domenica 12 gennaio 2014

In attesa della Visita Pastorale del Nostro Metropolita Gennadios-Ascoltiamo i Padri


In attesa della Visita Pastorale del Nostro Metropolita Gennadios-Ascoltiamo i Padri


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«Il Signore costruisce la casa, il Signore Gesù Cristo costruisce la sua casa. Molti faticano costruendo, ma se egli non edifica, “invano faticano i costruttori”. Chi sono questi costruttori che faticano? Tutti coloro che nella Chiesa predicano la parola di Dio, i ministri dei misteri di Dio. Tutti corriamo, tutti fatichiamo, tutti costruiamo; e prima di noi molti hanno corso, faticato, costruito ma “se il Signore non avrà edificato la casa, invano faticano i suoi costruttori”... Noi dunque parliamo fuori, egli costruisce all`interno. Noi notiamo che voi ascoltate; ma cosa pensiate, lo sa solo colui che vede i vostri pensieri. Egli edifica, egli ammonisce, egli scuote, egli apre l`intelletto, egli applica alla fede il vostro intimo: e tuttavia anche noi lavoriamo come operai, ma se il Signore non avrà edificato la casa, invano faticano i suoi costruttori (Sal 126,1)...
    La Chiesa ha anche custodi: come ha costruttori che faticano per edificarla, così ha anche chi la custodisce. E` un custodire infatti ciò che dice l`Apostolo: Temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, così anche i vostri pensieri vengano in qualche modo traviati della loro purezza nei riguardi di Cristo (2Cor 11,3). Egli dunque custodiva ed era custode; vigilava quanto poteva su coloro a cui era preposto. Anche i vescovi fanno ciò. Per questo il posto dei vescovi è collocato in alto, perché essi sovrintendano e quasi custodiscano il popolo... ed è ben grave il resoconto che si dovrà dare per questo alto posto, se noi non vi sederemo col cuore pronto a soggiacere, per umiltà ai vostri piedi, e non pregheremo per voi che chi conosce le vostre menti, egli vi custodisca. Noi infatti possiamo vedervi mentre entrate, mentre uscite, ma non possiamo certo vedere ciò che pensate nei vostri cuori, e neppure ciò che fate nelle vostre case. Come dunque custodiamo? Come uomini: quanto possiamo, quanto ci è dato. E giacché noi custodiamo come uomini e non possiamo custodire in modo perfetto, per questo resterete senza custode? Non sia mai. Dove è infatti colui di cui si dice: «Se il Signore non avrà custodito la città, invano faticò chi la custodisce»? Ci affatichiamo custodendo, ma vana è la nostra fatica se non vi custodisce colui che vede i vostri pensieri. Egli vi custodisce quando vegliate, vi custodisce quando dormite... Vi custodiamo dunque per compito del ministero sacro, ma vogliamo essere custoditi con voi. Siamo come pastori per voi, ma sotto quel Pastore siamo con voi pecore. Siamo per voi da questo luogo come maestri, ma sotto quell`unico Maestro in questa scuola siamo con voi condiscepoli (Agostino, Esposizioni sui Salmi, 126,2-3).
 



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