Μετεμορφώθης ἐν τῷ ὄρει Χριστὲ ὁ Θεός, δείξας τοῖς Μαθηταῖς σου τὴν δόξαν σου, καθὼς ἠδυναντο. Λάμψον καὶ ἡμῖν τοῖς ἁμαρτωλοῖς, τὸ φῶς σου τὸ ἀΐδιον, πρεσβείαις τῆς Θεοτόκου, φωτοδότα δόξα σοι.
Metemorfóthis en tó óri Christé o Theós, díxas tís Mathités sou tín dóxan sou, kathós idinanto. Lámpson kié imín tís amartolís, tó fós sou tó aidion, presveíes tís Theotókou, fotodóta dóxa si.
KONDAKION
Ἐπὶ
τοῦ ὄρους μετεμορφώθης, καὶ ὡς ἐχώρουν οἱ Μαθηταί σου τὴν δόξαν σου,
Χριστὲ ὁ Θεὸς ἐθεάσαντο, ἵνα ὅταν σε ἴδωσι σταυρούμενον, τὸ μὲν πάθος
νοήσωσιν ἑκούσιον, τῷ δὲ κόσμῳ κηρύξωσιν, ὅτι σὺ ὑπάρχεις ἀληθῶς, τοῦ
Πατρὸς τὸ ἀπαύγασμα.Epì tu òrus * metemorfòthis * ke os echòrun * i mathitè su * tin dhòxan su, Christè o Theòs, * etheàsando; * ìna òtan se ìdhosin stavrùmenon, * to men pàthos noìsosin ekùsion, * to dhe kòsmo kirìxosin * òti si ipàrchis alithòs * tu Patròs to apàvgasma.
Tropario
Ti
sei trasfigurato sul monte, o Cristo Dio,
mostrando ai tuoi discepoli la tua gloria, per quanto era a loro
possibile. Fa' risplendere anche su di noi peccatori, la tua luce
eterna, per le preghiere della Madre di Dio; o Datore di luce, gloria a
te!
Kontàkion
Sul
monte ti sei trasfigurato e i tuoi discepoli, nella misura in cui lo
potevano, videro la tua gloria, o Cristo Dio; affinché, quando ti
avrebbero visto crocefisso, capissero che la tua passione era volontaria
e predicassero al mondo che tu sei veramente lo splendore del Padre.
Ikos
Alzatevi,
pigri, cessate di trascinarvi per terra; pensieri che inclinate la mia
anima verso terra, sollevatevi e dirigetevi verso la cima della divina
ascensione. Accorriamo verso Pietro e i figli di Zebedeo, e insieme ad
essi raggiungiamo il monte Tabor per poter vedere con loro la gloria del
nostro Dio, udire la voce dall'alto che essi hanno udita e predicare lo
splendore del Padre.
Troparul Schimbării la Faţă a Domnului nostru Iisus Hristos, glasul al 7-lea:
Schimbatu-Te-ai la Faţă în munte, Hristoase Dumnezeule, arătându-le
ucenicilor Tăi slava Ta, pe cât li se putea. Străluceşte şi nouă,
păcătoşilor, lumina Ta cea pururea fiitoare, pentru rugăciunile
Născătoarei de Dumnezeu, Dătătorule de lumină, slavă Ţie.
Condacul 1
Alesule Voievod şi Împărat al slavei, pe Tine, Făcătorul cerului şi al
pământului, văzându-Te pe muntele Taborului, schimbându-Te la Faţă întru
slavă, toată zidirea s-a mirat, cerurile s-aucutremurat şi toţi
pământenii s-au bucurat, iar noi, nevrednicii, aducându-Ţi pentru
Schimbarea Ta la Faţă închinare de mulţumire, împreună cu Petru din
suflet Îţi cântăm: Iisuse, Dumnezeul cel Preaveşnic, bine este nouă să
fim totdeauna sub acoperământul harului Tău!
https://doxologia.ro/schimbarea-la-fata-domnului#node
alla Divina Liturgia
12 Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. 13 E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni. 14 So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. 15 Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. 16 Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. 17 Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». 18 E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. 19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.
1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. 3 E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. 4 E Pietro prese a dire a Gesù: «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia». 5 Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo». 6 I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. 7 Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete». 8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesù tutto solo.
