mercoledì 31 dicembre 2014

Testi Liturgici in Occidente Ortodosso -Santa Messa Nel Rito di San Gregorio Papa di Roma, Patriarca d’Occidente Primo Post

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Testi Liturgici in Occidente Ortodosso   Ovviamente pretridentini -Santa Messa Nel  Rito di San Gregorio Papa di Roma, Patriarca d’Occidente- Riti di introduzione

traduzione di Marco Mannino Giorgi





Se possibile, il prete ora confessa i suoi peccati a un altro sacerdote, dicendo :
Benedici , padre.
 L'altro sacerdote dice : Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, che tu possa confessare tutti i tuoi peccati , nel nome del Padre e del Figlio  e dello Spirito Santo, amen . Egli confessa i suoi peccati a Dio (sottovoce), dopo di che il sacerdote assolvente dice:
Che Dio onnipotente abbia misericordia di te e ti perdoni tutti i peccati tuoi;
Ti liberi da ogni male ; preservi e rafforzi in te la bontà e ti conduca alla vita eterna.  Amen. Possa l'Onnipotente e misericordioso Signore concederti il perdono e l'assoluzione di tutti i tuoi peccati, lo spazio per il vero pentimento e ammenda della vita , la grazia dei Spirito Santo , e la Sua consolazione . R. Amen . S. Che la virtù della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, le preghiere della Santa Madre Chiesa, il bene che hai fatto, e la Grazia che da Dio proviene affinché tu più non faccia peccato ti soccorrano, e per la remissione delle tue colpe una speciale penitenza tu ( farai o dirai ). Per La assoluzione si inginocchia il sacerdote penitente, l'altro pone la sua mano sulla sua testa, dicendo : Per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo, che è il grande sommo sacerdote , con la Sua più tenera misericordia ti assolvo. Con l'autorità che mi ha conferito, ti assolvo da tutti i tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, amen.

 





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Preparazione dei Doni per la Liturgia

Il diacono o il prete si pone dinnanzi al tavolo della proscomidia
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Prende il pane quanto serve per la Liturgia, e lo incide lievemente sulla superficie a forma di croce, e poi lo mette nel piatto, dicendo:
Accetta, santissimo Padre, questo pane, perché diventi per noi il santo corpo del tuo unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Prendendo il calice, vi mesce il primo vino, dicendo:
Accetta, Padre santissimo, questo vino, perché diventi per noi il santo sangue del tuo unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Unendovi un poco d'acqua, dice:
Per il mistero di quest'acqua e di questo vino possiamo essere noi degni di condividere la divinità di Cristo, che sacrificò se stesso per l'umanità.
Successivamente colui che ha preparato i doni, dice ad alta voce e lentamente:
Con spirito umile e cuore contrito possiamo noi, o Signore, essere bene accetti presso di Te, e possano questi doni allietare il tuo sguardo in questo giorno, cosicché ti compiacciano, Signore nostro Dio.
Se è stato il diacono a preparare i doni, egli si volta verso il prete e chiede:
Padre, benedici. ( se è vescovo: Monsignore, benedica).
Il sacerdote: Vieni, o Santificatore,  e benedici + questi doni, messi da parte per la gloria del tuo Santo Nome.
I sacri vasi vengono coperti. Si possono recitare le preghiere tratte dal messale ambrosiano per la preparazione dei santi doni.
 



