venerdì 23 dicembre 2016

VEGLIA DI NATALE-La Grande Compieta




Papiro P52 scritto in greco e paleograficamente  datato attorno all'anno 125 , è attualmente riconosciuto come il più antico documento riguardante Gesù che ci sia pervenuto. Contiene frammentariamente  Giovanni 18,31-33 nel recto (la presente immagine) e Giovanni 18,37-38   nel verso


VEGLIA DI NATALE-La Grande Compieta

Risorsa in rete: Dai testi pubblicati sul gruppo Facebook dalla Parrocchia Ortodossa dei Santi Calogero ed Elia il Nuovo di Caltanissetta-Sacra Arcidiocesi Ortodossa Italia e Malta del Patriarcato Ecumenico

ed anche

 http://www.ortodossiatorino.net/TestoTrilingue.php?id=214

 http://www.ortodossiatorino.net/TestoTrilingue.php?id=2



 
(la chiesa è al buio, ad eccezione delle lampade ad olio) 

 S. Benedetto il nostro Dio, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.


L. Amen.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.

Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
L. Amen.

Kyrie eleison. (12)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Venite, adoriamo il Re, nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui


SALMO 4
Quando ti ho invocato mi hai ascoltato, o Dio della mia giustizia; nell'angustia mi hai fatto largo; sii indulgente con me, ascolta la mia preghiera. Figli degli uomini, fino a quando sarete tardi di cuore? Perché amate le vanità e cercate la menzogna? Sappiate che il Signore ha reso mirabile il suo santo. Il Signore mi darà ascolto quando griderò a lui. Adiratevi e non peccate: di ciò che dite nei vostri cuori abbiate compunzione nei vostri giacigli. Offrite un sacrificio di giustizia e sperate nel Signore. Molti dicono: chi ci mostrerà i beni? È stata impressa su di noi la luce del tuo volto, Signore. Hai dato esultanza al mio cuore; con il frutto del loro grano, vino e olio si sono moltiplicati. In pace a un tempo mi coricherò e dormirò, poiché Tu Signore da solo, mi hai fatto abitare nella speranza.


SALMO 6
Signore, nel tuo sdegno non accusarmi e nella tua ira non castigarmi. Abbi misericordia di me, Signore, poiché sono infermo: guarisci l'anima mia, Signore, poiché sono state sconvolte le mie ossa; anche l'anima mia è fin troppo sconvolta: e tu, Signore, fino a quando... ? Ritorna, Signore, libera l'anima mia, salvami per la tua misericordia. Poiché nella morte non c'è chi si ricorda di te: e negli inferi chi ti confesserà? Mi sono affaticato nel mio gemito, ogni notte laverò di pianto il mio letto, inonderò con le mie lacrime il mio giaciglio. È stato turbato di sdegno il mio occhio, sono invecchiato fra tutti i miei nemici. Via da me tutti voi che operate iniquità, poiché il Signore ha ascoltato la voce del mio pianto. Il Signore ha ascoltato la mia supplica, il Signore ha accolto la mia preghiera. Siano confusi e sconvolti tutti i miei nemici, siano volti indietro e grandemente confusi, subito.




SALMO 12
Fino a quando, Signore, mi dimenticherai, fino alla fine? Fino a quando distoglierai da me il tuo volto? Fino a quando porrò pensieri nell'anima mia, dolori nel mio cuore giorno e notte? Fino a quando si innalzerà il mio nemico su di me? Guarda, ascoltami, Signore Dio mio: illumina i miei occhi, perché non mi addormenti nella morte, perché non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui. Esulteranno i miei oppressori se sarò scosso. Ma io ho sperato nella tua misericordia; esulterà il mio cuore per la tua salvezza; canterò al Signore mio benefattore, e canterò salmi al nome del Signore, l'Altissimo.
Guarda, ascoltami, Signore Dio mio: illumina i miei occhi, perché non mi addormenti nella morte, perché non dica il mio nemico: Ho prevalso su di lui.


Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.


SALMO 24
A te, Signore, ho levato l'anima mia. Dio mio, in te confido; che io non resti confuso in eterno e non ridano di me i miei nemici. E infatti tutti quelli che ti attendono non resteranno confusi: siano confusi quelli che agiscono iniquamente a vuoto. Fammi conoscere, Signore, le tue vie e insegnami i tuoi sentieri. Guidami alla tua verità e istruiscimi, perché tu sei il Dio mio salvatore e ti ho tanto atteso tutto il giorno. Ricordati, Signore, delle tue compassioni e delle tue misericordie: esse sono da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ignoranze non ricordare; secondo la tua misericordia, ricordati di me per la tua bontà, Signore. Dolce e retto il Signore: per questo insegnerà ai peccatori la via della sua legge. Guiderà i miti nel giudizio, insegnerà ai miti le sue vie. Tutte le vie del Signore sono misericordia e verità per quelli che ricercano la sua alleanza e le sue testimonianze. Per amore del tuo nome, Signore, pure perdonerai il mio peccato, perché è grande. Chi è l'uomo che teme il Signore? Gli insegnerà la via della legge che ha scelto. La sua anima spazierà nei beni e la sua discendenza erediterà la terra. Il Signore è fortezza di quelli che lo temono e la sua alleanza è per manifestarla a loro. I miei occhi, sempre verso il Signore, perché egli trarrà dal laccio i miei piedi. Guarda su me e abbi misericordia di me, perché sono povero e solo. Le afflizioni del mio cuore si sono moltiplicate, liberami dalle mie angustie. Vedi la mia umiliazione e la mia fatica e rimetti tutti i miei peccati. Vedi come i miei nemici si sono moltiplicati e di odio ingiusto mi hanno odiato. Custodisci l'anima mia e liberami: che io non resti confuso perché in te ho sperato. Innocenti e retti aderivano a me, perché ti ho tanto atteso, Signore. O Dio, libera Israele da tutte le sue afflizioni.



SALMO 30
In te, Signore, ho sperato, che io non sia confuso in eterno; nella tua giustizia liberami e scampami. Piega verso di me il tuo orecchio, affrettati a scamparmi; sii per me Dio difensore e casa di rifugio per salvarmi. Poiché mia fortezza e mio rifugio sei tu, e per amore del tuo nome mi guiderai e mi nutrirai. Mi trarrai da questo laccio che hanno nascosto per me, poiché sei tu il mio difensore, Signore. Nelle tue mani rimetterò il mio spirito; mi hai liberato, Signore, Dio della verità. Hai preso in odio i custodi della vanità a vuoto, ma io ho sperato nel Signore. Esulterò e mi rallegrerò per la tua misericordia poiché hai guardato alla mia umiliazione e hai salvato dalle angustie la mia anima. E non mi hai lasciato nelle mani dei nemici, hai posto in luogo spazioso i miei piedi. Abbi misericordia di me, Signore, poiché sono afflitto; si è turbato di sdegno il mio occhio, e la mia anima e le mie viscere. Poiché è venuta meno nel dolore la mia vita, e i miei anni nei gemiti; si è affievolita nella miseria la mia forza e le mie ossa sono state sconvolte. Per tutti i miei nemici sono divenuto obbrobrio, per i miei vicini di più ancora, e spavento per i miei conoscenti: quelli che mi osservavano da fuori sono fuggiti via da me. Sono stato dimenticato come un morto, lontano dal cuore, sono divenuto come un vaso infranto, poiché ho udito la calunnia di molti che stavano intorno. Quando si sono riuniti insieme contro di me hanno deliberato di prendere l'anima mia. Ma io in te ho sperato, Signore, e ho detto: Sei tu il mio Dio. Nelle tue mani sono le mie sorti; liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. Mostra il tuo volto sul tuo servo, salvami nella tua misericordia. Signore, che io non resti confuso, poiché ti ho invocato: siano confusi gli empi, e siano fatti scendere agli inferi. Mute diventino le labbra ingannatrici che dicono iniquità contro il giusto, con orgoglio e disprezzo. Quanto è grande, Signore, l'abbondanza della tua bontà, che hai nascosto per quelli che ti temono, che hai usato per quelli che speriano in te davanti ai figli degli uomini. Li nasconderai nel segreto del tuo volto dal turbamento degli uomini, li proteggerai in una tenda dalla contraddizione delle lingue. Benedetto il Signore, poiché ha reso mirabile la sua misericordia nella città fortificata. Io invece ho detto nella mia estasi: sono stato respinto dal cospetto dei tuoi occhi; perciò hai ascoltato la voce della mia preghiera quando ho gridato a te. Amate il Signore, voi tutti suoi santi, poiché egli cerca la verità e ricompensa qelli che non agiscono con eccessi di orgoglio. Siate virili, e si rafforzi il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.



