martedì 29 settembre 2015

E Abba disse 29/09/2015 (quarta ed ultima parte della Didachè)




LA  DIDACHE'
dottrina  dei  dodici  apostoli
 Dottrina del Signore (predicata) ai pagani per mezzo dei dodici Apostoli.


Capitolo  13
 1. Ogni vero profeta che vuole stabilirsi presso di voi è degno del suo nutrimento.
2. Così pure il vero dottore è degno, come l'operaio, del suo nutrimento.
3. Prenderai perciò le primizie di tutti i prodotti del torchio e della messe, dei buoi e delle pecore e le darai ai profeti, perché essi sono i vostri Sommi Sacerdoti.
4. Se però non avete un profeta, date ai poveri.
5. Se fai il pane, prendi la primizia e dà secondo il precetto.
6. E così, se apri un'anfora di vino o di olio, prendi le primizie e dalle ai profeti.
7. Del denaro, del vestiario e di tutto quello che possiedi, prendi poi le primizie come ti sembra più opportuno e dà secondo il precetto. 

Capitolo  14
 1. Nel giorno del Signore, riuniti, spezzate il pane e rendete grazie dopo aver confessato i vostri peccati, affinché il vostro sacrificio sia puro.
2. Ma tutti quelli che hanno qualche discordia con il loro compagno, non si uniscano a voi prima di essersi riconciliati, affinché il vostro sacrificio non sia profanato.
3. Questo è infatti il sacrificio di cui il Signore ha detto: “In ogni luogo e in ogni tempo offritemi un sacrificio puro, perché un re grande sono io - dice il Signore - e mirabile è il mio nome fra le genti”.

Capitolo  15
 1. Eleggetevi quindi episcopi e diaconi degni del Signore, uomini miti, disinteressati, veraci e sicuri; infatti anch'essi compiono per voi lo stesso ministero dei profeti e dei dottori.
2. Perciò non guardateli con superbia, perché essi, insieme ai profeti e ai dottori, sono tra voi ragguardevoli.
3. Correggetevi a vicenda, non nell'ira ma nella pace, come avete nel vangelo. A chiunque abbia offeso il prossimo nessuno parli: non abbia ad ascoltare neppure una parola da voi finché non si sia ravveduto.
4. E fate le vostre preghiere, le elemosine e tutte le vostre azioni così come avete nel vangelo del Signore nostro.

Capitolo  16
 1. Vigilate sulla vostra vita. Non spegnete le vostre fiaccole e non sciogliete le cinture dai vostri fianchi, ma state preparati perché non sapete l'ora in cui il nostro Signore viene.
2. Vi radunerete di frequente per ricercare ciò che si conviene alle anime vostre, perché non vi gioverà tutto il tempo della vostra fede se non sarete perfetti nell'ultimo istante.
3. Infatti negli ultimi giorni si moltiplicheranno i falsi profeti e i corruttori, e le pecore si muteranno in lupi, e la carità si muterà in odio;
4. finché, crescendo l'iniquità, si odieranno l'un l'altro, si perseguiteranno e si tradiranno, e allora il seduttore del mondo apparirà come figlio di Dio e opererà miracoli e prodigi, e la terra sarà consegnata nelle sue mani, e compirà iniquità quali non avvennero mai dal principio del tempo.
5. E allora la stirpe degli uomini andrà verso il fuoco della prova, e molti saranno scandalizzati e periranno; ma coloro che avranno perseverato nella loro fede saranno salvati da quel giudizio di maledizione.
6. E allora appariranno i segni della verità: primo segno l'apertura nel cielo, quindi il segno del suono di tuba e terzo la resurrezione dei morti;
7. non di tutti, però, ma, come fu detto: “Verrà il Signore e tutti i santi con lui. Allora il mondo vedrà il Signore venire sopra le nubi del cielo.”

lunedì 28 settembre 2015

29 settembre Inno Akathisto a San Michele Arcangelo Dédicace de l'église Saint-Michel du mont Gargan (monte Santo-Angelo) dans les Pouilles (493). Comme il est de tradition en Occident, le jour de cette fête, de célébrer plus généralement les saints Anges, le père Denis Guillaume a traduit au tome IX du Supplément aux Ménées, à la date du 29 septembre, l'acathiste à l'Ange gardien, et a publié au même endroit un office de sa composition à l'Archange Raphaël.










