domenica 22 settembre 2013

AGOSTINO, VESCOVO, SERVO DI CRISTO E DEI SERVI DI CRISTO, SALUTA NEL SIGNORE DEI SIGNORI LA VENERABILE SERVA DI DIO PROBA



 
AGOSTINO, VESCOVO,
SERVO DI CRISTO E DEI SERVI DI CRISTO,
SALUTA NEL SIGNORE DEI SIGNORI
LA VENERABILE SERVA DI DIO PROBA

http://www.augustinus.it/iconografia/immagini/augustinus_009.jpg
 
AGOSTINO, VESCOVO,
SERVO DI CRISTO E DEI SERVI DI CRISTO,
SALUTA NEL SIGNORE DEI SIGNORI
LA VENERABILE SERVA DI DIO PROBA
 
sta in
 
http://clarisseremite.xoom.it/virgiliowizard/sites/default/files/sp_wizard/docs/Agostino%20-%20A%20Proba.pdf
 
 
 una pericope

I beni terreni servono per vivere onestamente.
 
 
6. 12. Approviamo noi dunque che, oltre a questa salute temporale, si
bramino per sé e per i propri familiari onori e posti di comando? Si, è
senz’altro lecito desiderarli, ma a patto che per mezzo di essi si
sovvenga ai bisogni di coloro che vivono alle proprie dipendenze, non
mirando a questi beni in sé e per sé, ma per un altro bene che ne
consegue. Se invece si desiderano per vano orgoglio di superiorità,
per pompa superflua o anche per dannosa vanità, non è lecito
desiderarli. Può darsi quindi che essi desiderino, per sé e per i propri
cari, quanto basta delle cose necessarie alla vita, a proposito delle
quali così parla l’Apostolo:
La pietà è un gran guadagno se unita al
sapersi contentare. Nulla infatti abbiamo portato in questo mondo né
possiamo portarne via nulla: se abbiamo di che nutrirci e coprirci,
accontentiamoci. Poiché quelli, che vogliono diventare ricchi,
incappano nella tentazione e nel laccio e in molteplici desideri
insensati e dannosi, che sommergono gli uomini nella rovina e nella
perdizione, poiché radice di tutti i mali è la cupidigia del denaro, per il
cui appetito alcuni si sono sviati dalla fede e si son cacciati da sé
stessi in molti dolori.
Chidesidera quanto basta senza volere di più,
non desidera cosa disonesta; in caso contrario non lo desidera e
quindi neppure lo vuole onestamente. Questo bramava e per questo
pregava colui che diceva:
Non darmi né ricchezza né povertà, ma
concedimi solo quanto basta per evitare che, divenuto sazio, non
diventi bugiardo e dica: Chi mi vede? o divenuto povero, commetta
qualche furto e spergiuri il nome del mio Dio.
Tuvedi chiaramente
che anche il necessario non si desidera per sé medesimo, ma per la
salute del corpo e per un decoroso abbigliamento della persona
umana, tale cioè che non sia sconveniente per coloro coi quali
dobbiamo vivere. onestamente e civilmente
 
http://www.augustinus.it/iconografia/immagini/augustinus_008.jpg 
 
AUTORE: ANONIMO (c. VI sec.)
SOGGETTO: la più antica icona  di Sant'Agostino
TIPO: Affresco-Pittura
LUOGO: Roma, Palazzo Laternanense, Scala Santa
 

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