La lampada posta sul candelabro è la
vera luce del Padre, quella che illumina ogni uomo che viene nel
mondo: il
nostro Signore Gesù Cristo, che prendendo la nostra carne,
s'è fatto e s'è chiamato lampada. Colui cioè che è
per natura
Sapienza e Parola del Padre; colui che nella Chiesa di Dio è
proclamato dalla fede; colui che è
esaltato e fatto risplendere tra
i popoli con una vita virtuosa grazie all'osservanza dei
comandamenti, e che brilla
per tutti quelli che sono nella casa, cioè
in questo mondo. Così infatti afferma lo stesso Dio e Verbo: Nessuno
accende una lucerna e la mette
sotto il moggio, ma
sul candelabro, dove brilla
per tutti quelli che sono nella casa
(Mt.
5, 15). Egli chiama evidentemente se stesso lucerna, in
quanto è Dio per natura e s'è fatto carne secondo
l'economia della
salvezza... Credo che anche il grande Davide pensasse a questo quando
chiamò lucerna il
Signore, dicendo: Lucerna
per i miei piedi è la
tua legge, e luce
sui miei sentieri (Sal. 118,
105). Il mio Salvatore e
mio Dio è liberatore dalle tenebre
dell'ignoranza e del vizio: è per questo che anche dalla Scrittura è
stato detto
lucerna. Lui solo, dissipando quale lucerna la caligine
dell'ignoranza e le tenebre del peccato, si è fatto per tutti
cammino di salvezza. Mediante la virtù e la conoscenza, egli porta
al Padre quelli che vogliono percorrere
questa via di giustizia con
l'osservanza dei comandamenti di Dio.
Quanto al candelabro, è la
Santa Chiesa. Basata sulla sua predicazione, la Parola di Dio splende
e illumina con
lo sfavillio della verità tutti quelli che si trovano
in questo mondo, come fossero in una casa, riempiendo le menti
di
tutti della conoscenza di Dio...
La Parola non vuole in nessun
modo essere tenuta sotto il moggio: essa vuoi essere posta ben in
alto, dove più
sublime è la bellezza della Chiesa. Tenuta infatti
sotto la lettera della Legge come sotto un maggio, la Parola
lasciò
tutti privi della luce eterna, senza dare la contemplazione
spirituale a quanti cercavano di svestirsi del
senso ingannevole,
capace soltanto d'illusione, atto a percepire solo le cose
corruttibili. Ma posta sul
candelabro che è la Chiesa, cioè sul
culto razionale nello Spirito, essa illumina tutti... Perché la
lettera, se non è
compresa spiritualmente, ha solo il senso limitato
della sua espressione, e non permette alla forza di quel che è
stato
scritto di aprirsi una strada verso l'intelligenza...
Se
accendiamo dunque la lucerna, cioè la Parola luminosa della
conoscenza, con la contemplazione e con la
azione, non mettiamola
sotto il moggio, al fine di non essere condannati per aver
circoscritto entro la lettera
!'incomprensibile forza della Sapienza.
Mettiamola piuttosto sopra il candelabro, cioè sulla santa Chiesa,
sulla
sommità della vera contemplazione, perché possa far
risplendere su tutti la luce della divina verità.
* Quesito
63 a
Talassio
http://paolaserra97.blogspot.it/2014/01/la-lucerna-sul-candelabro-san-massimo.html
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