per sapermi complice del male che sembra, ahimè, prevalere nel mondo, e anche di quello che potrebbe colpirmi alla cieca. Venuto il momento, vorrei poter avere quell’attimo di lucidità che mi permettesse di sollecitare il perdono di Dio e quello dei miei fratelli in umanità, e nello stesso tempo di perdonare con tutto il cuore chi mi avesse colpito.

Non potrei augurarmi una tale morte. Mi sembra importante dichiararlo. Non vedo, infatti, come potrei rallegrarmi del fatto che questo popolo che io amo venisse indistintamente accusato del mio  assassinio. Sarebbe pagare a un prezzo troppo alto ciò che verrebbe chiamata, forse, la “grazia del martirio”, doverla ad un Algerino, chiunque sia, soprattutto se egli dice di agire in fedeltà a ciò che crede essere l’Islam.

So di quale disprezzo hanno potuto essere circondati gli Algerini, globalmente presi, e conosco anche quali caricature dell’Islam incoraggia un certo islamismo. E’ troppo facile mettersi la coscienza a posto identificando questa via religiosa con gli integrismi dei suoi estremismi.

L’Algeria e l’Islam, per me, sono un’altra cosa, sono un corpo e un’anima. L’ho proclamato abbastanza, mi sembra, in base a quanto ho visto e appreso per esperienza, ritrovando così spesso quel filo conduttore del Vangelo appreso sulle ginocchia di mia madre, la mia primissima Chiesa proprio in Algeria, e, già allora, nel rispetto dei credenti musulmani.

La mia morte, evidentemente, sembrerà dare ragione a quelli che mi hanno rapidamente trattato da ingenuo, o da idealista: “Dica, adesso, quello che ne pensa!”. Ma queste persone debbono sapere che sarà finalmente liberata la mia curiosità più lancinante. Ecco, potrò, se a Dio piace, immergere il mio sguardo in quello del Padre, per contemplare con lui i Suoi figli dell’Islam così come li vede Lui, tutti illuminati dalla gloria del Cristo, frutto della Sua Passione, investiti del dono dello Spirito, la cui gioia segreta sarà sempre di stabilire la comunione, giocando con le differenze.

Di questa vita perduta, totalmente mia e totalmente loro, io rendo grazie a Dio che sembra averla voluta tutta intera per questa gioia, attraverso e nonostante tutto.In questo “grazie” in cui tutto è detto, ormai della mia vita, includo certamente voi, amici di ieri e di oggi, e voi, amici di qui, insieme a mio padre e a mia madre, alle mie sorelle e ai miei fratelli, e a loro, centuplo regalato come promesso!E anche te, amico dell’ultimo minuto che non avrai saputo quel che facevi. Sì, anche per te voglio questo “grazie”, e questo “a-Dio” nel cui volto ti contemplo. E che ci sia dato di ritrovarci, ladroni beati, in Paradiso, se piace a Dio, Padre nostro, ditutti e due.


Amen! Inch’Allah.

Algeri, 1° dicembre 1993 
Tibhirine, 1° gennaio 1994


L'assassinio dei monaci di Tibhirine venne commesso nel 1996 quando sette monaci trappisti furono sequestrati dal loro monastero presso Tibhirine, in Algeria, nella notte tra il 26 e il 27 marzo, e uccisi il 21 maggio seguente.Le vittime sono state poi beatificati con altri martiri d'Algeria l'8 dicembre 2018

Nella notte tra il 26 e il 27 marzo del 1996 un commando formato da una ventina di uomini armati irruppe nel monastero, sequestrando sette dei nove monaci che ne formavano la comunità, tutti di nazionalità francese.[1]


Il sequestro fu rivendicato un mese dopo dal Gruppo Islamico Armato, che propose in cambio alla Francia uno scambio di prigionieri.[1] Dopo inutili trattative, il 21 maggio dello stesso anno i terroristi annunciarono l'uccisione dei monaci, le cui teste furono ritrovate il 30 maggio; i corpi non furono invece mai ritrovati.

mercoledì 28 ottobre 2020

Un pianto nascosto Isacco di Ninive, nella seconda metà del VII secolo:

In questo tempo in cui siamo privati del mondo e dell’assiduità con esso, sii per noi, Signore nostro, un consolatore, e non allontanarci dal tuo amore. Il nostro cuore è colmo di afflizioni e noi siamo sempre nella tristezza: rendici degni, Signore nostro, della tua consolazione che è più tenace dell’afflizione. Noi siamo colmi di pianto ed esso è per noi sempre amaro: rallegra, mio Signore, la nostra tristezza e da’ refrigerio al nostro cuore in fiamme.

