“Marcione, Basilide e gli altri eretici non possiedono l’evangelo di Dio, visto che non hanno lo Spirito santo, senza il quale l’evangelo che si predica diventa umano.
Noi riteniamo che l’evangelo non consista nelle parole della Scrittura, bensì nel loro significato; non nella superficie ma nel midollo, non nelle foglie delle parole ma nella radice del loro significato … La Scrittura, allora, è davvero utile a chi la ascolta (utilis est audientibus) quando non si pretende di proclamarla senza Cristo, o di presentarla senza i Padri, e quando chi predica non la propone senza lo Spirito.
È gravemente pericoloso parlare nella Chiesa, perché si corre il rischio di fare un evangelo umano interpretando in modo perverso l’evangelo di Cristo”.
San GIROLAMO, «In Ep. Ad Galates», in Georgij FLOROVSKIJ, «Cristo, lo Spirito, la chiesa», trad. it. a cura di Riccardo LARINI, Edizioni Qiqajon, Magnano (BI) 1997, p. 91 (Collana Spiritualità orientale)
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