L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di San Basilio
fonte
http://spazioinwind.libero.it/sanmassimo_decaita/testi/preghiera/LA%20DIVINA%20LITURGIA%20DI%20SAN%20BASILIO%20IL%20GRANDE.htm
MEMORIALE
S. Insieme con queste beate potenze, Sovrano amico degli
uomini, anche noi peccatori esclamiamo e diciamo: sei santo veramente, e
tuttosanto, e non v'è misura alla magnificenza della tua santità; e sei leale
in tutte le tue opere, poiché con giustizia e giudizio veridico ci hai
provvisto di tutto: hai plasmato infatti l'uomo traendolo, argilla, dalla
terra, l'hai onorato della tua icona, o Dio, e l'hai messo nel paradiso della
delizia; gli hai promesso l'immortalità della vita e il godimento dei beni
eterni nell'osservanza dei tuoi precetti; ma per aver disubbidito a te, vero
Dio e suo creatore, aver soggiaciuto all'inganno del serpente ed essere incorso
nella morte a causa dei suoi stessi traviamenti, tu, Dio, l'hai esiliato con la
tua giusta sentenza dal paradiso a questo mondo, respingendolo nella terra
donde era tratto, ma disponendo per lui un'economia di salvezza dalla
rigenerazione nel tuo stesso Cristo. Non hai respinto dunque fino in fondo la
tua creatura che avevi fatta, o Buono, né hai scordato l'opera delle tue mani,
anzi l'hai visitata in tanti modi con il palpito della tua misericordia: hai
mandato profeti; hai fatto atti potenti attraverso i tuoi santi che in ogni
generazione ti sono graditi; ci hai parlato per bocca di quei profeti, tuoi
servi, preannunciandoci prossima la salvezza; hai dato in aiuto la legge; hai
posto a custodi gli angeli; quando poi è venuta la plenitudine dei tempi ci hai
parlato nello stesso Figlio tuo, per mezzo del quale hai fatto anche i secoli.
Egli, che è il riverbero della tua gloria e l'impronta della tua ipostasi, e
regge ogni realtà con la parola della sua potenza, non ha ritenuto rapina
l'essere uguale a te Dio Padre: anzi, pur essendo Dio preeterno, si è reso
visibile sulla terra e ha conversato con gli uomini: e incarnandosi dalla
Vergine santa ha vuotato se stesso, assumendo forma di servo, divenendo
conforme nel corpo al nostro umile stato per farci conformi all'icona della sua
gloria. Dacché infatti per mezzo di un uomo il peccato era entrato nel mondo, e
per mezzo del peccato la morte, il Figlio tuo unigenito, che è l'esistente nel
seno di te Dio Padre, nascendo da una donna, la santa Deìpara e semprevergine
Maria, nascendo sotto la legge, ha palesato il beneplacito di condannare il
peccato nella propria carne, perché quanti si trovano morti in Adamo si trovino
vivificati in lui stesso, il tuo Cristo; ed egli, venendo a stare in questo
mondo, dandoci comandamenti di salvezza e distogliendoci dall'errore degli
idoli ci ha ricondotti a conoscere te, vero Dio e Padre, acquisendoci per sé
come popolo eletto, sacerdozio regale, nazione santa; e, purificàtici
nell'acqua e santificàtici con lo Spirito santo, ha dato sé stesso come scambio
alla morte in cui eravamo irretiti, venduti in balìa del peccato; e sceso per
mezzo della Croce nell'inferno per colmare di sé tutte le realtà, ha dissipato
le doglie della morte; e risorto il terzo giorno, e aperta la via per ogni
carne alla risurrezione dai morti, poiché non era possibile che il dispensatore
della vita fosse in potere della corruzione, egli è divenuto primizia dei
dormienti, primogenito dai morti, per avere lui stesso il primato su tutto in
tutto; e, salito ai cieli, si è assiso alla destra della tua maestà nelle
altezze, e ancora verrà a rendere a ciascuno secondo le proprie opere; ci ha
lasciato però, per memoriale della sua passione salvifica, questi atti che
abbiamo presentato al tuo cospetto, secondo i suoi precetti: mentre infatti
stava per uscire incontro alla sua morte volontaria, encomiata e vivifica nella
notte in cui consegnava sé stesso per la vita del mondo, egli prese il pane
nelle sue mani sante e intemerate, lo elevò a te Dio Padre, ne rese grazie,
pronunciò la benedizione, lo santificò, lo spezzò.