Inno Akatisto a S. Michele Arcangelo



kondakion- 1. Scelto condottiero delle schiere celesti ed intercessore del genere umano, liberati dalle sciagure ti cantiamo un inno di ringraziamento: Tu che stai davanti all'altare del Re della gloria, liberaci da ogni male, affinché ti cantiamo, con fede e amore:


Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti


kondakion 2. Noi dovremo lodare con lingue angeliche te, che pre-siedi i cori degli angeli dallo sguardo fiammeggiante, o Michele! Nell'attesa che, da te istruiti, ci abituiamo al linguaggio degli an-geli, ascolta quanto ti diciamo con labbra umane, però riconoscenti:


ikos: Salve, stella iniziale del mondo.
Salve, luce della verità e del bene, simile a oro fulgente.
Salve, tu che per primo tra i cori angelici, ricevi i raggi della luce increata.
Salve, capo degli Angeli e degli Arcangeli.
Salve, tu da cui s'irraggia più possente la gloria della Destra creatrice:
Salve, tu di cui riflettono la bellezza tutti gli esseri incor-porei.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion 3. Vedendo con gli occhi della fede la grandezza spiri-tuale della tua bellezza e la forza lampeggiante della tua destra, Arcangelo di Dio, noi, terreni e rivestiti di carne, siamo pieni di ammirazione, gioia e gratitudine verso il Creatore di tutte le cose, e acclamiamo insieme con tutte le schiere angeliche: Alleluia!

Kondakion 4. Con la mente pura e libera dalle passioni ottienici, o ammirevole Michele, capo dei cori celesti, di poterci elevare dalla terra verso i cieli e cantarti un inno di lode così:

Ikos: Salve, tu che contempli più da vicino l'ineffabile bellez-za e la bontà divine.
Salve, fedelissimo annunziatore dei sapienti consigli della Santissima Trinità.
Salve, tu che adempi fedelmente gli eterni piani trinitari.
Salve, oggetto d'ammirazione amorosa delle schiere celesti.
Salve, tu che sei glorificato con fede dagli uomini.
Salve, tu che fai tremare le forze dell'inferno.
Salve, Michele, grande Archistratega con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 5. Avendo mostrato di aver forza invincibile per difende-re la gloria divina, sei stato messo a capo delle schiere degli An-geli, o Michele, contro il superbo Lucifero che respira malvagità, ma che con i suoi seguaci è stato precipitato dall'altezza del cielo negli abissi; perciò gli eserciti celesti di cui sei condottiero glorioso, con gioia, unanimi, cantano davanti al trono di Dio: Alleluia!

Kondakion : 6. Tutti i cristiani hanno in te, Arcangelo Michele, un gran-de difensore e un meraviglioso aiuto nei combattimenti contro l'avversario; perciò desiderando godere della tua stupenda pro-tezione, nel giorno della tua solennità ti acclamano così:

Ikos: Salve, tu per cui il diavolo, simile al lampo, è stato scacciato dai cieli.
Salve, tu per cui la stirpe umana con la tua protezione sale verso i cieli.
Salve, decoro luminoso e meraviglioso del mondo celeste.
Salve, difensore glorioso del mondo caduto quaggiù.
Salve, tu che in nessun modo sei stato cinto dalle forze del male.
Salve, tu che sei per sempre con tutti gli Angeli di Dio confermato nella verità, con la grazia divina.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 7. O Capo degli Angeli, libera dalla tempesta delle tenta-zioni e dalle sciagure noi che festeggiamo con gioia e amore la tua luminosa solennità; perché tu sei nelle disgrazie grande aiuto e nell'ora della morte protettore e difensore dagli spiriti maligni di tutti quanti esclamano a te e al nostro Dio e Sovrano: Alleluia!

Kondakion : 8. Vedendo il tuo coraggio contro le schiere di Satana, tutti i cori angelici con gioia si sono messi dietro a te nella batta-glia per il nome e la gloria dei Sovrano, cantando: "Chi è come Dio?" Noi vedendo satana calpestato sotto i tuoi piedi ti accla-miamo vincitore:

Ikos: Salve, tu per cui nei cieli è stata ristabilita la pace e la tranquillità.
Salve, tu per mezzo del quale gli spiriti del male sono precipitati nell'inferno.
Salve, tu che conduci le schiere angeliche e le forze del mondo invisibile per l'annientamento del male.
Salve, tu che dòmini invisibilmente l'agitazione e l'im-peto delle forze del mondo visibile.
Salve, tu che sei meraviglioso aiuto per quanti sono impegnati nella lotta contro gli spiriti maligni sulla terra.
Salve, tu che sei forte sostegno per tutti gli abbattuti nelle tentazioni e sciagure.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 9. Divina fonte di grandi miracoli sei diventato nel tuo santuario in Chone dove non solo hai annientato con la tua forza il drago grande e terribile che lì dimorava, ma si è formato un corso d'acqua guaritrice di ogni malattia del corpo, perché tutti con fede al Sovrano degli Angeli che ti ha glorificato dicano: Alleluià!

