Testi Liturgici in Occidente Ortodosso Ovviamente pretridentini -Santa Messa Nel Rito di San Gregorio Papa di Roma, Patriarca d’Occidente- Riti di introduzione
traduzione di Marco Mannino Giorgi
Se possibile, il prete ora confessa i suoi
peccati a un altro sacerdote, dicendo :
Benedici , padre.
L'altro sacerdote dice : Il Signore sia nel tuo cuore
e sulle tue labbra, che tu possa confessare tutti i tuoi peccati , nel nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito
Santo, amen . Egli confessa i suoi peccati a Dio
(sottovoce), dopo di che il sacerdote assolvente dice:
Che Dio onnipotente abbia misericordia di te e ti
perdoni tutti i peccati tuoi;
Ti liberi da ogni male ; preservi e rafforzi in te la
bontà e ti conduca alla vita eterna.
Amen. Possa l'Onnipotente e misericordioso Signore concederti il perdono
e l'assoluzione di tutti i tuoi peccati, lo spazio per il vero pentimento e
ammenda della vita , la grazia dei Spirito Santo , e la Sua consolazione . R. Amen . S. Che la
virtù della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, le preghiere della Santa
Madre Chiesa, il bene che hai fatto, e la Grazia che da Dio proviene affinché
tu più non faccia peccato ti soccorrano, e per la remissione delle tue colpe
una speciale penitenza tu ( farai o dirai ). Per La
assoluzione si inginocchia il sacerdote penitente, l'altro pone la sua mano
sulla sua testa, dicendo : Per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo, che
è il grande sommo sacerdote , con la Sua più tenera misericordia ti assolvo.
Con l'autorità che mi ha conferito, ti assolvo da tutti i tuoi peccati, nel
nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, amen.
Preparazione dei Doni per la Liturgia
Il
diacono o il prete si pone dinnanzi al tavolo della proscomidia
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito,
ora e sempre per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Prende
il pane quanto serve per la Liturgia, e lo incide lievemente sulla superficie a
forma di croce, e poi lo mette nel piatto, dicendo:
Accetta,
santissimo Padre, questo pane, perché diventi per noi il santo corpo del tuo
unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Prendendo
il calice, vi mesce il primo vino, dicendo:
Accetta,
Padre santissimo, questo vino, perché diventi per noi il santo sangue del tuo
unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Unendovi
un poco d'acqua, dice:
Per il
mistero di quest'acqua e di questo vino possiamo essere noi degni di
condividere la divinità di Cristo, che sacrificò se stesso per l'umanità.
Successivamente
colui che ha preparato i doni, dice ad alta voce e lentamente:
Con
spirito umile e cuore contrito possiamo noi, o Signore, essere bene accetti
presso di Te, e possano questi doni allietare il tuo sguardo in questo giorno,
cosicché ti compiacciano, Signore nostro Dio.
Se
è stato il diacono a preparare i doni, egli si volta verso il prete e chiede:
Padre,
benedici. ( se è vescovo: Monsignore, benedica).
Il
sacerdote: Vieni, o
Santificatore, e benedici + questi doni, messi da parte per la gloria del
tuo Santo Nome.
I
sacri vasi vengono coperti. Si possono recitare le preghiere tratte dal messale
ambrosiano per la preparazione dei santi doni.
Preparazione del clero in sagrestia
Quando
tutti sono vestiti il prete può usare queste preghiere:
S. nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito
Santo.
Serventi: amen.
S. arriverò dinnanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della
contentezza.
S. Manda la tua luce e la tua verità così che mi
guidino e mi conducano alle altezze della tua dimora.
Serventi: e arriverò all'altare di Dio, il Dio della mia
gioia e della mia contentezza, e con l'arpa renderò grazie o Dio, Dio mio.
S. Perché ti addolori, anima mia? Perché ti
affanni e ti inquieti?
Serventi: riponi la tua fiducia in Dio! Perché io lo
celebrerò ancora, lui che è l'aiuto della mia esistenza, e il mio Dio.
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo
Spirito...
Serventi: come era in principio, ora e sempre, e per
tutti i secoli dei secoli. Amen.
S. Mi porrò innanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della mia
contentezza.
S. La nostra salvezza sta nel nome del Signore.
Serventi: il creatore del cielo e della terra.
Sacerdote: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria
Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista
il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi,
fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per
mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e
sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi
e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche voi,
fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Serventi: Possa Iddio Onnipotente aver misericordia di
te, ti perdoni tutti i tuoi peccati e ti conduca alla vita eterna.
S. Amen.
Serventi: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria
Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista
il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi,
fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per
mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e
sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi
e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche te, padre, di
pregare per me il Signore Dio nostro.