Ansietà e sofferenza ci circondano di notte e di giorno: da’ refrigerio, Signore nostro, segretamente, alla fiamma dei nostri cuori. In nessun luogo c’è per noi una speranza capace di consolare il nostro dolore: accosta il tuo dito, refrigerio di ogni cosa, al pianto nascosto che è nel nostro cuore.

♦ Isacco di Ninive, Discorso X, 25-27, in Discorsi ascetici. Terza collezione, a cura di S. Chialà, Edizioni Qiqajon, Comunità di Bose, 2004, pp. 148-49.


https://monachesimoduepuntozero.com/2020/07/19/un-pianto-nascosto-dice-il-monaco-lxix/




http://www.ortodossiatorino.net/DocumentiSezDoc.php?cat_id=29&id=5997

lunedì 26 ottobre 2020

La storia del monaco e dell'eremita


https://luceortodossamarcomannino.blogspot.com/2020/09/la-storia-del-monaco-e-delleremita.html

Ringrazio il Padre Marco  Giorgi 


Una volta viveva da eremita nel deserto egiziano un monaco, vicino ad Alessandria. Si recava spesso in città a vendere i cestini per ricavarne del denaro che gli serviva per sopravvivere, e una volta domandò a se stesso, vedendo l'iniquità della vita: perché Dio permette il male? E sulla via del ritorno incrociò un altro monaco che si recava in città, e questi gli chiese di accompagnarlo, e così l'eremita obbedì. In breve si confidarono e il monaco disse all'eremita che avrebbe ricevuto dal Signore una risposta alla fine del viaggio, ma in cambio non avrebbe dovuto parlare in nessun modo. L'eremita promise di mantenere la promessa.

Si fece sera e i due chiesero ospitalità ad una coppia, la quale li trattò con generosità e li ospitò in casa propria. Sul tavolo vi era un meraviglioso vassoio d'argento. Il monaco, durante la notte, rubò il vassoio e l'eremita voleva rimproverarlo, ma in virtù del patto non disse nulla. Al mattino i due passarono un fiume e il monaco, dopo averci fatto un segno di croce sopra, gettò il vassoio nel fiume. 

Al momento del pranzo i due giunsero presso un secondo villaggio, e furono invitati a pranzo da una famiglia pia. Dopo il pranzo uscirono nel cortile, dove ad attenderli trovarono un cane che abbaiò loro, e il monaco l'uccise. Un bambino uscì dalla casa per vedere cosa succedeva e il monaco gli ruppe il braccio. L'eremita rimase scioccato, ma in virtù del patto non disse nulla. Poco dopo incontrarono una casa abitata da tanti bambini orfani, e il monaco diede fuoco alla dimora quando questi uscirono a giocare. 

Giunsero a metà pomeriggio ad un terzo villaggio, dove c'era una chiesa abbandonata. Il monaco, invece che pregare davanti alla porta sgangherata dell'edificio, tirò un sasso verso una delle vetrate, rompendola. Successivamente passarono dinnanzi ad una taverna e il monaco vi entrò dentro, si mise vicino ad un tavolo occupato e fece tre prostrazioni, poi uscì. L'eremita non aveva parole per descrivere il disgusto che provava verso quello strano compagno di viaggio. 

All'imbrunire arrivarono ad essere ospitati in una casa di legno da una coppia senza figli, e quando i due monaci lasciarono la casa, parimenti gli diede fuoco. L'eremita non sapeva davvero cosa fare, e si mise a pregare.

Finalmente giunsero di buon mattino ad Alessandria, e il monaco parlò all'eremita dicendo:

"Io sono un Angelo del Signore". 

Al ché l'eremita, esterrefatto, ripose: "tu puoi essere solo un demonio, visto il male che hai fatto finora. Sei un essere spregevole: un ladro, un assassino, un sacrilego! E ti vesti perfino da monaco!" 

"Ti sbagli. Io sono davvero un Angelo, messaggero del Signore che ha voluto rispondere al quesito che ti tormenta. Ascolta. Perché ho rubato il vassoio d'argento? il bisnonno di quella famiglia lo aveva rubato ad un monastero, e io gettandolo nel fiume ho fatto in modo che i monaci di quel convento lo ritrovino e lo riportino al suo posto. Riguardo al cane, si vedeva che aveva la rabbia. L'ho ucciso affinché non mordesse il bambino. Quel ragazzo sarebbe diventato un ladro, ma avendo il braccio rotto, non potrà rubare. Perché diedi fuoco all'orfanotrofio? i bambini troveranno la sotto un tesoro sepolto dai loro genitori morti, e si faranno una vita. Perché ho tirato la pietra verso la chiesa? ho visto dei demoni gioire per la chiesa distrutta, e li ho allontanati. Perché mi sono inchinato in taverna? quel mercante seduto lì ha promesso al prete del villaggio di ricostruirla e così gli ho reso onore. Infine, quella coppia non poteva avere figli a causa della loro vita profana ed empia: quella dimora era stata costruita con soldi sporchi ma, bruciando la casa, li ho allontanati dalla loro vita iniqua e spronati a cambiare. Riesci a capire? Dio, nella sua misericordia,  trasforma il male nel bene. Dio non compie il male, al massimo corregge. Non guardare solo al segnale esterno, perché la Giustizia Divina supera ogni intelletto".

Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello » (Ap 19,9)









Apocalisse 19

Gioia e trionfo nei cieli; le nozze dell'Agnello

Ap 18:8, 20-24; 15:2-4; 17:16-17; 11:15-17 (Sl 45:6-15; Ap 21:1-5)

1 Dopo queste cose, udii nel cielo una gran voce come di una folla immensa, che diceva: «Alleluia! La salvezza, la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio, 2 perché veritieri e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha giudicato la grande prostituta che corrompeva la terra con la sua prostituzione e ha vendicato il sangue dei suoi servi, chiedendone conto alla mano di lei». 3 E dissero una seconda volta: «Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli».

4 Allora i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si prostrarono, adorarono Dio che siede sul trono, e dissero: «Amen! Alleluia!»

5 Dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servitori, voi che lo temete, piccoli e grandi».

6 Poi udii come la voce di una gran folla e come il fragore di grandi acque e come il rombo di forti tuoni, che diceva: «Alleluia! Perché il Signore, nostro Dio, l'Onnipotente, ha stabilito il suo regno. 7 Rallegriamoci ed esultiamo e diamo a lui la gloria, perché sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si è preparata. 8 Le è stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiché il lino fino sono le opere giuste dei santi».

9 E l'angelo mi disse: «Scrivi: "Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello"». Poi aggiunse: «Queste sono le parole veritiere di Dio». 10 Io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guàrdati dal farlo. Io sono un servo come te e come i tuoi fratelli che custodiscono la testimonianza di Gesù: adora Dio! Perché la testimonianza di Gesù è lo spirito della profezia».

Seconda venuta di Cristo; vittoria sulla bestia e sul falso profeta

(Sl 45:3-7; Gd 15; Is 11:4; 63:1-6)(Ap 16:13-16; 17:13-14; 2Te 2:8; Is 24:21-22) cfr. Mt 24:16-30

11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. 12 I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. 13 Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. 14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. 15 Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell'ira ardente del Dio onnipotente. 16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI.

17 Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; 18 per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d'ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi».

19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito.

20 Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. 21 Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni.

lunedì 31 agosto 2020

Profeta Ezechiele 37 , 1 - 14-


La visione della valle delle ossa inaridite, Ezechiele da Gustave Doré.  Dore, 1832 - 1883, francese. 1870, arte, artista, romanticismo Foto stock -  Alamy



Ezechiele 37 , 1 - 14
 La mano del Signore fu sopra di me e il Signore mi trasportò mediante lo Spirito
e mi depose in mezzo a una valle piena d'ossa. Mi fece passare presso di esse,
tutt'attorno; ecco erano numerosissime sulla superficie della valle, ed erano anche
molto secche.

 Mi disse: «Figlio d'uomo, queste ossa potrebbero rivivere?» E io risposi: «Signore,
Dio, tu lo sai». Egli mi disse: «Profetizza su queste ossa, e di' loro: "Ossa secche, ascoltate la parola del Signore! Così dice Dio, il Signore, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare
in voi lo spirito e voi rivivrete; metterò su di voi dei muscoli, farò nascere su di voi
della carne, vi coprirò di pelle, metterò in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che
io sono il Signore"».

 Io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento: le ossa si accostarono le une alle altre. Io guardai, ed
ecco venire su di esse dei muscoli, crescervi la carne, e la pelle ricoprirle; ma non
c'era in esse nessuno spirito. 

Allora egli mi disse: «Profetizza allo Spirito, profetizza
figlio d'uomo, e di' allo Spirito: "Così parla Dio, il Signore: Vieni dai quattro venti, o
Spirito, soffia su questi uccisi, e fa' che rivivano!"».

 Io profetizzai, come egli mi aveva comandato, e lo Spirito entrò in essi: tornarono
alla vita e si alzarono in piedi; erano un esercito grande, grandissimo. 

Egli mi disse:
«Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi dicono: "Le nostre
ossa sono secche, la nostra speranza è svanita, noi siamo perduti!". 

