martedì 7 aprile 2015

Per il Santo e Grande Mercoledì Dagli "Scritti" di san Massimo il Confessore

 
Icona raffigurante il santo
 
 
Per il Santo e Grande Mercoledì Dagli "Scritti" di san Massimo il Confessore

Teol. Pol., 6, in PG 91, 1113 e PG 90, 808.1108

Colui che per noi è diventato simile a noi diceva a Dio suo Padre:
Non la mia, ma la tua volontà (Lc 22,42), volendo Lui che era Dio
per natura, compiere anche come uomo la volontà del Padre.

Se egli si consegnò liberamente come colpevole alla Passione e alla
morte, facendosi responsabile per noi è chiaro che Egli ci ha amati
più di sé stesso. E' lampante che ha scelto, in quanto più che
buono, gli oltraggi nel momento voluto per l'economia della nostra
salvezza; li ha preferiti agli onori dovuti alla sua propria gloria,
secondo la natura.

Il perfido serpente inspirò il suo veleno mediante la disobbedienza
dei primi creati ed essi morirono a causa del peccato. Allora il
nostro Signore e Dio per suo amore verso di noi, fu innalzato sulla
preziosa croce. Trafiggendo il petto, ci dona la vita eterna,
attraverso la nube dello Spirito Santo.

Chi conosce il mistero della croce e del sepolcro, conosce anche le
ragioni essenziali di tutte le cose create.


 

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