SALMO 90
Chi abita nell'aiuto dell'Altissimo dimorerà al riparo del Dio del cielo. Dirà al Signore: Mio sostegno sei tu e mio rifugio, il mio Dio e spererò in lui. Poiché egli ti libererà dal laccio dei cacciatori e dalla parola che sconvolge. Con le sue spalle ti adombrerà e sotto le sue ali spererai; la sua verità ti circonderà di uno scudo. Non temerai lo spavento notturno, la freccia che vola di giorno, quanto si aggira nella tenebra, l'assalto del demonio meridiano. Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma a te non si avvicinerà. Solo osserverai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione dei peccatori. Poiché tu, Signore, sei la mia speranza: hai fatto dell'Altissimo il tuo rifugio. Non si accosterà a te alcun male, né flagello si avvicinerà alla tua tenda. Perché per te comanderà ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie. Sulle loro mani ti porteranno, perché non inciampi col tuo piede nel sasso. Sull'aspide e sul basilisco camminerai e calpesterai il leone e il drago. Poiché in me ha sperato, lo libererò, lo metterò al riparo, perché ha conosciuto il mio nome. Mi invocherà e lo esaudirò, con lui sono nell'afflizione; lo scamperò e lo glorificherò. Lo colmerò di lunghezza di giorni e gli mostrerò la mia salvezza.


Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)


CANTICO MESSIANICO
Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Udite, fino ai confini della terra. / Poiché Dio è con noi.

Dopo aver trovato forza, siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Se poi di nuovo troverete forza, di nuovo sarete vinte. / Poiché Dio è con noi.

E se vi adunerete a consiglio, vi disperderà il Signore. / Poiché Dio è con noi.

E la parola che pronuncerete non rimarrà tra di voi. / Poiché Dio è con noi.

Non temeremo del timore che ci incutete, né ci turberemo. / Poiché Dio è con noi.

Ma il Signore nostro Dio, lo proclameremo santo, ed egli sarà il nostro timore. / Poiché Dio è con noi.

E se confiderò in lui, mi sarà di santificazione. / Poiché Dio è con noi.

E confiderò in lui, e grazie a lui sarò salvato. / Poiché Dio è con noi.

Eccomi, io e i figli che Dio mi ha dato. / Poiché Dio è con noi.

Il popolo che camminava nella tenebra ha visto una grande luce. / Poiché Dio è con noi.

Voi che abitate nel paese e nell'ombra nella morte, una luce splenderà su di voi. / Poiché Dio è con noi.

Poiché un bambino ci è nato, ci è stato dato un figlio. / Poiché Dio è con noi.

Il suo dominio è sulla sua spalla. / Poiché Dio è con noi.

E la sua pace non ha confini. / Poiché Dio è con noi.

E il suo nome sarà: angelo del gran consiglio. / Poiché Dio è con noi.

Consigliere ammirabile. / Poiché Dio è con noi.
Dio forte, dominatore, principe della pace. / Poiché Dio è con noi.
Padre del secolo futuro. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Dio è con noi, sappiatelo, nazioni, e siate vinte. / Poiché Dio è con noi.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito. / Dio è con noi.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen. / Dio è con noi.



TROPARI
Ora che sono al termine del giorno ti rendo grazie, Signore; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza peccato la sera e la notte, e salvami.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Ora che sono al termine del giorno ti rendo gloria, Sovrano; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza scandalo la sera e la notte, esalvami.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Ora che sono al termine del giorno, ti rendo inni, Santo; ti chiedo: Salvatore, concedimi senza insidia la sera e la notte, e salvami.

La natura incorporea dei cherubini con inni mai silenti ti rende gloria.
I viventi dalle sei ali, i serafini, con voci mai esauste ti sovresaltano.
Tutta la schiera degli angeli ti loda con i canti del trisagio.

Tu sei il Padre che esiste prima di tutto e hai coeterno con te il Figlio tuo.
E con lo spirito della vita, di pari onore al tuo, indichi che la Trinità è indivisa.

Vergine santissima, Madre-di-Dio, e voi testimoni oculari e ministri del Verbo,
cori dei profeti e dei martiri dalla vita immortale,
Intercedete con insistenza per tutti noi, poiché siamo tutti nelle angustie.

Per farci acclamare, liberati dall'inganno del maligno, il cantico degli angeli:
Santo, Santo, Santo, Signore tre volte santo, abbi misericordia di noi e salvaci. Amen.


SIMBOLO DELLA FEDE
Credo in un solo Dio Padre, onnipotente, creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose visibili e invisibili. E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito, generato dal Padre prima di tutti i secoli: luce da luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale tutto prese esistenza. Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli, e si incarnò dallo Spirito santo e da Maria Vergine, e si fece uomo. E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, e soffrì, e fu sepolto. E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture. E ascese ai cieli, e siede alla destra del Padre. E di nuovo verrà con gloria a giudicare i vivi e i morti; il suo regno non avrà fine. E nello Spirito santo, il Signore, vivifico, che procede dal Padre, che con il Padre e il Figlio è insieme adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei profeti. E nella Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. Professo un solo battesimo, per la remissione dei peccati. Aspetto la risurrezione dei morti. E la vita del secolo futuro. Amen.



LITANIA DI INTERCESSIONE
Tuttasanta Sovrana Madre-di-Dio, intercedi per noi peccatori. (3)

Potenze celesti tutte dei santi angeli e arcangeli, intercedete per noi peccatori. (2)

San Giovanni profeta, precursore e battista del Signore nostro Gesù Cristo, intercedi per noi peccatori. (2)

Santi gloriosi apostoli, profeti e martiri, e santi tutti, intercedete per noi peccatori. (2)

Venerabili padri nostri pastori teofori e dottori di tutta la terra, intercedete per noi peccatori. (2)

(Qui si fa memoria del santo patrono del tempio)

Invincibile, assoluta e divina potenza della preziosa e vivifica Croce, non abbandonare noi pescatori. (2)
O Dio, purifica noi peccatori. (2)

O Dio, purifica noi peccatori e abbi misericordia di noi.



Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.

S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
L. Amen.

 
(poi il tropario della festa. Si accendono tutte le luci


La tua Natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della Verità
Per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare
Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te aurora celeste; o Signore Gloria a Te 


Kyrie eleison. (40)
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.

Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.

Nel nome del Signore benedici, padre.


S. Per le preghiere dei nostri santi Padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi.
L. Amen.


PREGHIERA DI SAN BASILIO IL GRANDE
Signore, Signore, che ci hai liberati da ogni freccia che vola di giorno, liberaci anche da tutto ciò che si aggira nelle tenebre. Accetta come sacrificio vespertino l'elevazione delle nostre mani. Rendici degni di trascorrere senza macchia il tempo della notte, senza essere tentati dal male, e liberaci da ogni turbamento e paura suscitati dal diavolo. Da' alle nostre anime l'umiltà e ai nostri pensieri la preoccupazione per la prova del tuo giudizio tremendo e giusto. Inchioda con il tuo timore la nostra carne e mortifica le nostre membra terrene, per illuminarci nella quiete del sonno con la contemplazione dei tuoi giudizi. Distogli da noi ogni fantasia sconveniente e ogni desiderio funesto. Facci alzare al momento della preghiera saldi nella fede e tesi nei tuoi precetti, per la benevolenza e la bontà del Figlio tuo unigenito, insieme con il quale sei tu benedetto, con il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico; ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.


Venite, adoriamo il Re, nostro Dio.
Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.
Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.



SALMO 50
Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella il mio delitto. Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Perché io conosco la mia iniquità e il mio peccato davanti a me è sempre. Contro te solo ho peccato e il male davanti a te ho fatto, così che tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato. Ecco che nelle iniquità sono stato concepito e nei peccati mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato, le cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi aspergerai con issopo e sarò purificato, mi laverai e sarò fatto più bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me. Rendimi l'esultanza della tua salvezza e confermami con lo spirito sovrano. Insegnerò agli iniqui le tue vie e gli empi a te ritorneranno. Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo, se tu avessi voluto un sacrificio lo avrei dato: di olocausti non ti compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito e umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica, Signore, nel tuo compiacimento Sion e siano riedificate le mura di Gerusalemme. Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell'oblazione e di olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.



SALMO 101
Ascolta, Signore, la mia preghiera, e il mio grido giunga a te. Non distogliere da me il tuo volto; nel giorno in cui sono afflitto piega su di me il tuo orecchio. Nel giorno in cui ti invoco, presto esaudiscimi. Poiché sono svaniti come fumo i miei giorni, e le mie ossa come legna secca sono state arse come. Sono stato battuto come fieno si è inaridito e il mio cuore, poiché ho scordato di mangiare il mio pane. Per la voce del mio gemito hanno aderito le mia ossa alla mia carne. Sono divenuto simile al pellicano del deserto, sono divenuto come un gufo tra le macerie. Ho vegliato, e sono divenuto come un passero solitario sul tetto. Tutto il giorno mi insultavano i miei nemici e quelli che mi lodavano giuravano contro di me. Poiché mangiavo cenere al posto del pane, e mescolavo con il pianto la mia bevanda, dinanzi alla tua ira e al tuo sdegno, poiché mi hai sollevato e poi spezzato a terra. I miei giorni sono declinati come un'ombra, e io come fieno sono inaridito. Ma Tu, Signore, rimani in eterno, e il tuo memoriale di generazione in generazione. Tu, risorto, avrai indulgenza per Sion, poiché è tempo di averne indulgenza, poiché è venuto il tempo. Poiché i tuoi servi si sono compiaciuti delle sue pietre e avranno indulgenza della sua polvere. E le nazioni temeranno il tuo nome, Signore, e tutti i re della terra la tua gloria. Poiché il Signore ricostruirà Siòn e si mostrerà nella sua gloria, Ha guardato alla preghiera degli umili e non ha disprezzato la loro supplica. Ciò sia scritto per la generazione futura, e il popolo che sarà creato loderà il Signore. Poiché si è affacciato dall'alto del suo santuario, il Signore dal cielo ha guardato sulla terra. Per ascoltare il gemito degli incatenati, per sciogliere i figli dei condannati a morte, Per annunciare in Sion il nome del Signore e la sua lode in Gerusalemmme, quando si raduneranno i popoli insieme, e i re, per servire il Signore. Gli ho risposto sulla via della sua forza: Annunciami la pochezza dei miei giorni. Non portarmi via a metà dei miei giorni: per tutte le generazioni sono i tuoi anni. Agli inizi tu, Signore, hai fondato la terra, e i cieli sono opera delle tue mani. Essi periranno, ma tu rimani: e tutti invecchieranno come un vestito; come un mantello li avvolgerai, e saranno mutati; ma tu sei lo stesso e i tuoi anni non verranno meno. I figli dei tuoi servi avranno dimora, e la loro semenza prospererà in eterno.