S. esclama:
S. Lo diede ai suoi santi discepoli e apostoli dicendo:
Prendete e mangiate, questo è il mio corpo, per voi spezzato in remissione dei
peccati.
C. Amen.
S. Parimenti prese anche il calice del frutto della
vite, lo temperò, ne rese grazie, pronunciò la benedizione, lo santificò,
S. esclama:
S. Lo diede ai suoi santi discepoli e apostoli dicendo:
Bevetene tutti, questo è il mio sangue, della nuova alleanza, per voi e per
molti sparso in remissione dei peccati.
C. Amen.
S. Fate ciò in mia memoria: ogni volta infatti che
mangerete questo pane e berrete questo calice voi annuncerete la mia morte e
confesserete la mia risurrezione. Memori dunque, o Sovrano, dei suoi patimenti
salvifici, della Croce vivifica, della sepoltura di tre giorni, della
risurrezione dai morti, della salita ai cieli, del soglio alla destra di te Dio
Padre e della sua seconda parusia, gloriosa e tremenda:
D. (o S. se
D. non c'è) prende a polsi incrociati il santo disco e il santo calice e lo
solleva segnando una croce e poi fa un inchino.
S. Il tuo, dal tuo, a te noi l'offriamo, in tutto e per
tutto.
C. Te inneggiamo, te benediciamo, a te rendiamo grazie,
Signore, e te preghiamo, Dio nostro.
EPICLESI
S. Perciò, Sovrano tuttosanto, anche noi peccatori e
indegni tuoi servi, cui è consentito di officiare al tuo santo altare non certo
grazie ai nostri atti di giustizia (non abbiamo fatto proprio nulla di buono
sulla terra), bensì grazie alle tue misericordie e indulgenze che hai versate
copiosamente su di noi, con coraggio ci accostiamo al tuo santo altare e nel
presentare gli antìtipi del santo corpo e sangue del tuo Cristo, noi ti preghiamo,
ti invochiamo, o Santo dei santi, che nel beneplacito della tua bontà venga il
tuo Spirito santo su di noi e su questi doni imbanditi, e li benedica, li
santifichi e li èlevi.
D. e S. l'uno
accanto all'altro davanti alla santa mensa così invocano (v. ora terza)
S. Signore, tu all'ora terza hai mandato sui tuoi
apostoli il tuo Spirito tuttosanto: non rimuoverlo da noi, o Buono, anzi
rinnovacelo ora che ti preghiamo.
D. Cuore puro crea in me, o Dio, e spirito retto rinnova
nelle mie viscere.
S. e D. fanno
insieme una prosternazione.
S. Signore, tu all'ora terza...
D. Non respingermi dal tuo volto, e lo Spirito tuo santo
non rimuovere da me.
S. e D. fanno
un'altra prosternazione.
S. Signore, tu all'ora terza...
S. e D. fanno
una terza prosternazione. D. indica con l'orario il santo pane dicendo:
[D.] Benedici, presule, il santo pane.
S. lo segna
dicendo:
S. E faccia di questo pane il prezioso corpo del
Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo.
D. indica con
l'orario il santo calice:
[D.] Amen. Benedici, presule, il santo calice.
S. segna il
santo calice:
S. E faccia di questo calice lo stesso prezioso sangue
del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, sparso per la vita e la
salvezza del mondo.
[D.] Amen. Benedici, presule, entrambi i santi doni.
S. Cambiandoli per opera del tuo Spirito santo.
D. Amen. Amen. Amen.
S. Quanto a noi tutti, partecipi dell'unico pane e
calice, uniscici gli uni agli altri nella comunione dell'unico Spirito santo, e
fa' che nessuno di noi abbia parte al santo corpo e sangue del tuo Cristo né
per giudizio né per condanna, ma per trovare misericordia e grazia insieme con
tutti i santi che dall'eterno ti sono graditi: avi, padri, predicatori,
evangelisti, martiri, confessori, maestri, e con ogni spirito giusto reso perfetto
nella fede.
