martedì 1 aprile 2014

Verso l'Inno Akhatistos di Venerdi 4 Marzo con Sant'Efrem



Verso l'Inno Akhatistos di Venerdi 4 Marzo con Sant'Efrem 

Inno di sant'Efrem sulla nascita di Cristo.
Sebastian BROCK, “L’œil de lumière”, Bellefontaine, 1991, 301-304. “La teologia dei Padri”, Roma, 1975, v. II, 162-163.

http://www.webalice.it/giovanni.fabriani/icone/annunciazione-costant-ocrida-xiv-sec.jpg

Volgi lo sguardo a Maria, la mia diletta.
Quando Gabriele entrò da lei,
vedi com'ella lo interrogò:
"In che modo avverrà quanto mi dici?"
e come il ministro dello Spirito le rispose:
"Facile è questo per Dio,
facile è tutto per lui".
Vedi com'ella credette all'ascolto e gli disse:
Eccomi, sono la serva del Signore.
E il Verbo discese nella maniera a lui nota,
si librò e venne nella maniera che volle.
In Maria egli entrò e dimorò a insaputa di lei,
e senza nulla soffrire ella lo accolse.
In grembo le stava come un piccino,
eppure il mondo era pieno di lui.
Spinto dall'amore egli discese,
per rinnovare la senescente figura di Adamo.
Quando dunque tu senti parlare della nascita di Dio,
resta in silenzio!
Lascia che l'annunzio dell'angelo
si imprima nel tuo spirito
e pensa che nulla può essere arduo
per quella eccelsa grandezza
che per salvarci si abbassò e per salvarci si rialzò.
Così nacque fra noi
colui che solo per amore si fece uno di noi.

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Da quel giorno Maria è diventata
il cielo che porta Dio.
È disceso ad abitare in lei
l'altissimo Dio.
In lei si fece piccino per renderci grandi,
pur senza che la sua natura ne patisse.
In lei egli si è tessuto una veste,
che sarà per la nostra salvezza.
In lei le promesse dei profeti e dei giusti
sono tutte compiute.
Da lei brillò colui che essendo la luce del mondo
scacciò le tenebre del paganesimo.
Molti sono i titoli di Maria.
È giusto che io li presenti.
Ella è il palazzo ove risiede il potente Re dei re,
Egli da lei prese quel corpo umano
di cui era privo quando vi entrò.
Così Maria è il nuovo cielo ove dimora il Re dei re.
In lei egli entrò e poi ne uscì,
prendendo una forma in tutto simile alla nostra.
Eppure Maria è la vite che ha dato un frutto
tanto superiore al suo essere pianta mortale;
anche se di questa pianta Egli, per essere tra noi,
rivestì forma e colori mortali.
Maria è la sorgente da cui è zampillata
l'acqua viva per chi è assetato.
E quelli che ne hanno bevuto
portano frutti centuplicati.

 http://www.reginamundi.info/icone/0112aAkathistos.jpg

Questo è il giorno che richiama il primo,
quello della creazione.
Allora fu stabilita la terra,
oggi essa è rinnovata;
allora fu maledetta a causa di Adamo,
oggi è benedetta in considerazione di Adamo.
Col peccato, Eva e Adamo portarono la morte nel mondo,
In Maria il Signore dell'universo
ci ha dato una vita  nuova.
Attraverso il serpente,
il maligno instillò il veleno nell'orecchio di Eva.
Nella sua bontà, il Compassionevole è sceso
fin nell’orecchio di Maria ed entrò in lei.
Per la stessa porta da cui entrò la morte
è entrata la vita, che ha ucciso la morte.
Portato sulle ali dei cherubini,
discese colui che le braccia di Maria hanno sorretto.
Il Dio, che niente può stringere e racchiudere,
Maria in sé strinse e racchiuse.
Il Re davanti a cui tremano gli angeli,
come pure fiamme spirituali,
riposa nel seno di una vergine,
che lo culla come un fanciullino.
Il cielo è il trono della sua gloria,
eppure egli siede sulle ginocchia di Maria.
La terra è lo sgabello dei suoi piedi,
ed egli è un bimbo che sgambetta lì con lei.
Con il cavo della mano egli misura
la polvere della terra,
ed eccolo su questa polvere
tentare i primi passi di bimbo.

 http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5a/Christ_the_True_Vine_icon_(Athens,_16th_century).jpg

Adamo esulta alla nascita di Cristo:
per lui ritrova la gloria che aveva perduto.
Chi ha mai veduto il vasaio
coprirsi di argilla come di una veste?
Chi ha mai veduto il fuoco stesso avvolto in fasce?
Questa è la misura impronunziabile
dell'abbassamento di Dio per amore dell'uomo.
Dio umiliò se stesso fino a tal punto
per salvare il suo schiavo,
che si era follemente esaltato
e su consiglio del  Maligno omicida,
aveva trasgredito il precetto divino.
Colui che aveva dato il comandamento
si è abbassato per rialzarci.
Lode a questa Compassione dell'alto
che per gli uomini è scesa in terra,
perché il mondo malato
fosse guarito dal Medico, apparso fulgido in terra.
Fedeli, lodiamo questo Medico divino,
lodiamo il Padre che lo ha mandato,
lodiamo lo Spirito a noi dato
per avere la vita in abbondanza.
Lode ai Tre nei secoli dei secoli.
Amen.

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