Paulo Coelho non risulta essere presente in nessun elenco di chiese cristiane come Padre e Dottore della Chiesa/delle Chiese.
Ma in questo blog dedicato ai Padri e alle Madri della Chiesa/delle Chiese pubblico ugualmente il racconto
Paulo Coelho non risulta essere presente in nessun elenco di chiese cristiane come Padre e Dottore della Chiesa/delle Chiese.
Ma in questo blog dedicato ai Padri e alle Madri della Chiesa/delle Chiese pubblico ugualmente il racconto
L'arcivescovo Teofilo, di beata memoria, venne un giorno con un
magistrato importante dall'abate Arsenio. L'arcivescovo lo interrogò
per ascoltare la sua parola. L'anziano stette un momento in silenzio,
poi disse: « Se vi dico una parola, voi la osserverete? ». Lo
promisero. L'anziano disse allora: « Se voi sentite dire: là sta
Arsenio, non andatevi! ».
Due monaci coltivavano rose. Il primo si perdeva nella contemplazione della bellezza e del profumo delle sue rose. Il secondo tagliava le rose più belle e le donava ai passanti.
"Ma che fai?", lo rimproverava il primo; "come puoi privarti così della gioia e del profumo delle tue rose?".
"Le rose lasciano molto profumo sulle mani di chi le regala!", rispose pacatamente il secondo
"Chi è il monaco vero, sincero e saggio? È colui che è riuscito a serbare una cordialità inestinguibile fino al suo ultimo giorno, che con pazienza ha portato fino alla morte il fardello della vita, che ha dato sempre ascolto a se stesso aggiungendo fervore a fervore, fuoco dell’anima a fuoco dell’anima, sforzo a sforzo."
Gli insegnamenti dell’abba Isaia alla beata monaca Teodora, 155, in Meterikon. I detti delle madri del deserto, a cura di L. Coco, traduzione di A. Sivak, Garzanti 2024, p. 168.
“Mi permetta, signor Presidente, di fare un ultimo appello. Milioni di persone hanno riposto la loro fiducia in Lei e, come ha detto ieri alla nazione, ha sentito la mano provvidenziale di un Dio amorevole. Nel nome del nostro Dio, Le chiedo di avere pietà delle persone nel nostro Paese che ora sono spaventate. Ci sono bambini gay, lesbiche e transgender in famiglie democratiche, repubblicane e indipendenti, alcuni dei quali temono per la propria vita. Le persone responsabili per i nostri raccolti e puliscono i nostri uffici, che lavorano negli allevamenti di pollame e negli stabilimenti di confezionamento della carne, che lavano i piatti dopo che abbiamo mangiato nei ristoranti e lavorano nei turni di notte negli ospedali, potrebbero non essere cittadini o avere i documenti di residenza legale, ma la stragrande maggioranza degli immigrati non sono criminali. Pagano le tasse e sono buoni vicini. Sono membri fedeli delle nostre chiese, moschee, sinagoghe, gurdwara e templi. Le chiedo di avere pietà, signor Presidente, di coloro nelle nostre comunità i cui figli temono che i loro genitori vengano portati via, e di aiutare coloro che fuggono dalle zone di guerra e dalle persecuzioni nelle loro terre a trovare compassione e accoglienza qui. Il nostro Dio ci insegna che dobbiamo essere misericordiosi con lo straniero, perché un tempo eravamo tutti stranieri in questa terra. Che Dio ci possa concedere la forza e il coraggio di onorare la dignità di ogni essere umano, di dire la verità l’uno all’altro con amore e di camminare umilmente l’uno con l’altro e con il nostro Dio, per il bene di tutte le persone, il bene di tutte le persone in questa nazione e nel mondo. Amen”.