Rorate cœli desuper, manoscritto medioevale, Museo del Castello, Malbork in Polonia
Rorate cœli desúper,
et nubes plúant justum.
Ne irascáris Dómine, ne ultra memíneris iniquitátis:
ecce cívitas Sancti facta est desérta:
Sion desérta facta est: Jerúsalem desoláta est:
domus sanctificatiónis tuae et gloriae tuae,
ubi laudavérunt Te patres nostri.
Peccávimus et facti sumus quam immúndus nos,
et cecídimus quasi fólium univérsi:
et iniquitátes nostrae quasi ventus abstulérunt nos:
abscondísti fáciem tuam a nobis,
et allisísti nos in mánu iniquitátis nostrae.
Víde, Dómine, afflictiónem pópuli tui,
et mitte quem missúrus es:
emítte Agnum dominatórem terrae,
de pétra desérti ad montem fíliae Sion:
ut áuferat ipse jugum captivitátis nostrae.
Consolámini, consolámini, pópule meus:
cito véniet salus tua:
quare moeróre consúmeris, quia innovávit te dolor?
Salvábo te, noli timére, ego énim sum Dóminus Deus
túus Sánctus Israël, Redémptor túus.
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Stillate rugiada, o cieli, dall’alto, e le nubi piovano il Giusto.
Non adirarti, o Signore, non ricordarti più dell’iniquità:
Ecco che la città del Santuario è divenuta deserta:
Sion è divenuta deserta: Gerusalemme è desolata:
la casa della tua santificazione e della tua gloria,
dove i nostri padri Ti lodarono.
Peccammo, e siamo divenuti come gli immondi,
e siamo caduti tutti come foglie:
e le nostre iniquità ci hanno dispersi come il vento:
hai nascosto a noi la tua faccia, e ci hai schiacciati per
mano delle nostre iniquità.
Guarda, o Signore, l’afflizione del tuo popolo,
e manda Colui che stai per mandare:
manda l’Agnello dominatore della terra,
dalla pietra del deserto al monte della figlia di Sion:
affinché Egli tolga il giogo della nostra schiavitù.
Consolati, consolati, o popolo mio: presto verrà la tua
salvezza: perché ti consumi nella mestizia, mentre il
dolore ti ha rinnovato?
Ti salverò, non temere, perché io sono il Signore Dio tuo,
il Santo d’Israele, il tuo Redentore.
https://it.wikipedia.org/wiki/Rorate_c%C5%93li_desuper
https://www.newadvent.org/cathen/13183b.htm