mercoledì 27 giugno 2018
DALLA LETTERA DI VIGILIO DI TRENTO A GIOVANNI CRISOSTOMO
2. Io penso che colui che custodisce la pecora dal predone dimostra di non essere un mercenario, ma un vero discepolo di Cristo. Il mercenario fugge; chi non abbandona il pericolo è il vero pastore. Chi mette a disposizione la propria vita vive davvero; chi cerca di difendersela in realtà la perde. Che cos’altro fece infatti il Maestro e Signore? Egli non ha lasciato a se stessi coloro che lo hanno abbandonato. O che cosa ha fatto l’agnello se non difendere l’agnella ? Se non spendersi per le pecore come sacrificio offerto a Dio?
Notizie sulla Vita di santità episcopale del nostro Padre tra i Santi Vigilio Vescovo di Trento e Martire
https://sinassariortodosso.blogspot.com/2018/06/26-giugno-santi-italici-ed-italo-greci.html?fbclid=IwAR0wZi0XX71GNflU5d_nMnERHE5eS2cUKSM5kQGSDXnYcQNsNYmT3ulUHkw
Il testo latino della Lettera di San Vigilio a San Giovanni Crisostomo sta in
http://old.cinquepani.it/scritti/vigilius/cris_lat.htm
Il testo in libera traduzione italiana da parte di Don Vigilio Covi sta in
http://old.cinquepani.it/scritti/vigilius/cris_it.htm
ed è stato recentemente ripreso con debita citazione da
http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5215:lettera-di-vigilio-di-trento-a-giovanni-crisostomo&catid=305:san-pacomio&lang=it
San Vigilio e i Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro, Icona di Fabio Nones, 1994
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