Sacerdote: Il Signore Dio, Padre Onnipotente, abbia
misericordia di voi e vi rimetta ogni peccato, e vi conceda la vita eterna.
Serventi: amen.
Sacerdote: volgi il tuo sguardo su di noi, Signore, e
dacci la vera vita.
Serventi: e gli uomini in te gioiranno.
S. mostraci, Signore, la tua misericordia.
Serventi: e salvaci, o Signore.
S. Signore, ascolta la mia preghiera...
Serventi: e le mie lacrime giungano a Te.
Sacerdote: il Signore sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo spirito.
S. preghiamo il Signore. Dio Onnipotente, a te
cui nessun moto del cuore resta nascosto, ogni desiderio ti è noto, ogni
segreto più intimo ti è chiaro, monda i nostri cuori per l'azione del Tuo Santo
Spirito, così che saremo degni di
servirti e di magnificare il tuo Santo Nome, per Cristo nostro Signore.
Serventi: amen.
Sacerdote: la pace +
sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo Spirito.
Diacono ( o sacerdote): andiamo in pace!
Tutti: nel nome di Cristo!
Si
forma la processione, la quale si dirige in altare. L'ordine è in apertura il
turifero, poi il crucifero, due accoliti con le candele ( ai lati del
crucifero), segue il Diacono con il
Vangelo, il suddiacono con il Messale e chiude il sacerdote. Nel caso di più
sacerdoti, il celebrante conclude la processione. Nel caso di liturgia
episcopale, il vescovo chiude la processione. Qualora avvenisse la benedizione
dell'acqua e del sale, i paramenti sono processionali; qualora avvenisse
direttamente la Santa Messa, in abiti liturgici.
BENEDIZIONE DOMENICALE DELL'ACQUA
Le campane suonano.
Clero e serventi, in abiti processionali, si recano al tavolo, nella navata,
ove acqua e sale sono stati posati. Il celebrante, con voce squillante ma non
troppo alta, indossando il suo copricapo, recita:
S. Io esorcizzo te, creatura
di sale, per mezzo + del Dio vivente, in nome
del Dio vero + attraverso il Santo Dio +,
per mezzo di
Dio che comandò che tu fossi gettato in acqua dal profeta Eliseo per guarirne
la sterilità, che tu possa essere reso sale (guarda il sale) esorcizzato per la salvezza di coloro che
hanno fede, e che tu sia la sicurezza dell' anima e del corpo per tutti coloro
che ti riceveranno, e che ogni fantasia, malvagità, e le astute finezze del
diavolo fuggano e si allontanino da quel luogo dove sarai cosparso, insieme ad
ogni spirito immondo che sarà scongiurato, attraverso Colui che verrà a
giudicare i vivi ei morti e il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore.
Noi umilmente
Ti imploriamo per la Tua infinita misericordia, Dio onnipotente ed eterno,
degnati per la tua bontà di benedire + e santificare +
questa
creatura di sale, (guarda
il sale), che Tu hai
concesso alla razza umana affinché fosse usato, che possa essere la salute
della mente e del corpo per tutti coloro che ne faranno uso, e che tutto ciò
che viene toccato o cosparso con esso posa essere libero da ogni impurità e
ogni assalto di malvagità spirituale. + Per il nostro Signore Gesù
Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità del Santo Spirito, Dio
attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
S. Io esorcizzo te, o
creatura d'acqua, in nome di Dio, + Padre onnipotente, e nel nome di Gesù Cristo + , suo Figlio, e per la
potenza del Santo Spirito + , che tu possa diventare
acqua esorcizzata per la fuga di ogni potere del nemico, e che tu abbia il
potere di sradicare ed espellere il Nemico, con i suoi angeli ribelli, per il
potere dello stesso Gesù Cristo +, nostro Signore, che verrà a giudicare i vivi ei morti e il mondo con
il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore!
O Dio, che
per la salvezza del genere umano hai nascosto nell'acqua i misteri più grandi e
più santi, sii qui con noi per la Tua misericordia, e aiutaci, perché abbiamo
sperato in Te. Riversa in quest'acqua (guarda l'acqua), resa pronta dalle purificazioni, il Potere della
Tua benedizione +,
che la
creatura, che serve ai tuoi misteri, assuma per la Tua divina Grazia l'effetto
di scacciare i demoni e allontanare i malanni, e che tutto ciò che con essa
verrà asperso, nelle case o nelle terre dei fedeli, possa essere libero dalle
impurità e liberato dal male. Non permettere che nessuno spirito immondo
rimanga ad ammorbare l'acqua, ma fa' sì che tutti gli spiriti pestilenziali e e
le insidie del nemico invisibile fuggano via. Permetti che, qualora un pericolo
minacci il popolo o la sua pace, esso venga allontanato con l'aspersione della
tua acqua benedetta, e che per mezzo di questa chi cerca la tua protezione trovi
un rifugio dalle insidie. + Per
il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità
del Santo Spirito, Dio attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
Il sacerdote mette la mano nel sale disegnando una croce
+,
dicendo sottovoce:
Che l'unione
di acqua e sale avvenga nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito.
