Doxastikon del Vespro:
"Presso il pozzo di Giacobbe Gesù trovò la samaritana e chiese a lei un po' d'acqua,lui che copre di nubi la terra. O prodigio! Colui che è portato dai cherubini parla con una donna fornicatrice;chiede dell'acqua colui che ha sospeso la terra sulle acque,colui che effonde le acque di fonti e stagni. Questo fa per attirare colei che era divenuta preda dell'ostile avversario,e far bere un'acqua di vita a colei che paurosamente bruciava tra le sue azioni indegne:perché egli solo è compassionevole e filantropo."
Idiòmela
(tono 1)
Sei venuto alla fonte all’ora sesta,* o fonte dei
prodigi,* per ridare vita a
un frutto di Eva.* A quell’ora, infatti,Eva era uscita
dal paradiso,* per
l’inganno del serpente.* Venne dunque la samaritana ad
attingere acqua.*
Vedendola le disse il Salvatore:* Dammi acqua da bere
,* e io ti riempirò di
acqua zampillante.* Allora questa donna di senno corse
in città e subito
diede l’annuncio alla gente:* Venite a vedere il
Cristo Signore,* il Salvatore
delle anime nostre
APOSTOLO
Dagli Atti degli Apostoli 11,19-30
19 Quelli dunque ch'erano stati dispersi dalla persecuzione avvenuta a motivo di Stefano, passarono fino inFenicia, in Cipro e in Antiochia, non annunziando la Parola ad alcuno, se non ai Giudei soltanto. 20 Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, venuti in Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, annunziando il Signor Gesù. 21 E la mano del Signore era con loro; e gran numero di gente, avendo creduto, si convertì al Signore. 22 E la notizia del fatto venne agli orecchi della chiesa ch'era in Gerusalemme; onde mandarono Barnaba fino ad Antiochia. 23 Ed esso, giunto là e veduta la grazia di Dio, si rallegrò, e li esortò tutti ad attenersi al Signore con fermo proponimento di cuore, 24 poiché egli era un uomo dabbene, e pieno di Spirito Santo e di fede. E gran moltitudine fu aggiunta al Signore. 25 Poi Barnaba se ne andò a Tarso, a cercar Saulo; e avendolo trovato, lo menò ad Antiochia. 26 E avvenne che per lo spazio d'un anno intero parteciparono alle raunanze della chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e fu in Antiochia che per la prima volta i discepoli furon chiamati Cristiani. 27 Or in que' giorni, scesero de' profeti da Gerusalemme ad Antiochia. 28 E un di loro, chiamato per nome Agabo, levatosi, predisse per lo Spirito che ci sarebbe stata una gran carestia per tutta la terra; ed essa ci fu sotto Claudio. 29 E i discepoli determinarono di mandare, ciascuno secondo le sue facoltà, una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea, 30 il che difatti fecero, mandandola agli anziani, per mano di Barnaba e di Saulo.
VANGELO
Dal Vangelo di Giovanni 4,5-42
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va' a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo».
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». Uscirono allora dalla città e andavano da lui.
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che già biondeggiano per la mietitura. E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro».
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti di più credettero per la sua parola e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo».
http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a710/f255/Vespro,%20Canone%20e%20Lodi%20della%20Domenica%20della%20Samaritana.pdf
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