9 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo sia risuscitato dai morti».
alla Divina Liturgia
2Pietro 1,10-19
10 Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai. 11 In questo modo infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo.12 Perciò avrò cura di ricordarvi continuamente queste cose, benché le conosciate e siate saldi nella verità che è presso di voi. 13 E ritengo che sia giusto, finché sono in questa tenda, di tenervi desti con le mie esortazioni. 14 So che presto dovrò lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesù Cristo mi ha fatto sapere. 15 Ma mi impegnerò affinché dopo la mia partenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. 16 Infatti vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. 17 Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». 18 E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. 19 Abbiamo inoltre la parola profetica più salda: farete bene a prestarle attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, fino a quando spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori.
Matteo 17,1-9
La trasfigurazione1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. 2 E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. 3 E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. 4 E Pietro prese a dire a Gesù: «Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia». 5 Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo». 6 I discepoli, udito ciò, caddero con la faccia a terra e furono presi da gran timore. 7 Ma Gesù, avvicinatosi, li toccò e disse: «Alzatevi, non temete». 8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro nessuno, se non Gesù tutto solo.
9 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesù diede loro quest'ordine: «Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo sia risuscitato dai morti».
http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a3556/f255/Domenica%206.8.2017%20Trasfigurazione%20del%20Signore.pdf
http://www.episcopia-italiei.it/diocesioortodossa/wwwroot/merinde/2017/TRASFIGURAZIONE%20DEL%20SIGNORE.pdf
Al Vangelo del Mattutino
Luca 9,28-36
La trasfigurazione28 Circa otto giorni dopo questi discorsi, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e salì sul monte a pregare. 29 Mentre pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato e la sua veste divenne di un candore sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi in Gerusalemme. 32 Pietro e quelli che erano con lui erano oppressi dal sonno; e, quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 Come questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli non sapeva quello che diceva. 34 Mentre parlava così, venne una nuvola che li avvolse; e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola, dicendo: «Questi è mio Figlio, colui che io ho scelto: ascoltatelo». 36 Mentre la voce parlava, Gesù si trovò solo. Ed essi tacquero e in quei giorni non riferirono nulla a nessuno di quello che avevano visto.
Vespro e Mattutino del 6 agosto: La santa Trasfigurazione del Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo. (italiano)
sta in
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=1541:vespro-e-mattutino-del-6-agosto-la-santa-trasfigurazione-del-signore-dio-e-salvatore-nostro-gesu-cristo-italiano&catid=190:agosto&lang=it
Vespro e Mattutino della Trasfigurazione, con Proeórtia del 5 e Metheórtia del 7 agosto
sta in http://www.ortodossia.it/w/media/com_form2content/documents/c17/a844/f255/Vespro%20e%20Mattutino%20della%20Trasfigurazione..pdf
https://www.sagesse-orthodoxe.fr/wp-content/uploads/2017/07/706-Ordo-du-6-ao%C3%BBt-2017.pdf
Dalla tradizione delle Chiese Ortodosse del Western Rite
Clarifica nos caelesti misericordia, fons et origo luminis sempiterni: ut, ubertate domus tuae repleti, omnem iniquitatem et dolum cum procacitate ferocis superbiae renuamus. | Éclaire-nous par Ta miséricorde venue du Ciel, Toi Qui es source et principe de la Lumière éternelle : comblés par les richesses de Ta demeure, que nous rejetions toute fraude et iniquité et toute l’impudence du sauvage orgueil |
Clarifica
nos caelesti misericordia, fons et origo luminis sempiterni: ut,
ubertate domus tuae repleti, omnem iniquitatem et dolum cum procacitate
ferocis superbiae renuamus.
Éclaire-nous
par Ta miséricorde venue du Ciel, Toi Qui es source et principe de la
Lumière éternelle : comblés par les richesses de Ta demeure, que nous
rejetions toute fraude et iniquité et toute l impudence du
sauvage orgueil
HYMNE DE LOUANGE LA TRANSFIGURATION DE NOTRE SEIGNEURLà, où Israël avait vaincu Sisar,
Là aussi descendit le Roi des Cieux
Afin d'y prier et d'y veiller la nuit,
Et d'y manifester la gloire de Sa Transfiguration,
Et de renforcer la Foi de Ses disciples
Dans la victoire éternelle qu'Il obtiendra, Lui le Victorieux.