PREGHIERA DI MANASSE, RE DI GIUDA
Signore onnipotente, Dio dei nostri padri, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe e della loro giusta discendenza, tu hai creato il cielo e la terra con tutto il loro splendore; tu hai legato il mare con la parola del tuo comando; tu hai chiuso l'abisso e lo hai sigillato con il tuo nome terribile e glorioso dinanzi al quale tutto teme e trema al cospetto della tua potenza, poiché la maestà della tua gloria è insostenibile, e irresistibile è l'ira del tuo sdegno sui peccatori; ma la misericordia della tua promessa non si può misurare né scrutare. Tu sei infatti il Signore altissimo, benigno, longanime e abbondante di misericordie, che si ravvede nel momento del castigo per le cattiverie degli uomini. tu, Signore, secondo l'abbondanza della tua bontà, hai promesso conversione e perdono a quanti hanno peccato contro di te e con l'abbondanza delle tue indulgenze hai stabilito la penitenza per i peccatori in vista della salvezza. Tu dunque, Signore Dio delle schiere, hai posto la penitenza non tanto per i giusti, per Abramo, per Isacco, per Giacobbe, che non avevano peccato contro di te, quanto per me peccatore, poiché ho peccato più del numero dei granelli di sabbia del mare. Le mie iniquità si sono moltiplicate, e io non sono degno di guardare e di vedere l'altezza dei cieli; per la moltitudine delle mie ingiustizie sono piegato sotto molte catene di ferro, così da non poter alzare la testa, e non ho più sollievo, poiché ho provocato il tuo sdegno e ho fatto il male al tuo cospetto, per non aver compiuto il tuo volere né custodito i tuoi comandamenti. Ma ora piego le ginocchia del cuore pregando la tua bontà: Ho peccato, Signore, ho peccato e conosco le mie iniquità; ma ti chiedo con supplica: condònami, Signore, condònami, non farmi perire con i miei peccati e non serbarmi per l'eterno, sdegnato, i peccati, non condannarmi nel profondo della terra. Poiché tu sei Dio, Dio dei penitenti, e in me puoi mostrare la tua bontà; poiché anche se sono indegno, puoi salvarmi secondo la tua abbondante misericordia, e io ti loderò per sempre nei giorni della mia vita. Poiché a te inneggia ogni potenza dei cieli, e tua è la gloria nei secoli dei secoli. Amen.





Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.

Kyrie eleison. (tre volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.


S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
L. Amen.
 
 
Kondakion

Oggi la Vergine dà alla luce l’Eterno e la terra offre una spelonca
all’Inaccessibile. Gli Angeli con i Pastori cantano gloria, i Magi camminano
seguendo la guida della stella; poiché per noi è nato un tenero Bambino, il Dio eterno 
 


Kyrie eleison. (40 volte)
Tu che in ogni tempo e in ogni ora in cielo e sulla terra sei adorato e glorificato, Cristo Dio longanime, abbondante di misericordie e di benignità, tu ami i giusti e hai misericordia dei peccatori, chiami tutti alla salvezza con la promessa dei beni futuri: tu stesso, Signore, accogli anche le nostre preghiere a quest'ora e dirigi la nostra vita verso i tuoi comandamenti. Santifica le nostre anime, rendi casti i nostri corpi, rettifica i ragionamenti, purifica i pensieri, e liberaci da ogni afflizione, male e sofferenza. Facci baluardo con i tuoi angeli santi, per farci giungere difesi e guidati dalla loro scorta all'unità della fede e alla conoscenza della tua gloria inaccessibile; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.


L. Kyrie eleison. (tre volte)
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Più insigne dei cherubini, e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre-di-Dio, noi magnifichiamo.
Nel nome del Signore benedici, padre.


S. Per le preghiere dei nostri santi Padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi.
L. Amen.


Preghiera dell'Ora Terza (di san Mardario)
L. Dio Sovrano, Padre onnipotente; Figlio Signore, unigenito Gesù Cristo; santo Spirito: unica divinità, unica potenza, abbi misericordia di me peccatore e con i giudizi che ti sono propri salva me indegno tuo servo; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen.


Venite, adoriamo il Re, nostro Dio.
Venite, adoriamo Cristo, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.
Venite, adoriamo Cristo stesso, il Re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.


SALMO 69
O Dio, volgiti in mio aiuto; Signore, affrettati ad aiutarmi. Siano confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia; siano respinti indietro e restino confusi quelli cghe vogliono per me il male. Siano respinti all'istante, confusi, quelli che mi dicono: Ma bene, ma bene! Esultino e si rallegrino in te tutti quelli che ti cercano, o Dio, e dicano sempre: Sia magnificato il Signore, quelli che amano la tua salvezza. Ma io sono povero e misero: o Dio, aiutami. Mio aiuto e mio liberatore sei tu, Signore, non tardare.


SALMO 142
Signore, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alla mia supplica nella tua verità, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo, perché non sarà giustificato davanti a te nessun vivente. Poiché il nemico ha perseguitato l'anima mia: ha umiliato fino a terra la mia vita. Mi ha fatto sedere nelle tenebre come i morti per sempre ed è stato preso da sconforto in me il mio spirito, dentro di me è turbato il mio cuore. Mi sono ricordato dei giorni antichi e ho meditato su tutte le tue opere, sulle azioni delle tue mani meditavo. Ho steso verso di te le mie mani: la mia anima, a te, come terra arida. Presto esaudiscimi, Signore, è venuto meno il mio spirito. Non distogliere da me il tuo volto perché sarei simile a quelli che scendono nella fossa. Fammi sentire al mattino la tua misericordia, perché in te ho sperato. Fammi conoscere, Signore, la via su cui camminare, perché a te ho levato l'anima mia. Strappami dai miei nemici, Signore, perché in te mi sono rifugiato; insegnami a fare la tua volontà, perché tu sei il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta: per amore del tuo nome Signore mi farai vivere. Nella tua giustizia trarrai dall'afflizione l'anima mia, nella tua misericordia sterminerai i miei nemici e farai perire tutti quelli che opprimono l'anima mia, perché io sono tuo servo.
Signore, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo. Signore, esaudiscimi nella tua giustizia. E non entrare in giudizio col tuo servo. Il tuo spirito buono mi guiderà nella via retta.
Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te, o Dio. (tre volte)

DOSSOLOGIA QUOTIDIANA
Gloria negli eccelsi a Dio, e sulla terra pace, tra gli uomini la benevolenza. Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo, ti glorifichiamo, ti rendiamo grazie per la tua grande gloria. Signore, Re celeste, Dio Padre onnipotente; Signore, Figlio unigenito Gesù Cristo, e santo Spirito. Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre, tu che levi i peccati del mondo, abbi misericordia di noi, tu che levi i peccati del mondo, accogli la nostra preghiera, tu che siedi alla destra del Padre, abbi misericordia di noi. Poiché sei tu il solo Santo, sei tu il solo Signore, Gesù Cristo, nella gloria di Dio Padre. Amen.
Ogni giorno ti benedirò, e loderò il tuo nome in eterno, e nei secoli dei secoli.
Signore, sei divenuto rifugio per noi di generazione in generazione. Ho detto io: O Signore, abbi misericordia di me, guarisci l'anima mia, poiché ho peccato contro di te. Signore, da te mi sono rifugiato: insegnami a fare la tua volontà, poiché sei tu il mio Dio. Poiché presso di te è la fonte della vita: nella tua luce vedremo la luce./ Estendi la tua misericordia su quelli che ti conoscono.
Rendici degni, Signore, di essere custoditi senza peccato in questa notte. Benedetto sei tu, Signore, Dio dei nostri padri, e lodato e glorificato è il tuo nome nei secoli. Amen. Venga, Signore, la tua misericordia su di noi, come abbiamo sperato in te. Benedetto sei tu, Signore, insegnami i tuoi giudizi. Benedetto sei tu, Sovrano, fammi comprendere i tuoi giudizi. Benedetto sei tu, Santo, illuminami con i tuoi giudizi. Signore, la tua misericordia è in eterno: non ignorare l'opera delle tue mani. A te si addice la lode, a te si addice l'inno, a te la gloria si addice: al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.


