lunedì 21 settembre 2015

E Abba disse 21/09/2015





 Evagrio : «Che la tua lingua non pronunci parola quando ti metti a pregare». 

Arsenio : «Fuggi. Taci. Quiesce ». 

«Se veramente osserverai il silenzio, quale che sia il luogo dove ti trovi, troverai pace». 

Agatone tenne dei sassi in bocca per tre anni , non per diventare un oratore come Demostene, ma per imparare a tacere

Pambon riceve il patriarca Teofilo senza dire una parola. Poi spiega: «Se non si sente accolto dal mio silenzio, certamente non si sentirà accolto dalla mia parola». 



Abba Cassiano: «In vista dunque della purezza di cuore tutto deve essere compiuto e inteso da noi. Per essa deve essere cercata la solitudine.... Pertanto le virtù che vi si accompagnano, e cioè i digiuni, le veglie, la solitudine, la meditazione delle Scritture, ci conviene esercitarle in vista dello scopo principale, vale a dire della purezza di cuore, che è la carità».


E il nostro Padre tra i Santi Giovanni Crisostomo ci dice 

"Il silenzio ben inteso, unito al timor di Dio, è come un carro di fuoco che porta l'anima al cielo come fu portato il profeta Elia. O silenzio! felicità delle anime interiori, scala dei cielo, strada dei regno di Dio; o silenzio! Sorgente della compunzione, specchio in cui il peccatore vede i suoi peccati, principio di luce, di mitezza, di umiltà, freno all'udito, salvaguardia degli occhi, legame della lingua; o silenzio! Porto sicuro ove si trova la tranquillità dell'anima, scuola della lettura, dell'orazione, della contemplazione, aiuto per acquistare tutte le virtù e sorgente di ogni bene" 


San Giovanni Climaco,  lasciò scritto che “il silenzio (...) è madre della preghiera, liberazione dalla cattività, preservazione dal fuoco, avversario del desiderio di insegnare, artigiano della contemplazione, progresso invisibile e ascensione segreta”


E il nostro Padre tra i Santi Gregorio di Nazianzio  ci dice


«Oh, Trinità…, tu che presiedi alla divina sapienza cristiana, portaci non solo al di là di ogni luce, ma al di là di ogni ignoranza, fino alla più alta cima delle Scritture mistiche, dove i misteri semplici, assoluti e incorruttibili della divinità si rivelano nelle Tenebre più che luminose del Silenzio. È nel silenzio, infatti, che si apprendono i segreti di queste Tenebre… che brilla con luce più luminosa nel grembo della più nera oscurità …».


un monaco del monte Athos osservava che “alcuni hanno udito le parole di Gesù, ben pochi hanno ascoltato il suo silenzio”. 






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