Perciò, profetizza
e di' loro: "Così parla Dio, il Signore: Ecco, io aprirò le vostre tombe, vi tirerò fuori
dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurrò nel paese d'Israele. Voi conoscerete
che io sono il Signore, quando aprirò le vostre tombe e vi tirerò fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! E metterò in voi il mio Spirito, e voi tornerete in vita; vi porrò sul
vostro suolo, e conoscerete che io, il Signore, ho parlato e ho messo la cosa in atto, dice
il Signore"». 

martedì 14 luglio 2020

misericordia e compassione 




“«Il SIGNORE! il SIGNORE! il Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira, ricco in bontà e fedeltà, che conserva la sua bontà fino alla millesima generazione, che perdona l’iniquità, la trasgressione e il peccato…» Esodo 34:6-7.

“Riconosci dunque che il SIGNORE, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti …” Deuteronomio 7:9.

“Tu ti mostri leale verso chi è leale, integro verso l’uomo integro …” 2 Samuele 22:26.

“Tutti i sentieri del SIGNORE sono bontà e verità per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze.” Salmi 25:10.-Salmo  24  nella  tradizione  cristiano  ortodossa

“Ma tu, Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all’ira e grande in bontà e in verità.” Salmi 86:15.Salmo  85  nella  tradizione  cristiano  ortodossa

“Giustizia e diritto sono la base del tuo trono, bontà e verità vanno davanti a te.” Salmi 89:14.-Salmo  88  nella  tradizione  cristiano  ortodossa

“ Il SIGNORE è misericordioso e pieno di compassione, lento all’ira e di gran bontà.  Il SIGNORE è buono verso tutti, pieno di compassioni per tutte le sue opere.” Salmi 145:8-9.-Salmo  144  nella  tradizione  cristiano  ortodossa

“È una grazia del SIGNORE che non siamo stati completamente distrutti; le sue compassioni infatti non sono esaurite;  si rinnovano ogni mattina. Grande è la tua fedeltà!” Lamentazioni 3:22-23.

“Quale Dio è come te, che perdoni l’iniquità e passi sopra alla colpa del resto della tua eredità? Egli non serba la sua ira per sempre, perché si compiace di usare misericordia.  Egli tornerà ad avere pietà di noi, metterà sotto i suoi piedi le nostre colpe  e getterà in fondo al mare tutti i nostri peccati.” Michea 7:18-19.

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” Giovanni 3:16.

“Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vivificati con Cristo (è per grazia che siete stati salvati)…” Efesini 2:4-5.

“Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore;  e si mise a insegnare loro molte cose.” Marco 6:34.

“Perciò, egli doveva diventare simile ai suoi fratelli in ogni cosa, per essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per compiere l’espiazione dei peccati del popolo.  Infatti, poiché egli stesso ha sofferto la tentazione, può venire in aiuto di quelli che sono tentati.” Ebrei 2:17-18.

“Avendo dunque un grande sommo sacerdote che è passato attraverso i cieli, Gesù, il Figlio di Dio, stiamo fermi nella fede che professiamo.  Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato.  Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovare grazia ed essere soccorsi al momento opportuno.” Ebrei 4:14-16.


“Siate misericordiosi come è misericordioso il Padre vostro.” Luca 6:36.

“Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione, il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinché, mediante la consolazione con la quale siamo noi da Dio consolati, possiamo consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione.” 2 Corinzi 1:3-4.

“Pietà deve l’amico a colui che soccombe, se anche abbandonasse il timor dell’Onnipotente.” Giobbe 6:14.

“La luce spunta nelle tenebre per gli onesti, per chi è misericordioso, pietoso e giusto.” Salmi 112:4.-Salmo  111  nella  tradizione  cristiano  ortodossa

“Bontà e verità non ti abbandonino; legatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; troverai così grazia e buon senso agli occhi di Dio e degli uomini.” Proverbi 3:3-4.

“L’uomo buono fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne.” Proverbi 11:17.

“Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma il cuore degli empi è crudele.” Proverbi 12:10.

“Chi disprezza il prossimo pecca, ma beato chi ha pietà dei miseri!”  Proverbi 14:21.

“Chi opprime il povero offende colui che l’ha fatto, ma chi ha pietà del bisognoso, lo onora.” Proverbi 14:31.

“O uomo, egli ti ha fatto conoscere ciò che è bene; che altro richiede da te il SIGNORE, se non che tu pratichi la giustizia, che tu ami la misericordia e cammini umilmente con il tuo Dio?” Michea 6:8.

“Così parlava il SIGNORE degli eserciti:  “Fate giustizia fedelmente, mostrate l’uno per l’altro bontà e compassione;  non opprimete la vedova né l’orfano, lo straniero né il povero;  nessuno di voi, nel suo cuore, trami il male contro il fratello”. Zaccaria 7:8-10.

“Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà fatta.” Matteo 5:7.

“Non giudicate, affinché non siate giudicati;  perché con il giudizio con il quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi.” Matteo 7:1-2.

“Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perché questa è la legge e i profeti.” Matteo 7:12.

“Guai a voi, scribi e farisei ipocriti,  perché pagate la decima della menta, dell’aneto e del comino, e trascurate le cose più importanti della legge:  il giudizio, la misericordia, e la fede.  Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre.” Matteo 23:23.

“… perché ebbi fame e mi deste da mangiare; ebbi sete e mi deste da bere; fui straniero e mi accoglieste; fui nudo e mi vestiste; fui ammalato e mi visitaste; fui in prigione e veniste a trovarmi”.  Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando mai ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere?  Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto? O nudo e ti abbiamo vestito?  Quando mai ti abbiamo visto ammalato o in prigione e siamo venuti a trovarti?”  E il re risponderà loro: “In verità vi dico che in quanto lo avete fatto a uno di questi miei minimi fratelli, l’avete fatto a me”. … In verità vi dico che in quanto non l’avete fatto a uno di questi minimi, non l’avete fatto neppure a me” Matteo 25:35-40,45.

“Portate i pesi gli uni degli altri e adempirete così la legge di Cristo.” Galati 6:2.

“Non vi ingannate; non ci si può beffare di Dio; perché quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà.  Perché chi semina per la sua carne, mieterà corruzione dalla carne; ma chi semina per lo Spirito mieterà dallo Spirito vita eterna.  Non ci scoraggiamo di fare il bene; perché, se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo.  Così dunque, finché ne abbiamo l’opportunità, facciamo del bene a tutti; ma specialmente ai fratelli in fede.” Galati 6:7-10.

“Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di cattiveria!  Siate invece benevoli e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda come anche Dio vi ha perdonati in Cristo.” Efesini 4:31-32.

“Rivestitevi, dunque, come eletti di Dio, santi e amati, di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate anche voi.  Al di sopra di tutte queste cose rivestitevi dell’amore che è il vincolo della perfezione.” Colossesi 3:12-14.

“ Vi esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, a essere pazienti con tutti. Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi cercate sempre il bene gli uni degli altri e quello di tutti.” 1 Tessalonicesi 5:14-15.

“Perché il giudizio è senza misericordia contro chi non ha usato misericordia.  La misericordia invece trionfa sul giudizio.” Giacomo 2:13.

“La saggezza che viene dall’alto, anzitutto è pura; poi pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza ipocrisia.” Giacomo 3:17.

“Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni di amore fraterno, misericordiosi e umili; non rendete male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedite; poiché a questo siete stati chiamati affinché ereditiate la benedizione.” 1 Pietro 3:8-9.

sabato 4 luglio 2020

Psalm 140



Risultato immagine per foto ed immagini del salmo 140


1 Salmo di Davide.
SIGNORE, io t'invoco; affrèttati a rispondermi.
Porgi orecchio alla mia voce quando grido a te.

2 La mia preghiera sia in tua presenza come l'incenso,
l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera.

3 SIGNORE, poni una guardia davanti alla mia bocca,
sorveglia l'uscio delle mie labbra.

4 Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia,
per commettere azioni malvagie con i malfattori;
e fa' che io non mangi delle loro delizie.

5 Mi percuota pure il giusto; sarà un favore;
mi riprenda pure; sarà come olio sul capo;
il mio capo non lo rifiuterà.
Io continuo a pregare mentre fanno il male.

6 I loro giudici saranno precipitati per il fianco delle rocce
e si darà ascolto alle mie parole, perché sono piacevoli.

7 Come quando si ara e si rompe la terra,
le nostre ossa sono sparse all'ingresso del soggiorno dei morti.

8 A te sono rivolti i miei occhi, o Dio, Signore;
in te mi rifugio,
non abbandonare l'anima mia.

9 Salvami dal laccio che mi hanno teso
e dalle insidie dei malfattori.

10 Cadano gli empi nelle loro proprie reti,
mentre io passerò oltre.


1 psalmus David Domine clamavi ad te exaudi me intende voci meae cum clamavero ad te 

2 dirigatur oratio mea sicut incensum in conspectu tuo elevatio manuum mearum sacrificium vespertinum 

3 pone Domine custodiam ori meo et ostium circumstantiae labiis meis 

4 non declines cor meum in verba malitiae ad excusandas excusationes in peccatis cum hominibus operantibus iniquitatem et non communicabo cum electis eorum 

5 corripiet me iustus in misericordia et increpabit me oleum %autem; peccatoris non inpinguet caput meum quoniam adhuc et oratio mea in beneplacitis eorum 

