Nel sinassario di domani 11/10/2015 viene ricordato che
Sui monti del Caucaso, il natale di sant'Anastasio, sacerdote,
apocrisario della Chiesa di Roma; compagno di san Massimo il
Confessore nell' esilio e nella lotta contro le eresie, rese l' anima
a Dio mentre proferiva "le cose sante ai santi" durante la santa
Sinassi.
quinta preghiera sacerdotale della Celebrazione del Santo Mistero dell'Olio Santo
Signore Dio nostro, che castighi e poi guarisci, che sollevi da terra il povero e rialzi dalla polvere il misero, Padre degli orfani, porto dei naufraghi e medico dei malati; che sopporti con benevolenza le nostre infermità e prendi su di te le nostre malattie; che di buon grado usi misericordia; che tolleri le iniquità e rimuovi le ingiustizie; che sei pronto ad aiutare e tardo all'ira; che hai alitato sui tuoi apostoli e hai detto: ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi; che accetti la penitenza dei peccatori e hai potere di perdonare molti e gravi peccati e che doni la guarigione a tutti quelli che versano in infermità e lunghe malattie. Tu che hai chiamato me, misero, peccatore e indegno tuo servo, invischiato in molti peccati e immerso nei piaceri carnali, a questo santo ed eccelso grado del sacerdozio e ad entrare nei penetrali del santuario, nel Santo dei Santi, ove gli angeli santi desiderano affacciarsi, e ad udire la voce evangelica del Signore e Dio, e ammirare coi propri occhi la santa Offerta, e gustare la divina e sacra Liturgia. Tu che mi hai reso degno di celebrare i tuoi celesti misteri e offrirti doni e sacrifici per i nostri peccati e per le mancanze del popolo, e intercedere per le tue pecore spirituali, affinché per la tua copiosa e ineffabile misericordia cancelli i loro peccati. Tu, o re veramente buono, ascolta la mia preghiera in quest'ora e in questo santo giorno, e in ogni tempo e luogo, e sii attento alla voce della mia supplica. Concedi la guarigione al(la) tuo(a) servo(a) che versa in infermità di anima e di corpo, accordandogli(le) la remissione dei peccati e il perdono delle sue colpe volontarie e involontarie; guarisci le sue dolorose piaghe e ogni malattia e infermità. Donagli(le) la guarigione spirituale, tu che hai toccato la suocera di Pietro e la febbre la lasciò, ed ella si alzò e si mise a servirti. Tu, Sovrano, concedi la guarigione al(la) tuo(a) servo(a) (...), e allontana da lui(lei) ogni dolore struggente, e ricordati della tua copiosa indulgenza e misericordia. Ricordati che il cuore dell'uomo è fortemente incline al male sin dalla sua giovinezza, e non v'è alcuno sulla terra che non abbia peccati. Tu solo infatti sei senza peccato, tu che sei venuto a salvare il genere umano e a liberarlo dalla schiavitù del nemico; e se volessi giudicare i tuoi servi, non si troverebbe alcuno senza macchia, ma ogni uomo rimarrebbe muto, senza potersi difendere, poiché tutta la nostra giustizia è davanti a te come una veste impura; perciò non ricordarti, o Signore dei peccati della nostra giovinezza.
Poiché tu sei la speranza dei disperati e il riposo degli affaticati e oppressi a causa dei peccati, e a te innalziamo la gloria, insieme al tuo eterno Padre e al tuo santissimo, buono e vivifico Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
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