venerdì 25 aprile 2014

Domenica di Tommaso Letture bibliche della Divina Liturgia



27 aprile 2014 Domenica di Tommaso Letture bibliche della Divina Liturgia



Molti miracoli e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli. Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone;  degli altri, nessuno osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.  Intanto andava aumentando il numero degli uomini e delle donne che credevano nel Signore  fino al punto che portavano gli ammalati nelle piazze, ponendoli su lettucci e giacigli, perché, quando Pietro passava, anche solo la sua ombra coprisse qualcuno di loro.  Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati e persone tormentate da spiriti immondi e tutti venivano guariti.

 Si alzò allora il sommo sacerdote e quelli della sua parte, cioè la setta dei sadducei, pieni di livore,  e fatti arrestare gli apostoli li fecero gettare nella prigione pubblica.  Ma durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione, li condusse fuori e disse:  «Andate, e mettetevi a predicare al popolo nel tempio tutte queste parole di vita»


 Codex Arcus Epternacensis, sec. XI, Germanisches Nationalmuseum, Norimberga





 La sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».  Detto questo, mostrò loro le mani e il costato. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.  Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi».  Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo;  a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi».

 Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù.  Gli dissero allora gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il dito nel posto dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».
 Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, si fermò in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».  Poi disse a Tommaso: «Metti qua il tuo dito e guarda le mie mani; stendi la tua mano, e mettila nel mio costato; e non essere più incredulo ma credente!».  Rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!».  Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!».
 Molti altri segni fece Gesù in presenza dei suoi discepoli, ma non sono stati scritti in questo libro.  Questi sono stati scritti, perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome


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