Amen. ( rovescia il sale
nell'acqua a mo' di croce).
S. (ad
alta voce ora): Il Signore
sia con tutti voi. R. E col tuo Spirito.
S. Preghiamo.
O Dio, Autore
dalla potenza imbattuta, e Re dal dominio invincibile, e Conquistatore sempre
glorioso, Tu che sottometti i poteri dell' Oppressore ostile, che sconfiggi la
ferocia del nemico ruggente, che in Te prevale chi combatte contro il male: Noi
ti supplichiamo, o Signore, in timore e umiltà, perché tu gentilmente accetti (guarda l'acqua), questa creatura di sale
e acqua, per illuminarla attraverso la Tua Grazia, e nella Tua misericordia
abituale + santificarla, così che
ovunque essa verrà aspersa, ogni presenza degli spiriti immondi sarà espulsa
attraverso la chiamata del Tuo Santo Nome, e il terrore del serpente velenoso
potrà essere bandito immediatamente, e la presenza dello Spirito Santo ci sia
concessa, affinché sia con noi e ci aiuti, noi che desideriamo la tua misericordia.
+ Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te
nell'unità dello Spirito Santo, Dio per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Nelle grandi
feste la benedizione viene effettuata all'altare e a bassa voce.
PROCESSIONE
Il
turiferario innanzi a tutti, seguito dal crucifero ( meglio se suddiacono), il
quale ai suoi lati ha gli accoliti con le candele, poi il Diacono col Vangelo (
se non vi è Diacono, un Lettore o un Sacerdote), e infine il Celebrante. Se vi
è il Vescovo, questi sta per ultimo. La processione si snoda dal lato sinistro
lungo tutta la navata per poi arrivare al centro della navata e procedere verso
l’altare. All’altare tutti si dispongono in due file, guardandosi. Il
celebrante benedice l’ingresso, e tutti entrano nello spazio santo, ripongono
gli abiti processionali e indossano gli abiti liturgici. Il coro canta il salmo
50, o un canto appropriato.
ASPERSIONE DOMENICALE DELL'ACQUA
I
santi ministri arrivano all'altare. Il sacerdote indossa la casula. Il
sacerdote riceve il recipiente con l'Acqua Santa e asperge prima l'altare su
tutti i lati, poi il clero partendo dai gradi più alti, poi il coro e infine il
popolo. Per primo, mentre benedice tramite acqua, intona l'antifona che segue,
e il coro e il popolo continuano a cantarla. Nell'uso monastico il popolo si
mette in fila dinnanzi alla balaustra o alla separazione per ricevere
personalmente lo spruzzo d'acqua, e vengono spruzzati anche i locali
dell'edificio. L'antifona qui riportata è quella normale, ma non in uso durante
il tempo Pasquale.
ANTIFONE:
Ordinaria
Sacerdote: aspergimi, O Signore tutti: di issopo,
e sarò puro. Lavami, Signore, e sarò più bianco della neve. Abbi misericordia
di me o Dio, in accordo con la tua amorosa compassione. Gloria al Padre, al Figlio
e allo Spirito Santo, come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli
dei secoli. Amen. Aspergimi di issopo, Signore, e sarò più bianco della neve.
In tempo di Pasqua:
coro Vidi uscire l'acqua dal lato destro del
Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito
era salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja! Ringraziamo
il Signore perché è buono: la sua misericordia è per sempre. Gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito: come era
in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Vidi uscire
l'acqua dal lato destro del Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito era
salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja!
Il
sacerdote ritorna all'altare, e rivolto verso di esso, canta quanto segue:
S. Mostraci, Signore, la tua misericordia ( in tempo pasquale: alleluja)
R. e donaci la Salvezza. ( in tempo pasquale: alleluja)
S. Signore, ascolta la nostra supplica.
R. E il nostro pianto giunga al tuo orecchio.
S. ( il prete si volta)
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo Spirito.
S. Preghiamo il Signore. O Santo Signore Dio,
Padre Onnipotente ed Eterno, ascolta la nostra preghiera e invia su di noi il
tuo santo Angelo dal paradiso per custodire, curare +, proteggere, visitare e difendere
quanti sono qui nella tua dimora; Per Cristo, nostro Signore. R. Amen. Il sacerdote torna a guardare l’altare.
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