6 absorti sunt iuncti petrae iudices eorum audient verba mea quoniam potuerunt 

7 sicut crassitudo terrae erupta est super terram dissipata sunt ossa nostra secus infernum 

8 quia ad te Domine Domine oculi mei in te speravi non auferas animam meam 

9 custodi me a laqueo quem statuerunt mihi et ab scandalis operantium iniquitatem 

10 cadent in retiaculo eius peccatores singulariter sum ego donec transeam

venerdì 26 giugno 2020

DALLA LETTERA DI VIGILIO DI TRENTO a Simpliciano, Vescovo di Milano

''I nostri Martiri infatti esercitarono grande pazienza in modi sempre crescenti e con frequenti lotte, finché poco tempo fa l’ostilità della malafede giunse al culmine. Questi servitori di Dio subirono numerose provocazioni insieme con le comunità che essi di recente avevano iniziato a radunare. Queste sfide provocanti facevano presagire in anticipo il glorioso martirio. Essi si dimostrarono pronti a tutto: sopportavano tutto volentieri, cercando di non far nulla che offrisse un benché minimo pretesto ad alcuno. In tal modo meritarono la gloria''

Notizie sulla Vita di santità episcopale del nostro Padre tra i Santi Vigilio Vescovo di Trento e Martire

https://sinassariortodosso.blogspot.com/2018/06/26-giugno-santi-italici-ed-italo-greci.html?fbclid=IwAR0wZi0XX71GNflU5d_nMnERHE5eS2cUKSM5kQGSDXnYcQNsNYmT3ulUHkw

Il testo latino della Lettera di San Vigilio  a  San  Simpliciano

http://old.cinquepani.it/scritti/vigilius/cris_lat.htm


testo  in  italiano  a   cura  di  Don  Vigilio  Covi

http://old.cinquepani.it/scritti/vigilius/simpl_it.htm


Risultati immagini per icone di san vigilio vescovo di trento


giovedì 25 giugno 2020

Il nostro Padre tra i Santi Massimo Vescovo di Torino

https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXL5u5XxIxSX7-LbvxWp3QualtPsiTMZOtS8YriM9AGamI8pSS-BLHqFKYgO528PPBOZFSZrkmAgw00sGR5qi120pc6SE6cHCHxp_ay18zjhGDfDmtfWLY9qlQN4tP3yRaa33Qrf9M4gY/s1600/massimo.JPG

prima settimana   DEI  DIGIUNI  San Massimo di Torino  Sermone 66,2

https://padridellachiesa.blogspot.com/2014/04/sesta-settimana-dei-digiunitorniamo.html



Lettera del beato Apostolo Paolo ai Galati( capitolo 5 versetti 1 A CAPITOLO 6 VERSETTO 8 meditata attraverso i Padri



dalla raccolta antologica: Sermoni di S. Massimo, Predica della resurrezione, Vescovo di Torino, édita dalle Ed. Paoline nel 1975)



ancora il nostro Padre tra i Santi Massimo Vescovo di Torino-la sua meditazione orante

https://padridellachiesa.blogspot.com/2014/06/ancora-il-nostro-padre-tra-i-santi.html


ancora il nostro Padre tra i Santi Massimo Vescovo di Torino

https://padridellachiesa.blogspot.com/2014/06/ancora-il-nostro-padre-tra-i-santi_26.html


IL BATTESIMO DEL SIGNORE - San Massimo di Torino

https://padridellachiesa.blogspot.com/2018/01/il-battesimo-del-signore-san-massimo-di.html


San Massimo di Torino -Da Pasqua verso l'Ascensione

https://padridellachiesa.blogspot.com/2015/05/san-massimo-di-torino-da-pasqua-verso.html


10 Agosto La Chiesa celebra San Lorenzo.. meditazione di San Leone Magno Papa di Roma e San Massimo di Torino Meditazioni dai Padri della Chiesa

https://padridellachiesa.blogspot.com/2017/08/10-agosto-la-chiesa-celebra-san-lorenzo.html



MAXIME DE TURIN : JEAN LE PRECURSEUR

http://sottoscalaortodossopalermo.blogspot.com/


martedì 23 giugno 2020

Il Commento di Origene all'episodio del giovane ricco




Il  Commento  di  Origene  all'episodio  del  giovane  ricco “Commento al Vangelo secondo Matteo”




in un certo vangelo secondo gli Ebrei, se uno vuole accettarlo non come un'autorità, ma come delucidazione della presente questione, sta scritto:

