Tu che hai la coppa dei beni inesauribili, dammi
di attingere l’acqua in remissione dei peccati,
poiché sono tormentato dalla sete, o
Misericordioso ed unico Generoso.
Stichirà conclusivo del Mattutino
Fratelli, essendo stati illuminati dalla
Resurrezione di Cristo Salvatore, ed avendo
raggiunto la metà della festa del Signore,
osserviamo con sincerità totale i divini
comandamenti per essere giudicati degni di
festeggiare l’Ascensione ed ottenere la venuta
del Santo Spirito.
Il tropario della festa
Tropario, tono 8
A metà della festa pasquale,
disseta, o Salvatore, l’anima mia assetata con l’acqua della pietà, poiché Tu
stesso hai detto a tutti: Chi ha sete venga a me, e beva. Tu sei la fonte della
vita, o Cristo Dio, sia gloria a Te.
Kontakion, tono 4
O creatore e signore di tutte le
cose, o Cristo Dio, a metà della festività legale, dicevi a quelli che ti
stavano attorno: Venite a me ed attingete le acque dell’immortalità. Per cui
noi ci prostriamo davanti a Te e con fede gridiamo: Donaci la misericordia, Tu
infatti sei la sorgente della nostra vita.
Apostolo: Atti degli apostoli 14, 6-18.
In quei giorni
gli apostoli si rifugiarono nelle città della Licaònia, a Listra e Dervi e nei
dintorni, e là evangelizzavano. C’era a Listra un uomo incapace di stare in
piedi, zoppo sin dal ventre di sua madre, che non aveva mai camminato. Egli udì
Paolo parlare e questi, guardandolo fisso e vedendo che aveva fede di esser
salvato, disse a gran voce: “Alzati diritto in piedi!” Egli saltò e camminava.
La folla allora, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare in
dialetto licaonio e disse: “Gli dei, fatti simili agli uomini, sono scesi da
noi!”. E Barnaba lo chiamavano Zeus e Paolo Ermes, perché era lui a portare la
parola. Intanto il sacerdote di Zeuss che è all’ingresso della città, recando
alle porte tori e ghirlande, voleva offrire un sacrificio insieme alla folla.
Sentendo ciò, gli apostoli Barnaba e Paolo si strapparono le vesti e si
precipitarono tra la folla, gridando: “Uomini, perché fate questo? Anche noi
siamo esseri umani, deboli come voi, e vi evangelizziamo di tornare da queste
cose inutili al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le
cose che in essi si trovano. Egli, nelle generazioni passate, ha permesso a
ogni popolo di seguire il proprio cammino; ma non ha cessato di dar
testimonianza di sé beneficando, dandovi dal cielo piogge e stagioni
fruttifere, riempiendo di cibo e di letizia i vostri cuori”. E così dicendo,
riuscirono a fatica a far desistere la folla dall’offrire loro un sacrificio.
Evangelo: secondo Giovanni 7, 14-30.
A metà della
festa Gesù salì al tempio e insegnava. I Giudei ne erano stupiti e dicevano:
“Come mai costui conosce le lettere, senza essere stato a scuola?”. Gesù
rispose e disse loro: “La mia dottrina non è mia, ma di chi mi ha inviato. Chi
vuol fare la sua volontà, conoscerà di questa dottrina se viene da Dio, o se io
parlo da me stesso. Chi parla da se stesso, cerca la propria gloria; ma chi
cerca la gloria di chi lo ha inviato è veritiero, e in lui non c’è ingiustizia.
Non è stato forse Mosè a darvi la Legge? Eppure nessuno di voi osserva la
Legge. Perché cercate di uccidermi?”. Rispose la folla: “Tu hai un demonio! Chi
cerca di ucciderti?”. Rispose Gesù e disse loro: “Un’opera sola ho compiuto, e
tutti ne siete stupiti. Mosè vi ha dato la circoncisione - non che venga da
Mosè, ma dai padri - e voi circoncidete un uomo anche di sabato. Ora se un uomo
riceve la circoncisione di sabato perché non sia trasgredita la Legge di Mosè,
voi vi sdegnate contro di me perché ho guarito tutto intero un uomo di sabato?
Non giudicate secondo apparenza, ma giudicate con giusto giudizio!”. Intanto
alcuni di Gerusalemme dicevano: “Non è costui quello che cercano di uccidere?
Ecco, egli parla liberamente, e non gli dicono niente. Che forse i capi abbiano
riconosciuto che egli è il vero Cristo? Ma costui sappiamo di dov’è; il Cristo
invece, quando verrà, nessuno saprà di dove è”. Gesù allora, mentre insegnava
nel tempio, disse gridando: “Anche me conoscete e sapete di dove sono! Io non
sono venuto da me e chi mi ha inviato è veritiero, e voi non lo conoscete. Io
lo conosco, perché da lui Io Sono ed egli mi ha inviato”. Allora cercavano di
prenderlo, ma nessuno gli mise mano addosso, perché non era ancora giunta la
sua ora.
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