 
LITIA
Il cielo e la terra si rallegrino oggi, al dir del Profeta, gli angeli e gli uomini tripudino spiritualmente; perché Dio è apparso nella carne a coloro che vivono nelle tenebre e dimorano nell’ombra. Nato dalla Vergine, accolto da una grotta e da una mangiatoia; i pastori proclamano la meraviglia, i magi dall’Oriente portano doni a Betlemme. Noi, con labbra indegne, offriamogli la lode degli angeli: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace sulla terra; è venuto infatti il Desiderato delle genti e con la sua venuta ci ha salvato dalla schiavitù del nemico.
I Magi, re della Persia, avendo saputo con certezza che era nato in terra il Re dei cieli, condotti da una stella luminosa, giunsero a Betlemme portando doni preziosi: oro, incenso e mirra. Prostrandosi, adorarono: videro infatti giacere bambino nella mangiatoia il Signore del tempo. 

 
Danzano in coro tutti gli angeli del cielo e si rallegrano gli uomini oggi; tutta la creazione tripudia per la nascita a Betlemme del Salvatore e Signore; perché è cessata la vanità degli idoli e Cristo regna negli evi. 

D. Salva, o Dio, il tuo popolo, e benedici la tua eredità; visita il mondo tuo in misericordia e indulgenza; tieni alta la fronte dei cristiani ortodossi e manda su di noi le tue copiose misericordie; per le preghiere della purissima Sovrana nostra Deipara e semprevergine Maria; per la potenza della preziosa e vivifica Croce; per il patrocinio delle insigni celesti potenze incorporee; per le suppliche dell'insigne,
glorioso profeta, precursore e battista Giovanni; dei santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei nostri padri tra i santi grandi maestri universali e gerarchi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo, Giovanni il Crisostomo, e del nostro padre tra i santi Nicola, arcivescovo di Mira in Licia, il taumaturgo, dei santi Metodio e Cirillo pari agli apostoli, maestri degli slavi, dei santi grandi principi Vladimiro e Olga pari agli apostoli, dei nostri padri tra i santi, Michele, primo Metropolita di Kiev, dei primi gerarchi di Mosca e di tutta la Rus’, Pietro, Alessio, Giona, Macario, Filippo, Giobbe, Ermogene e Tikhon; dei metropoliti di Mosca Filarete, Innocenzo e Macario; dei santi, gloriosi e ben vittoriosi martiri; dei santi nuovi martiri e confessori, Vladimiro, metropolita di Kiev, Beniamino, metropolita di Pietrogrado
Pietro, metropolita di Krutitsa, Ilarione, arcivescovo di Verey, dei santi sofferenti della famiglia imperiale, delle sante monache martiri grande principessa Elisabetta e Barbara; dei nostri padri venerabili e teofori; dei santi padri anziani di Optina; dei santi e giusti Giovanni di Kronstadt e Alessio di Mosca; delle sante beate Ksenia di Pietroburgo e Matrona di Mosca; dei santi e giusti avi di Dio Gioacchino e Anna; del Santo Calogero e del Santo Elia il nuovo, patroni di questa Chiesa e di questa Parrocchia, e di tutti i santi; noi ti imploriamo, Signore abbondante di misericordie, esaudisci noi peccatori che ti preghiamo, e abbi misericordia di noi 

 
C.Kyrie Eleison (quaranta volte)

D. Ancora preghiamo per il sacratissimo e padre nostro santissimo Patriarca Bartolomeo, e per il nostro eminentissimo Metropolita Gennadio e per il nostro archimandrita e parroco Paolo per tutta la nostra fratellanza in Cristo, e per ogni anima di cristiano afflitta od oppressa, bisognosa della misericordia di Dio e di aiuto; per la protezione di questa città e di quelli che vi abitano; per la pace e la stabilità del mondo intero; per la prosperità delle sante Chiese di Dio; per la salvezza e l'aiuto di quanti, padri e fratelli nostri, vi operano e vi servono con impegno e timor di Dio; per la guarigione di quelli che giacciono infermi; per il sollievo, la beata memoria e la remissione dei peccati di quelli che già si sono dipartiti piamente, padri e fratelli nostri, che qui e ovunque giacciono da ortodossi; per la liberazione dei prigionieri e per i nostri fratelli che sono in servizio; e di tutti quelli che servono e hanno servito in questo santo tempio,diciamo:
C.Kyrie Eleison (50 volte )

D. Ancora preghiamo che siano protetti questa e questo santo tempio e tutta la città e la contrada da epidemie, fame, terremoti, inondazioni, incendi, armi, invasioni straniere e guerra civile; che il nostro Dio, buono e amico degli uomini, sia con noi misericordioso, favorevole e conciliante, e perché rimuova ogni ira che incombe su di noi e ci liberi dall'imminente suo giusto giudizio, e abbia misericordia di noi. 

C. Kyrie Eleison(tre volte )

D. Ancora preghiamo che il Signore Dio ascolti anche la voce di preghiera

di noi peccatori e abbia misericordia di noi.  

C. Kyrie Eleison (tre volte) 

 
S .Esaudiscici, o Dio nostro salvatore, speranza di tutti i confini della terra, e di quelli che sono sul mare, lontano, e, misericordioso Sovrano, sii misericordioso verso i nostri peccati, e abbi misericordia di noi. Poiché tu sei Dio misericordioso e amico degli uomini, e a te innalziamo la gloria, al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amin.
S. Pace a tutti
C. e allo spirito tuo
S/D. Inchinate il vostro capo al Signore  C. A Te Signore


S. Sovrano abbondante di misericordie, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, per le preghiere della purissima Sovrana nostra Deipara e semprevergine Maria; per la potenza della preziosa e vivifica Croce; per il patrocinio delle insigni celesti potenze incorporee; per le suppliche dell'insigne, glorioso profeta, precursore e battista Giovanni; dei santi gloriosi apostoli degni di ogni lode; dei nostri padri tra i santi grandi maestri universali e gerarchi Basilio il Grande, Gregorio il Teologo, Giovanni il Crisostomo, e del nostro padre tra i santi Nicola, arcivescovo di Mira in Licia, il taumaturgo, dei santi Metodio e Cirillo pari agli apostoli, maestri degli slavi, dei santi grandi principi Vladimiro e Olga pari agli apostoli, dei nostri padri tra i santi, Michele, primo Metropolita di Kiev, dei primi gerarchi di Mosca e di tutta la Rus’, Pietro, Alessio, Giona, Macario, Filippo, Giobbe, Ermogene e Tikhon; dei metropoliti di Mosca Filarete, Innocenzo e Macario;
dei santi, gloriosi e ben vittoriosi martiri; dei santi nuovi martiri e confessori, Vladimiro, metropolita di Kiev, Beniamino, metropolita di Pietrogrado, Pietro, metropolita di Krutitsa, Ilarione, arcivescovo di Verey, dei santi sofferenti della famiglia imperiale, delle sante monache martiri grande principessa Elisabetta e Barbara; dei nostri padri venerabili e teofori; dei santi padri anziani di Optina; dei santi e giusti Giovanni di Kronstadt e Alessio di Mosca; delle sante beate Ksenia di Pietroburgo e Matrona di Mosca; dei santi e giusti avi di Dio Gioacchino e Anna; del santo Celogero e del Santo Elia il Nuovo patroni di questa Chiesa e di questa parrocchia e di tutti i tuoi santi; trova benaccetta la nostra preghiera; donaci il perdono
delle nostre trasgressioni; proteggici al riparo delle tue ali; scaccia da noi ogni nemico e avversario; da' pace alla nostra vita. Signore, abbi misericordia anche del mondo tuo, e salva le nostre anime, qual buono e amico degli uomini.
C. Amin.
Apostica
Una meraviglia grande e gloriosa si compie oggi; la Vergine partorisce e le sue viscere rimangono incorrotte; il Logos s’incarna senza separarsi dal Padre. Angeli e pastori cantano gloria. Con essi anche noi esclamiamo; Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra. 

Il Signore ha detto al mio Signore: siedi alla mia destra. 

Oggi la Vergine partorisce il Creatore di tutti; l’Eden offre una grotta, la stella indica Cristo, il Sole a chi è nelle tenebre. Con doni i magi adorano illuminati dalla fede, i pastori vedono la meraviglia, mentre gli angeli cantano e dicono: Gloria a Dio nell’alto dei cieli! 

Dal mio grembo ti ho generato prima dell’aurora. 

Alla nascita del Signore Gesù a Betlemme di Giudea, i magi, giunti dall’Oriente, adorarono Dio fatto uomo ed avendo aperto con diligenza i loro scrigni, offrirono doni preziosi: oro provato, come al Re dei secoli; incenso, come al Dio universale; all’Immortale come a un morto triduano la mirra. Nazioni tutte, venite, adoriamo Colui ch’è nato per salvare le nostre anime. 

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo. 

