giovedì 15 ottobre 2015

E Abba disse 15/10/2015 libro del Siracide prima parte


 

Libro del Siracide   i primi cinque capitoli  e i primi quattro versetti del sesto capitolo

I. RACCOLTA DI SENTENZE

L'origine della sapienza

[1]Ogni sapienza viene dal Signore
ed è sempre con lui.
[2]La sabbia del mare, le gocce della pioggia
e i giorni del mondo chi potrà contarli?
[3]L'altezza del cielo, l'estensione della terra,
la profondità dell'abisso chi potrà esplorarle?
[4]Prima di ogni cosa fu creata la sapienza
e la saggia prudenza è da sempre.
[5]A chi fu rivelata la radice della sapienza?
Chi conosce i suoi disegni?
[6]Uno solo è sapiente, molto terribile,
seduto sopra il trono.
[7]Il Signore ha creato la sapienza;
l'ha vista e l'ha misurata,
l'ha diffusa su tutte le sue opere,
[8]su ogni mortale, secondo la sua generosità,
la elargì a quanti lo amano.

Il timore di Dio

[9]Il timore del Signore è gloria e vanto,
gioia e corona di esultanza.
[10]Il timore del Signore allieta il cuore
e dà contentezza, gioia e lunga vita.
[11]Per chi teme il Signore andrà bene alla fine,
sarà benedetto nel giorno della sua morte.
[12]Principio della sapienza è temere il Signore;
essa fu creata con i fedeli nel seno materno.
[13]Tra gli uomini essa ha posto il nido, fondamento perenne;
resterà fedelmente con i loro discendenti.
[14]Pienezza della sapienza è temere il Signore;
essa inebria di frutti i propri devoti.
[15]Tutta la loro casa riempirà di cose desiderabili,
i magazzini dei suoi frutti.
[16]Corona della sapienza è il timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.
[17]Dio ha visto e misurato la sapienza;
ha fatto piovere la scienza e il lume dell'intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanti la possiedono.
[18]Radice della sapienza è temere il Signore;
i suoi rami sono lunga vita.

Pazienza e controllo di sé

[19]La collera ingiusta non si potrà giustificare,
poiché il traboccare della sua passione sarà la sua rovina.
[20]Il paziente sopporterà per qualche tempo;
alla fine sgorgherà la sua gioia;
[21]per qualche tempo terrà nascoste le parole
e le labbra di molti celebreranno la sua intelligenza.

Sapienza e rettitudine

[22]Fra i tesori della sapienza sono le massime istruttive,
ma per il peccatore la pietà è un abominio.
[23]Se desideri la sapienza, osserva i comandamenti;
allora il Signore te la concederà.
[24]Il timore del Signore è sapienza e istruzione,
si compiace della fiducia e della mansuetudine.
[25]Non essere disobbediente al timore del Signore
e non avvicinarti ad esso con doppiezza di cuore.
[26]Non essere finto davanti agli uomini
e controlla le tue parole.
[27]Non esaltarti per non cadere
e per non attirarti il disonore;
[28]il Signore svelerà i tuoi segreti
e ti umilierà davanti all'assemblea,
[29]perché non hai ricercato il timore del Signore
e il tuo cuore è pieno di inganno.
Siracide - Capitolo 2 

Il timore di Dio nella prova

[1]Figlio, se ti presenti per servire il Signore,
prepàrati alla tentazione.
[2]Abbi un cuore retto e sii costante,
non ti smarrire nel tempo della seduzione.
[3]Stà unito a lui senza separartene,
perché tu sia esaltato nei tuoi ultimi giorni.
[4]Accetta quanto ti capita,
sii paziente nelle vicende dolorose,
[5]perché con il fuoco si prova l'oro,
e gli uomini ben accetti nel crogiuolo del dolore.
[6]Affidati a lui ed egli ti aiuterà;
segui la via diritta e spera in lui.
[7]Quanti temete il Signore, aspettate la sua misericordia;
non deviate per non cadere.
[8]Voi che temete il Signore, confidate in lui;
il vostro salario non verrà meno.
[9]Voi che temete il Signore, sperate i suoi benefici,
la felicità eterna e la misericordia.
[10]Considerate le generazioni passate e riflettete:
chi ha confidato nel Signore ed è rimasto deluso?
O chi ha perseverato nel suo timore e fu abbandonato?
O chi lo ha invocato ed è stato da lui trascurato?
[11]Perché il Signore è clemente e misericordioso,
rimette i peccati e salva al momento della tribolazione.
[12]Guai ai cuori pavidi e alle mani indolenti
e al peccatore che cammina su due strade!
[13]Guai al cuore indolente perché non ha fede;
per questo non sarà protetto.
[14]Guai a voi che avete perduto la pazienza;
che farete quando il Signore verrà a visitarvi?
[15]Coloro che temono il Signore non disobbediscono alle sue parole;
e coloro che lo amano seguono le sue vie.
[16]Coloro che temono il Signore cercano di piacergli;
e coloro che lo amano si saziano della legge.
[17]Coloro che temono il Signore tengono pronti i loro
cuori
e umiliano l'anima loro davanti a lui.
[18]Gettiamoci nelle braccia del Signore
e non nelle braccia degli uomini;
poiché, quale è la sua grandezza,
tale è anche la sua misericordia.
Siracide - Capitolo 3 

