lunedì 26 maggio 2025

C’erano un uomo, il suo cavallo e il suo cane”-Il brano che segue è tratto da Il diavolo e la signorina Prym di Paulo Coelho

 




Paulo  Coelho  non risulta essere presente in nessun elenco di chiese cristiane come Padre e Dottore della Chiesa/delle Chiese.

Ma in questo blog dedicato ai Padri e alle Madri della Chiesa/delle Chiese pubblico ugualmente  il racconto 


“C’erano un uomo, il suo cavallo e il suo cane”



Un uomo, il suo cavallo ed il suo cane camminavano lungo una strada.
Mentre passavano vicino ad un albero gigantesco, un fulmine li colpì, uccidendoli all’istante.
Ma il viandante non si accorse di aver lasciato questo mondo e continuò a camminare, accompagnato dai suoi animali. A volte, i morti impiegano qualche tempo per rendersi conto della loro nuova condizione…
Il cammino era molto lungo; dovevano salire una collina, il sole picchiava forte ed erano sudati e assetati. A una curva della strada, videro un portone magnifico, di marmo, che conduceva a una piazza pavimentata con blocchi d’oro, al centro della quale s’innalzava una fontana da cui sgorgava dell’acqua cristallina.
Il viandante si rivolse all’uomo che sorvegliava l’entrata.
“Buongiorno”
“Buongiorno” rispose il guardiano.
“Che luogo è mai questo, tanto bello? ”
“È il cielo”
“Che bello essere arrivati in cielo, abbiamo tanta sete! ”
“Puoi entrare e bere a volontà”.
Il guardiano indicò la fontana.
“Anche il mio cavallo ed il mio cane hanno sete.
Mi dispiace molto”, disse il guardiano, “ma qui non è permesso l’entrata agli animali”.
L’uomo fu molto deluso: la sua sete era grande, ma non avrebbe mai bevuto da solo.
Ringraziò il guardiano e proseguì.
Dopo avere camminato a lungo su per la collina, il viandante e gli animali giunsero in un luogo il cui ingresso era costituito da una vecchia porta, che si apriva su un sentiero di terra battuta, fiancheggiato da alberi.
All’ombra di uno di essi era sdraiato un uomo che portava un cappello; probabilmente era addormentato.
“Buongiorno” disse il viandante.
L’uomo fece un cenno con il capo.
“Io, il mio cavallo ed il mio cane abbiamo molta sete”.
“C’è una fonte fra quei massi”, disse l’uomo, indicando il luogo, e aggiunse: “Potete bere a volontà”. L’uomo, il cavallo ed il cane si avvicinarono alla fonte e si dissetarono.
Il viandante andò a ringraziare.
“Tornate quando volete”, rispose l’uomo.
“A proposito, come si chiama questo posto? ”
“Cielo”
“Cielo? Ma il guardiano del portone di marmo ha detto che il cielo era quello là! ”
“Quello non è il cielo, è l’inferno”.
Il viandante rimase perplesso.
“Dovreste proibire loro di utilizzare il vostro nome! Di certo, questa falsa informazione causa grandi confusioni! ”
“Assolutamente no. In realtà, ci fanno un grande favore. Perché là si fermano tutti quelli che non esitano ad abbandonare i loro migliori amici… ”


mercoledì 21 maggio 2025

Notizie dal deserto ...Arsenio, l'arcivescovo e il magistato importante



L'arcivescovo Teofilo, di beata memoria, venne un giorno con un

magistrato importante dall'abate Arsenio. L'arcivescovo lo interrogò

per ascoltare la sua parola. L'anziano stette un momento in silenzio,

poi disse: « Se vi dico una parola, voi la osserverete? ». Lo

promisero. L'anziano disse allora: « Se voi sentite dire: là sta

Arsenio, non andatevi! ».

venerdì 9 maggio 2025

Contro la ferocia di ogni potere, il mio e il nostro compreso

Libro dei proverbi. Tradizione, redazione, teologia - Foto 1 di 1

"Sei cose odia il Signore,
anzi sette gli sono in abominio:
occhi alteri, lingua bugiarda,
mani che versano sangue innocente,
cuore che trama iniqui progetti,
piedi che corrono rapidi verso il male,
falso testimone che diffonde menzogne
e chi provoca litigi tra fratelli."

dal libro dei Proverbi  
Pr 6,12-19


mercoledì 7 maggio 2025

Notizie dal deserto... Le Rose




Due monaci coltivavano rose. Il primo si perdeva nella contemplazione della bellezza e del profumo delle sue rose. Il secondo tagliava le rose più belle e le donava ai passanti. 

"Ma che fai?", lo rimproverava il primo; "come puoi privarti così della gioia e del profumo delle tue rose?". 

"Le rose lasciano molto profumo sulle mani di chi le regala!", rispose pacatamente il secondo