COMMEMORAZIONE
D. incensa
tutt'intorno la santa mensa commemorando i viventi e i defunti. (Se non c'è D.
S. prosegue la propria preghiera e incensa l'altare dal proprio posto al
momento dell'esclamazione).
[D.] Presule santo, ricordati di me, peccatore.
S.
Si ricordi di te il Signore Dio nel suo regno, in ogni tempo: ora e sempre, e
nei secoli dei secoli.
[D.] Amen.
D. Per la salvezza, la visitazione e la remissione dei
peccati dei servi di Dio
D. Per il riposo e la remissione dei peccati dei tuoi servi...
D. Riposali, o Dio, in un luogo luminoso, dove sono assenti tristezza e gemito, riposali
dove veglia la luce del tuo volto.
S. intanto,
proseguendo con la propria orazione esclama:
S. In ispecie per la tuttasanta, intemerata, più che
benedetta, gloriosa Sovrana nostra, Deìpara e semprevergine Maria.
MEGALINARIO
C. O colmata di grazia, tempio santificato, paradiso
razionale, vanto delle vergini, in te gioisce tutto il creato, la compagine
degli angeli e la progenie degli uomini; da te Dio si è incarnato e fatto bimbo
colui che prima dei secoli è nostro Dio; egli ha reso il tuo grembo suo trono e
ha formato il tuo seno vasto più dei cieli. O colmata di grazia, in te gioisce
tutto il creato: gloria a te.
Nelle feste
del Signore e della Deìpara, nonché al loro congedo, al posto di tale teotochio
si canta la nona ode o quanto prescritto dalle rubriche.
Intanto S. continua
l'orazione:
S. Con il santo profeta, precursore e battista Giovanni;
con i santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; con il santo ... (del giorno) di cui pure compiamo
memoria, e con tutti i tuoi santi: per le loro suppliche visitaci, o Dio.
E ricordati di tutti quanti già dormono nella speranza
di risurrezione a vita eterna, ..., e riposali dove veglia la luce del tuo
volto.
Ancora ti preghiamo: ricordati, Signore, della tua
santa, cattolica e apostolica Chiesa, da estremo a estremo dell'ecumène, e
dàlle pace, tu che l'hai guadagnata con il prezioso sangue del tuo Cristo; e
questo santo tempio, mantienilo saldo sino alla fine del mondo.
Ricordati, Signore, di quanti hanno recato questi doni
e di quanti in favore, per tramite e in onore dei quali li hanno recati.
Ricordati, Signore, di quanti portano frutti e fanno
belle opere nelle tue sante Chiese e di quanti si ricordano dei poveri:
ricambiali con i tuoi ricchi e sovraccelesti carismi; dona loro qual grazia in
cambio dei beni terrestri quelli celesti, in cambio dei corruttibili gli
incorruttibili.
Ricordati, Signore, di chi sta nei deserti, sui monti,
nelle grotte e negli anfratti della terra.
Ricordati, Signore, di chi è impegnato nella
verginità, nella devozione e nell'ascesi e in venerabile condotta di vita.
Ricordati, Signore, dei nostri re che hai legittimato
a governare sulla terra; con l'arme della verità, con l'arme del tuo
beneplacito corònali; ombreggia sulla loro testa nel giorno della calamità;
fortifica il loro braccio, esalta la loro mano destra; rendi autorevole il loro
governo; sottometti loro tutte le barbare nazioni che vogliono le guerre; dona
loro qual grazia una profonda e inalienabile pace; parla al loro cuore del bene
per la tua Chiesa e per tutto il tuo popolo, per farci condurre nella loro
moderatezza una vita calma e tranquilla, in tutta pietà e venerazione.
Ricordati, Signore, di ogni autorità e magistratura,
dei nostri fratelli al parlamento [palazzo] e nell'esercito: i buoni, nella tua
bontà preservali; i cattivi, rendili buoni nella tua soavità.
