mercoledì 25 settembre 2013

L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di San Basilio






L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di San Basilio

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http://spazioinwind.libero.it/sanmassimo_decaita/testi/preghiera/LA%20DIVINA%20LITURGIA%20DI%20SAN%20BASILIO%20IL%20GRANDE.htm


MEMORIALE
S. Insieme con queste beate potenze, Sovrano amico degli uomini, anche noi peccatori esclamiamo e diciamo: sei santo veramente, e tuttosanto, e non v'è misura alla magnificenza della tua santità; e sei leale in tutte le tue opere, poiché con giustizia e giudizio veridico ci hai provvisto di tutto: hai plasmato infatti l'uomo traendolo, argilla, dalla terra, l'hai onorato della tua icona, o Dio, e l'hai messo nel paradiso della delizia; gli hai promesso l'immortalità della vita e il godimento dei beni eterni nell'osservanza dei tuoi precetti; ma per aver disubbidito a te, vero Dio e suo creatore, aver soggiaciuto all'inganno del serpente ed essere incorso nella morte a causa dei suoi stessi traviamenti, tu, Dio, l'hai esiliato con la tua giusta sentenza dal paradiso a questo mondo, respingendolo nella terra donde era tratto, ma disponendo per lui un'economia di salvezza dalla rigenerazione nel tuo stesso Cristo. Non hai respinto dunque fino in fondo la tua creatura che avevi fatta, o Buono, né hai scordato l'opera delle tue mani, anzi l'hai visitata in tanti modi con il palpito della tua misericordia: hai mandato profeti; hai fatto atti potenti attraverso i tuoi santi che in ogni generazione ti sono graditi; ci hai parlato per bocca di quei profeti, tuoi servi, preannunciandoci prossima la salvezza; hai dato in aiuto la legge; hai posto a custodi gli angeli; quando poi è venuta la plenitudine dei tempi ci hai parlato nello stesso Figlio tuo, per mezzo del quale hai fatto anche i secoli. Egli, che è il riverbero della tua gloria e l'impronta della tua ipostasi, e regge ogni realtà con la parola della sua potenza, non ha ritenuto rapina l'essere uguale a te Dio Padre: anzi, pur essendo Dio preeterno, si è reso visibile sulla terra e ha conversato con gli uomini: e incarnandosi dalla Vergine santa ha vuotato se stesso, assumendo forma di servo, divenendo conforme nel corpo al nostro umile stato per farci conformi all'icona della sua gloria. Dacché infatti per mezzo di un uomo il peccato era entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, il Figlio tuo unigenito, che è l'esistente nel seno di te Dio Padre, nascendo da una donna, la santa Deìpara e semprevergine Maria, nascendo sotto la legge, ha palesato il beneplacito di condannare il peccato nella propria carne, perché quanti si trovano morti in Adamo si trovino vivificati in lui stesso, il tuo Cristo; ed egli, venendo a stare in questo mondo, dandoci comandamenti di salvezza e distogliendoci dall'errore degli idoli ci ha ricondotti a conoscere te, vero Dio e Padre, acquisendoci per sé come popolo eletto, sacerdozio regale, nazione santa; e, purificàtici nell'acqua e santificàtici con lo Spirito santo, ha dato sé stesso come scambio alla morte in cui eravamo irretiti, venduti in balìa del peccato; e sceso per mezzo della Croce nell'inferno per colmare di sé tutte le realtà, ha dissipato le doglie della morte; e risorto il terzo giorno, e aperta la via per ogni carne alla risurrezione dai morti, poiché non era possibile che il dispensatore della vita fosse in potere della corruzione, egli è divenuto primizia dei dormienti, primogenito dai morti, per avere lui stesso il primato su tutto in tutto; e, salito ai cieli, si è assiso alla destra della tua maestà nelle altezze, e ancora verrà a rendere a ciascuno secondo le proprie opere; ci ha lasciato però, per memoriale della sua passione salvifica, questi atti che abbiamo presentato al tuo cospetto, secondo i suoi precetti: mentre infatti stava per uscire incontro alla sua morte volontaria, encomiata e vivifica nella notte in cui consegnava sé stesso per la vita del mondo, egli prese il pane nelle sue mani sante e intemerate, lo elevò a te Dio Padre, ne rese grazie, pronunciò la benedizione, lo santificò, lo spezzò.
S. esclama:
S. Lo diede ai suoi santi discepoli e apostoli dicendo: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo, per voi spezzato in remissione dei peccati.
C. Amen.
S. Parimenti prese anche il calice del frutto della vite, lo temperò, ne rese grazie, pronunciò la benedizione, lo santificò,
S. esclama:
S. Lo diede ai suoi santi discepoli e apostoli dicendo: Bevetene tutti, questo è il mio sangue, della nuova alleanza, per voi e per molti sparso in remissione dei peccati.
C. Amen.
S. Fate ciò in mia memoria: ogni volta infatti che mangerete questo pane e berrete questo calice voi annuncerete la mia morte e confesserete la mia risurrezione. Memori dunque, o Sovrano, dei suoi patimenti salvifici, della Croce vivifica, della sepoltura di tre giorni, della risurrezione dai morti, della salita ai cieli, del soglio alla destra di te Dio Padre e della sua seconda parusia, gloriosa e tremenda:
D. (o S. se D. non c'è) prende a polsi incrociati il santo disco e il santo calice e lo solleva segnando una croce e poi fa un inchino.
S. Il tuo, dal tuo, a te noi l'offriamo, in tutto e per tutto.
C. Te inneggiamo, te benediciamo, a te rendiamo grazie, Signore, e te preghiamo, Dio nostro.


