giovedì 5 giugno 2014

Lettera del beato Apostolo Paolo ai Galati( capitolo 5 versetti 1 A CAPITOLO 6 VERSETTO 8 meditata attraverso i Padri







1 State dunque saldi nella libertà con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitù.
Ignazio di Antiochia, Lettera ai Magnesii 10,1-2
Il nuovo fermento è Gesù Cristo Non siamo, dunque, insensibili alla sua benevolenza. Perché se egli imitasse noi, secondo :ome ci comportiamo, non ci saremmo più. Per:iò, essendo suoi discepoli, impariamo a vivere ;secondo il cristianesimo: chi infatti è chiamato :con nome diverso da questo, non è di Dio.Lasciate da parte il cattivo fermento, invec:hiato e inacidito, e trasformatevi nel nuovo fermento, che è Gesù Cristo. Sia egli il sale della vostra vita, affinché tra voi nessuno si corrompa dal momento che sarete giudicati dal vostro profumo.
 2 Ecco, io, Paolo, vi dico che se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla. 3 E daccapo attesto ad ogni uomo che si fa circoncidere che egli è obbligato ad osservare tutta la legge. 4 Voi, che cercate di essere giustificati mediante la legge, vi siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia.
Dalla Divina Liturgia  nella preparazione della protesis/proskomidia
Ci hai riscattato dalla maledizione della legge, con il tuo prezioso sangue. Affisso alla croce e trafitto dalla lancia, hai fatto scaturire per gli uomini l’immortalità, o Salvatore nostro, gloria a Te
 5 Noi infatti in Spirito, mediante la fede, aspettiamo la speranza della giustizia, 6 poiché in Cristo Gesù né la circoncisione né l'incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l'amore.
 Agostino d’Ippona, Sermone 212,1
«Voi sarete opera di Dio, creati in Cristo Gesù nelle opere buone che Dio ha disposto per voi affinché camminiate in esse» (Ef 2,10) e perché, spogliati del vecchio e « rivestiti dell’uomo nuovo» (Ef 4,24), siate una nuova creatura e cantiate il cantico nuovo, pronti a ricevere l’eredità eterna secondo il Testamento nuovo.
 7 Voi correvate bene; chi vi ha ostacolato impedendovi di ubbidire alla verità? 8 Questa persuasione non viene da colui che vi chiama. 9 Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. 10 Io sono fiducioso per voi nel Signore, che non penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subirà la punizione, chiunque egli sia. 11 Ora quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perché sono perseguitato? Allora lo scandalo della croce sarebbe abolito. 12 Oh, si facessero pur anche mutilare coloro che vi turbano! 13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a libertà; soltanto non usate questa libertà per dare un'occasione alla carne, ma servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore. 14 Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». 15 Che se vi mordete e vi divorate a vicenda, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri.
Massimo di Torino, Sermone 48,2
Chi dunque sarà stato più paziente nel sopportare le offese, sarà fatto più potente nel regno. Perché al regno dei cieli non si arriva con l’alterigia, le ricchezze o il potere, ma con l’umiltà, la povertà e la mansuetudine.E però «è difficile e stretta la via che conduce al regno» (Mt 7,14). Chi dunque si sarà gonfiato di onori e di ricchezze, si troverà come un asino impacciato da troppo grande soma, impossibilitato a passare per la stretta via del regno; e, proprio quando crederà di esservi arrivato, sarà respinto dalla porta troppo piccola rispetto al suo bagaglio e dovrà tornare indietro.Poiché la porta celeste è tanto stretta per il ricco, quanto per un cammello è stretto il foro di un ago; per cui dice il Signore: «E più facile che un cammello passi per il foro di un ago, che un ricco nel regno dei cieli» (Mt 19,24).Nudi infatti veniamo al mondo e nudi ci presentiamo al battesimo, perché nudi ancora e liberi dobbiamo accostarci alla porta del cielo.

16 Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, 17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito, e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicché voi non fate quel che vorreste. 18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge. 19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione, impurità, dissolutezza, 20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, 21 invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho già detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio. 22 Ma il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, gentilezza, bontà, fede, mansuetudine, autocontrollo. 23 Contro tali cose non vi è legge. 24 Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. 25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresì per lo Spirito. 26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri
Dalla Divina Liturgia di San Basilio prima del Grande Ingresso preghiera segreta
O Dio, Tu hai visitato in misericordia e indulgenze la nostra umiltà, Tu ci hai fatto stare, noi miseri, peccatori e indegni tuoi servi, a cospetto della tua gloria per farci officiare al tuo santo Altare: fortificaci Tu con la potenza del tuo santo Spirito in questo servizio e dacci parola all'aprir bocca per invocare la grazia del tuo santo Spirito sui Doni prossimi ad essere presentati.


1 Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu. 2 Portate i pesi gli uni degli altri, e così adempirete la legge di Cristo. 3 Se infatti qualcuno pensa di essere qualche cosa, non essendo  invece che nulla, inganna se stesso. 4 Ora esamini ciascuno l'opera sua, e allora avrà ragione di vantarsi solamente di se stesso e non nei confronti degli altri. 5 Ciascuno infatti porterà il proprio fardello. 6 Ora colui che è istruito nella parola, faccia parte di tutti i suoi beni a colui che lo istruisce. 7 Non v'ingannate, Dio non si può beffare, perché ciò che l'uomo semina, quello pure raccoglierà. 8 Perché colui che semina per la sua carne, dalla carne raccoglierà corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccoglierà vita eterna.

Cesario di Arles, Lettera alla badessa Cesaria

Anzitutto si deve lottare coraggiosamente contro la malattia della superbia: una volta strappata la radice primaria dei vizi, tutti gli altri peccati che ne rampollano saranno estirpati più facilmente.Non c’è infatti strada più diretta per cadere nel peccato, come dice la Scrittura: «Di ogni peccato è principio la superbia» (Sir 10,13). Ed è giusto perché, come la superbia è origine di tutti i delitti, così è nemica di ogni virtù: nel peccato è infatti la prima, nel combattimento l’ultima. O all’inizio abbatte lo spirito con il peccato, oppure alla fine lo espropria della virtù: perciò la superbia è il più grave di tutti i peccati, dal momento che distrugge lo spirito dell’uomo sia con le virtù che con i vizi.

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