Gregorio Nazianzeno
Discorsi 40,10
Discorsi 40,10
Se dopo il battesimo il tentatore, persecutore della luce, ti avrà
assalito, e certo ti assalirà – infatti tentò anche il Verbo mio Dio
nascosto nella carne, ossia la stessa luce velata dall’umanità – tu sai
come vincerlo: non temere la lotta. Opponigli l’acqua, opponigli lo
Spirito nel quale saranno distrutti tutti i dardi infuocati di quel
maligno.
Se ti farà presente la tua povertà – non dubitò infatti
di farlo anche con Cristo, facendogli notare la sua fame perché
trasformasse in pane le pietre – ricorda le sue risposte (cfr. Mt 4,4).
Insegnagli quel che non sa; opponigli quella parola di vita che è pane
disceso dal cielo e dà la vita al mondo. Se t’insidia con la vanagloria –
come fece con lui quando lo portò sul pinnacolo del tempio e gli disse:
«Gettati giù» per mostrare la tua divinità (Mt 4,6) – non lasciarti
trasportare dalla superbia. Se ti vincerà in questo, non si fermerà qui.
È insaziabile, tutto brama; adesca anche con l’aspetto della bontà e
travolge il bene in male: questo è il suo modo di combattere.
Quel ladro è un esperto conoscitore anche della Scrittura. Qui quel «sta
scritto» riguarda il pane; là riguarda gli angeli. Infatti sta scritto:
«Ai suoi angeli darà ordine per te, essi ti sosterranno con le mani»
(Lc 4,10.11). O sofista del vizio! Perché passi sotto silenzio quel che
segue? Lo comprendo esattamente, anche se tu l’hai taciuto, perché
diceva: camminerò su di te, aspide e basilisco, calpesterò serpenti e
scorpioni; protetto e fortificato, ben inteso, dalla Trinità.
Se
ti assalirà con l’avarizia, facendo balenare in un attimo ai tuoi occhi
tutti i regni come se gli appartenessero ed esigendo la tua adorazione,
disprezzalo come un miserabile. Difeso dal segno della croce, digli:
Anch’io sono immagine di Dio; non sono stato ancora scacciato come te,
per la superbia, dalla gloria celeste; sono rivestito di Cristo; col
battesimo Cristo è diventato mia eredità: sei tu che mi devi adorare.
Credimi, vinto e svergognato da queste parole, si ritirerà da tutti
quelli che sono illuminati, come si è allontanato dal Cristo, principio
della luce.
Il battesimo conferisce questi benefici a chi ne
riconosce la forza. Offre tali sontuosi banchetti a coloro che soffrono
una fame degna di lode.