Doveri verso i genitori

[1]Figli, ascoltatemi, sono vostro padre;
agite in modo da essere salvati.
[2]Il Signore vuole che il padre sia onorato dai figli,
ha stabilito il diritto della madre sulla prole.
[3]Chi onora il padre espia i peccati;
[4]chi riverisce la madre è come chi accumula tesori.
[5]Chi onora il padre avrà gioia dai propri figli
e sarà esaudito nel giorno della sua preghiera.
[6]Chi riverisce il padre vivrà a lungo;
chi obbedisce al Signore dà consolazione alla madre.
[7]Chi teme il Signore rispetta il padre
e serve come padroni i genitori.
[8]Onora tuo padre a fatti e a parole,
perché scenda su di te la sua benedizione.
[9]La benedizione del padre consolida le case dei figli,
la maledizione della madre ne scalza le fondamenta.
[10]Non vantarti del disonore di tuo padre,
perché il disonore del padre non è gloria per te;
[11]la gloria di un uomo dipende dall'onore del padre,
vergogna per i figli è una madre nel disonore.
[12]Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,
non contristarlo durante la sua vita.
[13]Anche se perdesse il senno, compatiscilo
e non disprezzarlo, mentre sei nel pieno vigore.
[14]Poiché la pietà verso il padre non sarà dimenticata,
ti sarà computata a sconto dei peccati.
[15]Nel giorno della tua tribolazione Dio si ricorderà di te;
come fa il calore sulla brina, si scioglieranno i tuoi peccati.
[16]Chi abbandona il padre è come un bestemmiatore,
chi insulta la madre è maledetto dal Signore.

L'umiltà

[17]Figlio, nella tua attività sii modesto,
sarai amato dall'uomo gradito a Dio.
[18]Quanto più sei grande, tanto più umìliati;
così troverai grazia davanti al Signore;
[19]perché grande è la potenza del Signore
[20]e dagli umili egli è glorificato.
[21]Non cercare le cose troppo difficili per te,
non indagare le cose per te troppo grandi.
[22]Bada a quello che ti è stato comandato,
poiché tu non devi occuparti delle cose misteriose.
[23]Non sforzarti in ciò che trascende le tue capacità,
poiché ti è stato mostrato
più di quanto comprende un'intelligenza umana.
[24]Molti ha fatto smarrire la loro presunzione,
una misera illusione ha fuorviato i loro pensieri.

L'orgoglio

[25]Un cuore ostinato alla fine cadrà nel male;
chi ama il pericolo in esso si perderà.
[26]Un cuore ostinato sarà oppresso da affanni,
il peccatore aggiungerà peccato a peccato.
[27]La sventura non guarisce il superbo,
perché la pianta del male si è radicata in lui.
[28]Una mente saggia medita le parabole,
un orecchio attento è quanto desidera il saggio.

Carità verso i poveri

[29]L'acqua spegne un fuoco acceso,
l'elemosina espia i peccati.
[30]Chi ricambia il bene provvede all'avvenire,
al momento della sua caduta troverà un sostegno.
Siracide - Capitolo 4 
[1]Figlio, non rifiutare il sostentamento al povero,
non essere insensibile allo sguardo dei bisognosi.
[2]Non rattristare un affamato,
non esasperare un uomo gia in difficoltà.
[3]Non turbare un cuore esasperato,
non negare un dono al bisognoso.
[4]Non respingere la supplica di un povero,
non distogliere lo sguardo dall'indigente.
[5]Da chi ti chiede non distogliere lo sguardo,
non offrire a nessuno l'occasione di maledirti,
[6]perché se uno ti maledice con amarezza,
il suo creatore esaudirà la sua preghiera.
[7]Fatti amare dalla comunità, davanti a un grande abbassa il capo.
Porgi l'orecchio al povero
e rispondigli al saluto con affabilità.
[9]Strappa l'oppresso dal potere dell'oppressore,
non esser pusillanime quando giudichi.
[10]Sii come un padre per gli orfani
e come un marito per la loro madre
e sarai come un figlio dell'Altissimo,
ed egli ti amerà più di tua madre.