Preparazione del clero in sagrestia


Quando tutti sono vestiti il prete può usare queste preghiere:
S. nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Serventi: amen.
S. arriverò dinnanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della contentezza.
S. Manda la tua luce e la tua verità così che mi guidino e mi conducano alle altezze della tua dimora.
Serventi: e arriverò all'altare di Dio, il Dio della mia gioia e della mia contentezza, e con l'arpa renderò grazie o Dio, Dio mio.
S. Perché ti addolori, anima mia? Perché ti affanni e ti inquieti?
Serventi: riponi la tua fiducia in Dio! Perché io lo celebrerò ancora, lui che è l'aiuto della mia esistenza, e il mio Dio.
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito...
Serventi: come era in principio, ora e sempre, e per tutti i secoli dei secoli. Amen.
S. Mi porrò innanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della mia contentezza.
S. La nostra salvezza sta nel nome del Signore.
Serventi: il creatore del cielo e della terra.
Sacerdote: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi, fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. 
Serventi: Possa Iddio Onnipotente aver misericordia di te, ti perdoni tutti i tuoi peccati e ti conduca alla vita eterna.
S. Amen.
Serventi: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi, fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche te, padre, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Sacerdote: Il Signore Dio, Padre Onnipotente, abbia misericordia di voi e vi rimetta ogni peccato, e vi conceda la vita eterna.
Serventi: amen.
Sacerdote: volgi il tuo sguardo su di noi, Signore, e dacci la vera vita.
Serventi: e gli uomini in te gioiranno.
S. mostraci, Signore, la tua misericordia.
Serventi: e salvaci, o Signore.
S. Signore, ascolta la mia preghiera...
Serventi: e le mie lacrime giungano a Te.
Sacerdote: il Signore sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo spirito.
S. preghiamo il Signore. Dio Onnipotente, a te cui nessun moto del cuore resta nascosto, ogni desiderio ti è noto, ogni segreto più intimo ti è chiaro, monda i nostri cuori per l'azione del Tuo Santo Spirito,  così che saremo degni di servirti e di magnificare il tuo Santo Nome, per Cristo nostro Signore.
Serventi: amen.
Sacerdote: la pace + sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo Spirito.
Diacono ( o sacerdote): andiamo in pace!
Tutti: nel nome di Cristo!

Si forma la processione, la quale si dirige in altare. L'ordine è in apertura il turifero, poi il crucifero, due accoliti con le candele ( ai lati del crucifero), segue  il Diacono con il Vangelo, il suddiacono con il Messale e chiude il sacerdote. Nel caso di più sacerdoti, il celebrante conclude la processione. Nel caso di liturgia episcopale, il vescovo chiude la processione. Qualora avvenisse la benedizione dell'acqua e del sale, i paramenti sono processionali; qualora avvenisse direttamente la Santa Messa, in abiti liturgici.

 

BENEDIZIONE DOMENICALE DELL'ACQUA

Le campane suonano. Clero e serventi, in abiti processionali, si recano al tavolo, nella navata, ove acqua e sale sono stati posati. Il celebrante, con voce squillante ma non troppo alta, indossando il suo copricapo, recita:
S. Io esorcizzo te, creatura di sale, per mezzo + del Dio vivente, in nome del Dio vero + attraverso il Santo Dio +, per mezzo di Dio che comandò che tu fossi gettato in acqua dal profeta Eliseo per guarirne la sterilità, che tu possa essere reso sale (guarda il sale) esorcizzato per la salvezza di coloro che hanno fede, e che tu sia la sicurezza dell' anima e del corpo per tutti coloro che ti riceveranno, e che ogni fantasia, malvagità, e le astute finezze del diavolo fuggano e si allontanino da quel luogo dove sarai cosparso, insieme ad ogni spirito immondo che sarà scongiurato, attraverso Colui che verrà a giudicare i vivi ei morti e il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore.
Noi umilmente Ti imploriamo per la Tua infinita misericordia, Dio onnipotente ed eterno, degnati per la tua bontà di benedire +  e santificare + questa creatura di sale, (guarda il sale), che Tu hai concesso alla razza umana affinché fosse usato, che possa essere la salute della mente e del corpo per tutti coloro che ne faranno uso, e che tutto ciò che viene toccato o cosparso con esso posa essere libero da ogni impurità e ogni assalto di malvagità spirituale. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità del Santo Spirito, Dio attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
S. Io esorcizzo te, o creatura d'acqua, in nome di Dio, + Padre onnipotente, e nel nome di Gesù Cristo + , suo Figlio, e per la potenza del Santo Spirito + , che tu possa diventare acqua esorcizzata per la fuga di ogni potere del nemico, e che tu abbia il potere di sradicare ed espellere il Nemico, con i suoi angeli ribelli, per il potere dello stesso Gesù Cristo +, nostro Signore, che verrà a giudicare i vivi ei morti e il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore!
O Dio, che per la salvezza del genere umano hai nascosto nell'acqua i misteri più grandi e più santi, sii qui con noi per la Tua misericordia, e aiutaci, perché abbiamo sperato in Te. Riversa in quest'acqua (guarda l'acqua), resa pronta dalle purificazioni, il Potere della Tua benedizione +, che la creatura, che serve ai tuoi misteri, assuma per la Tua divina Grazia l'effetto di scacciare i demoni e allontanare i malanni, e che tutto ciò che con essa verrà asperso, nelle case o nelle terre dei fedeli, possa essere libero dalle impurità e liberato dal male. Non permettere che nessuno spirito immondo rimanga ad ammorbare l'acqua, ma fa' sì che tutti gli spiriti pestilenziali e e le insidie del nemico invisibile fuggano via. Permetti che, qualora un pericolo minacci il popolo o la sua pace, esso venga allontanato con l'aspersione della tua acqua benedetta, e che per mezzo di questa chi cerca la tua protezione trovi un rifugio dalle insidie. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità del Santo Spirito, Dio attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
Il sacerdote mette la mano nel sale disegnando una croce +, dicendo sottovoce:
Che l'unione di acqua e sale avvenga nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito. Amen. ( rovescia il sale nell'acqua a mo' di croce).
S. (ad alta voce ora): Il Signore sia con tutti voi. R. E col tuo Spirito.
S. Preghiamo.
O Dio, Autore dalla potenza imbattuta, e Re dal dominio invincibile, e Conquistatore sempre glorioso, Tu che sottometti i poteri dell' Oppressore ostile, che sconfiggi la ferocia del nemico ruggente, che in Te prevale chi combatte contro il male: Noi ti supplichiamo, o Signore, in timore e umiltà, perché tu gentilmente accetti (guarda l'acqua), questa creatura di sale e acqua, per illuminarla attraverso la Tua Grazia, e nella Tua misericordia abituale + santificarla, così che ovunque essa verrà aspersa, ogni presenza degli spiriti immondi sarà espulsa attraverso la chiamata del Tuo Santo Nome, e il terrore del serpente velenoso potrà essere bandito immediatamente, e la presenza dello Spirito Santo ci sia concessa, affinché sia con noi e ci aiuti, noi che desideriamo la tua misericordia. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, Dio per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Nelle grandi feste la benedizione viene effettuata all'altare e a bassa voce.

