sabato 20 ottobre 2018

Dice: “Ora ascoltami sulla fede. Con l’uomo son due angeli, uno della giustizia e l’altro della iniquità


http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=2031:i-precetti&catid=267&Itemid=334&lang=itDice: 

“Ora ascoltami sulla fede. Con l’uomo son due angeli, uno della giustizia e l’altro della iniquità”. 2. “Come, o signore, conoscerò le loro azioni, poiché entrambi gli angeli abitano con me?”. 3. “Ascolta, mi risponde, e rifletti. L’angelo della giustizia è delicato, verecondo, calmo e sereno. Se penetra nel tuo cuore, subito ti parla di giustizia, di castità, di modestia, di frugalità, di ogni azione giusta e di ogni insigne virtù. Quando tutte queste cose entrano nel tuo cuore, ritieni per certo che l’angelo della giustizia è con te.  Sono, del resto, le opere dell’angelo della giustizia.  Credi a lui e alle sue opere. 4. Guarda ora le azioni dell’angelo della malvagità. Prima di tutto è irascibile, aspro e stolto e le sue opere cattive travolgono i servi di Dio. Se si insinua nel tuo cuore, riconoscilo dalle sue opere”. 5. “In che modo, signore, gli obietto, lo riconoscerò, non lo so”. “Ascoltami, dice. Quando ti prende un impeto d’ira o un’asprezza, sappi che egli è in te. Poi, il desiderio delle molte cose, il lusso dei molti cibi e bevande, di molte crapule e di lussi vari e superflui, le passioni di donne, la grande ricchezza, la molta superbia, la baldanza, e tutto quanto vi si avvicina ed è simile. Se tutte queste cose si insinuano nel tuo cuore, sappi che è in te l’angelo dell’iniquità. 6. Avendo conosciuto le sue opere, allontanati da lui e non credergli in nulla, perché le sue opere sono malvagie e dannose ai servi di Dio. Hai, dunque, le azioni di ambedue gli angeli rifletti e credi all’angelo della giustizia. 7. Lungi dall’angelo dell’iniquità, perché il suo insegnamento è cattivo per ogni opera. Se uno è credente e il pensiero di questo angelo gli subentra nel cuore, uomo o donna che sia, per forza peccherà in qualche cosa. 8. Invece se uno è pessimo, uomo o donna, e subentrano nel suo cuore le opere dell’angelo della giustizia, necessariamente farà qualche cosa di buono. 9. Vedi, dunque, che è bello seguire l’angelo della giustizia e rinunziare all’angelo della iniquità. 10. Questo precetto manifesta ciò che concerne la fede perché tu creda alle opere dell’angelo della giustizia e, compiendole, tu vivrai in Dio.  Credimi. Le opere dell’angelo della malizia sono perniciose. Non facendole, vivrai in Dio”.

Il Pastore di Erma,cap. XXXVI) da: I Padri apostolici, traduzione di Antonio Quacquarelli, Roma, Città Nuova/Edizioni San Paolo, 2005, pp. 89-91)


venerdì 12 ottobre 2018

PRIERE A SAINT DISMAS LE BON LARRON -EXTRAIT D’UN VIEIL EUCHOLOGE ALLEMAND





O specchio della vera penitenza, beato dismas che per i tuoi grandi peccati sei stato crocifisso con l'innocente agnello di Dio Gesù Cristo e che, per aver avuto una grande contrizione, hai ottenuto da Gesù Cristo il perdono delle tue colpe , ti prego umilmente di ottenere dal mio redentore la grazia di sentire alla mia ora ultima la beata parola che Gesù Cristo nostro Signore ti ha detto: ' ' oggi sarai con me in paradiso. ''

 
O du Spiegel der wahren Bus, heil Dismas! der du wegen deiner schweren Sünden mit dem unschuldigen Lamm Jesu Christo bist gecreuziget worden; und dieswil du Reu und Bus getragen hast hüber deine Sünden also hast du auch die Vergebung derselbigen in Christo dem herrn erlanget. Ich bitte dich demathiglich du wollest mir die Gnad von meinem Erlöser erbitten damit in der letzten Stund meines Absterbens das gluckseeligste Wort von Christo dem Herrn hören möge das du von ihm gehört hast nemlich: heut wirst du bey mir sein im Paradeis. 




Ô miroir de la vraie pénitence, bienheureux Dismas qui pour tes grands péchés a été crucifié avec l’innocent agneau de Dieu Jésus Christ et qui, pour avoir eu une grande contrition, as obtenu de Jésus Christ le pardon de tes offenses, je te prie humblement de m’obtenir de mon Rédempteur la grâce d’entendre à mon heure dernière la bienheureuse parole que Jésus Christ notre Seigneur t’a dite: ''aujourd’hui tu seras avec moi au Paradis.''
Amen



del Santo Buon Ladrone si fa memoria nella Divina Liturgia nell'accostarsi alla partecipazione ai Santi Misteri

 Della tua mistica cena oggi, Figlio di Dio, accoglimi partecipe, poiché non parlerò del mistero ai tuoi nemici, né ti darò un bacio come Giuda, ma come il ladrone ti confesso: ricordati di me, Signore, nel tuo regno.

 Cinei Tale celei de taină, Fiul lui Dumnezeu, astăzi, părtaş mă primeşte, că nu voi spune vrăjmaşilor Tăi, Tăina Ta, nici sărutare Îţi voi da ca Iuda, ci ca tîlharul mărturisindu-mă, strig Ţie: Pomeneşte-mă, Doamne, întru împărăţia Ta.

