http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=2031:i-precetti&catid=267&Itemid=334&lang=itDice:
“Ora ascoltami sulla fede. Con l’uomo son due angeli, uno della giustizia e l’altro della iniquità”. 2. “Come, o signore, conoscerò le loro azioni, poiché entrambi gli angeli abitano con me?”. 3. “Ascolta, mi risponde, e rifletti. L’angelo della giustizia è delicato, verecondo, calmo e sereno. Se penetra nel tuo cuore, subito ti parla di giustizia, di castità, di modestia, di frugalità, di ogni azione giusta e di ogni insigne virtù. Quando tutte queste cose entrano nel tuo cuore, ritieni per certo che l’angelo della giustizia è con te. Sono, del resto, le opere dell’angelo della giustizia. Credi a lui e alle sue opere. 4. Guarda ora le azioni dell’angelo della malvagità. Prima di tutto è irascibile, aspro e stolto e le sue opere cattive travolgono i servi di Dio. Se si insinua nel tuo cuore, riconoscilo dalle sue opere”. 5. “In che modo, signore, gli obietto, lo riconoscerò, non lo so”. “Ascoltami, dice. Quando ti prende un impeto d’ira o un’asprezza, sappi che egli è in te. Poi, il desiderio delle molte cose, il lusso dei molti cibi e bevande, di molte crapule e di lussi vari e superflui, le passioni di donne, la grande ricchezza, la molta superbia, la baldanza, e tutto quanto vi si avvicina ed è simile. Se tutte queste cose si insinuano nel tuo cuore, sappi che è in te l’angelo dell’iniquità. 6. Avendo conosciuto le sue opere, allontanati da lui e non credergli in nulla, perché le sue opere sono malvagie e dannose ai servi di Dio. Hai, dunque, le azioni di ambedue gli angeli rifletti e credi all’angelo della giustizia. 7. Lungi dall’angelo dell’iniquità, perché il suo insegnamento è cattivo per ogni opera. Se uno è credente e il pensiero di questo angelo gli subentra nel cuore, uomo o donna che sia, per forza peccherà in qualche cosa. 8. Invece se uno è pessimo, uomo o donna, e subentrano nel suo cuore le opere dell’angelo della giustizia, necessariamente farà qualche cosa di buono. 9. Vedi, dunque, che è bello seguire l’angelo della giustizia e rinunziare all’angelo della iniquità. 10. Questo precetto manifesta ciò che concerne la fede perché tu creda alle opere dell’angelo della giustizia e, compiendole, tu vivrai in Dio. Credimi. Le opere dell’angelo della malizia sono perniciose. Non facendole, vivrai in Dio”.
Il Pastore di Erma,cap. XXXVI) da: I Padri apostolici, traduzione di Antonio Quacquarelli, Roma, Città Nuova/Edizioni San Paolo, 2005, pp. 89-91)