Un altro ricco gli domandò: "Che cosa debbo fare di bene per vivere?". (Gesù) Gli rispose: "Uomo, osserva ( i comandamenti del)la Legge e (l’insegnamento de)i Profeti".(Il ricco) Gli replicò: "L'ho fatto!". (Gesù) Allora gli disse: "Va', vendi tutto quanto possiedi e distribuiscilo ai poveri, poi vieni e seguimi". Ma il ricco iniziò a grattarsi la testa. Non gli andava! Gesù gli disse: "Come puoi dire di avere osservato la Legge e i Profeti? Nella Legge sta scritto: Amerai il tuo prossimo come te stesso. E molti tuoi fratelli, figli di Abramo, sono coperti di cenci e muoiono di fame, mentre la tua casa è piena di molti beni: non ne esce proprio nulla per quelli!". E rivolto al suo discepolo Simone, che sedeva vicino a lui, disse: "Simone, figlio di Giovanni, è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago piuttosto che un ricco entri nel Regno dei Cieli".



Notizie  Sul  Vangelo  degli  Ebrei  non  accettato  nel  canone  della  Scrittura  dalle  Chiese  Cristiane,ma  citato  spesso  dai  Padri  come  dato  conoscitivo



per  una   prima  presentazione  di  Origene








Raccolta  delle  Opere  di  Origene



venerdì 19 giugno 2020

FROM THE IRISH COLLECTION OF CANONS [HIBERNENSIS] COMPOSED IN THE EARLY 700S BY THE IRISH SCHOLAR AND SCRIBE RUBEN OF DAIRINIS (+725) AND MONK CÚ CHUIMNE OF IONA (+747) Containing collected sayings of St. Patrick preserved in Irish Canonical Collections: That the deeds of good kings are efficacious- le azioni dei buoni re sono efficaci testo inglese -traduzione non ufficiale in Italiano



Ringraziando sempre Sua Grazia Bishop Enoch - Western Rite Orthodox Bishop Western Orthodox Liturgical Texts and Material 

riferimento  testo inglese

https://www.facebook.com/groups/1762284597176194/permalink/3983063351764963


Bishop Enoch  -Western Rite Orthodox Bishop :   https://orthodoxmetropolia.org-




FROM THE IRISH COLLECTION OF CANONS [HIBERNENSIS] COMPOSED IN THE EARLY 700S BY THE IRISH SCHOLAR AND SCRIBE RUBEN OF DAIRINIS (+725) AND MONK CÚ CHUIMNE OF IONA (+747)
Containing collected sayings of St. Patrick preserved in Irish Canonical Collections:

That the deeds of good kings are efficacious-      le azioni dei buoni re sono efficaci

testo inglese -traduzione non ufficiale in Italiano


TESTO INGLESE

That the deeds of good kings are efficacious



[St] Patrick [said]: This is, therefore, the justice of a just king; he does not judge anyone unjustly, he is a defender of strangers and widows and orphans, he prevents thefts, punishes adultery, he does not sustain the unchaste and the buffoons, he does not exalt the iniquitous, he casts out the impious from the land, he does not allow killers and perjurers to live, he defends churches, he feeds the poor with alms, he appoints the just over the affairs of the kingdom, he has elders and wise men and sober men as councillors, he does not need the superstition of magicians, oracles and augurs, he bravely and justly defends the homeland against its enemies, he has faith in God through all things, he does not puff up his mind out of prosperity, he bears all hardship with patience, he has Catholic Faith in God, he does not allow his sons to behave impiously, he persists in prayer at fixed times, he does not eat before the designated hour. The king’s justice is the people’s peace, the fatherland’s protection, the commoners’ freedom, the nation’s defense, the welfare of the weak, the joy of men, the temperance of weather, the serenity of the sea, the fertility of the land, the consolation of the poor, the sons’ inheritance, hope of future blessing, abundance of crops, fecundity of trees.


Traduzione in Italiano ma non ufficiale
 Avvertenza La traduzione in italiano è stata realizzata costruendo in Italiano gli ''appunti'' di Google Traduttore, di Word Reference e di bing.com/translator .Quindi va rivista



