1 State dunque
saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo
ridotti sotto il giogo della schiavitù.
Ignazio di Antiochia, Lettera ai Magnesii 10,1-2
Il nuovo fermento è
Gesù Cristo Non siamo, dunque, insensibili alla sua benevolenza. Perché se egli
imitasse noi, secondo :ome ci comportiamo, non ci saremmo più. Per:iò, essendo
suoi discepoli, impariamo a vivere ;secondo il cristianesimo: chi infatti è
chiamato :con nome diverso da questo, non è di Dio.Lasciate da parte il cattivo
fermento, invec:hiato e inacidito, e trasformatevi nel nuovo fermento, che è
Gesù Cristo. Sia egli il sale della vostra vita, affinché tra voi nessuno si
corrompa dal momento che sarete giudicati dal vostro profumo.
2 Ecco, io, Paolo, vi dico che se vi fate
circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. 3 E daccapo attesto ad ogni uomo che
si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta la legge. 4 Voi, che cercate di essere giustificati
mediante la legge, vi siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia.
Dalla Divina Liturgia nella
preparazione della protesis/proskomidia
Ci hai riscattato dalla maledizione della legge,
con il tuo prezioso sangue. Affisso alla croce e trafitto dalla lancia, hai
fatto scaturire per gli uomini l’immortalità, o Salvatore nostro, gloria a Te
5 Noi infatti in Spirito, mediante la fede,
aspettiamo la speranza della giustizia, 6 poiché in Cristo Gesù né la
circoncisione né l'incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera
mediante l'amore.
Agostino d’Ippona, Sermone 212,1
«Voi sarete opera
di Dio, creati in Cristo Gesù nelle opere buone che Dio ha disposto per voi
affinché camminiate in esse» (Ef 2,10) e perché, spogliati del vecchio e «
rivestiti dell’uomo nuovo» (Ef 4,24), siate una nuova creatura e cantiate il
cantico nuovo, pronti a ricevere l’eredità eterna secondo il Testamento nuovo.
7 Voi correvate bene; chi vi ha ostacolato
impedendovi di ubbidire alla verità? 8 Questa persuasione non viene da colui
che vi chiama. 9 Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10 Io sono
fiducioso per voi nel Signore, che non penserete diversamente; ma colui che vi
turba ne subirà la punizione, chiunque egli sia. 11 Ora quanto a me, fratelli,
se io predico ancora la circoncisione, perché sono perseguitato? Allora lo
scandalo della croce sarebbe abolito. 12 Oh, si facessero pur anche mutilare
coloro che vi turbano! 13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a
libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un'occasione alla carne, ma
servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore. 14 Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: «Ama il
tuo prossimo come te stesso». 15 Che se vi mordete e vi divorate a vicenda,
guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.
Massimo di Torino, Sermone 48,2
Chi dunque sarà
stato più paziente nel sopportare le offese, sarà fatto più potente nel regno.
Perché al regno dei cieli non si arriva con l’alterigia, le ricchezze o il
potere, ma con l’umiltà, la povertà e la mansuetudine.E però «è difficile e
stretta la via che conduce al regno» (Mt 7,14). Chi dunque si sarà gonfiato di
onori e di ricchezze, si troverà come un asino impacciato da troppo grande
soma, impossibilitato a passare per la stretta via del regno; e, proprio quando
crederà di esservi arrivato, sarà respinto dalla porta troppo piccola rispetto
al suo bagaglio e dovrà tornare indietro.Poiché la porta celeste è tanto
stretta per il ricco, quanto per un cammello è stretto il foro di un ago; per
cui dice il Signore: «E più facile che un cammello passi per il foro di un ago,
che un ricco nel regno dei cieli» (Mt 19,24).Nudi infatti veniamo al mondo e
nudi ci presentiamo al battesimo, perché nudi ancora e liberi dobbiamo
accostarci alla porta del cielo.
16 Or io dico:
Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, 17 la
carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri
contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi
non fate quel che vorreste. 18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non
siete sotto la legge. 19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono:
adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, magia,
inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, 21 invidie,
omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi
prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non
erediteranno il regno di Dio. 22 Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia,
pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. 23 Contro
tali cose non vi è legge. 24 Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la
carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. 25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. 26 Non
siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri
Dalla Divina Liturgia di San Basilio prima del Grande Ingresso
preghiera segreta
O Dio, Tu
hai visitato in misericordia e indulgenze la nostra umiltà, Tu ci hai fatto
stare, noi miseri, peccatori e indegni tuoi servi, a cospetto della tua gloria
per farci officiare al tuo santo Altare: fortificaci
Tu con la potenza del tuo santo Spirito in questo servizio e dacci parola
all'aprir bocca per invocare la grazia del tuo santo Spirito sui Doni prossimi
ad essere presentati.
1 Fratelli, se uno
è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito
di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu. 2
Portate i pesi gli uni degli altri, e
così adempirete la legge di Cristo. 3 Se
infatti qualcuno pensa di essere qualche cosa, non essendo invece che nulla, inganna se stesso. 4
Ora esamini ciascuno l'opera sua, e allora avrà ragione di vantarsi solamente
di se stesso e non nei confronti degli altri. 5 Ciascuno infatti porterà il
proprio fardello. 6 Ora colui che è istruito nella parola, faccia parte di
tutti i suoi beni a colui che lo istruisce. 7 Non v'ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l'uomo semina,
quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla
carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito
raccoglierà vita eterna.
Cesario di Arles, Lettera alla badessa Cesaria
Anzitutto si deve
lottare coraggiosamente contro la malattia della superbia: una volta strappata
la radice primaria dei vizi, tutti gli altri peccati che ne rampollano saranno
estirpati più facilmente.Non c’è infatti strada più diretta per cadere nel
peccato, come dice la Scrittura: «Di ogni peccato è principio la superbia» (Sir
10,13). Ed è giusto perché, come la superbia è origine di tutti i delitti, così
è nemica di ogni virtù: nel peccato è infatti la prima, nel combattimento
l’ultima. O all’inizio abbatte lo spirito con il peccato, oppure alla fine lo
espropria della virtù: perciò la superbia è il più grave di tutti i peccati,
dal momento che distrugge lo spirito dell’uomo sia con le virtù che con i vizi.
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