Kondakion : 10. Avendo udito e conosciuto te come un grande lumi-nare risplendente in mezzo ai cori angelici, o meraviglioso Mi-chele, dopo che a Dio e alla Madre sua, a te accorriamo dicen-do: illumina con i raggi della tua luce tutti noi che così ti acclamia-mo:

Ikos: Salve, condottiero e difensore nel deserto del popolo scelto da Dio.
Salve, alto mediatore della legge, data a Mosé sul Sinai.
salve, tu per mezzo del quale i profeti e i sommi sacer-doti dei giudei hanno ricevuto il dono di chiaroveggenza da Dio che tutto vede.
Salve, tu che comunichi la misteriosa saggezza ai legi-slatori timorati di Dio.
Salve, tu che doni la giustizia e la verità al cuore di quanti operano il bene.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!


Kondakion: 11. Araldo dei disegni di Dio ti sei mostrato a Manoach preso da timore e sbalordimento pensando di dover morire dopo, averti visto. Però, informato dalla moglie della tua buona appari-zione e delle benevoli parole, nella gioia di poter generare, se-condo la tua parola, un figlio di nome Sansone, riconoscente a Dio cantò: Alleluia!

Kondakion: 12. Rivestito di gloria meravigliosa, o Michele, sei appar-so a Giosué simile a un uomo dicendogli: "Tògliti le calzature dai piedi: io sono l'Archistratega delle forze di Dio". Stupiti per que-sta tua apparizione, con amore ti acclamiamo:

Ikos Salve, insonne difensore degli incoronati da Dio.
Salve, pronto distruttore di quanti si oppongono al potere civile posto da Dio.
Salve, pacificatore dei sollevamenti popolari,
Salve, invisibile annientatore dei cattivi costumi.
Salve, tu che illumini i combattuti dai dubbi nell'ora di terribili incertezze.
Salve, tu che liberi i tentati da pericolose seduzioni.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 13. II Signore di tutte le cose volendo mostrare che le sorti degli uomini non sono dovute al caso, ma sono nella tua destra, ti ha costituito, o Michele, difensore e protettore dei regni della terra, per condurre i popoli e le nazioni al Regno di Dio. Perciò, conoscendo la grandezza del tuo servizio per la salvez-za degli uomini, con gratitudine dicono a Dio: Alleluia!

Kondakion: 14. Per mezzo tuo, o Archistratega, il Creatore e Sovrano ci ha fatto vedere sulla terra, sopra tutti i prodigi, nuovi miracoli quando hai salvato il santuario a te dedicato dall'invasione delle acque del fiume, mandandole nell'abisso della terra. Vedendo ciò il beato Archippo assieme con i suoi figli spirituali, ti ha accla-mato con gratitudine:

Salve, esultanza incrollabile dei santuari di Dio.
Salve, ostacolo invincibile per i nemici della fede di Cristo.
Salve, tu al cui mandato obbediscono le forze della natura.
Salve, tu che distruggi tutte le cattive intenzioni.
Salve, tu che porti gioia dal trono dell'Onnipotente ai fedeli.
Salve, tu che conduci gli infedeli sul cammino della verità e del bene.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 15. Uno strano miracolo del tuo potere, o Archistratega di Dio, hai fatto per Abacuc, quando con la forza divina l'hai portato rapidamente dalla Guidea a Babilonia, con lo scopo di dare un pasto a Daniele nella fossa dei leoni, che stupìto di fron-te alla grandezza del tuo potere, ha acclamato con fede: Alleluia!

Kondakion: 16. Tutto sei nell'alto dei cieli, o Michele, davanti al trono del Re della gloria, però non stai lontano dalle cose della terra, sempre in guerra con i nemici della salvezza degli uomini, il cui ardente desiderio d'arrivare alla patria del cielo fa esclamare tutti all'unisono:

Salve, tu che dirigi il canto angelico trinitario.
Salve, tu che sei sempre pronto a difendere gli uomini e sei loro custode.
Salve, tu che hai sconfitto in modo stupendo l'orgo-glioso faraone e gli infedeli egiziani.
Salve, tu che hai guidato gloriosamente nel deserto i fedeli Giudei.
Salve, tu che hai fatto spegnere la fiamma della fornace di Babilonia.
Salve, Michele grande Archistratega, con tutte le schiere celestíl

Koondakion: 17. Tutti i monaci del santo monte Athos hanno tremato di gioia nel vedere il ragazzo, timoroso di Dio, fatto cadere dallo scoglio nel mare da malvagi amanti del guadagno, salvato da te; perciò il monastero che poi l'accolse, beneficiato per mezzo tuo, canta al Signore: Alleluía!

