sabato 12 settembre 2015

E Abba disse 12/09/2015




San Silvano del Monte Athos: 

" La grazia di Dio rende belli  Conoscevo un bambino. Il suo aspetto era quello di un angelo: umile, modesto, mite; un volto pallido dalle gote rosee, occhi luminosi, azzurri, buoni e sereni. Ma quando crebbe, cominciò a vivere malamente e perse la grazia di Dio. E all’età di circa trent’anni assomigliava sia a un uomo che un demonio, a una belva e a un malfattore; e tutto il suo aspetto era spaventoso e orribile.

Conoscevo anche una fanciulla molto bella, dal volto splendente e grazioso, così che molti invidiavano la sua bellezza. Ma per la sua vita peccaminosa perse la grazia e divenne spiacevole a vedersi. 

Ma ho visto anche il contrario, uomini che venivano al monastero con il volto sfigurato dalle sofferenze e dal peccato, ma con il pentimento e la vita virtuosa cambiarono e divennero di aspetto molto gradevole. Così avvenne nel Vecchio Monastero Rossikon, dove il Signore mi concesse di vedere al momento della confessione trasfigurarsi simile a Cristo lo ieromonaco confessore. Egli stava lì, meravigliosamente sfavillante e, sebbene fosse un vecchio canuto, il suo volto era luminoso e giovanile. E ho visto anche un vescovo trasfigurato durante la divina liturgia. E vidi anche il padre Giovanni di Cronstadt, il quale per natura sarebbe stato un uomo di aspetto comune, mentre per la grazia di Dio il suo volto era diventato bello come quello di un angelo, ed era piacevole da guardarsi. A tal punto il peccato deforma l’uomo, mentre la grazia lo rende bello. 

(San Silvano del Monte Athos, Siamo figli di Dio, fatti a somiglianza del Signore.)



Un giovane si recò un giorno da un padre del deserto e lo interrogò:
- Padre, come si costruisce una comunità?
Il monaco gli rispose:
- E' come costruire una casa, puoi utilizzare pietre di tutti i generi; quel che conta è il cemento, che tiene insieme le pietre.
Il giovane riprese:
- Ma qual è il cemento della comunità?
L'eremita gli sorrise, si chinò a raccogliere una manciata di sabbia e soggiunse:
- Il cemento è fatto di sabbia e calce, che sono materiali così fragili! Basta un colpo di vento e volano via. Allo stesso modo, nella comunità, quello che ci unisce, il nostro cemento, è fatto di quello che c'è in noi di più fragile e più povero. Possiamo essere uniti perché dipendiamo gli uni dagli altri.

«Un fratello venne dal padre Teodoro e cominciò a parlare e a trattare cose di cui non aveva ancora fatto esperienza. "Non hai ancora trovato la nave - gli dice l'anziano -, non hai ancora caricato il tuo bagaglio, e sei già arrivato in quella città prima di essere partito? Compi prima l'opera e poi giungerai a ciò di cui ora parli".» [Teodoro di Ferme, n. 9].



«Il padre Poemen disse: "Un uomo che insegna, e non fa ciò che insegna, assomiglia a una sorgente; abbevera e lava tutti, ma non può purificare se stessa".» [Poemen, n. 25].

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