mercoledì 1 novembre 2017

La Divina Liturgia nelle tradizioni delle chiese cristiane: Il Prefazio Parte I



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Nella Divina Liturgia di San Giovanni Crisostomo 

S. Degno e giusto è cantarti, benedirti, lodarti, renderti grazie e adorarti in ogni luogo del tuo dominio. Tu infatti sei Dio ineffabile, inconoscibile, invisibile, inattingibile; sempre esistente, sempre uguale, tu, e il Figlio tuo unigenito, e il tuo Spirito santo. Tu ci hai tratto dal non essere all'essere e, caduti, ci hai ristabilito, e non hai mancato di far di tutto fino a ricondurci al cielo ed elargirci il tuo regno venturo. Per tutto questo noi rendiamo grazie a te, e al Figlio tuo unigenito, e al tuo Spirito santo, per tutto ciò che sappiamo e che non sappiamo, per i benefici manifesti e quelli immanifesti operati per noi. Ti rendiamo grazie anche per questo servizio che hai voluto accettare dalle nostre mani, anche se stanno davanti a te migliaia di arcangeli e miriadi di angeli, i cherubini e serafini dalle sei ali e dai molti occhi, innalzandosi, alati,
S. Cantando, esclamando, gridando l'inno trionfale e dicendo:
C. Santo, santo, santo, il Signore Sabaoth; pieno è il cielo e la terra della tua gloria. Osanna negli eccelsi. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna negli eccelsi.

Nella Divina Liturgia di San Basilio

S. Esistente, Signore, Dio Padre onnipotente e adorato, degno è davvero, giusto e congruo alla magnificenza della tua santità lodare, cantare, benedire, adorare, render grazie, glorificare in te l’unico Dio realmente esistente, e offrirti con cuore contrito e spirito di umiltà questo nostro culto razionale, poiché sei tu che ci fai grazia di conoscere la tua verità. E chi è in grado di riferire le tue opere potenti, far udire tutte le tue lodi e narrare tutte le tue meraviglie in ogni istante? O Sovrano dell’universo, Signore di cielo e terra e di ogni creatura percepita e non percepita, tu che siedi sul trono di gloria e guardi sugli abissi, eterno, invisibile, incomprensibile, incircoscritto, tu sei il Padre del Signore nostro Gesù Cristo, gran Dio e Salvatore, speranza nostra; egli è immagine della tua bontà, sigillo pari al modello, e in se stesso rivela te, il Padre; è verbo vivente, Dio vero, sapienza da prima dei secoli; è vita, santificazione, potenza, luce vera; da lui lo Spirito santo si è manifestato Spirito della verità, carisma dell’adozione, pegno della futura eredità, primizia dei beni eterni, forza vivifica, fonte della santità; ogni creatura razionale e intelligente, ricevendo da lui vigore, ti serve e ti innalza il perpetuo canto di gloria, poiché tutte le cose ti sono servitrici. Te infatti lodano gli angeli, gli arcangeli, i troni, le dominazioni, i principati, le virtù, le potenze e i cherubini dai molti occhi. Te assistono tutt’intorno i serafini, sei ali l’uno e sei ali l’altro: con due coprono il volto, con due i piedi e con due volano; gridano l’uno e all’altro con labbra inesauste e con canti di gloria mai silenti.
 
 
S. Cantando, esclamando, gridando l’inno trionfale e dicendo:
C. Santo, santo, santo, il Signore Sabaoth; pieno è il cielo e la terra della tua gloria. Osanna negli eccelsi. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna negli eccelsi.


Nella Divina Liturgia di San Giacomo 

S. E' veramente degno e giusto, conveniente e dovuto, lodare Te, inneggiare a Te, benedire Te, adorare Te, rendere grazie a Te, Creatore di tutte le creature visibili e invisibili, tesoro dei beni eterni, fonte di vita e di immortalità, Signore e Dio di tutte le cose; Te cantano i cieli dei cieli e le loro schiere, il sole, la luna e tutto il coro delle stelle, la terra, il mare e tutto ciò che è in essi. Gerusalemme, l'assemblea celeste,e chiesa dei primogeniti scritti nei cieli, gli spiriti dei giusti e dei Profeti, le anime dei Martiri e degli Apostoli; gli Angeli, gli Arcangeli, i Troni, le Dominazioni, i Principati, le Potestà, le Virtù terribili, i Cherubini dai numerosi occhi, i Serafini dalle sei ali, che con due ali coprono i loro volti, con due i piedi e con due sì librano gridando l'un l'altro con labbra inesauste le lodi interminabili.  
A voce alta: SACERDOTE: L'inno trionfale delle tua gloria meravigliosa a gran voce cantano, esclamano, lodano, gridano e dicono: POPOLO:Santo, santo, santo, il Signore Sabaoth; pieno è il cielo e la terra della tua gloria. Osanna negli eccelsi. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna negli eccelsi.


Nella Divina Liturgia di San Marco  (L’antichissima anafora alessandrina attribuita all’evangelista Marco fu certamente usata dagli ortodossi romani in Sicilia e nel resto della Grande Grecia, ancora in tarda età.)


