Chi dunque sa di essere
preposto ad altri, non sopporti a malincuore che qualcuno gli sia superiore, ma
l`obbedienza, che esige (dagli altri), egli per primo la attui: e come non
vuole sopportare un peso grave, cosí non osi imporre agli altri un carico
insopportabile (cf. Mt 13,4).
Siamo infatti discepoli di un maestro umile e mite, che ci dice: "Imparate
da me che sono mite e umile di cuore, e troverete pace per le vostre anime. Il
mio giogo infatti è soave, e il mio peso leggero" (Mt 11,29s). E come esperimenteremo ciò, se non attueremo quello
che dice lo stesso Signore: "Chi fra voi è il maggiore, sarà vostro
servo" (Mt 23,11s)?
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