Rallegrati Gerusalemme, tripudiate, voi tutti che amate Sion; oggi è stata abrogata la temporale condanna di Adamo, il paradiso ci viene aperto, il serpente è disarmato; colei che aveva anticamente sedotta, la vede adesso divenuta Madre del Creatore! O abisso della sapienza, della ricchezza, della intelligenza di Dio! Colei che fu per il genere umano mediatrice di morte e strumento del peccato, fu anche inizio di salvezza per il mondo intero, nella persona della Madre di Dio. Il Dio di ogni perfezione da lei nasce bambino e con la sua natività ne sigilla la verginità; con le sue fasce scioglie i vincoli del peccato, con la sua infanzia dissipa i dolori e le tristezze di Eva. Danzi dunque in coro tutta la creazione e tripudi: Cristo è venuto per rinnovare e salvare le nostre anime.

 
Ora e sempre e nei secoli dei secoli. 

Hai stabilito la tua dimora nella grotta, una mangiatoia ti ha accolto, i pastori ed i magi ti hanno adorato. Allora si compì l’oracolo profetico; gli eserciti degli angeli furono colpiti di stupore ed esclamarono: Gloria alla tua condiscendenza, unico Amico degli uomini!


ODE DI SIMEONE  
L. Ora congeda il tuo servo, Sovrano, secondo la tua parola, in pace, poiché i miei occhi hanno visto la tua salvezza, che hai preparato a cospetto di tutti i popoli: luce a rivelazione delle nazioni e gloria del popolo tuo Israele.


L. Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale, abbi misericordia di noi. (tre volte)
Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità, a causa del tuo nome.
Kyrie eleison. (tre volte)
Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno.
S. Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
L. Amen.

TROPARIO PER LA NASCITA IN CARNE DEL NOSTRO SIGNORE E DIO GESU CRISTO

La tua Natività, o Cristo Dio nostro, fece spuntare nel mondo la luce della Verità
Per essa infatti gli adoratori degli astri vennero ammaestrati da una stella ad adorare
Te, sole di giustizia, e a riconoscere Te aurora celeste; o Signore Gloria a Te 



BENEDIZIONE DELLE VIVANDE


D. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S. Signore Gesù Cristo, Dio nostro, tu nel deserto hai benedetto i cinque pani e hai saziato cinquemila persone: tu stesso benedici questi pani, [il frumento], il vino, e l'olio, e moltiplicali in questa città (o contrada, o monastero), e in tutto il mondo tuo; e santifica i fedeli che ne partecipano. Poiché sei tu che benedici e santifichi, insieme con il tuo eterno Padre e con il tuo Spirito tuttosanto, buono e vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.


C. Sia benedetto il nome del Signore da ora e fino all'eterno. (tre volte)


SALMO 33

C. (L.) Benedirò il Signore in ogni tempo, sempre la sua lode sulla mia bocca. / Nel Signore si glorierà l'anima mia: ascoltino i miti e si rallegrino. / Magnificate il Signore con me ed esaltiamo il suo nome tutti insieme. / Ho cercato il Signore e mi ha esaudito e da tutte le mie peregrinazioni mi ha liberato. / Accostatevi a lui e siate illuminati; e i vostri volti non resteranno confusi. / Questo povero ha gridato e il Signore l'ha ascoltato e da tutte le sue tribolazioni l'ha salvato. / L'angelo del Signore si accamperà intorno a quelli che lo temono e li libererà. / Gustate e vedete che soave è il Signore: beato l'uomo che spera in lui. / Temete il Signore, voi tutti suoi santi, perché nulla manca a quelli che lo temono. / I ricchi sono divenuti poveri e affamati, ma quelli che cercano il Signore non saranno privati di alcun bene.

S. La benedizione del Signore sia su di voi con la sua grazia e il suo amore per gli uomini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C. Amen.
 


venerdì 16 dicembre 2016

Cyprianus Carthaginensis De oratione dominica dal capitolo 8 al capitolo 10

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LA NOSTRA PREGHIERA
SIA PUBBLICA E COMUNITARIA (8)
 
Anzitutto  il Signore della pace e dell’unità non ha voluto che pregassimo individualmente e a parte, affinché colui che prega non preghi solo per sé. Non diciamo : Padre mio che sei nel cielo, né dammi il mio pane quotidiano. E ognuno non prega solo per sé che Dio gli rimetta il suo debito; o che non lo induca in tentazione e lo liberi dal male.
La nostra preghiera è pubblica e comunitaria, e quando preghiamo, non preghiamo per uno solo, ma per tutto il popolo, perché con tutto il popolo noi siamo uno. Il Dio della pace e il Signore della concordia, che ci insegna l’unità, ha voluto che ognuno pregasse per tutti, come Egli stesso ci ha tutti portati in uno.
I tre fanciulli nella fornace hanno osservato questa legge della preghiera : erano uniti nella preghiera e formavano un solo coro. La Scrittura ce lo attesta e, nel riferirci il loro modo di pregare, ci offre un esempio da imitare nella preghiera affinché possiamo somigliare a loro. Essa dice : Quei tre allora quasi con una sola bocca cantavano e benedicevano Iddio (Daniele III, 51).
Parlavano quasi con una sola bocca, e tuttavia il Cristo non aveva ancora insegnato loro a pregare. La loro supplica fu potente ed efficace, perché una preghiera serena, semplice e spirituale obbliga Dio. Tutti, è detto, con un sol cuore perseveravano nella preghiera, insieme con alcune donne, tra cui Maria, la Madre di Gesù, e i suoi fratelli (Atti I, 14).
Con un sol cuore perseveravano nella preghiera, il che manifesta ad un tempo il loro ardore e la loro unità. Poiché Iddio, che riunisce nella stessa casa quelli che hanno un solo cuore, accetta nelle sue divine ed eterne dimore solo coloro che pregano in comunione gli uni con gli altri.

DICIAMO «PADRE»
PERCHÉ SIAMO DIVENTATI FIGLI (9)
 
Come sono numerose e grandi le ricchezze della preghiera del Signore! Sono riunite in poche parole ma di una densità spirituale inesauribile, al punto che niente di tutto ciò che deve costituire la nostra preghiera manca in questo riassunto della dottrina celeste. È detto: Pregate così: Padre nostro che sei nei cieli.
L’uomo nuovo, che è rinato e reso a Dio per la grazia, dica anzitutto : Padre, perché è diventato figlio. È venuto in casa sua e i suoi non l’hanno ricevuto. Ma a tutti coloro che l’hanno ricevuto, egli ha dato il potere di diventare figli di Dio, a quelli che credono nel suo nome (Giovanni I, 12). Colui che ha creduto nel suo nome ed è diventato figlio di Dio deve cominciare col rendere grazie e professare che è figlio di Dio. E quando chiama Padre il Dio dei cieli, con questo attesta che rinunzia al padre terreno e carnale della sua prima nascita per riconoscere un solo Padre che è nei cieli. È scritto infatti : Quelli che dicono al padre e alla madre « non ti conosco », e non riconoscono i loro figli, questi hanno osservato la tua parola e custodito la tua alleanza (Deuteronomio XXXIII, 9).
Anche il Signore ci ordina nel Vangelo di non chiamare nessuno sulla terra « padre », poiché abbiamo un solo Padre che è nei cieli. Al discepolo che ricorda il padre morto, risponde: Lascia che i morti seppelliscano i morti {Matteo VIII, 22). Il discepolo parlava di un padre morto, mentre il Padre dei credenti è vivo.

DIO È PADRE DI COLORO CHE CREDONO
E SONO RINATI PER OPERA SUA (10)

 
Fratelli amatissimi, non basta prendere coscienza che noi invochiamo il Padre che è nei cieli. Aggiungiamo: Padre nostro, cioè padre di quelli che credono, di quelli che sono stati da lui santificati e sono rinati per la grazia spirituale: quelli hanno cominciato ad essere figli di Dio.
Questa parola è una bestemmia e una critica per gli Ebrei. Costoro nella loro infedeltà hanno disprezzato il Cristo che fu loro annunziato dai profeti e inviato anzitutto per loro; e per giunta lo hanno crudelmente condannato a morte. Non possono chiamare più Dio loro Padre perché il Signore ribatté per loro confusione: Voi avete il diavolo per padre e i desideri di vostro padre volete compiere. Egli era omicida fin dal principio e non ha perseverato nella verità perché non ha verità in sé (Giovanni VIII, 44).
E per mezzo del profeta Isaia, Dio grida indignato :

Ho nutrito dei figli e li ho allevati,
e si sono rivoltati contro di me.
Il bue conosce il suo padrone,
e l’asino la stalla del suo signore;
ma Israele non mi conosce.
E il mio popolo non ha intelligenza.
Guai alla nazione peccatrice, al popolo
carico di iniquità,
alla razza dei malvagi, ai figli corrotti.
Hanno abbandonato il Signore, hanno disprezzato
il Santo d’Israele. (Isaia I, 2-4).

Per biasimarli, i cristiani dicono pregando : Padre nostro; infatti egli ha cominciato a diventare nostro e ha cessato di essere quello degli Ebrei, che l’hanno abbandonato. Il popolo prevaricatore non può essere figlio; ma quelli ai quali furono rimessi i peccati, meritano questo titolo e ricevono la promessa dell’eternità, secondo la parola del Signore: Colui che commette il peccato è schiavo del peccato. Lo schiavo non resta sempre nella casa, ma il figlio vi resta in eterno.