 [E’ veramente degno e giusto, nostro dovere e utile alle anime nostre, rendere lode a te, unico vero Sovrano, Signore Dio, Padre onnipotente, inneggiare a te, renderti grazie, proclamare i tuoi prodigi, notte e giorno, con bocca che non si stanca, con labbra che non sanno tacere, con un cuore che non si appaga. Tu hai creato il cielo e tutto ciò che si trova nel cielo, la terra e quanto si trova sulla terra, i mari, le sorgenti, i fiumi, i laghi e quanto si trova in essi. Tu hai creato l’uomo a tua immagine e somiglianza e l’hai messo in possesso del paradiso delle delizie. Quando egli ha disubbidito alla tua volontà, tu non lo hai disprezzato, o Buono, non l’hai abbandonato, ma lo hai richiamato con la Legge, lo hai istruito per mezzo dei profeti, e infine lo hai riplasmato con questo tremendo, vivificante e celeste mistero, per mezzo della tua Sapienza, la vera luce, l’unigenito Figlio, Dio nostro Signore, Dio e Salvatore Gesù Cristo. Per mezzo suo rendiamo grazie a te, assieme a lui e allo Spirito Santo, e offriamo questo culto spirituale e incruento. Te lo offrono, Signore, tutti i popoli, dall’oriente all’occidente, dal settentrione al mezzogiorno, perché grande è il tuo nome tra tutto le genti e in ogni luogo si offrono al tuo nome incenso, sacrificio puro e offerte. Noi ti preghiamo e ti supplichiamo, o Buono amico dagli uomini: ricordati della santa Chiesa, una, cattolica e apostolica, diffusa da un confine all’altro della terra; di tutti i popoli e del tuo gregge. Accorda a tutti i cuori la pace che viene dall’alto e donaci anche la grazia e la pace nel corso di questa vita. Regola nella pace la nostra Nazione, il Governo, l’Esercito, chi ci sta accanto e ogni nostra azione. Re della pace, da’ a noi la tua pace; sii nostro padrone nella concordia e nella carità: noi non conosciamo altro Dio al di fuori di te, il tuo nome invochiamo. Da’ vita alle nostre anime, perché su di noi e su tutto il tuo popolo non prevalga la morte del peccato. Nella tua misericordia e compassiono visita e guarisci i nostri malati, allontana da loro e da noi ogni morbo, malattia o debolezza. Fa’ alzare dal letto chi vi giace ormai da tempo e guarisci chi è tormentato da impuri spiriti. Abbi pietà e libera tutti i carcerati, i condannati ai lavori forzati, gli esiliati, gli imputati e tutti quelli che sono afflitti da amara servitù o debiti. Tu infatti sei il nostro Dio; tu che spezzi le catene, rialzi gli abbattuti, speranza dei disperati, aiuto degli abbandonati, risurrezione dei caduti, porto dei naufraghi, vendicatore dei perseguitati. A tutti i cristiani afflitti e tribolati concedi misericordia, remissione e sollievo. Medico delle anime e dei corpi nostri, cura le nostre malattie dell’anima e le infermità corporali. Tu che vegli sull’umanità, visitaci e guariscici per l’opera della tua redenzione. Guida in ogni viaggio per mare, sui fiumi, per terra, i nostri fratelli che stanno per partire o che sono già in viaggio; guidali a destinazione sicura, fatti loro compagno di viaggio e fa’ che possano tornare ai loro cari con gioia e anche essi pieni di salute. Conserva anche il cammino di questa nostra vita tranquillo e immune di ogni danno. Invia una pioggia benefica dove ne manca e ne è bisogno: rallegra e rinnova la faccia della terra con la sua caduta, affinché il suo scroscio rallegri ogni germe. Alza il livello dei fiumi sino a giusta misura, rinnova e rallegra con il loro scorrere la faccia della terra e irrigane i solchi, moltiplica i germogli. Benedici, Signore, i frutti della terra; conservali sani e intatti, siano anche per noi sementi ricchi di raccolto. Benedici, Signore, l’arco dell’anno nella tua bontà, per i poveri del tuo popolo, per la vedova e l’orfano, per gli stranieri e gli emigranti, per noi tutti che speriamo in te e invochiamo il tuo santo nome. Gli occhi di tutti sono rivolti verso di te e tu dai loro il cibo a suo tempo. Tu che nutri ogni vivente, riempi di gioia e allegria i nostri cuori in modo che, non mancando mai del necessario, possiamo abbondare in opere buone, in Cristo Gesù, nostro Signore. Re dei re, Signore dei signori, concedi ai nostri governanti cui hai affidato di reggere la terra, un governo pacifico, coraggioso e giusto; ispira nei loro cuori il bene per la tua santa Chiesa cattolica e apostolica e per tutto il popolo cristiano, affinché noi pure, in questa loro pace, trascorriamo piamente e degnamente una vita quieta e tranquilla. Dona riposo alle anime dei nostri padri e fratelli che si sono addormentati nella fede di Cristo, Signore Dio nostro, memore di coloro che ci hanno preceduto da secoli: progenitori, padri, patriarchi, profeti, apostoli, martiri, confessori, vescovi, santi giusti, e ogni anima giusta che ha perseverato sino alla fine.] In modo particolare ricordati, Signore, della tutta santa, purissima, più che benedetta, gloriosa Signora nostra e sempre vergine Maria.
