venerdì 19 agosto 2016
E Abbà disse....20 agosto 2016 Teofane il Recluso
" Quando avverti l'impulso di fare qualche cosa in modo sempre più rapido, sappi che ciò viene dal nemico per tuo danno o beffa, anche se ciò potrebbe apparire come luminoso."
(San Teofone il Recluso)
"Tieni l'intelletto occupato con la memoria di Dio o cammina nella presenza Divina"
(San Teofane il Recluso)
San TEOFANE IL RECLUSO DIARIO DELLA PREGHIERA
"Nessuno può evitare le tentazioni, ma è possibile evitare le cadute, non da soli, ma con Dio. Il cuore è dentro di noi, ma vi è anche un pellegrinaggio per arrivare al cuore, talvolta lungo, molto lungo."
"Hai esaminato il caso di una speranza fallita? Guai, come è desolante! L'hanno sperimentato le vergini stolte. Speravano di incontrare lo sposo e non vi sono riuscite. Questo, in sé, non sarebbe così pesante. potrebbero consolarsi con la speranza di vederlo in qualche modo. Ma il guaio sta nel fatto che lo stesso Sposo le ha ripudiate per sempre. Queste vergini non erano peccaminose ma mancava loro qualche cosa di molto necessario. Che cosa? Dobbiamo pensarci ora, quando c'è ancora tempo per rimettere in ordine ciò che manca, per non avere noi stessi una tale esperienza."
Fu detto dell'antico Israele: È divenuto pingue, largo, "ma ha dimenticato il Signore". Lo stesso vale anche per i figli del nuovo Israele, quando essi, contenti di ciò che possiedono, vivono nell'incuria e nella negligenza nel soddisfare il Signore; sono sazi e riposano.
Il nemico fa dell'anima dell'impenitente un fosso di scarico dove egli getta ogni straccio
Può accadere che la liturgia sia esteriormente ben ordinata, ma interiormente disordinata. Tale può essere anche lo stato di colui che la celebra: esternamente si comporta come si deve, ma internamente è come diviso
Bisogna mescolare dentro di noi due sentimenti: quello di sentirsi un uomo perduto e quello di sentirsi uomo salvato.
il nemico, per tentarci, si uniforma al carattere degli uomini: con gli intellettuali agisce in un modo, con gli emotivi in modo diverso. E non suggerisce sempre una cosa cattiva, è contento quando riesce a occupare l'attenzione con delle sciocchezze. Gli importa solo di far distrarre l'attenzione dallo scopo principale, dall'unico necessario, facendo perdere tempo; tutto ciò è vantaggioso per lui.
Una cosa è riflettere sui temi della fede e altra è credere. Nel credere non si aggiunge nulla di nuovo, ma vi è un altro atteggiamento del cuore e un altro gusto delle cose conosciute.
Nella nostra situazione presente le tentazioni sono necessarie. Ci troviamo in una situazione di cattività. Siamo come uno che riesce a fuggire dal castello nemico, ma, finché non raggiunge le frontiere della propria patria, deve soffrire ancora molto; così è anche per noi.
Quando finisci di pregare, non pensare di essere del tutto libero, ma rimani come se fossi sempre nella liturgia, affinché la tua mente sia sempre vigilante e il pensiero casto.
Sii attento! Il nemico continuamente si sforza di impedirci questo bene, tutti i suoi sforzi sono diretti a questo. Il suo primo sforzo è quello di suggerirci alcune opere e di convincerci a eseguirle. Possono anche non essere cattive, ma il male consiste nel fatto che occupano la mente e il sentimento, distraggono dall'obiettivo principale, spingono a collocarlo in secondo piano, ossia a dimenticarlo per qualche tempo. Questo è molto pericoloso, specialmente la dimenticanza.
Il suo secondo sforzo è quello di dare soddisfazione alla carne, permettere la negligenza nel cibo, nel dormire, nel riposare, permettersi un cammino non controllato e la libertà nell'evoluzione dei sentimenti. Tutto questo può sembrare poco importante, ma è molto distruttivo. Fà attenzione a entrambe le tentazioni.
Prega in questo modo:
"Signore, Dio Padre onnipotente, nelle tue paterne viscere degnati di includere anche me.
Signore, Dio Figlio Redentore, aspergi con il tuo divino sangue anche me.
Signore, Spirito santo vivificante, vivifica con la tua divina grazia anche la mia anima resa morta con i peccati.
Santa Trinità, una e indivisa, Dio unico onnipresente e tutto penetrante, volgi il tuo occhio misericordioso su di me, appesantito da molti peccati, e procurami la salvezza, a causa del tuo nome".
Chi ripone la sua speranza nel Signore deve sentirsi come uno che si trova in una fortezza inaccessibile, protetto da tutti i nemici, o come si sente uno che è stato accettato sotto la protezione di un potente imperatore e da lui difeso.
Quando l'anima è profondamente tormentata dal passaggio di qualche passione, essa perde lo stato pacifico e per un lungo tempo, diviene scomposta, malferma, incapace di pregare. Il Signore l'ha abbandonata ed essa si agita. La penitenza e lo sforzo di concentrazione servono a prepararsi, ma è la santa comunione che restituisce la disposizione doverosa dell'anima.
Il testo completo del DIARIO DELLA PREGHIERA
http://www.novena.it/esicasmo/teofane_il_recluso/indice_diario_preghiera.htm
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