Hai ascoltato, fratello,
la lettura dell’evangelo in cui si narra che il Signore Gesù passando vide un
cieco nato. Se il Signore vedendolo non passò oltre, neppure noi dobbiamo
sfuggire uno che il Signore non volle evitare, soprattutto trattandosi di un
cieco nato, particolare che non fu sottolineato a caso.
C'è infatti
un offuscamento della vista, che assai spesso per la violenza della malattia
ottenebra gli occhi, ma col passare del tempo si attenua;c'è una cecità che
viene causata da travasi di umori e anche questa viene guarita dalla medicina.
Dico ciò per farti riflettere che non è frutto di abilità, ma del potere divino che venga risanato
uno cieco dalla nascita: il Signore Gesù gli ridonò la salute, senza esercitare
la medicina;egli infatti risanò quelli che nessuno poteva curare. Tocca al
Creatore provvedere alle deficienze della natura, poiché egli ne è l'autore.
Perciò aggiunse: «Finche sono nel mondo, sono la luce del mondo» (Gv 9,5),
cioè: tutti coloro che sono ciechi possono vedere, se cercano me che sono la
luce. Avvicinatevi anche voi, e sarete illuminati in modo da poter vedere. A
che cosa mira col miracolo del cieco nato colui che con un comando infondeva la
vita, con un ordine ridava la salute, dicendo a un morto «Vieni fuori!» (Gv 11,43) Lazzaro uscì dal sepolcro; al
paralitico: «Alzati, prendi il tuo tettuccio» (Gv 5,8) e il paralitico si alzò e cominciò a portare da sé il letto
ove di solito veniva trasportato con le membra irrigidite? Che cosa vuol
significare ripeto, quando sputa e fa del fango con cui unge gli occhi del
cieco e gli dice; «Va' a lavarti nella piscina di Siloe (che significa:
Inviato); quegli andò, si lavò e tornò che ci vedeva » (Gv 9,7)?
Qual è il motivo di tutto ciò? Grande, se non erro, perché chi è toccato da
Gesù, vede di più. Riconosci la sua divinità e la sua santità. Come luce egli
toccò, e la infuse; come sacerdote, prefigurando il battesimo, realizzò il
mistero della grazia spirituale. Sputò perché ti accorgessi che tutto nel
Cristo è luce, e che vede realmente chi è purificato da quanto proviene da
Cristo; la sua parola ci monda, come egli disse: «Voi siete già mondi per la
parola che vi ho annunziato» (Gv 15,3).
Ilfatto poi che egli fece del fango e lo spalmò sugli occhi \ del cieco
significa che colui che aveva plasmato l'uomo col .fango, gli rese
la salute con lo stesso fango. E cioè che il fango della nostra carne riceve la
luce della vita eterna mediante il sacramento del battesimo.
Avvicinati anche tu a Siloe, cioè a colui che è stato
mandato dal Padre, come disse: «La mia dottrina non è mia, ma di colui che mi
ha mandato» (Gv 7, 1 8). Ti lavi Cristo, perché tu possa vedere. E giunto il tempo:
vieni al battesimo; vieni in fretta, per poter dire come quel cieco, dopo aver I riacquistata la vista: Prima ero cieco e ora ho incominciato
' a vedere (cfr. Gv 9,25«La notte è avanzata, è vicino il giorno» (Rm 13, 12).
Dalle «Lettere» di
sant'Ambrogio, vescovo.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.