San Basilio Magno 

 
EPICLESI
S. Perciò, Sovrano tuttosanto, anche noi peccatori e indegni tuoi servi, cui è consentito di officiare al tuo santo altare non certo grazie ai nostri atti di giustizia (non abbiamo fatto proprio nulla di buono sulla terra), bensì grazie alle tue misericordie e indulgenze che hai versate copiosamente su di noi, con coraggio ci accostiamo al tuo santo altare e nel presentare gli antìtipi del santo corpo e sangue del tuo Cristo, noi ti preghiamo, ti invochiamo, o Santo dei santi, che nel beneplacito della tua bontà venga il tuo Spirito santo su di noi e su questi doni imbanditi, e li benedica, li santifichi e li èlevi.
D. e S. l'uno accanto all'altro davanti alla santa mensa così invocano (v. ora terza)
S. Signore, tu all'ora terza hai mandato sui tuoi apostoli il tuo Spirito tuttosanto: non rimuoverlo da noi, o Buono, anzi rinnovacelo ora che ti preghiamo.
D. Cuore puro crea in me, o Dio, e spirito retto rinnova nelle mie viscere.
S. e D. fanno insieme una prosternazione.
S. Signore, tu all'ora terza...
D. Non respingermi dal tuo volto, e lo Spirito tuo santo non rimuovere da me.
S. e D. fanno un'altra prosternazione.
S. Signore, tu all'ora terza...
S. e D. fanno una terza prosternazione. D. indica con l'orario il santo pane dicendo:
[D.] Benedici, presule, il santo pane.
S. lo segna dicendo:
S. E faccia di questo pane il prezioso corpo del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo.
D. indica con l'orario il santo calice:
[D.] Amen. Benedici, presule, il santo calice.
S. segna il santo calice:
S. E faccia di questo calice lo stesso prezioso sangue del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, sparso per la vita e la salvezza del mondo.
[D.] Amen. Benedici, presule, entrambi i santi doni.
S. Cambiandoli per opera del tuo Spirito santo.
D. Amen. Amen. Amen.
S. Quanto a noi tutti, partecipi dell'unico pane e calice, uniscici gli uni agli altri nella comunione dell'unico Spirito santo, e fa' che nessuno di noi abbia parte al santo corpo e sangue del tuo Cristo né per giudizio né per condanna, ma per trovare misericordia e grazia insieme con tutti i santi che dall'eterno ti sono graditi: avi, padri, predicatori, evangelisti, martiri, confessori, maestri, e con ogni spirito giusto reso perfetto nella fede.


