domenica 15 marzo 2015

sant'Efrem il siro. ** ** Diatessaron, I,18-19. SC 121,52-53.**


 
sant'Efrem il siro. **
 
** Diatessaron, I,18-19. SC 121,52-53.**

Chi è  capace di comprendere, Signore, tutta la ricchezza di una sola
delle tue parole?  è molto più  che ci sfugge di quanto riusciamo a
comprendere. Siamo proprio come gli assetati che bevono a una fonte.
La tua parola offre molti aspetti diversi, come numerose sono le
prospettive di coloro che la studiano.

Il Signore ha colorato la sua parola di bellezze svariate, perchè
coloro che la scrutano possano contemplare ciò che preferiscono. Ha
nascosto nella sua parola tutti i tesori, perchè  ciascuno di noi
trovi una ricchezza in ciò che contempla.

Colui al quale tocca una di queste ricchezze non creda che non vi sia
altro nella parola di Dio oltre ciò che ha trovato. Si renda piuttosto
conto che non e stato capace di scoprirvi se non una sola cosa fra
molte altre.

Dopo essersi arricchito della parola, non creda che questa venga da
ciò impoverita. Incapace di esaurirne la ricchezza, renda grazie per
l'immensità di essa.

Rallegrati perchè  sei stato saziato, ma non rattristarti per il fatto
che la ricchezza della parola ti superi. Colui che ha sete è  lieto di
bere, ma non si rattrista perchè  non riesce a prosciugare la fonte. è
meglio che la fonte soddisfi la tua sete, piuttosto che la sete
esaurisca la fonte.

Se la tua sete è  spenta senza che la fonte sia inaridita, potrai
bervi di nuovo ogni volta che ne avrai bisogno. Se invece saziandoti
seccassi la sorgente, la tua vittoria sarebbe la tua sciagura.

 
 
 

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