Ricordati,
Signore, del popolo qui riunito e degli assenti per espliciti motivi e abbi
misericordia di loro e di noi, secondo l'abbondanza della tua misericordia.
Riempi di ogni bene le loro dispense. Preserva il loro matrimonio in pace e
concordia. Fa' crescere i fanciulli, èduca i giovani, rinvigorisci i vecchi,
esorta i pusillanimi, raduna i dispersi, fa' tornare gli erranti e riuniscili
alla tua santa, cattolica e apostolica Chiesa. Libera i tormentati da spiriti
impuri; naviga con i naviganti; viaggia con i viandanti; difendi le vedove;
proteggi gli orfani; libera i prigionieri; sana i malati. Abbi memoria, o Dio,
di quanti sono sotto processo, ai lavori forzati, in esilio, in amare schiavitù
e in ogni afflizione, necessità e difficoltà; e abbi memoria anche di tutti
quanti pregano la tua grande benignità; e di quanti ci amano e di quanti ci
odiano, e di quanti hanno incaricato noi indegni di pregare per loro.
E ricordati di tutto il tuo popolo, Signore Dio
nostro, riversa su tutti la tua copiosa misericordia e a tutti soddisfa le
richieste per la loro salvezza.
E di quanti non abbiamo tenuto memoria noi per ignoranza,
dimenticanza e moltitudine dei nomi abbi memoria tu, o Dio, che conosci
ciascuno fin dal seno di sua madre.
Sei tu infatti, Signore, l'aiuto degli abbandonati, la
speranza dei disperati, il salvatore dei tempestati, il porto dei naviganti, il
medico dei malati. Tu stesso fatti tutto a tutti, tu che conosci ciascuno e la
sua richiesta, la sua casa e il suo bisogno.
Libera, Signore, questa città (oppure contrada, monastero, isola) e ogni città e contrada da fame,
epidemia, terremoto, inondazione, fuoco, spada, invasione straniera e guerra
civile.
S. esclama:
S. Anzitutto ricordati, Signore, del gran presule e
padre nostro ..., santissimo Patriarca di Mosca e di tutta la Rus', e del
presule nostro ..., eminentissimo Metropolita/Arcivescovo (oppure sacratissimo Vescovo) di ..., e donali qual grazia alle tue
sante Chiese in pace, salvi, onorati, sani, longevi e dediti a esporre
rettamente il verbo della tua verità.
C. E di tutti, e di tutte.
C. Il palesatore dei cieli in Cristo, l'adepto del
Sovrano, il luminare splendido di Cesarea e del paese di Cappadocia: Basilio il
grande, tutti noi, onoriamo.
S. prosegue
sommessamente:
S. Ricordati, Signore, secondo la moltitudine delle tue
indulgenze, anche della mia indegnità; perdonami ogni mancanza, sia volontaria
che involontaria; e non distogliere per colpa dei miei peccati la grazia del
tuo santo Spirito dai doni imbanditi.
Ricordati, Signore, del presbiterio, del diaconato in
Cristo e di tutto l'ordine sacerdotale; e nessuno di noi abbi a redarguire, di
quanti stanno intorno il tuo santo altare. Visitaci nella tua soavità, Signore;
rivelati a noi nelle tue copiose indulgenze; facci grazia di un clima salubre e
giovevole; dona piogge pacifiche alla terra per la sua feracità. Benedici il
coronamento dell'annata della tua soavità; seda gli scismi delle Chiese; spegni
l'arroganza delle nazioni; disperdi subito l'insorgere delle eresie con la
potenza del tuo santo Spirito.
Accogli tutti noi nel tuo regno, elevandoci a figli
della luce e figli del giorno. Facci grazia della tua pace e del tuo amore,
Signore Dio nostro; tutto infatti hai disposto per noi.
S. esclama:
S. E dacci d'una sola bocca e d'un solo cuore di
glorificare e inneggiare il tuttoinsigne e magnifico tuo nome: del Padre, e del
Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
S. benedice
l'assemblea:
S. E siano le misericordie del grande Dio e salvatore
nostro Gesù Cristo con tutti voi.
C. E con lo spirito tuo.
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