COMMEMORAZIONE
D. incensa tutt'intorno la santa mensa commemorando i viventi e i defunti. (Se non c'è D. S. prosegue la propria preghiera e incensa l'altare dal proprio posto al momento dell'esclamazione).
[D.] Presule santo, ricordati di me, peccatore.
S. Si ricordi di te il Signore Dio nel suo regno, in ogni tempo: ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
[D.] Amen.
D. Per la salvezza, la visitazione e la remissione dei peccati dei servi di Dio
D. Per il riposo e la remissione dei peccati dei tuoi servi...
D. Riposali, o Dio, in un luogo luminoso, dove  sono assenti tristezza e gemito, riposali dove veglia la luce del tuo volto.
S. intanto, proseguendo con la propria orazione esclama:
S. In ispecie per la tuttasanta, intemerata, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra, Deìpara e semprevergine Maria.
MEGALINARIO
C. O colmata di grazia, tempio santificato, paradiso razionale, vanto delle vergini, in te gioisce tutto il creato, la compagine degli angeli e la progenie degli uomini; da te Dio si è incarnato e fatto bimbo colui che prima dei secoli è nostro Dio; egli ha reso il tuo grembo suo trono e ha formato il tuo seno vasto più dei cieli. O colmata di grazia, in te gioisce tutto il creato: gloria a te.
Nelle feste del Signore e della Deìpara, nonché al loro congedo, al posto di tale teotochio si canta la nona ode o quanto prescritto dalle rubriche. 