Testo latino  degli stessi capitoli

 
VIII.  Ante  omnia,  pacis  doctor  atque  unitatis  magister  singillatim  noluit  et  privatim  precem  fieri,  ut  quis  cum  precatur,  non  pro  se  tantum  precetur.  Non  enim  dicimus,  Pater  meus  qui  es  in  coelis,  nec  Panem  meum  da  mihi  hodie;  nec  dimitti  sibi  tantum  unusquisque  debitum  postulat,  aut  ut  in  tentationem  non  inducatur,  atque  a  malo  liberetur,  pro  se solo  rogat.  Publica  est  nobis  et  communis  oratio;  et  quando  oramus,  non  pro  uno  sed  pro  toto  populo  oramus,  quia  totus  populus  unum  sumus.  Deus  pacis  et  concordiae  magister,  qui  docuit  unitatem,  sic  orare  unum  pro  omnibus  voluit  quomodo  in  uno  omnes  ipse  portavit.  Hanc  orationis  legem  servaverunt  tres  pueri  in  camino  ignis  inclusi,  consonantes  in  prece,  et  spiritus  consensione  concordes.  (0524B) Quod  declarat  Scripturae  divinae  fides:  et  dum  docet  quomodo  oraverint  tales,  dat  exemplum  quod  imitari  in  precibus  debeamus,  ut  tales  esse  possimus:  Tunc  ille  tres,  inquit,  quasi  ex  uno  ore  hymnum  canebant  et  benedicebant  Dominum  (Dan.  III,  51) . Loquebantur  quasi  ex  uno  ore,  et  nondum  illos  Christus  docuerat  orare.  Et  idcirco  orantibus  fuit  impetrabilis  et  efficax  sermo,  quia  promerebatur  Dominum  pacifica  et  simplex  et  spiritalis  oratio.  Sic  et  Apostolos  cum  discipulis  post  ascensum  Domini  invenimus  orasse:  Erant,  inquit,  perseverantes  omnes  unanimes  in  oratione  cum  mulieribus  et  Maria  quae  fuerat  mater  Iesu,  et  fratribus  eius  (Act.  I,  14) . Perseverabant  in  oratione  unanimes,  orationis  suae  et  instantiam  simul  et  concordiam  declarantes:  quia  Deus,  qui  inhabitare  facit  unanimes  in  domo  (Psal.  LXVII,  7) , non  admittit  in  divinam  et  aeternam  domum  nisi  eos  apud  quos  est  unanimis  oratio.  (0525A)
 
 IX.  Qualia  autem  sunt,  fratres  dilectissimi,  orationis  Dominicae  sacramenta,  quam  multa,  quam  magna,  breviter  in  sermone  collecta,  sed  in  virtute  spiritaliter  copiosa,  ut  nihil  omnino  praetermissum  sit  quod  non  in  precibus  atque  orationibus  nostris  coelestis  doctrinae  compendio  comprehendatur.  Sic,  ait,  crate:  PATER  NOSTER  QUI  ES  IN  COELIS.  Homo,  novus,  renatus,  et  Deo  suo  per  gratiam  eius  restitutus,  Pater  primo  in  loco  dicit,  quia  filius  esse  iam  coepit.  In  sua,  inquit,  propria  venit,  et  sui  eum  non  receperunt.  (0525B) Quotquot  autem  eum  receperunt,  dedit  illis  potestatem  ut  filii  Dei  fierent,  his  qui  credunt  in  nomine  eius  (Ioan.  I,  11, 12) . Qui  ergo  credidit  in  nomine  eius,  et  factus  est  Dei  filius,  hinc  debet  incipere  ut  et  gratias  agat  et  profiteatur  se  Dei  filium,  dum  nominat  patrem  sibi  esse  in  coelis  Deum;  contestetur  quoque  inter  prima  statim  nativitatis  suae  verba  renuntiasse  se  terreno  et  carnali  patri,  et  patrem  solum  nosse  se  et  habere  coepisse  qui  sit  in  coelis,  sicut  scriptum  est:  Qui  dicunt  patri  et  matri:  Non  novi  te,  et  filios  suos  non  agnoverunt,  hi  custodierunt  praecepta  tua  et  testamentum  tuum  servaverunt  (Deut.  XXXIII,  9) . Item  Dominus  in  Evangelio  suo  praecepit  ne  vocemus  nobis  patrem  in  terra,  quod  sit  scilicet  nobis  unus  pater  qui  est  in  coelis  (Matth.  XXIII,  9) . Et  discipulo  qui  mentionem  defuncti  patris  fecerat  respondit:  Sine  mortui  mortuos  suos  sepeliant  (Matth.  VIII,  22) . Dixerat  enim  patrem  suum  mortuum,  cum  sit  credentium  Pater  vivus.  (0525C)
 
X.  Nec  hoc  solum,  fratres  dilectissimi,  animadvertere  et  intelligere  debemus,  quod  appellemus  Patrem  qui  sit  in  coelis,  sed  coniungimus  et  dicimus,  PATER  NOSTER,  id  est  eorum  qui  credunt,  eorum  qui,  per  eum  sanctificati  et  gratiae  spiritalis  nativitate  reparati,  filii  Dei  esse  coeperunt.  (0526A) Quae  vox  etiam  Iudaeos  perstringit  et  percutit,  qui  Christum,  sibi  per  Prophetas  annuntiatum  et  ad  se  prius  missum,  non  tantum  infideliter  spreverunt,  sed  et  crudeliter  necaverunt:  qui  iam  non  possunt  patrem  Deum  vocare,  cum  Dominus  eos  confundat  et  redarguat  dicens:  Vos  de  diabolo  patre  nati  estis,  et  concupiscentias  patris  vestri  facere  vultis.  Ille  enim  homicida  fuit  ab  initio,  et  in  veritate  non  stetit,  quia  veritas  non  est  in  illo  (Ioan.  VIII,  44) . Et  per  Esaiam  prophetam  Deus  clamat  indignans:  Filios  generavi  et  exaltavi,  ipsi  autem  me  spreverunt.  Agnovit  bos  possessorem  suum,  et  asinus  praesepe  domini  sui;  Israel  autem  207 me  non  cognovit,  et  populus  meus  me  non  intellexit.  Vae!  gens  peccatrix,  populus  plenus  peccatis,  semen  nequam,  filii  scelesti.  Dereliquistis  Dominum,  et  in  indignationem  misistis  illum  Sanctum  Israel  (Isa.  I,  2-4) . In  quorum  exprobrationem  Christiani  quando  oramus,  PATER  NOSTER  dicimus,  quia  noster  esse  coepit  et  Iudaeorum,  qui  eum  relinquerunt,  esse  desiit.  (0526B) Nec  peccator  populus  potest  esse  filius,  sed  quibus  remissa  peccatorum  datur,  eis  filiorum  nomen  adscribitur,  et  eis  aeternitas  repromittur,  Domino  ipso  dicente:  Omnis  qui  facit  peccatum  servus  est  peccati.  Servus  autem  non  manet  in  domo  in  aeternum,  filius  autem  manet  in  aeternum  (Ioan.  VIII,  34, 35) . 

 Estratto da "Patrologia latina" del Migne - Vol. IV


 http://ora-et-labora.net/sanciprianopadrenostrolatit.html


 Vita  ed opere  di San Cipriano 

 http://ora-et-labora.net/sancipriano.html

 http://www.ortodossiatorino.net/PDF/201205311816160.San%20Cipriano%20di%20Cartagine%20sulla%20Chiesa.pdf?cat_id=32


martedì 13 dicembre 2016

la preghiera dei cristiani di Etiopia-preghiera del Kidan


sempre dal sito e dal link

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"il Kidân (o «Patto, Alleanza»), che i cristiani di Etiopia recitano tre volte al giorno (mezzanotte, mattina e sera), in origine era una preghiera di ringraziamento del mattino, in varie sezioni (TD 20,21 e 29) che in seguito è stata ripartita per i tre momenti importanti della giornata (Velat, Études, p. 170-174) [4]"



1° Kidân
(Pr.) La grazia del Signore sia con voi.
(F.) Con il tuo spirito.
(Pr.) rendete grazie a Dio.
(F.) È giusto e degno.
(Pr.) (Degno) di te, Padre immortale, salvatore della nostra anima e fondamento di ogni sapienza, custode dei nostri cuori, Tu che hai illuminato il nostro occhio interiore e le tenebre della nostra intelligenza con la conoscenza, con la quale ci hai incoronati. Sei tu che hai salvato il vecchio uomo, consegnato alla perdizione, mediante la Croce del tuo (Figlio) Unico e che lo hai rinnovato con ciò che è immortale (cf. Ef 4, 22-23; Col 3, 9-10); ciò che era stato abolito dalle colpe, Tu lo hai riscattato con i tuoi comandamenti e con la morte del tuo Figlio; Colui che era perduto, Tu sei andato a ricercarlo (cf. Lc 15,4). Per questo noi, tuoi servi, ti glorifichiamo, Signore.
(F.) Noi ti glorifichiamo, o Signore.

2° Kidân
(Pr.) Noi ti lodiamo, Signore, Tu che (gli) arcangeli glorificano senza posa con un canto di glorificazione, senza tregua né riposo, lode di gloria, azione di grazia delle Signorie. Essi ti glorificano con cantici, Signore, Tu che hai mandato il tuo Consiglio, il tuo Verbo e la tua Sapienza, la tua Provvidenza, che era con Te prima che il mondo fosse creato, Verbo increato (Pr 8, 23; Gv 1,1) per la salvezza del genere umano (Tt 2, 11), il tuo Figlio diletto, il nostro Signore Gesù, che ci ha liberati dal giogo del peccato. Per questo noi tuoi servi, ti lodiamo, o Signore.
(F.) Noi ti lodiamo, o Signore.

