martedì 6 novembre 2018

Dai nostri Padri dell'Antico TestamentoChi è il vero Maestro? Rileggendo una pagina del Siracide



Dal libro Siracide -Σοφία Σειράχ (Sofía Seirách) - Sapienza di Sirach- capitolo 39,1-11
1 Differente è il caso di chi si applica
e medita la legge dell'Altissimo.
Egli indaga la sapienza di tutti gli antichi,
si dedica allo studio delle profezie.
2 Conserva i detti degli uomini famosi,
penetra le sottigliezze delle parabole,
3 indaga il senso recondito dei proverbi
e s'occupa degli enigmi delle parabole.
4 Svolge il suo compito fra i grandi,
è presente alle riunioni dei capi,
viaggia fra genti straniere,
investigando il bene e il male in mezzo agli uomini.
5 Di buon mattino rivolge il cuore
al Signore, che lo ha creato, prega davanti all'Altissimo,
apre la bocca alla preghiera, implora per i suoi peccati.
6 Se questa è la volontà del Signore grande,
egli sarà ricolmato di spirito di intelligenza,
come pioggia effonderà parole di sapienza,
nella preghiera renderà lode al Signore.
7 Egli dirigerà il suo consiglio e la sua scienza,
mediterà sui misteri di Dio.
8 Farà brillare la dottrina del suo insegnamento,
si vanterà della legge dell'alleanza del Signore.
9 Molti loderanno la sua intelligenza,
egli non sarà mai dimenticato,
non scomparirà il suo ricordo,
il suo nome vivrà di generazione in generazione.
10 I popoli parleranno della sua sapienza,
l'assemblea proclamerà le sue lodi.
11 Finché vive, lascerà un nome più noto di mille,
quando muore, avrà già fatto abbastanza per sé.



Il Libro del Siracide -Antico Testamento

il Libro del Siracide (greco Σοφία Σειράχ, sofía seirách, "sapienza di Sirach"; latino Siracides) o più raramente Ecclesiastico (da non confondere con l'Ecclesiaste o Qoelet) è un testo contenuto nella Bibbia cristiana (Settanta e Vulgata) ma non accolto nella Bibbia ebraica (Tanakh). Come gli altri libri deuterocanonici è considerato ispirato solo nella tradizione cattolica e ortodossa, mentre è escluso dal canone ebraico e protestante perché considerato apocrifo.
È stato scritto originariamente in ebraico a Gerusalemme attorno al 180 a.C. da "Gesù (o Giosuè) figlio di Sirach", poi tradotto in greco dal nipote poco dopo il 132 a.C. È l'unico testo dell'Antico Testamento del quale è possibile identificare con certezza l'autore.
È composto da 51 capitoli con vari detti di genere sapienziale, sintesi della religione ebraica tradizionale e della sapienza comune.


per una breve presentazione del testo
sta in http://disf.org/editoriali/2018-03


Fra le principali finalità dei libri sapienziali, il Siracide e i Proverbi in particolare, vi era quella di contribuire alla formazione dei giovani, quasi un prontuario di consigli di vita per svolgere con profitto un lavoro, formare una famiglia, educare i figli, muoversi oculatamente nella società distinguendo gli amici leali dai fannulloni e dagli intriganti. Erano i libri di testo, per dirlo in qualche modo, sui quali studiava la futura classe dirigente. Varie pagine fanno riferimento al rapporto fra insegnante e discepolo, esponendo le virtù dell’uno e dell’altro e gli opportuni suggerimenti affinché il sapere venisse efficacemente trasmesso lungo le generazioni. Il cap. 39 del libro del Siracide ci offre in proposito una pagina istruttiva, nella quale si illustrano le caratteristiche del “maestro” (cf. Sir 39,1-11). 

per una presentazione complessiva del Libro del Siracide
http://www.oblati.org/public/doc_file/20100711083042.pdf



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