PROCESSIONE

Il turiferario innanzi a tutti, seguito dal crucifero ( meglio se suddiacono), il quale ai suoi lati ha gli accoliti con le candele, poi il Diacono col Vangelo ( se non vi è Diacono, un Lettore o un Sacerdote), e infine il Celebrante. Se vi è il Vescovo, questi sta per ultimo. La processione si snoda dal lato sinistro lungo tutta la navata per poi arrivare al centro della navata e procedere verso l’altare. All’altare tutti si dispongono in due file, guardandosi. Il celebrante benedice l’ingresso, e tutti entrano nello spazio santo, ripongono gli abiti processionali e indossano gli abiti liturgici. Il coro canta il salmo 50, o un canto appropriato.


ASPERSIONE DOMENICALE DELL'ACQUA

I santi ministri arrivano all'altare. Il sacerdote indossa la casula. Il sacerdote riceve il recipiente con l'Acqua Santa e asperge prima l'altare su tutti i lati, poi il clero partendo dai gradi più alti, poi il coro e infine il popolo. Per primo, mentre benedice tramite acqua, intona l'antifona che segue, e il coro e il popolo continuano a cantarla. Nell'uso monastico il popolo si mette in fila dinnanzi alla balaustra o alla separazione per ricevere personalmente lo spruzzo d'acqua, e vengono spruzzati anche i locali dell'edificio. L'antifona qui riportata è quella normale, ma non in uso durante il tempo Pasquale.

ANTIFONE:
Ordinaria
Sacerdote: aspergimi, O Signore tutti: di issopo, e sarò puro. Lavami, Signore, e sarò più bianco della neve. Abbi misericordia di me o Dio, in accordo con la tua amorosa compassione. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Aspergimi di issopo, Signore, e sarò più bianco della neve.
In tempo di Pasqua:
coro  Vidi uscire l'acqua dal lato destro del Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito  era salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja! Ringraziamo il Signore perché è buono: la sua misericordia è per sempre. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito:  come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Vidi uscire l'acqua dal lato destro del Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito era salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja!
Il sacerdote ritorna all'altare, e rivolto verso di esso, canta quanto segue:
S. Mostraci, Signore, la tua misericordia ( in tempo pasquale: alleluja)
R. e donaci la Salvezza. ( in tempo pasquale: alleluja)
S. Signore, ascolta la nostra supplica.
R. E il nostro pianto giunga al tuo orecchio.
S. ( il prete si volta) Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo Spirito.
S. Preghiamo il Signore. O Santo Signore Dio, Padre Onnipotente ed Eterno, ascolta la nostra preghiera e invia su di noi il tuo santo Angelo dal paradiso per custodire, curare +, proteggere, visitare e difendere quanti sono qui nella tua dimora; Per Cristo, nostro Signore. R. Amen.  Il sacerdote torna a guardare l’altare.


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