Ireneo di Lione -Cristo nuovo Adamo
Cristo nuovo Adamo
(Dimostrazione della predicazione apostolica,
cap. 31)
Egli unì dunque l'uomo con Dio e compì la comunione e l'accordo fra Dio e l'uomo. Se non fosse venuto tra noi, noi avremmo potuto partecipare all'incorruttibilità solo in modo figurato; perché questa incorruttibilità, essendo invisibile e nascosta ai nostri occhi, non ci avrebbe recato alcun vantaggio.
Egli divenne dunque visibile, affinché, in ogni maniera, noi ricevessimo la piena partecipazione dell'incorruttibilità. E poiché, per mezzo del nostro padre Adamo, siamo stati vincolati alla morte per causa della sua disobbedienza, era conveniente e giusto che per opera dell'obbedienza di colui, che per noi divenne uomo, fosse disciolta la morte. E siccome la morte aveva stabilito il suo impero sui corpi, era conveniente e giusto che, avendo sofferto la distruzione del suo corpo, egli liberasse l'uomo dalla sua oppressione. Il Verbo dunque divenne carne, affinché i peccati, che per opera di quella carne avevano signoreggiato e invaso e dominato, distrutti per virtù di questa, più non esistessero in noi. E per questo il Signore nostro assunse un corpo simile a quello del primo uomo, allo scopo di sacrificarlo in favore dei nostri progenitori e vincere, per mezzo di Adamo, colui che per mezzo di Adamo ci aveva atterrato.
Le notizie biografiche su di lui provengono dalla sua stessa
testimonianza, tramandata a noi da Eusebio nel quinto libro della Storia
Ecclesiastica. Ireneo nacque con tutta probabilità a Smirne (oggi
Izmir, in Turchia) verso il 135-140, dove ancor giovane fu alla scuola
del Vescovo Policarpo, discepolo a sua volta dell'apostolo Giovanni. Non
sappiamo quando si trasferì dall'Asia Minore in Gallia, ma lo
spostamento dovette coincidere con i primi sviluppi della comunità
cristiana di Lione: qui, nel 177, troviamo Ireneo annoverato nel
collegio dei presbiteri. Proprio in quell'anno egli fu mandato a Roma,
latore di una lettera della comunità di Lione al Papa Eleuterio. La
missione romana sottrasse Ireneo alla persecuzione di Marco Aurelio,
nella quale caddero almeno quarantotto martiri, tra cui lo stesso
Vescovo di Lione, il novantenne Potino, morto di maltrattamenti in
carcere. Così, al suo ritorno, Ireneo fu eletto Vescovo della città. Il
nuovo Pastore si dedicò totalmente al ministero episcopale, che si
concluse verso il 202-203, forse con il martirio.
e -come è ormai noto- giachcè io non ho problemi:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20070328_it.html
BENEDETTO XVI
UDIENZA GENERALE
Piazza San Pietro
Mercoledì, 28 marzo 2007
Mercoledì, 28 marzo 2007
Sant’Ireneo di Lione
http://oca.org/saints/lives/2013/08/23/102379-hieromartyr-irenaeus-the-bishop-of-lyons
http://digilander.libero.it/Hard_Rain/Apostolici/Ireneo.pdf
http://www.lanuovaregaldi.it/doc/evento/COSCIENZA%20CANONICA_IRENEO%20di%20Lione.pdf
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