sabato 9 luglio 2016

Terza Domenica di San Matteo con i Santi Padri e con i Santi




il padrone della vigna venne tre volte a vedere il fico, come il Signore che cercò la natura umana prima della Legge, durante la Legge e al tempo della grazia, attendendo, esortando e visitando. Venne prima della Legge, perché rese noto, attraverso il lume della ragione, con quali azioni e in che modo ognuno, esaminando la propria natura, dovesse agire verso il prossimo. Venne durante la legge, insegnando attraverso i comandamenti. Venne dopo la Legge, con la grazia, perché mostrò chiaramente la presenza della sua misericordia (Gregorio Magno, Om. 31.2-3).

O popoli, o terra tutta, gridiamo al Signore e la nostra preghiera sarà ascoltata, perché il Signore si rallegra del pentimento e della conversione degli uomini. E tutte le potenze celesti aspettano che anche noi gioiamo della soavità dell’amore di Dio e vediamo la bellezza del suo volto. Gloria al Signore, perché ci ha dato il pentimento, e per mezzo del pentimento saremo salvati tutti, senza eccezione. Solo quelli che non si pentono non saranno salvati, e per questo vedo la loro distruzione e piango di compassione per loro. Se ogni anima conoscesse il Signore e comprendesse quanto egli ci ama, non solo nessuno disprezzerebbe della propria salvezza, ma neppure si lamenterebbe (Silvano dell’Athos, La vita, la dottrina, gli scritti, pp. 314-15).

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