La sapienza educatrice

[11]La sapienza esalta i suoi figli
e si prende cura di quanti la cercano.
[12]Chi la ama ama la vita,
quanti la cercano solleciti saranno ricolmi di gioia.
[13]Chi la possiede erediterà la gloria,
qualunque cosa intraprenda, il Signore lo benedice.
[14]Coloro che la venerano rendono culto al Santo,
e il Signore ama coloro che la amano.
[15]Chi l'ascolta giudica con equità;
chi le presta attenzione vivrà tranquillo.
[16]Chi confida in lei la otterrà in eredità;
i suoi discendenti ne conserveranno il possesso.
[17]Dapprima lo condurrà per luoghi tortuosi,
gli incuterà timore e paura,
lo tormenterà con la sua disciplina,
finché possa fidarsi di lui,
e lo abbia provato con i suoi decreti;
[18]ma poi lo ricondurrà sulla retta via
e gli manifesterà i propri segreti.
[19]Se egli batte una falsa strada, lo lascerà andare
e l'abbandonerà in balìa del suo destino.

Pudore e rispetto umano

[20]Figlio, bada alle circostanze e guàrdati dal male
così non ti vergognerai di te stesso.
[21]C'è una vergogna che porta al peccato
e c'è una vergogna che è onore e grazia.
[22]Non usare riguardi a tuo danno
e non vergognarti a tua rovina.
[23]Non astenerti dal parlare nel momento opportuno,
non nascondere la tua sapienza.
[24]Difatti dalla parola si riconosce la sapienza
e l'istruzione dai detti della lingua.
[25]Non contraddire alla verità,
ma vergògnati della tua ignoranza.
[26]Non arrossire di confessare i tuoi peccati,
non opporti alla corrente di un fiume.
[27]Non sottometterti a un uomo stolto,
e non essere parziale a favore di un potente.
[28]Lotta sino alla morte per la verità
e il Signore Dio combatterà per te.
[29]Non essere arrogante nel tuo linguaggio,
fiacco e indolente invece nelle opere.
[30]Non essere come un leone in casa tua,
sospettoso con i tuoi dipendenti.
[31]La tua mano non sia tesa per prendere
e chiusa invece nel restituire.
Siracide - Capitolo 5 

Ricchezza e presunzione

[1]Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire: «Questo mi basta».
[2]Non seguire il tuo istinto e la tua forza,
assecondando le passioni del tuo cuore.
[3]Non dire: «Chi mi dominerà?»,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia.
[4]Non dire: «Ho peccato, e che cosa mi è successo?»,
perché il Signore è paziente.
[5]Non esser troppo sicuro del perdono
tanto da aggiungere peccato a peccato.
[6]Non dire: «La sua misericordia è grande;
mi perdonerà i molti peccati»,
perché presso di lui ci sono misericordia e ira,
il suo sdegno si riverserà sui peccatori.
[7]Non aspettare a convertirti al Signore
e non rimandare di giorno in giorno,
poiché improvvisa scoppierà l'ira del Signore
e al tempo del castigo sarai annientato.
[8]Non confidare in ricchezze ingiuste,
perché non ti gioveranno nel giorno della sventura.

Fermezza e dominio di sé

[9]Non ventilare il grano a qualsiasi vento
e non camminare su qualsiasi sentiero.
[10]Sii costante nel tuo sentimento,
e unica sia la tua parola.
[11]Sii pronto nell'ascoltare,
lento nel proferire una risposta.
[12]Se conosci una cosa, rispondi al tuo prossimo;
altrimenti mettiti la mano sulla bocca.
[13]Nel parlare ci può essere onore o disonore;
la lingua dell'uomo è la sua rovina.
[14]Non meritare il titolo di calunniatore
e non tendere insidie con la lingua,
poiché la vergogna è per il ladro
e una condanna severa per l'uomo falso.
[15]Non far male né molto né poco,
e da amico non divenire nemico, 


- Capitolo 6  
[1]perché un cattivo nome si attira vergogna e disprezzo;
così accade al peccatore, falso nelle sue parole.
[2]Non ti abbandonare alla tua passione,
perché non ti strazi come un toro furioso;
[3]divorerà le tue foglie e tu perderai i tuoi frutti,
sì da renderti come un legno secco.
[4]Una passione malvagia rovina chi la possiede
e lo fa oggetto di scherno per i nemici.

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