venerdì 4 ottobre 2013

sul ministero del Padre Spirituale






testo base  in

http://www.tradizione.oodegr.com/tradizione_index/insegnamenti/padreware.htm




sant’Antonio d’Egitto (IV sec.): “Conosco dei monaci che sono caduti dopo un duro lavoro e sono scivolati nella pazzia perché confidavano nei loro sforzi



“Gli anziani hanno detto: Se vedi un giovane monaco salire al cielo con la sua volontà, afferragli il piede e respingilo sulla terra, poiché ciò non gli vale nulla"





“Acquisisci la pace interiore, diceva san Serafino di Sarov , e migliaia di anime troveranno la salvezza presso te”



 


Tre padri avevano l’abitudine di andare ogni anno dal beato Antonio. I primi due lo interrogavano sui pensieri e sulla salvezza dell’anima; il terzo manteneva un silenzio assoluto senza chiedere nulla. Dopo molti anni, Abba Antonio gli dice: ‘Ecco, da lungo tempo vieni qui, e tu non mi poni nessuna domanda?’. Gli rispose: ‘Mi basta soltanto vederti, padre!’ 



San Serafino di Sarov :Quando sarò partito, venite sulla mia tomba. Quando avrete il tempo. Il più spesso possibile. Tutto ciò che avrete nel cuore, tutte le vostre pene, faccia contro terra, ditemele, come ad un vivo. E vi ascolterò, e toglierò la vostra tristezza. Poiché per voi, sarò sempre vivo”


 


Nella sua preghiera a Dio, Barsanufio  di Gaza  dice: “Maestro, introduci con me i miei figli nel tuo regno, oppure cancellami dal tuo libro”. E scrive ai suoi discepoli: “Dio sa, non c’è un solo sguardo, un solo momento in cui non ti ho nel pensiero e nella preghiera. Mi preoccupo di te molto più che di me stesso. Do volentieri la mia vita per te, e la mia supplica per te è ininterrotta. Porto i tuoi pesi ed i tuoi smarrimenti. Sei diventato simile ad un uomo seduto all’ombra di un albero. Porterò la tua condanna e non ti abbandonerò né in questo mondo né nell’altro, con la grazia di Cristo” 

 

“Che cos’è un cuore misericordioso? domanda sant’Isacco il Siro (VII sec.). È un cuore che brucia per tutta la creazione, per gli uomini, gli uccelli, gli animali, i demoni, e per ogni creatura. Quando l’uomo misericordioso si ricorda di loro o li vede, i suoi occhi versano lacrime abbondanti. La sua misericordia è così forte e così ardente, la sua compassione così grande, che il suo cuore si umilia e non può sopportare di sentire o di vedere il minimo male o la più piccola sofferenza nella creazione. È per questo che offre continuamente una preghiera e delle lacrime anche per gli animali irrazionali, per i nemici della verità e per tutti coloro che gli fanno male, affinché Dio conceda loro la sua protezione e la sua misericordia. Nello stesso modo, prega anche per la famiglia dei serpenti, tanto è grande la compassione che brucia senza misura nel suo cuore per l’immagine di Dio” 


“Un fratello chiese ad Abba Poemen: ‘Dei fratelli abitano con me; vuoi che gli comandi?’ L’anziano rispose: ‘No! Ma all’inizio agisci, e se vogliono vivere, sta a loro di vedere!’. Il fratello gli dice: ‘Loro stessi, padre, vogliono che gli comandi. L’anziano gli dice: ‘Per niente! Sii per loro un modello e non un legislatore”  Quando si chiese a Barsanufio una regola di vita dettagliata, rifiutò, dicendo: “Non voglio che tu sia sotto la legge, ma sotto la grazia. Sai che non abbiamo mai imposto legami a qualcuno, neanche a noi stessi. Non forzare la volontà ma semina nella speranza. Ed, infatti, il nostro Signore non ha mai forzato nessuno, ma annunciava l’Evangelo, ed ascoltava chi voleva” 


  

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