sabato 14 giugno 2014

verso la Domenica di Tutti i Santi



Sois en paix avec ton âme
alors ciel et terre seront en paix avec toi.

Entre avec empressement dans la maison
du trésor qui est en toi,

Et tu verras les choses qui sont dans les cieux,
car il n'y a qu'une seule entrée pour ces deux lieux.

L'échelle qui mène au Royaume
est cachée à l'intérieur de ton âme...

Plonge en toi-même et dans ton âme
et tu découvriras les escaliers
par lequels faire cette ascension.

Saint Isaïe, le Solitaire

Sainrt Isaïe, le Solitaire a vécu dans l'ascèse à Scété en Egypte, puis en Palestine, à Gaza, et il est mort en ​​491 de l'an de grâce du Seigneur. Il est mentionné dans le livre des saints Barsanuphe et Jean comme un homme d'une  sainteté exceptionnelle (Cf. Réponses: 240, 252, 311, etc.) Il a beaucoup écrit sur ​​la réfutation des provocations démoniaques et sur la nécessité d'être attentif à la conscience, mais seuls quelques-uns de ses écrits existent encore, la majorité ayant été détruits. L'Eglise commémore la fête de saint Isaïe, le solitaire, le 3 juillet.



Disse Abba Silvano: "Guai a colui la cui fama è più grande delle sue opere"


Omelie dei Padri 
Patriarcato Ecumenico - Sacra Arcidiocesi Ortodossa di Italia e Malta 
Vicariato arcivescovile della Campania- 
Chiesa dei SS. Pietro e Paolo- Napoli 

Omelia 25 
di S. Gregorio Palamas 
DOMENICA 
di TUTTI i SANTI

http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a777/f255/Omelie%20dei%20Padri-%20Tutti%20i%20Santi.pdf

7. Fratelli, onoriamo dunque anche noi i santi di Dio. E come li possiamo onorare? 
Se, imitandoli, ci purifichiamo da ogni sozzura della carne e dello spirito, e ci 
asteniamo dal male fino a quando, allontanandoci da questo, possiamo giungere alla 
santità; se teniamo la nostra lingua lontana da giuramento e spergiuro, da vanità e 
improperi, e le nostre labbra lontane da menzogna e calunnia [cfr. Sal 33, 13], e così 
possiamo rendere loro lode. Ma se non ci purifichiamo, a ragione ciascuno di noi 
sentirà da parte loro le parole rivolte a Dio dal peccatore: “Perché tu racconti i miei 
decreti e ripeti la mia alleanza con la tua bocca? (Come osi richiamare alla tua 
memoria e pronunciare con la tua lingua vana i nomi dei santi, e parlare della loro 
vita, colma di ogni virtù e purezza?) Tu hai odiato la vita proba e hai gettato le mie 
parole dietro le spalle (hai gettato lontano da te la purezza del corpo e dell’anima). 
Se vedevi un ladro, correvi con lui, e spartivi la tua vita con l’adultero; la tua bocca 
era piena di malvagità, e la tua lingua macchinava inganni. Sedevi a sparlare di tuo 
fratello, e contro il figlio di tua madre tendevi insidie” [Sal 49, 16-20]. Da tali bocche,fratelli, non accettano inni né Dio né i santi di Dio; se infatti ciascuno di noi non 
accetta di usare per le sue necessità la propria mano prima di averla lavata, se è 
sporca di sterco, come potrà Dio accogliere le offerte che gli sono fatte da un corpo 
e da una bocca impuri, se prima non ci siamo purificati? Molto più immondo dello 
sterco è il peccato, l’inganno, la menzogna, l’invidia, l’odio, l’avidità, il tradimento, i 
pensieri e le parole turpi, e gli atti abominevoli che a questi conseguono. Ma come 
può riacquistare la purezza colui che è caduto in tali peccati? Attraverso la 
conversione, la confessione, le buone opere, l’assidua preghiera a Dio



nel Mattutino 
 
Vangelo 
(I) (Mt 28, 16–20) 
In quel tempo, gli undici apostoli andarono in Galilea, 
sul monte che Gesù aveva loro fissato. Quando lo 
videro gli si prostrarono innanzi; alcuni però 
dubitavano. E Gesù, avvicinatosi, disse loro: 
Mi è stato 
dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque 
e rendete 
miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre, 
del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare 
tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, 
fino alla fine del mondo.



Rivestita come di porpora e bisso del sangue dei tuoi martiri nel mondo intero  la tua Chiesa per le loro suppliche  ti invoca o Cristo Dio Colma e riempi il tuo popolo delle tue compassioni, rendilo sereno nella tua pace e dona alle anime nostre la tua grande misericordia


La dimora  dei santi Sion la Santa  trova al suo centro Cristo sole sfologorante e accanto  la Deipara Vergine Maria  e la stella del coro degli angeli  e dei santi che pregano Dio tre volte santo per la salvezza delle anime nostre 


Come primizie della natura all'autore del creato la terra ti offre o Signore i martiri teofori e testimoni Per le loro preghiere custodisci in pace la tua chiesa e ogni tuo popolo  che sta davanti all'icona della Madre tua la Vergine Maria



nella Liturgia 

Lettura dell'epistola di Paolo agli Ebrei (11, 33 - 12, 2)
Fratelli, tutti i santi per mezzo della fede hanno abbattuto regni, hanno operato la giustizia, hanno conseguito le promesse, hanno chiuso la bocca dei leoni, hanno spento la potenza del fuoco, sono sfuggiti al filo delle lame, sono stati rinvigoriti dalla malattia, sono diventati forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere degli stranieri, le donne hanno ricevuto dopo la risurrezione i loro morti. Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione onde ottenere una risurrezione migliore. Altri provarono scherni e flagelli, catene e prigione. Furono presi a sassate, furono segati, morirono assassinati a coltellate, vagarono coperti con pelli di pecore e capre, bisognosi, afflitti, maltrattati - di loro il mondo non era degno! - errando nei deserti e sui monti, nelle grotte e nelle fenditure della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto testimonianza per mezzo della fede, non hanno ottenuto la promessa avendo Dio previsto per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero alla perfezione senza di noi. Anche noi dunque, circondati da tale nube di testimoni, deposto tutto ciò che appesantisce e il peccato che ci irretisce, corriamo con pazienza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede.

secondo Matteo (10, 32-33. 37-38. 19, 27-30)
Il Signore ha detto ai suoi discepoli: "Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e mi segue, non è degno di me". Allora Pietro rispose e gli disse: "Ecco, noi abbiamo abbandonato tutto e ti abbiamo seguito; che ne sarà dunque a noi?" E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo siederà sul trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù di Israele. E chi ha lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o moglie, o figli, o campi per il mio nome, riceverà il centuplo e avrà in eredità la vita eterna. Molti primi saranno ultimi e gli ultimi primi".




Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.