3° Kidân
Per Te di (tutto) cuore noi ti diciamo una triplice lode; donatore della vita, Signore, visitatore dell’anima degli uomini, che non abbandoni gli spiriti afflitti, che accogli quelli che sono perseguitati; soccorso di coloro che sono nell’abisso, salvatore degli afflitti, che pensi agli affamati e vendichi gli oppressi, amico dei fedeli, intercessore per i giusti e dimora dei puri. Tu esaudisci coloro che ti invocano con giustizia, protettore delle vedove e difensore degli orfani, che dai una guida integra alla Chiesa nella quale hai stabilito un luogo di riposo, lo splendore della fede, l’assemblea dello Spirito, il dono della grazia e della potenza. Lodandoti senza stancarci, senza posa noi rappresentiamo nei nostri cuori le immagini del tuo regno, a causa di Te e a causa del tuo Figlio diletto, il nostro Signore Gesù, per il quale a Te vengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen!

venerdì 9 dicembre 2016

La preghiera dei cristiani di Etiopia -Al Mattino

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sempre dal sito
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 dall’ufficio della prima domenica di quaresima [19].

Māzmur del mattino [20]-[20] Di per sé “mäzmur” significa “salmo”, ma qui designa un inno del “māwāddes” (“colui che dice la lode, glorificatore), uno degli uffici del mattino.
Alleluia. Servite il Signore con timore ed esultate per Lui con tremore (Sal 2,11). Perché eterna è la sua misericordia (Sal 135,1b). Per le generazioni delle generazioni la sua verità (Sal 99,5). Noi siamo il suo popolo (Sal 99,3c). Entrate davanti a Lui con umiltà, e con la lode confessatelo nei suoi atri (Sal 99,4). Perché eterna è la sua misericordia (Sal 135,1b). Digiuniamo un digiuno e amiamo il nostro prossimo e amiamoci gli uni gli altri [21] Perché eterna è la sua misericordia (Sal 135,1b). Onorate il sabato [22]e praticate la giustizia (Es 56,1; cf. anche Ap 22,11), perché il sabato è stato creato per l’uomo (Mc 2,27). Perché eterna è la sua misericordia (Sal 135,1b) Canterò per te la misericordia e il giudizio, canterò (salmodie) e conoscerò la via di purità (Sal 100,1). Perché eterna è la sua misericordia (Sal 135,1b). Per le generazioni delle generazioni la sua verità (Sal 99,5). Noi siamo il suo popolo, le pecore del suo pascolo (Sal 99,3c) [23].
‘Ezl del mattino[24]
Saul si avvicinava alla città di Damasco: all’improvviso un lampo brillò sopra di lui, dall’alto del cielo (At 9,3). E gli disse “Saul, fratello mio, sono stato mandato da te (At 9,17) per annunciarti e dichiararti come lo strumento che ho scelto per portare il mio nome fra le nazioni (At 9,23). Digli: egli mi ha detto: “Colui che prima perseguitava, adesso insegna la fede (Gal 1,23)”. Come [il Signore] dice nel vangelo: “Alle altre città tu annuncerai (Lc 4,43). Egli lo annunciò a Paolo dicendo: “Esercitiamoci nella giustizia (1 Tm 4.7). Non comportiamoci con astuzia e non falsifichiamo le parola del Signore (2 Cor 4,2). Onoriamo il sabato secondo la giustizia [25].






giovedì 8 dicembre 2016

La preghiera dei cristiani di Etiopia-Le preghiere iniziali dette perpetue

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Dal sito  cui rimando per tutte le note e per le chiarificazioni

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mi limito a pubbicare il testo delle preghiere  dei cristiani d'Etiopia, un popolo di grande testimonianza al Vangelo spesso ed ancora oggi provata e riprovata nel crogiuolo di fuoco delle persecuzioni e del martirio


Le preghiere iniziali

nel Salterio chiamato Māzmurā Dâwit o “Salmi di Davide”, che è di fatto un libro di preghiere di formato piccolo, comodo da portare con sé [26], e contiene: i Salmi (divisi in sette sezioni, una per giorno della settimana), i quindici cantici biblici e il Cantico dei cantici [27], le preghiere iniziali (che seguono), come anche alcune invocazioni come ilKyrie eleison, e il “Egzio mäharänä Krestos” (Cristo Signore, abbi pietà di noi!”) [28]; vi si trovano anche degli uffici di devozione alla santa Vergine, come la Lode di Maria, l’uno o l’altro Säläm o “Saluto” e alcuni Mälke’ o “effige”, preghiere di devozione alle sofferenze del Redentore, ecc.



(Segno di croce) [32] Io segno il mio volto e tutta la mia persona con il segno della Croce (3 x). Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, Dio unico. Credendo nella santa Trinità e a essa affidandomi, il ti rigetto, Satana, in presenza della mia santa madre che è qui, la Chiesa, che è mia testimone, (santa) Maria (di) Sion [33], per i secoli dei secoli.
Noi ti lodiamo, Signore, e ti glorifichiamo; noi ti benediciamo,Signore, e ti confessiamo. Noi ci incliniamo davanti a te, Signore, e serviamo il tuo santo Nome. Noi ci prostriamo davanti a te, tu davanti al quale ogni ginocchio si flette, tu che ogni lingua serve (Fil 2,10-11). Tu sei il Dio degli dei, il Signore dei signori e il Re dei re; tu sei il Dio di ogni carne e di tutto ciò che ha un respiro.
Noi ti invochiamo come il tuo santo Figlio ci ha insegnato, dicendo [34]: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, la tua volontà sia (fatta) sulla terra come in cielo. Dacci oggi il nostro nutrimento quotidiano, rimetti le nostre offese e le nostre colpe affinché anche noi rimettiamo a coloro che ci hanno offeso, non ci indurre in tentazione, Signore, salvaci e liberaci da ogni male. Perché tuo è il regno, la potenza e la lode per i secoli dei secoli.
(Ave Maria, formula etiopica [35]) O Nostra Signora Maria, salute a te con il saluto del santo angelo Gabriele. Tu sei vergine di spirito e di corpo, tu sei la madre del Signore Sabaoth, Salute a te! Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo grembo. Rallegrati, o piena di grazia, il Signore è con te. Prega e supplica il tuo Figlio diletto Gesù Cristo che ci perdoni i nostri peccati.
[Credo] Noi crediamo in un solo Dio, il Signore Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra, delle cose visibili e invisibili. Noi crediamo in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio unico del Padre, che era con lui prima che il mondo fosse creato. Luce da luce, Dio da Dio in verità. Generato , non creato, eguale al Padre in divinità. Tutto fu per lui e nulla di ciò che fu non fu senza di lui, né in cielo, né sulla terra. Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e si è fatto uomo: Ha preso carne dallo Spirito santo e dalla santa vergine Maria. Era uomo ed è stato crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato. Ha sofferto, è morto ed è stato sepolto. È risorto il terzo giorno, come sta scritto nelle sacre Scritture. È salito al cielo nella gloria e si è assiso alla destra del Padre; tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine. Noi crediamo nello Spirito santo, che è Signore e dà la vita, che procede dal Padre. Lo adoriamo e lo glorifichiamo insieme al Padre e al Figlio. Crediamo in un Chiesa santa universale e apostolica. Crediamo in un solo battesimo per il perdono dei peccati. Aspettiamo la risurrezione dei morti e la vita che verrà per i secoli dei secoli.
Santo, santo, santo il Signore Sabaoth, il cielo e la terra sono pieni della santità della tua gloria. Noi ti adoriamo, o Cristo, con il Padre celeste e buono, e il tuo Spirito santo che dà la vita. Tu sei venuto e ci hai salvati.
Adoro il Padre, il Figlio e lo Spirito santo in una unica adorazione (3 x). Perché uno è tre e tre è uno: sono tre persone e una sola divinità. Mi prostro [36] davanti alla Nostra Signora Maria, Madre di Dio. Mi prostro davanti alla Croce di Nostro Signore Gesù Cristo, che è stata santificata dal suo sangue prezioso. La Croce, nostra potenza, la Croce, nostra forza, la Croce, nostra redenzione, la Croce, salvezza della nostra anima; i Giudei l’hanno rifiutata, ma noi vi crediamo, e chi crede nella potenza della Croce è salvo.
Gloria al Padre, gloria al Figlio e gloria allo Spirito santo (3 x). Gloria a nostra Signora Maria la Vergine, la Madre di Dio. Gloria alla Croce di nostro Signore Gesù Cristo. Che il Cristo, nella sua misericordia, si ricordi di noi, alla sua seconda venuta che non ci confonda, che ci rialzi, a gloria del suo Nome. Nostra Signora Maria, fa’ salire la nostra preghiera e intercedi per il perdono dei nostri peccati davanti al trono di nostro Signore, che ci ha fatto mangiare questo pane e ci ha fatto bere a questa coppa, che ci fornisce il pane e i vestiti, che ha sopportato pazientemente tutti i nostri peccati, che ci ha donato il suo santo Corpo e il suo Sangue prezioso, e che ci ha fatto arrivare fino a quest’ora, a lui rendiamo gloria e azione di grazie, Signore altissimo e alla sua Madre vergine e alla sua gloriosa Croce. Ringraziamento e gloria al nome del Signore, sempre e in ogni tempo e ad ogni ora.
(Sälam läki, altra preghiera mariana) “Salute a te” ti diciamo prostrandoci davanti a te, o Maria nostra madre. Ti supplichiamo: dalla bestia che ci perseguita (cf, Ap 12,7), presso di te abbiamo cercato rifugio. Per riguardo per Anna, tua madre, e Gioacchino, tuo padre, o Vergine, benedici la nostra comunità oggi.
[Preghiera di Nostra Signore Maria, la vergine Madre di Dio] l’anima mia esalta il Signore... = Magnificat: Lc 1, 46-55).



