San Silvano l’Athonita (+ 1937) Attorno a ll’amore
Fintanto
che non prega per i suoi nemici l’anima non avrà mai pace. L’anima alla quale
la Grazia di Dio ha insegnato a pregare, ama con compassione ogni creatura e
particolarmente gli uomini. Sulla Croce, il Signore ha sofferto per gli uomini
e la sua anima ha conosciuto l’agonia per ciascuno di noi. Il Signore mi ha
insegnato l’amore per i nemici. Senza la Grazia divina non riusciamo ad amare i
nemici ma è lo Spirito Santo che c'insegna ad amarli. Da quel momento abbiamo
compassione perfino per i demoni perché si sono distaccati dal bene perdendo
l’umiltà e l’amore di Dio.
Ve ne
supplico, fate una prova! Se qualcuno vi offende, o vi disprezza, o vi priva di
quanto vi appartiene, o perseguita la Chiesa, pregate il Signore dicendo:
"Signore, noi siamo tutte creature tue; abbi pietà dei tuoi servi e
volgili al pentimento". Allora avvertirai percettibilmente la Grazia nella
tua anima. All’inizio devi forzare il tuo cuore ad amare i nemici. Quando il
Signore vede la tua buona intenzione, t’aiuterà a compierla e la tua stessa
esperienza t’istruirà. Ma colui che pensa male dei suoi nemici non ha l’amore
di Dio e non Lo ha conosciuto.
Quando
pregherai per i tuoi nemici, la pace scenderà su di te e, facendo ciò, una
grande Grazia divina vivrà in te. Non dico che sarà perfetta ma sarà
sufficiente per salvarti. Tuttavia se lanci ingiurie contro i tuoi nemici è
solo segno che vive in te uno spirito malvagio il quale ti introduce malvagi
pensieri dal momento che, come dice il Signore, è dal cuore che provengono i
pensieri buoni e quelli malvagi.
Un uomo
buono pensa: "Qualque uomo che si allontana dalla verità si perde",
ed è per questo che sente pietà per lui. Ma l’uomo che non è stato istruito
dallo Spirito Santo ad amare non pregherà certamente per i suoi nemici. Colui
che ha imparato dallo Spirito Santo ad amare, soffrirà per tutta la sua vita per
coloro che non si vogliono salvare; verserà molte lacrime per gli uomini e la
Grazia divina gli darà forza per amare i suoi nemici. Se tu ancora non li ami,
almeno non li rimproverare aspramente e non maledirli e questo sarà già un
progresso. Ma se qualcuno li maledice e li offende, è chiaro che in esso è
presente uno spirito malvagio. Se non se ne pente quando morirà andrà dove
dimorano tutti gli spiriti malvagi. Possa il Signore preservare ogni anima da
una simile disgrazia!
Comprendete,
è molto semplice! Sono da compiangere coloro che non conoscono Dio o che vi si
oppongono; il mio cuore soffre per loro e dai miei occhi cadono lacrime.
Attraverso lo Spirito Santo possiamo già da ora vedere chiaramente sia il
Paradiso che i tormenti. Ecco perchè il Signore stesso ha detto: "Il Regno
di Dio è dentro di voi" (Lc 7,21). Così è già da qui che inizia la vita
eterna. Allo stesso modo anche i tormenti eterni iniziano già da ora.
L’orgoglio
ci fa perdere la Grazia e, allo stesso tempo, l’amore per Dio e l’audacia nella
preghiera; l’anima è allora tormentata da malvagi pensieri e non comprende che
bisogna umiliarsi e amare i nemici per poter piacere a Dio.
Ti
dici: "Il nemico perseguita la nostra Santa Chiesa. Come potremo
amarlo?" A questo io ti rispondo "La tua povera anima non ha
conosciuto Dio; essa non ha conosciuto come Egli ci ama e con qual desiderio
attende che gli uomini si pentano per essere salvati. Il Signore è amore, ha
donato sulla terra il Santo Spirito che insegna all’anima ad amare i nemici e a
pregare per essi affiché siano pure loro salvati. È questo l’amore. Ma se
vengono giudicati solo attraverso le loro azioni meriterebbero d’essere
castigati.
Gloria
al Signore perché ci ama così tanto che, attraverso lo Spirito Santo, ci
perdona i peccati e ci rivela i suoi misteri.
