«Il Signore Gesù è, è il fiore di giardino, generato vergine da un virgulto vergine.
Egli è anche fiore di campo, martire, corona dei martiri, modello di martirio.
Egli
è stato condotto fuori della città, ha sofferto la sua passione fuori
dell'accampamento, fu innalzato sulla croce, alla vista di tutti...
Quando,
dopo essersi unita come sposa la novella Chiesa, si disponeva a tornare
al Padre, le diceva: Viene l'ora in cui chiunque vi uccide crederà di
rendere culto a Dio (Gv 16,2); e ancora: Se hanno perseguitato me
perseguiteranno anche voi (Gv 15, 20).
Io
sono fiore di campo. Da queste parole si comprende in verità l'una e
l'altra cosa, quale sia cioé il modello del combattente e quale la
gloria del trionfante.
Signore Gesù, tu sei per me tutte e due queste cose, e specchio nella sofferenza e prezzo di colui che patisce.
L'una cosa e l'altra sono di sprone e invitano con forza.
Tu addestri le mie mani alla battaglia, con l'esempio della tua fortezza, tu incoroni il mio capo, dopo la vittoria.»
San Bernardo, Commento al Cantico dei Cantici (47, 5-6)
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