Kondakion: 18. Le arti dei rètori e i pensieri dei saggi non sono suffi-cienti per spiegare il tuo potere, o Michele, che hai sterminato in una notte centotrentacinquemila guerrieri del re d'Assiria Sennacherib, al fine di insegnare a non bestemmiare il nome dei Signore. Perciò noi, venerando il tuo zelo santo per la gloria del Dio vero, con gioia ti acclamiamo:

Salve, invincibile stratega delle milizie ortodosse.
Salve, sconfitta e terrore delle schiere dei malvagi.
Salve, propagatore della vera fede e della venerazione di Dio.
Salve, sradicatore delle eresie e degli scismi nocivi alle anime.
Salve, tu che hai colpito a morte nel tempio stesso, l'empio condottiero d'Antioco, Eliodòro.
Salve, Michele, grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 19. Sii forte sostegno, o Archistratega di Dio, di quanti desiderano salvarsi; liberaci e presèrvaci dalle sciagure e dai mali, ma soprattutto dai cattivi costumi e dai peccati, affinché progre-dendo nella fede, speranza e carità di Cristo, lieti di avere la tua meravigliosa intercessione, acclamiamo con gratitudine il Sovra-no degli Angeli e degli uomini, dicendo: Alleluia!

Kondakion: 20. Tu sei un muro per gli uomini credenti, o Archistratega di Dio, ed anche una colonna forte nelle lotte contro i nemici visibili e invisibili; liberàti, quindi, per te dalle reti dei demòni, con il cuore e con le labbra grati ti acclamiamo:

Salve, invincibile combattente dei nemici della fede e degli oppositori della santa Chiesa.
Salve, instancabile aiuto degli umili araldi del Vangelo.
Salve, illuminatore con la luce della fede di Cristo di quanti sono nelle tenebre dell'errore.
Salve, tu che guidi i traviati da false dottrine al porto della verità e del pentimento.
Salve, vendicatore terribile di quanti usano il nome di Dio invano.
Salve, tu che castighi subito quanti deridono i misteri della santa fede.
Salve, Michele grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 21. Ogni inno di lode è povero, o Archistratega di Dio, di fronte alla moltitudine dei miracoli da te compiuti non solo in cielo e sulla terra, ma anche negli oscuri abissi dell'inferno, dove il dragone degli abissi hai legato con la forza del Signore; liberàti così dalla sua malvagità bendiciamo il Sovrano del cielo e della terra acclamando: Alleluia!

Kondakion: 22. Tu sei stato luminoso servitore della verità e della purezza dell'adorazione di Dio, o Archistratega, quando prevedendo i piani malvagi dello spirito delle tenebre, in nome di Dio gli hai impedito di fare del corpo nascosto dei condottiero d'Isra-ele Mosé oggetto di venerazione superstiziosa dei figli di quel popolo; perciò ora, lodando la tua angelica assemblea, cantia-mo con gratitudine:

Salve, difensore tra i Giudei della purezza della fede in Dio al tempo dell'antica Alleanza.
Salve, sradicatore del loglio dell'errore al tempo della nuova grazia.
Salve, distruttore degli idoli e degli oracoli pagani,
Salve, sostenitore degli asceti e dei martiri crisitiani.
Salve, donatore della forza della grazia di Dio ai deboli di spirito.
Salve, tu che rivesti con l'armatura della fede quanti sono deboli nella carne.
Salve, Michele grande Archistratega con tutte le schiere celesti!


Kondakion: 23. Intercedi dal cielo la grazia divina per noi che cantia-mo in onore del tuo eccelso nome, o Michele, affinché protetti da te, possiamo vivere in purezza e pietà, fino a quando, sciolti con la morte dai legami della carne, saremo degni di comparire davanti allo sfolgorante trono del Re della gloria e assieme ai cori degli Angeli cantare: Alleluia

Kondakion: 24. Esaltando, o Michele, i tuoi multiformi miracoli com-piuti per la nostra salvezza, chiediamo al Signore e Sovrano di tutte le cose che lo spirito di zelo per la gloria di Dio da te pos-seduto non manchi mai a noi così diciamo:

Ikos Salve, tu che nel tempo opportuno meravigliosamente poni i servi fedeli di Dio ai posti elevati.
Salve, tu che invisibilmente deponi dall'altezza del po-tere e della gloria quanti sono indegni e dannosi.