T   Ave, o piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, perché hai partorito il Salvatore delle anime nostre.
Mentre il diacono legge i dittici, il sacerdote continua:
S   [Sovrano Signore, Dio nostro, concedi riposo a tutti questi defunti nelle tende dei tuoi santi, nel tuo regno, e largisci loro i beni da te promessi, che occhio non ha mai visto, né orecchio mai sentito e in cuor d’uomo non sono mai entrati e che tu, o Dio, hai preparato per chi ama il tuo santo nome. Dona riposo alle loro anime, rendile degne del regno dei cieli, concedi a noi una morte cristiana benaccetta, senza peccato, e una parte di eredità assieme a tutti i tuoi santi. Accetta, o Dio, sul tuo santo altare, sovraceleste e spirituale, nell’alto dei cieli, per la mano del tuo santo arcangelo, le azioni di grazie, le offerte e i sacrifici di chi ti offre molto o poco, di nascosto o in pubblico, ma anche di chi vorrebbe, ma non possiede, e di chi oggi ha portato la sua offerta, come hai accettato i doni di Abele il giusto, il sacrificio di Abramo nostro padre, l’incenso di Zaccaria, l’elemosina di Cornelio e le due monetine della vedova. Accetta ciò che ti offrono in azione di grazie: essi ti offrono beni terreni: da’ loro beni celesti; essi ti offrono cose che si consumano: da’ loro beni eterni. Conserva il nostro santo vescovo N. che hai destinato a reggere la tua santa Chiesa cattolica e apostolica: conservalo in pace per molti anni perché possa esercitare il santo sacerdozio che gli hai affidato secondo la tua santa e beata volontà, dispensando con ortodossia la tua parola di verità. Ricordati di tutti gli ortodossi vescovi, sacerdoti, diaconi, ipodiaconi, lettori, cantori, monaci, monache, vedove e laici. Ricordati dalla pace e della sicurezza di Gerusalemme, la santa città di Gesù Cristo nostro Dio, della capitale, di questa città, di ogni città e  paese, e di chi vi abita con ortodossa fede cristiana. Ricordati, Signore, di ogni anima afflitta e tribolata che invoca l’aiuto e la misericordia divina, e riporta sulla retta via gli erranti. Ricordati, Signore, dei nostri fratelli in prigionia e concedi loro di aver la compassione di chi li tiene in prigione. Ricordati, Signore, nella tua misericordia e compassione, di noi tutti, peccatori e indegni tuoi servi e cancella i nostri peccati, o Dio buono e amico degli uomini. Ricordati anche di me, misero peccatore e indegno tuo servo e cancella i miei peccati, o Dio buono e amico degli uomini e sii presente in mezzo a noi che in questa liturgia celebriamo il tuo santo nome, e benedici le nostre assemblee. Estirpa dal mondo le radici dell’idolatria; poni sotto i nostri piedi Satana con le sue azioni e malvagità, umilia ancor oggi, Signore, come hai fatto un tempo, i nemici della tua Chiesa, rivela la loro superbia e fa’ loro presto capire la loro debolezza: rendi inutili le insidie, gli artifizi e le astuzie con le quali ci tentano. Svegliati, Signore: siano sconfitti e fuggano i tuoi nemici che odiano il tuo santo nome; invece al tuo popolo fedele che compie la tua volontà, da’ mille migliaia e diecimila migliaia di benedizioni. Libera i carcerati, da’ sollievo agli oppressi, sazia gli affamati, consola gli scoraggiati, riconduci gli erranti, illumina chi giace nelle tenebre, rialza i caduti, sostieni i vacillanti, sana i malati, o Buono, e dirigi tutti sulla strada della salvezza, radunali nel tuo santo ovile e liberaci dalla nostra sregolatezza, tu che sei nostro protettore e difensore in tutto. Tu sei al di sopra di ogni autorità e potenza, di ogni principato e dominazione; al di sopra di ogni nome che possa esistere non solo in questo mondo ma anche in quello futuro. Innanzi a te stanno centinaia e centinaia e infinite migliaia di santi angeli e le schiere degli arcangeli; davanti a te stanno i due venerabili esseri viventi, i cherubini dai molti occhi e i serafini dalle sei ali: con due si coprono il volto, con due i piedi, con due volano; gridano l’un l’altro con voce incessante inni divini che non tacciono mai, e cantano, acclamano, glorificano e gridano il tre volte santo inno della vittoria alla tua magnifica gloria.] Tutti proclamano la tua santità: ricevi anche la nostra santificazione, che uniti a loro cantiamo e diciamo:
T   Santo, santo, santo, il Signore Dio dell’universo. I cieli e la terra sono pieni della sua gloria. Osanna nell’alto dei cieli. Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Osanna nell’alto dei cieli.





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