  le azioni dei buoni re sono efficaci


[S] Patrizio [disse]: Questa è quindi la giustizia del re giusto; non giudica nessuno ingiustamente, è il difensore degli stranieri, delle vedove e degli orfani, previene i furti, punisce l'adulterio, non sopporta la sregolatezza di vita e i pagliacci, non esalta l'iniquo , manda in esilio via dal regno gli empi, non consente di vivere agli assassini e agli spergiuri , difende le chiese, sfama i poveri con la sua elemosina, nomina uomini giusti per gli affari del regno, ha uomini ''probati'',saggi e sobri come consiglieri, non ha bisogno della idolatria dei maghi, degli oracoli e degli auguri, difende con coraggio e con giustizia la patria dai suoi nemici, ha fede in Dio in ogni momento, lui non impazzisce a motivo del suo patrimonio, affronta tutte le difficoltà con pazienza, ha fede cattolica in Dio, non permette ai suoi figli di comportarsi in modo empio , persiste nella preghiera lungo il giorno in momenti specifici , non mangia prima dell'ora stabilita.La giustizia del re è la pace del popolo, la protezione della patria, la libertà dei comuni, la difesa della nazione, il benessere dei deboli, la gioia degli uomini, la clemenza del tempo, la serenità del mare, la fertilità della terra, la consolazione dei poveri, l'eredità dei figli, la speranza di ogni futura benedizione, l'abbondanza dei raccolti, la fecondità degli alberi



mercoledì 17 giugno 2020

Ringraziando sempre Sua Grazia Bishop Enoch - Western Rite Orthodox Bishop Western Orthodox Liturgical Texts and Material FROM THE IRISH COLLECTION OF CANONS [HIBERNENSIS] COMPOSED IN THE EARLY 700S BY THE IRISH SCHOLAR AND SCRIBE RUBEN OF DAIRINIS (+725) AND MONK CÚ CHUIMNE OF IONA (+747)-testo Inglese e traduzione non Ufficiale in Italiano---That the deeds of bad kings are destructive-le azioni dei re cattivi sono distruttive




riferimento  testo inglese



Bishop Enoch  -Western Rite Orthodox Bishop :   https://orthodoxmetropolia.org-


That the deeds of bad kings are destructive-le azioni dei re cattivi sono distruttive


FRTHE IRISH COLLECTION OF CANONS [HIBERNENSIS] COMPOSED IN THE EARLY 700S BY THE IRISH SCHOLAR AND SCRIBE RUBEN OF DAIRINIS (+725) AND MONK CÚ CHUIMNE OF IONA (+747)
Containing collected sayings of St. Patrick preserved in Irish Canonical Collections:

That the deeds of bad kings are destructive



Raccolta dei  DETTI   di San . Patrizio  conservata  nelle Collezioni Canoniche irlandesi:


le azioni dei re cattivi sono distruttive

That the deeds of bad kings are destructive



[St.] Patrick [said]: The ninth grade of abuse is the iniquitous king: although he wants to be the ruler of others, he does not preserve the dignity of his title in himself. For the title ‘king’ implies that he should assume the office of leadership of all his subjects. But how will he be able to correct others, who does not correct his own manners to prevent them from becoming wicked? The iniquity of the iniquitous king shatters the peace of peoples, raises stumbling blocks before the kingship, strips the earth of its fruits, slackens the subjection of the people, makes ready for the deaths of friends, provokes on all sides the incursions of enemies into the province, unleashes beasts to mangle domestic animals, stirs up storms, inhibits the fertility of the land and the produce of the sea, sets lightning on fire, burns up the blossoms of the trees, casts down fruit before it is ripe. Not only does it sully the face of the present reign, but also casts a shadow over sons and grandsons, so that they may not inherit the kingdom. On account of the sacrilege of kings Saul, Jeroboam, Ahab, and others, God extinguished their seed, so that it might not reign.


le azioni dei re cattivi sono distruttive


[San Patrizio [ha detto]: l'ulteriore nono grado di abuso è il re iniquo: sebbene voglia essere il sovrano degli altri, non preserva la dignità del suo titolo in se stesso. Il ministero "re" implica che egli dovrebbe assumere l'ufficio di guida di tutto il suo popolo Ma come farà a governare gli altri, chi non governa i propri comportamenti per impedire loro di diventare malvagi? L ' iniquità del re iniquo rompe la pace dei popoli,solleva pietre d'inciampo davanti alla regalità,spoglia la terra dei suoi frutti, ostacola il consenso del popolo, prepara ogni motivo per la morte degli amici, provoca da tutte le parti le incursioni dei nemici nel territorio del regno, fa scatenare la violenza delle bestie per massacrare gli animali domestici, scatena tempeste, inibisce la fertilità della terra e dei frutti del mare, dà vigore e fuoco ai fulmini, brucia i fiori degli alberi, getta via la frutta prima che sia matura. Non solo rende schifoso il volto del suo regno presente, ma lancia anche un'ombra su figli e nipoti, affinché non ereditino il regno. A causa del sacrilegio dei re Saul, Geroboamo, Achab e altri, Dio estinse il loro seme, affinché non regnasse mai più .


Avvertenza   La traduzione  in italiano   è stata realizzata costruendo in Italiano  gli ''appunti'' di Google Traduttore, di Word Reference  e  di  bing.com/translator .Quindi va rivista