martedì 6 dicembre 2016

Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo

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Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo
(Disc. 46, 1-2; CCL 41, 529-530)

Pastori siamo, ma prima cristiani
Ogni nostra speranza è posta in Cristo. È lui tutta la nostra salvezza e la vera gloria. È una verità, questa, ovvia e familiare a voi che vi trovate nel gregge di colui che porge ascolto alla voce di Israele e lo pasce. Ma poiché vi sono dei pastori che bramano sentirsi chiamare pastori, ma non vogliono compiere i doveri dei pastori, esaminiamo che cosa venga detto loro dal profeta. Voi ascoltatelo con attenzione, noi lo sentiremo con timore.
«Mi fu rivolta questa parola del Signore: Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori di Israele, predici e riferisci ai pastori d'Israele» (Ez 34,1-2) Abbiamo ascoltato or ora la lettura di questo brano, quindi abbiamo deciso di discorrerne un poco con voi. Dio stesso ci aiuterà a dire cose vere, anche se non diciamo cose nostre. Se dicessimo infatti cose nostre saremmo pastori che pascono se stessi, non il gregge; se invece diciamo cose che vengono da lui, egli stesso vi pascerà, servendosi di chiunque.
«Questo dice il Signore Dio: Guai ai pastori di Israele che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge?» (Ez 34,2), cioè i pastori non devono pascere se stessi, ma il gregge. Questo è il primo capo di accusa contro tali pastori: essi pascono se stessi e non il gregge. Chi sono coloro che pascono se stessi? Quelli di cui l'Apostolo dice: «Tutti infatti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo» (Fil 2,21).
Ora noi che il Signore, per bontà sua e non per nostro merito, ha posto in questo ufficio di cui dobbiamo rendere conto, e che conto! dobbiamo distinguere molto bene due cose: la prima cioè che siamo cristiani, la seconda che siamo posti a capo. Il fatto di essere cristiani riguarda noi stessi; l'essere posti a capo invece riguarda voi.
Per il fatto di essere cristiani dobbiamo badare alla nostra utilità, in quanto siamo messi a capo dobbiamo preoccuparci della vostra salvezza.
Forse molti semplici cristiani giungono a Dio percorrendo una via più facile della nostra e camminando tanto più speditamente, quanto minore è il peso di responsabilità che portano sulle spalle. Noi invece dovremo rendere conto a Dio prima di tutto della nostra vita, come cristiani, ma poi dovremo rispondere in modo particolare dell'esercizio del nostro ministero, come pastori.

 Dal «Discorso sui pastori» di sant'Agostino, vescovo

(Disc. 46, 18-19; CCL 41, 544-546)

La Chiesa, come una vite, crescendo si è diffusa in ogni luogo


Vanno errando le mie pecore per tutti i monti e su ogni colle e sono disperse su tutta la faccia della terra (cfr. Ez 34, 6). Che significa disperdersi su tutta la faccia della terra? Seguire tutte le cose terrene, amare e avere a cuore tutto quello che alletta sulla faccia della terra.
Non vogliono morire di quella morte che renda la loro vita nascosta in Cristo.
«Su tutta la faccia della terra», perché amano i beni terreni e perché le pecore che si smarriscono sono sparse su tutta la faccia della terra. Si trovano in molti luoghi, sono figlie di un'unica madre, la superbia, all'opposto di tutti i veri cristiani diffusi in ogni angolo della terra e generati dall'unica madre che è la Chiesa cattolica.
Non c'è pertanto da meravigliarsi che, se la superbia genera la divisione, l'amore generi l'unità. Tuttavia la stessa madre Chiesa cattolica, e in essa lo stesso pastore, ricerca dovunque gli smarriti, rinfranca i deboli, cura i malati, fascia i feriti, prendendo gli uni di qui, gli altri di là, senza che si conoscano tra di loro. Ma essa ben li conosce tutti, perché si estende a tutti.
Essa è come una vite che, crescendo, si propaga in ogni parte; quelli invece sono tralci inutili recisi dal vignaiuolo per la loro sterilità, perché la vite resti potata, non già amputata. Dunque quei tralci sono rimasti là dove furono recisi. La vite invece, spandendosi dovunque, conosce sia i tralci che le sono rimasti uniti, sia quelli che ne furono recisi, e sono rimasti lì vicino ad essa.
Ma tuttavia la Chiesa continua a richiamare chi si smarrisce, perché anche di questi rami tagliati l'Apostolo dice: «Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo» (Rm 11, 23). Sia dunque che si tratti di pecore erranti lontane dal gregge, sia che si tratti di rami recisi dalla vite, non per questo Dio è meno potente per ricondurre le pecore o per reinnestarle nella vite. Egli infatti è il sommo Pastore, egli è il vero agricoltore.
«Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno» tra quei cattivi pastori «va in cerca di loro e se ne cura» (Ez 34, 6). Non c'è, tra i pastori umani, chi le ricerchi.
Perciò, o pastori, ascoltate: Com'è vero che io vivo, dice il Signore Dio (cfr. Ez 34, 7). Vedete come comincia? È come un giuramento di Dio, prende la sua vita a testimonianza. «Come è vero che io vivo, dice il Signore». I pastori sono morti, ma le pecore sono al sicuro, c'è il Signore che vive. «Come è vero che io vivo, dice il Signore».
Ma quali pastori sono morti? Quelli che cercavano i propri interessi e non già gli interessi di Gesù Cristo. Ma vi saranno dunque e si troveranno ancora dei pastori, che cercano non i loro interessi ma quelli di Gesù Cristo? Certamente ce ne saranno. Certamente se ne troveranno, perché non mancano, né mancheranno.




(Disc. 46, 20-21; CCL 41, 546-548)
Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno

    «Udite, pastori, la parola del Signore». Ma che cosa udite, o pastori? «Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge» (Ez 34, 9).
    Udite e imparate, pecorelle di Dio. Ai pastori malvagi Dio chiede che rendano conto delle sue pecore e che rispondano della morte loro arrecata con le loro stesse mani.
    Dice altrove infatti per bocca dello stesso profeta: «O figlio dell'uomo, io ti ho costituito quale sentinella per gli Israeliti; ascolterai una parola dalla mia bocca e tu li avvertirai da parte mia. Se io dico all'empio: Empio, tu morrai, e tu non parli per distogliere l'empio dalla sua condotta, egli, l'empio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte chiederò conto a te. Ma se tu avrai ammonito l'empio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte, egli morirà per la sua iniquità, tu invece sarai salvo» (Ez 33, 7-9).
    Che significa ciò, o fratelli? Vedete quanto è pericoloso tacere? Muore quell'empio e giustamente subisce la morte. Muore per la sua iniquità e per il suo peccato. È ucciso infatti dalla sua negligenza. Egli avrebbe potuto ben trovare il Pastore vivente che dice: «Io vivo, dice il Signore». Ma non lo ha fatto, anche perché non ammonito da chi era stato costituito capo e sentinella proprio a questo fine.
    Perciò giustamente morirà, ma anche chi ha trascurato di ammonirlo sarà giustamente condannato.
    Se invece, dice il Signore, avrai detto al malvagio, a cui io avevo minacciato la spada: «Morrai» e quegli avrà trascurato di evitare la spada incombente e la spada scenderà su di lui e l'ucciderà, egli morirà nel suo peccato, ma tu avrai liberato la tua anima.
    Perciò è nostro compito non tacere, ma a voi, anche se tacessimo, spetta ascoltare dalle Scritture le parole del Pastore.
    Vediamo dunque secondo quel che mi ero proposto, se mai egli liberi le pecore dai cattivi pastori per affidarle ai buoni pastori. Vedo infatti che libera le pecore dai cattivi pastori, quando dice: «Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi» (Ez 34, 10).
    Quando infatti dico: Pascolino il mio gregge, essi pascono se stessi e non il mio gregge. Lo toglierò loro perché non pascolino il mio gregge.
    In che modo lo toglie loro, perché essi non pascolino più il suo gregge? Dicendo: Fate quello che dicono, ma non fate quello che fanno (cfr. Mt 23, 3). Come se dicesse: Proclamano la parola mia, ma fanno gli interessi loro. Quando non fate ciò che fanno i cattivi pastori, non sono essi che vi pascolano. Quando invece fate ciò che essi dicono, sono io che vi pascolo.


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