sabato 25 luglio 2015

26 Luglio 2015 Domenica VIII Dopo Pentecoste







Apostolos della Domenica   Lettura della prima epistola di Paolo ai Corinti 1, 10 -17

10 Ora, fratelli, vi esorto, nel nome del Signore nostro Gesù Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare e a non aver divisioni tra di voi, ma a stare perfettamente uniti nel medesimo modo di pensare e di sentire.11 Infatti, fratelli miei, mi è stato riferito da quelli di casa Cloe che tra di voi ci sono contese. 12 Voglio dire che ciascuno di voi dichiara: «Io sono di Paolo»; «io, di Apollo»; «io, di Cefa»; «io, di Cristo». 13 Cristo è forse diviso? Paolo è stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 14 Ringrazio Dio che non ho battezzato nessuno di voi, salvo Crispo e Gaio; 15 perciò nessuno può dire che foste battezzati nel mio nome. 16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato qualcun altro.
17 Infatti Cristo non mi ha mandato a battezzare ma a evangelizzare; non con sapienza di parola, perché la croce di Cristo non sia resa vana.


Apostolos  Divina Liturgia per la memoria di Santa Parasceva di Roma

Lettera di Paolo ai Galati (Gal 3, 23 – 4, 5)

Fratelli, prima che venisse la fede, noi eravamo custoditi e rinchiusi sotto la Legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Così la Legge è stata per noi un pedagogo verso Cristo, perché fossimo giustificati dalla fede. Sopraggiunta la fede, non siamo più sotto un pedagogo. Tutti voi infatti siete figli di Dio mediante la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è Giudeo né Greco, non c’è schiavo né libero, non c’è uomo o donna: voi tutti siete uno, in Cristo Gesù. E se voi appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa. Dico ancora: per tutto il tempo in cui l’erede è bambino, non è per nulla differente da uno schiavo; è padrone di tutto, ma è soggetto a tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre. Così anche noi, quando eravamo bambini, eravamo schiavi degli elementi del mondo. Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il Figlio suo, nato da donna, nato sotto la Legge, per riscattare quelli che erano sotto la Legge, affinché ricevessimo l’adozione a figli.   


Vangelo della Domenica  Vangelo secondo Matteo 14, 14-22
14 Gesù, smontato dalla barca, vide una gran folla; ne ebbe compassione e ne guarì gli ammalati.
15 Facendosi sera, i suoi discepoli si avvicinarono a lui e gli dissero: «Il luogo è deserto e l'ora è già passata; lascia dunque andare la folla nei villaggi a comprarsi da mangiare». 16 Ma Gesù disse loro: «Non hanno bisogno di andarsene; date loro voi da mangiare!» 17 Essi gli risposero: «Non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». 18 Egli disse: «Portatemeli qua». 19 Dopo aver ordinato alla folla di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi verso il cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alla folla. 20 Tutti mangiarono e furono sazi; e si portarono via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. 21 E quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, oltre alle donne e ai bambini.

22 Subito dopo, Gesù obbligò i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull'altra riva, mentre egli avrebbe congedato la gente.


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