martedì 14 agosto 2018

Dalle Catechesi di Neofito il recluso sulla santa augusta, beata Dormizione di Maria Santissima Madre di Dio

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Ecco l'augusta, veneranda e beata Dormizione della tuttasanta  Madre di Dio; ecco, il santuario della divinità che è principio di vita oggi ascende alla vita senza fine; la Sposa del Re delle celesti potenze è trasportata ai talami celesti, la fiaccola ritorna alla luce che non tramonta; ecco, il palazzo del Re della gloria sale ai magnifici regali conviti, il trono del Re increato è riportato alla casa del Re; ecco, la mensa immacolata e pura ci invita tutti a banchettare, a dissetarci, ad essere illuminati. Ci pone innanzi il pane di vita, mesce nella coppa una bevanda purificatrice: "Ecco il pane, dice, che per mezzo mio vi è dato, ecco il calice colmo dal suo puro costato che dona la vita". Ad alta voce Ella ci esorta: "Orsú mangiate il mio pane che dà la vita; non mangiate pane non nostro, per non morire. L'allettante pane del peccato è mortifero, e colui che lo porge è un omicida. Ma io, che per natura sono vita, vi offro un pane di vita. Mangiate dunque degnamente del mio pane, per non morire, e bevete il vino che vi ho versato, e inebriatevi "dell'abbondanza della mia casa". Così spiritualmente ci parla la Madre della vita. Da parte nostra, studiamoci di onorare coi fatti e con le parole la sua Dormizione veneranda, degna d'onori divini, davvero beata  e immacolata. Coi fatti onoreremo la Tutta pura e intemerata, mediante una vita intemerata e un comportamento puro; con le parole poi, proclamandole: Ti diciamo beata, noi, generazioni tutte, o Madre della vita, come tu stessa hai profetizzato. Ti diranno sempre beata, ma soprattutto oggi, le schiere degli angeli e le folle dei mortali. Tutto il corso della tua vita si svolse beato e immacolato: in modo beato, mirabile, per dono di Dio sei stata concepita, generata e nutrita; in modo beato e ineffabile hai pure concepito il Verbo beato, e dopo aver dato alla luce l'inenarrabile al di là di ogni parola ed intendimento, sei rimasta prodigiosamente Vergine come prima del parto. Giustamente dunque, o Beatissima, tutte le generazioni ti dicono beata. Poiché dunque fu tutto beato, e immensamente beato, quanto ti riguardava, ti toccò in sorte una fine ugualmente beata e veneranda: ricevesti un premio celeste dal tuo Signore, che per grazia ti era Figlio; per onorare la tua salma si riunì in aria il coro degli apostoli, mentre scendevano dal cielo, volando, gli eserciti degli angeli insieme al tuo Figlio e Signore, nelle cui sante mani consegnasti il tuo spirito. Quale mortale dunque potrebbe degnamente lodare te, che il Dio Verbo glorificò e le potenze celesti e i cori degli apostoli, ieri, ora e sempre dicono beata, perché Madre di Dio? O Sposa beata, intatta, immacolata, divinamente accetta del Padre immortale, o ricettacolo del divino Paraclito, o Madre del Re della gloria.

NEOFITO il Recluso (Νεόϕυτος ὀ "Εγκλειστος). - Monaco ciprioto, nato a Leucara nel 1134: dopo aver fatto un pellegrinaggio in Terrasanta, si rinchiuse nel 1159 in una caverna presso Pafo.
Nel Tipico del monastero da lui fondato (detto Εγκείστρα) enumera le sue opere, che erano complete in 16 volumi, di cui i più estesi erano i tre volumi di panegirici (ci è pervenuto solo il primo contenente 30 discorsi). Altri volumi contenevano lettere edificanti, commenti ai salmi e ai canoni delle dodici solennità, 6 discorsi sull'Exaemeron, catechesi, poesie liturgiche. È importante la sua lettera Sulle sciagure di Cipro, in cui lamenta la condizione di quella popolazione ortodossa sotto la signoria latina.

Bibl.: L. Petit, Vie et ouvrages de N. le R., in Échos d'Orient, II (1898), pp. 257-268; H. Delehaye, Saints de Chypre, in Analecta Bolland., XXVI (1907), pp. 162-297; I. Ch. Chatziioannu, ‛Ιστορία καὶ ἕργα Ν., Alessandria d'Egitto 1914.

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