Sois en paix avec ton âme
alors ciel et terre seront en paix avec toi.
Entre avec empressement dans la maison
du trésor qui est en toi,
Et tu verras les choses qui sont dans les cieux,
car il n'y a qu'une seule entrée pour ces deux lieux.
L'échelle qui mène au Royaume
est cachée à l'intérieur de ton âme...
Plonge en toi-même et dans ton âme
et tu découvriras les escaliers
par lequels faire cette ascension.
Saint Isaïe, le Solitaire
Sainrt Isaïe, le Solitaire a vécu dans l'ascèse à Scété en Egypte, puis en Palestine, à Gaza, et il est mort en 491 de l'an de grâce du Seigneur. Il est mentionné dans le livre des saints Barsanuphe et Jean comme un homme d'une sainteté exceptionnelle (Cf. Réponses: 240, 252, 311, etc.) Il a beaucoup écrit sur la réfutation des provocations démoniaques et sur la nécessité d'être attentif à la conscience, mais seuls quelques-uns de ses écrits existent encore, la majorité ayant été détruits. L'Eglise commémore la fête de saint Isaïe, le solitaire, le 3 juillet.
nella Liturgia
Lettura
dell'epistola di Paolo agli Ebrei (11, 33 - 12, 2)
Fratelli, tutti i
santi per mezzo della fede hanno abbattuto regni, hanno operato la giustizia,
hanno conseguito le promesse, hanno chiuso la bocca dei leoni, hanno spento la
potenza del fuoco, sono sfuggiti al filo delle lame, sono stati rinvigoriti
dalla malattia, sono diventati forti in guerra, hanno messo in fuga le schiere
degli stranieri, le donne hanno ricevuto dopo la risurrezione i loro morti.
Altri invece furono torturati, non accettando la liberazione onde ottenere una
risurrezione migliore. Altri provarono scherni e flagelli, catene e prigione.
Furono presi a sassate, furono segati, morirono assassinati a coltellate,
vagarono coperti con pelli di pecore e capre, bisognosi, afflitti, maltrattati
- di loro il mondo non era degno! - errando nei deserti e sui monti, nelle
grotte e nelle fenditure della terra. Tutti questi, pur avendo ricevuto
testimonianza per mezzo della fede, non hanno ottenuto la promessa avendo Dio
previsto per noi qualcosa di meglio, affinché non giungessero alla perfezione
senza di noi. Anche noi dunque, circondati da tale nube di testimoni, deposto
tutto ciò che appesantisce e il peccato che ci irretisce, corriamo con pazienza
nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e
perfezionatore della fede.
secondo Matteo
(10, 32-33. 37-38. 19, 27-30)
Il Signore ha
detto ai suoi discepoli: "Chi mi riconoscerà davanti agli uomini, anch'io
lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli; chi invece mi rinnegherà
davanti agli uomini, anch'io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei
cieli. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il
figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e
mi segue, non è degno di me". Allora Pietro rispose e gli disse:
"Ecco, noi abbiamo abbandonato tutto e ti abbiamo seguito; che ne sarà
dunque a noi?" E Gesù disse loro: "In verità vi dico: voi che mi
avete seguito, nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo siederà sul
trono della sua gloria, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le
dodici tribù di Israele. E chi ha lasciato case, o fratelli, o sorelle, o
padre, o madre, o moglie, o figli, o campi per il mio nome, riceverà il
centuplo e avrà in eredità la vita eterna. Molti primi saranno ultimi e gli
ultimi primi".
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.