C'est là qu'Il rayonna de la Lumière divine,
Dispersant les puissantes ténèbres, et illuminant le Thabor;
La Lumière, qu'Il contenait en Lui depuis longtemps
Dont Il avait parcimonieusement donné à voir au monde,
A présent, Il en répandait d'abondants rayons,
Des rayons jubilants, des rayons si doux.
L'éclat de l'humanité, afin de révéler aux cieux,
A la terre et aux hommes, la Divine Vérité.
Que le firmament voie son Maître,
Que la terre reconnaisse Dieu, le Sauveur.
Là aussi descendit le Roi des Cieux
Afin d'y prier et d'y veiller la nuit,
Et d'y manifester la gloire de Sa Transfiguration,
Et de renforcer la Foi de Ses disciples
Dans la victoire éternelle qu'Il obtiendra, Lui le Victorieux.
C'est là qu'Il rayonna de la Lumière divine,
Dispersant les puissantes ténèbres, et illuminant le Thabor;
La Lumière, qu'Il contenait en Lui depuis longtemps
Dont Il avait parcimonieusement donné à voir au monde,
A présent, Il en répandait d'abondants rayons,
Des rayons jubilants, des rayons si doux.
L'éclat de l'humanité, afin de révéler aux cieux,
A la terre et aux hommes, la Divine Vérité.
Que le firmament voie son Maître,
Que la terre reconnaisse Dieu, le Sauveur.
dal web una santa meditazione da autore non noto
La bénédiction des fruits à la Transfiguration (p. Andreas, OCA)
http://stmaterne.blogspot.it/2015/08/la-benediction-des-fruits-la.html
Dopo la Liturgia si usa benedire in chiesa l'uva (o altra frutta
dove l'uva non cresce). Mentre il coro canta Tropario e Kontàkion della
Trasfigurazione, il sacerdote incensa tutto intorno la tavola su cui è stata
disposta l'uva e poi recita questa preghiera (che è nei libri slavi; in quelli
greci ce n'è un'altra similare): «
Dio nostro Salvatore che ti sei degnato chiamare Vigna il tuo
Figlio unigenito e per lui ci hai dato il frutto dell'immortalità, benedici
questo frutto della vigna e fa' di noi, che ne mangeremo, tralci della vera
vigna. Custodisci la nostra vita e concedici la tua pace; coi tuoi doni eterni
corona la nostra esistenza, per le preghiere della purissima nostra Signora, la
Theotókos e sempre Vergine Maria, e di tutti i santi che ti hanno servito in
tutti i tempi. Perché tu sei Dio buono e Filantropo, e a te noi rendiamo
gloria, Padre senza principio, con il Figlio unigenito e con il Santissimo,
Buono e Vivificante Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli. Amìn».
La Deificazione per mezzo della Luce
Credenti, usciamo per primi incontro alla Trasfigurazione di Cristo,
celebrando lietamente questa prefesta ed esclamiamo: Ecco, viene il
giorno della gioia divina, perché il Signore è salito sul monte
Tabor per irradiare lo splendore della sua divinità. Così il 5
agosto la Chiesa prepara i suoi fedeli alla grande festa della
Trasfigurazione. Festa veramente grande in Oriente, dove la luce
taborica è stata sem-pre considerata manifestazione della grazia
increata; è festa antichissima, se già nel IV secolo ne predicavano
san Efrem Siro e san Giovanni Crisostomo; e risale a quel tempo la
prima chiesa cristiana sul luogo dell'evento. In Occidente invece,
la festa sarà introdotta molto tardi, solo nel 1457 dal Papa
Callisto III. Molti sono i motivi su cui gli inni liturgici vogliono
attirare l'attenzione dei fedeli: la manifestazione trinitaria,
seconda dopo quella del battesimo; la 'meta-morfosi' di
Cristo 'splendore del Padre'; il preannuncio della Risurrezione di
Gesù e nostra; la divinizzazione della natura umana, ottenebrata in
Adamo, ed ora illuminata; la connessione tra croce e gloria, poiché
i tre apostoli testimoni della trasfigurazione lo saranno anche
della passione nell'orto degli Ulivi; la supremazia assoluta del
Redentore, Signore dei vivi e dei morti, del passato e del presente,
che sul Tabor ha vicini Mosè ed Elia, rappresentanti la Legge e i
Profeti, di cui Egli è il compimento.