File:Basil-the-Great.jpg
Intanto S. continua l'orazione:
S. Con il santo profeta, precursore e battista Giovanni; con i santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; con il santo ... (del giorno) di cui pure compiamo memoria, e con tutti i tuoi santi: per le loro suppliche visitaci, o Dio.
E ricordati di tutti quanti già dormono nella speranza di risurrezione a vita eterna, ..., e riposali dove veglia la luce del tuo volto.
Ancora ti preghiamo: ricordati, Signore, della tua santa, cattolica e apostolica Chiesa, da estremo a estremo dell'ecumène, e dàlle pace, tu che l'hai guadagnata con il prezioso sangue del tuo Cristo; e questo santo tempio, mantienilo saldo sino alla fine del mondo.
Ricordati, Signore, di quanti hanno recato questi doni e di quanti in favore, per tramite e in onore dei quali li hanno recati.
Ricordati, Signore, di quanti portano frutti e fanno belle opere nelle tue sante Chiese e di quanti si ricordano dei poveri: ricambiali con i tuoi ricchi e sovraccelesti carismi; dona loro qual grazia in cambio dei beni terrestri quelli celesti, in cambio dei corruttibili gli incorruttibili.
Ricordati, Signore, di chi sta nei deserti, sui monti, nelle grotte e negli anfratti della terra.
Ricordati, Signore, di chi è impegnato nella verginità, nella devozione e nell'ascesi e in venerabile condotta di vita.
Ricordati, Signore, dei nostri re che hai legittimato a governare sulla terra; con l'arme della verità, con l'arme del tuo beneplacito corònali; ombreggia sulla loro testa nel giorno della calamità; fortifica il loro braccio, esalta la loro mano destra; rendi autorevole il loro governo; sottometti loro tutte le barbare nazioni che vogliono le guerre; dona loro qual grazia una profonda e inalienabile pace; parla al loro cuore del bene per la tua Chiesa e per tutto il tuo popolo, per farci condurre nella loro moderatezza una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione.
Ricordati, Signore, di ogni autorità e magistratura, dei nostri fratelli al parlamento [palazzo] e nell'esercito: i buoni, nella tua bontà preservali; i cattivi, rendili buoni nella tua soavità.
Ricordati, Signore, del popolo qui riunito e degli assenti per espliciti motivi e abbi misericordia di loro e di noi, secondo l'abbondanza della tua misericordia. Riempi di ogni bene le loro dispense. Preserva il loro matrimonio in pace e concordia. Fa' crescere i fanciulli, èduca i giovani, rinvigorisci i vecchi, esorta i pusillanimi, raduna i dispersi, fa' tornare gli erranti e riuniscili alla tua santa, cattolica e apostolica Chiesa. Libera i tormentati da spiriti impuri; naviga con i naviganti; viaggia con i viandanti; difendi le vedove; proteggi gli orfani; libera i prigionieri; sana i malati. Abbi memoria, o Dio, di quanti sono sotto processo, ai lavori forzati, in esilio, in amare schiavitù e in ogni afflizione, necessità e difficoltà; e abbi memoria anche di tutti quanti pregano la tua grande benignità; e di quanti ci amano e di quanti ci odiano, e di quanti hanno incaricato noi indegni di pregare per loro.
E ricordati di tutto il tuo popolo, Signore Dio nostro, riversa su tutti la tua copiosa misericordia e a tutti soddisfa le richieste per la loro salvezza.
E di quanti non abbiamo tenuto memoria noi per ignoranza, dimenticanza e moltitudine dei nomi abbi memoria tu, o Dio, che conosci ciascuno fin dal seno di sua madre.
Sei tu infatti, Signore, l'aiuto degli abbandonati, la speranza dei disperati, il salvatore dei tempestati, il porto dei naviganti, il medico dei malati. Tu stesso fatti tutto a tutti, tu che conosci ciascuno e la sua richiesta, la sua casa e il suo bisogno.
Libera, Signore, questa città (oppure contrada, monastero, isola) e ogni città e contrada da fame, epidemia, terremoto, inondazione, fuoco, spada, invasione straniera e guerra civile.
S. esclama:
S. Anzitutto ricordati, Signore, del gran presule e padre nostro ..., santissimo Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', e del presule nostro ..., eminentissimo Metropolita/Arcivescovo (oppure sacratissimo Vescovo) di ..., e donali qual grazia alle tue sante Chiese in pace, salvi, onorati, sani, longevi e dediti a esporre rettamente il verbo della tua verità.
C. E di tutti, e di tutte.
C. Il palesatore dei cieli in Cristo, l'adepto del Sovrano, il luminare splendido di Cesarea e del paese di Cappadocia: Basilio il grande, tutti noi, onoriamo.
S. prosegue sommessamente:
S. Ricordati, Signore, secondo la moltitudine delle tue indulgenze, anche della mia indegnità; perdonami ogni mancanza, sia volontaria che involontaria; e non distogliere per colpa dei miei peccati la grazia del tuo santo Spirito dai doni imbanditi.
Ricordati, Signore, del presbiterio, del diaconato in Cristo e di tutto l'ordine sacerdotale; e nessuno di noi abbi a redarguire, di quanti stanno intorno il tuo santo altare. Visitaci nella tua soavità, Signore; rivelati a noi nelle tue copiose indulgenze; facci grazia di un clima salubre e giovevole; dona piogge pacifiche alla terra per la sua feracità. Benedici il coronamento dell'annata della tua soavità; seda gli scismi delle Chiese; spegni l'arroganza delle nazioni; disperdi subito l'insorgere delle eresie con la potenza del tuo santo Spirito.
Accogli tutti noi nel tuo regno, elevandoci a figli della luce e figli del giorno. Facci grazia della tua pace e del tuo amore, Signore Dio nostro; tutto infatti hai disposto per noi.
S. esclama:
S. E dacci d'una sola bocca e d'un solo cuore di glorificare e inneggiare il tuttoinsigne e magnifico tuo nome: del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
S. benedice l'assemblea:
S. E siano le misericordie del grande Dio e salvatore nostro Gesù Cristo con tutti voi.
C. E con lo spirito tuo.
 
 

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