 


lunedì 8 ottobre 2018

9 Ottobre Hymne à Saint Denis-aints DENIS, premier évêque de Lutèce (Paris), un des Sept Apôtres de la Gaule (avec saints Gatien, Trophime, Paul, Saturnin, Austremoine et Martial), RUSTIQUE et ELEUTHERE, martyrs (probablement sous Valérien vers 258). (Office à saint Denis de Paris composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome X du Supplément aux Ménées.)

 

 Tropaire ton 4
 
Disciple de saint Paul selon la Tradition,*
 
Tu quittas Athènes en ton Hellade natale*
 
Pour venir prêcher l'Evangile à Lutèce.*
 
Tu donnas ta vie en martyre pour le Christ,*
 
Et tu intercèdes auprès du Dieu Sauveur,*
 
Afin qu'Il accorde à nos âmes le salut!


Secondo la tradizione cristiana, Saint Denis (chiamato anche Dionysius, Dennis o Denys) è un martire cristiano e Santo. Nel terzo secolo, fu vescovo di Parigi. Fu martirizzato, con i suoi compagni Rusticus ed Eleuterio, in connessione con la persecuzione di Decio dei cristiani, poco dopo il 250 D.C.. Denis si dice che hanno preso la testa dopo essere decapitato, camminato dieci chilometri (sei miglia), mentre predicava un sermone di pentimento tutta la strada, facendo di lui uno dei molti cephalophores in agiologia

 http://www.johnsanidopoulos.com/2016/10/saint-denis-first-bishop-of-paris.html




 Hymne à Saint Denis

Conseiller prudent et intègre,
Flambeau de la ville des dieux,
Messire Denys, noble Athénien,
Conduit le sort de son pays.

Un étranger, soudainement,
Se lève dans l'Aréopage ;
Verbe de feu en un corps frêle,
Seigneur Paul parle de son Dieu.

Ce Dieu unique et inconnu,
En Qui nous avons mouvement,
L'être, la vie et l'existence,
Lui fait blessure spirituelle.

Denys s'avance, émerveillé
Il suit les splendeurs angéliques,
Jusqu'en lumière d'ignorance,
Et source d'Abîme divin.

Mais le Christ l'appelle au combat,
La terre gauloise l'attend ;
Il quitte la brillante Athènes,
Et porte son cœur à Paris.

Il paît Lutèce avec amour,
Et dans l'île de la Cité,
Il établit les fondements,
D'orthodoxe théologie.

Les idoles d'or et d'argent,
Guettent Denys et le saisissent.
Théologie grande et sublime,
Tu n'es prêchée qu'avec martyre.*

Au long de sauvages supplices,
Qui les mordent sans les toucher,
Nobles amis, fiers compagnons,
Rustique, Eleuthère le suivent.

Sur la colline de Mercure,
Ces héros sont décapités,
Leur sang couronne notre ville,
Et magnifie la Trinité.

Saint Denys, Maître de Sagesse,
Patron benoît de notre Ecole,
Greffe nos cœurs et nos esprits,
A la Vigne qui donne vie !

Gloire au Père indéfinissable,
A son Fils et Verbe, Jésus,
A l'Esprit Saint dans le Mystère,.
Dès maintenant et dans les siècles ! Amen


http://stmaterne.blogspot.com/2017/10/saint-denis-premier-eveque-de-paris.html

mercoledì 3 ottobre 2018

Preghiera affissa sulla porta della cappella di Sant'Anania nella città vecchia di Damasco


A Damasco, presso la porta orientale, esiste una cappella sotterranea, facente parte di una basilica bizantina ora distrutta, che è venerata come la casa di Anania sia dai cristiani che dai musulmani. 

Signore Gesù Cristo, tu che sei apparso al tuo discepolo Paolo nel cielo di Damasco, come sei apparso in questa casa al tuo discepolo Anania, e hai donato loro il tuo amore, la tua forza e la tua pace, per la loro intercessione ci chiediamo di custodire la Siria, nostra patria, da ogni male.
Ti supplichiamo, per intercessione di tua Madre, la Vergine Maria, la cui preghiera non è mai respinta, di fare dono, a noi e a tutti i fratelli e le sorelle di Siria, della grazia di una vera appartenenza a questa nostra patria preziosa, così da essere sempre cittadini onesti, sinceri e integri, per potere svolgere il nostro ruolo attivo nella costruzione di questo nostro paese, che tu ha preso proprio come punto di diffusione su tutta la terra della tua luce e del tuo amore.
Possa esso rimanere terra di pace e amore, di fratellanza e di stabilità, e faro per tutto il mondo.
Amen!

http://oraprosiria.blogspot.com/2018/08/preghiera-per-la-siria-nostro-amato.html

martedì 2 ottobre 2018

IL PIÙ ANTICO CREDO CRISTIANO



 paolo15web

 https://iconesacremirabile.wordpress.com/tag/conversione-di-san-paolo/

1Corinzi 15,3-10


3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso ciò che ho anch'io ricevuto, e cioè che Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 4 che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture, 5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 6 In seguito apparve in una sola volta a più di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali è ancora in vita, mentre alcuni dormono già. 7 Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. 8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all'aborto. 9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio. 10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non è stata vana, anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me.


     Era probabilmente la Pasqua dell’anno 57. Da Efeso, sulla costa dell’Asia minore, san Paolo sta completando la sua Prima Lettera ai cristiani della città greca di Corinto. Nel penultimo capitolo di quello scritto l’Apostolo rievoca un momento lontano forse una ventina d’anni. In quell’occasione egli aveva imparato dai suoi maestri nella fede cristiana – da poco abbracciata, con l’esperienza traumatica sulla via di Damasco – un Credo che ora ripropone ai Corinzi