La Trasfigurazione è «festa teleologica per eccellenza, che ci
permette di attendere la Pasqua e di prevedere l'avvenire al di là
della Parusia» . L'effusione di luce che avvolge Cristo sul Tabor,
facendo apparire la bellezza primordiale del creato e l'intero piano
salvifico, giunge fino a noi: Oggi, nella divina Trasfigurazione,
l'intera natura umana brilla di divino splendore ed esclama con
gioia: Il Signore si trasfigura, salvando tutti gli uomini . Ma «il
significato generale di questa festività massima è riassunto in un
breve versetto, l'apostico dei vespri minori: In questo giorno, sul
Tabor, il Cristo trasformò la natura oscurata di Adamo. Avendola
illuminata, la divinizzò. La semplicità di queste poche parole, come
quella del racconto evangelico, ha una profondità straordinaria.
Come in ogni avvenimento della vita del Cristo e come in ogni festa,
qui si ha un compimento e, insieme, una prefigurazione. Forse mai
altrove, se non a Pasqua, questi due elementi appaiono con
altrettanta evidenza e forza. Conviene dunque considerare le tre
dimensioni temporali: passato, presente, avvenire. Il Vecchio non è
verificato che dal Nuovo: "dal frutto si conosce l'albero". Quel che
resta della storia non è giustificato che dall'avvenire, checché
rappresenti per il passato ogni tappa del presente. Orbene, la
storia è diretta verso l'estremo del-l'avvenire, in cui l'umanità
passerà nell'eternità attraverso il fuoco del giudizio. La prova
ontologica, la ragion d'essere della storia sono nello sbocco
metastorico del suo divenire; in altre parole, nella salvezza. E'
solo nella misura in cui il vecchio genera il nuovo, in cui il
vecchio è fecondo e creativo, che è degno di perdurare e resta
attuale. In tal senso, esso fa parte del nuovo, come il bambino che
prolunga i suoi antenati e li completa. Il tempo vero dell'umanità
è, dopo l'esilio, quello della sua risalita verso il Regno eterno,
passando per l'inferno della morte che arresta il tempo e lo
dissolve nella sua "malvagia eternità". Prima della caduta, non vi
era storia, poiché non vi era la morte. Dopo la storia, non vi sarà
più tempo, poiché vi sarà la Vita. La Trasfigurazione trasferisce
l'esistenza umana nella dimensione gloriosa, mostrando ai tre
discepoli vivi dinanzi ai due profeti antichi l'attualità illuminata
del passato e dell'avvenire» .
Troparion — Tone 7
You were transfigured on the mountain, O Christ God, / revealing Your glory to Your disciples as far as they could bear it. / Let Your everlasting Light also shine upon us sinners, / through the prayers of the Theotokos. / O Giver of Light, glory to You!Kontakion — Tone 7
On the Mountain You were Transfigured, O Christ God, / And Your disciples beheld Your glory as far as they could see it; / So that when they would behold You crucified, / They would understand that Your suffering was voluntary, / And would proclaim to the world, / That You are truly the Radiance of the Father!Ô Christ Dieu, Tu T'es transfiguré sur la montagne, Tu as montré à tes disciples ta Gloire autant qu'ils pouvaient la supporter. Que ta lumière éternelle resplendisse pour nous aussi, pécheurs, par les prières de ta Mère, Ô donateur de Lumière, Gloire à Toi !
Kondakion, t. 7
Sur la montagne tu t’es transfiguré * et tes Disciples * contemplèrent ta gloire, ô Christ notre Dieu, * pour autant qu’ils le pouvaient, * afin qu’en te voyant sur la croix * ils comprennent que ta Passion était voulue * et proclament à la face du monde * que tu es en vérité le reflet * de la splendeur et de la gloire du Père.
Ikos
Réveillez-vous de la torpeur dont vous êtes accablés, * ne restez pas toujours couchés sur le sol; * pensées qui inclinez mon âme vers le ba, * élevez-vous vers le sommet de la divine ascension: avec Pierre et les deux fils de Zébédée * empressonsnous de gravir le mont Thabor * de contempler nous aussi la gloire de notre Dieu et d’écouter la voix céleste qu’ils ont eux-mêmes entendue, * si bien quils proclamèrent à la face du monde * celui qui est en vérité le reflet de la splendeur de la gloire du Père.
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