martedì 11 aprile 2017

L'unzione di Betania San Cromazio di Aquileia. « Tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento



 



Questa icona di San Cromazio d'Aquileia è il dono del Patriarca Bartolomeo per la Basilica di Aquileia, in ricordo dell'aiuto dato da Cromazio al predecessore del Patriarca sulla sede di Costantinopoli, San Giovanni Crisostomo
 
 

San Cromazio di Aquileia. 


« Tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento »


Dopo aver unto i piedi del Signore, la donna non li ha asciugati con un panno, ma con i suoi capelli, per onorare meglio il Signore... Come uno, assetato, beve l’acqua di un fonte zampillante, questa santa donna ha bevuto alla fonte della santità una grazia deliziosa, per placare la sete della sua fede.

Nel senso allegorico o mistico però, questa donna prefigurava la Chiesa, che ha offerto a Cristo la devozione piena e totale della sua fede... Una libbra contiene dodici once. È questa dunque la misura dell’unguento posseduto dalla Chiesa, che ha ricevuto, come un unguento prezioso, l’insegnamento dei dodici apostoli. Cos’è più prezioso infatti dell’insegnamento degli apostoli che contiene la fede in Cristo e la gloria del Regno dei cieli? Per di più, viene detto che tutta la casa si riempì del profumo dell’unguento, perché il mondo intero è stato riempito dell’insegnamento degli apostoli: “Per tutta la terra”, come sta scritto, “si diffonde la loro voce e ai confini del mondo la loro voce” (Sal 18,8).

Leggiamo nel Cantico dei Cantici questa parola che Salomone fa dire alla Chiesa: “Profumo olezzante è il tuo amore” (1,3). Non senza ragione il nome del Signore è chiamato “profumo olezzante”. Un unguento, lo sapete, finché è conservato in un vaso, custodisce in sé la fortezza del suo profumo; ma appena viene versato o vuotato, allora diffonde il suo profumo odoroso. Allo stesso modo, il nostro Signore e Salvatore mentre regnava in cielo con il Padre, era ignoto al mondo, sconosciuto quaggiù. Ma quando, per la nostra salvezza, si è degnato di abbassarsi, scendendo dal cielo per assumere un corpo umano, allora ha sparso nel mondo la dolcezza e il profumo del suo nome.
 
 Discorsi 11 ; SC 154, 215

 
 
 



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