Il
Signore ci ha comandato: "Amate i vostri nemici" (Mt 5,44). Ma com’è
possibile amarli quando fanno del male? E come amare coloro che perseguitano la
Santa Chiesa?
Quando
il Signore camminava verso Gerusalemme i samaritani rifiutarono d’accoglierlo.
Giovanni il Teologo e Giacomo erano pronti a fare scendere fuoco dal cielo per
punirli per questo. Ma il Signore disse loro con bontà: "Non sono venuto
per condannare gli uomini ma per salvarli" (Lc 9, 54-56). Così pure noi
non dobbiamo avere altro pensiero: che tutti siano salvati. L’anima ha
compassione per i nemici e prega per loro perché si sono allontanati dalla
verità e vanno all’inferno. Ecco cos’è l’amore per i nemici. Quando Giuda
pensava di tradire il Signore, il Signore lo riprese con bontà. Così pure noi
dobbiamo agire con bontà verso coloro che si perdono e saremo salvati dalla
misericordia di Dio.
Si
conosce l’amore solo attraverso lo Spirito Santo. L’anima conosce lo Spirito
Santo per la caratteristica della sua pace e della sua dolcezza. Oh, come
dobbiamo ringraziare Dio per il suo grande amore per noi! Pensate, allora,
fratelli amatissimi, è ad un’anima peccatrice che il Signore dona lo Spirito
Santo e permette di conoscere la sua bontà. Per conoscere Dio non occorre
possedere ricchezze, bisogna solamente amare il proprio prossimo con spirito
umile. Il Signore ci donerà di poterLo conoscere. Cosa esiste di più prezioso
di questa conoscenza? Conoscere Dio, sapere come Egli ci ama, come Egli ci
eleva spiritualmente?
Si
potrà mai trovare un padre disposto a morire su una croce per i crimini dei
suoi figli? Normalmente un padre è rattristato e piange per i figli che devono
essere castigati a causa di crimini commessi. Ma, nonostante abbia pietà per i
propri figli, dirà loro: "Non avete agito bene, è giusto che siate puniti
per le vostre azioni malvage".
Il
Signore non ci dirà mai questo. A noi, come all’Apostolo Pietro, dirà: "Mi
ami?". Ugualmente, in Paradiso, chiederà a tutti. "Mi amate?". E
tutti risponderanno: "Sì, Signore, noi ti amiamo. Ci hai salvato per le
tue sofferenze e ora ci hai dato il Regno dei Cieli".
E in
Cielo nessuno si vergognerà, come si vergognarono Adamo ed Eva dopo la caduta.
Non ci sarà che dolcezza, amore e umiltà. Non un’umiltà che vediamo ora dal
momento che ci umiliamo quando sentiamo dei rimproveri o quando ci sentiamo
peggio di tutti. Tutti avranno l’umiltà di Cristo che è inconcepibile agli
uomini tranne a coloro che l’hanno conosciuta attraverso lo Spirito Santo.
Non
arrivo a capire perché gli uomini non chiedono la pace del Signore. Il Signore
ci ama talmente che non ci rifiuterà nulla. Un tempo non lo sapevo e pensavo:
Può mai il Signore occuparsi di me dal momento che l’ho così offeso? Ma la mia
anima è stata riempita dall’amore divino e dalla dolcezza dello Spirito Santo e
con una tale profusione che il Signore mi ha chiesto: "Vuoi che ti doni
ancora il mio amore e la Grazia dello Spirito Santo?". La mia anima ha
detto: "Vedi, Signore, non lo posso sopportare altrimenti morirò". E
se la meravigliosa bontà del Signore è così generosa per un peccatore cosa
diremo per i Santi? Che genere di Grazia devono possedere?
Qualcuno
forse si domanderà: "Perché il Signore non mi ama così e non dona pure a
me una simile Grazia?". Un eremita domandò a Sant’Antonio: "Perché
Abba Antonio tu fai meno sforzi di me ma ha una gloria maggiore della
mia?" A ciò Sant’Antonio rispose: "Perchè amo Dio più di te".
Anche
noi dobbiamo pensare a questo e ricordarci che colui che ama Dio ama pure il
suo fratello come dice San Giovanni il Teologo (I Gv 4, 21). Così quando
qualcuno ci offende bisogna pregare per lui come per se stessi fintanto che
divenga un’abitudine. Per noi stessi non possiamo fare nulla ma il Signore ci
assiste perché ci ama.
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