Salve, tu che nell'ultimo giorno devi radunare gli eletti dai quattro punti cardinali della terra.
Salve, tu per cui i peccatori, simili al loglio, saranno dati al fuoco eterno al suono della voce divina.
Salve, tu da cui il diavolo con i suoi angeli saranno buttati nel lago delle fiamme eterne.
Salve, tu attraverso cui i giusti entreranno gloriosamente nella dimora del Padre celeste.
Salve, Michele grande Archistratega, con tutte le schiere celesti!

Kondakion: 25. O eccelso Capo degli Arcangeli e degli Angeli, per il tuo meraviglioso servizio in favore della salvezza del genere uma-no, ricevi da noi un canto di lode e di ringraziamento; e tu, ripie-no della forza di Dio, còprici con le tue ali da tutti i nemici visibili e invisibili, affinché al Signore da te glorificato e che ti glorifica, sempre cantiamo: Alleluia!




domenica 27 settembre 2015

E Abba disse 27/09/2015 (terza parte della Didachè)



LA  DIDACHE'
dottrina  dei  dodici  apostoli
 Dottrina del Signore (predicata) ai pagani per mezzo dei dodici Apostoli.

Capitolo  9
 1. Riguardo all'eucaristia, così rendete grazie:
2. dapprima per il calice: Noi ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la santa vite di David tuo servo, che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te gloria nei secoli.
3. Poi per il pane spezzato: Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te gloria nei secoli.
4. Nel modo in cui questo pane spezzato era sparso qua e là sopra i colli e raccolto divenne una sola cosa, così si raccolga la tua Chiesa nel tuo regno dai confini della terra; perché tua è la gloria e la potenza, per Gesù Cristo nei secoli.
5. Nessuno però mangi né beva della vostra eucaristia se non i battezzati nel nome del Signore, perché anche riguardo a ciò il Signore ha detto: “Non date ciò che è santo ai cani”.

Capitolo  10
 1. Dopo che vi sarete saziati, così rendete grazie:
2. Ti rendiamo grazie, Padre santo, per il tuo santo nome che hai fatto abitare nei nostri cuori, e per la conoscenza, la fede e l'immortalità che ci hai rivelato per mezzo di Gesù tuo servo. A te gloria nei secoli.
3. Tu, Signore onnipotente, hai creato ogni cosa a gloria del tuo nome; hai dato agli uomini cibo e bevanda a loro conforto, affinché ti rendano grazie; ma a noi hai donato un cibo e una bevanda spirituali e la vita eterna per mezzo del tuo servo.
4. Soprattutto ti rendiamo grazie perché sei potente. A te gloria nei secoli.
5. Ricordati, Signore, della tua chiesa, di preservarla da ogni male e di renderla perfetta nel tuo amore; santificata, raccoglila daiquattro venti nel tuo regno che per lei preparasti. Perché tua è la potenza e la gloria nei secoli. 
6. Venga la grazia e passi questo mondo.Osanna alla casa di David. Chi è santo si avanzi, chi non lo è si penta. Maranathà. Amen.
7. Ai profeti, però, permettete di rendere grazie a loro piacimento. 

Capitolo  11
 1. Ora, se qualcuno venisse a insegnarvi tutte le cose sopra dette, accoglietelo;
2. ma se lo stesso maestro, pervertito, vi insegnasse un'altra dottrina allo scopo di demolire, non lo ascoltate; se invece [vi insegna] per accrescere la giustizia e la conoscenza del Signore, accoglietelo come il Signore.
3. Riguardo agli apostoli e ai profeti, comportatevi secondo il precetto del Vangelo.
4. Ogni apostolo che venga presso di voi sia accolto come il Signore.
5. Però dovrà trattenersi un giorno solo; se ve ne fosse bisogno anche un secondo; ma se si fermasse tre giorni, egli è un falso profeta.
6. Partendo, poi, l'apostolo non prenda per sé nulla se non il pane [sufficiente] fino al luogo dove alloggerà; se invece chiede denaro, è un falso profeta.
7. E non metterete alla prova né giudicherete ogni profeta che parla per ispirazione, perché qualunque peccato sarà perdonato, ma questo peccato non sarà perdonato.
8. Non tutti, però, quelli che parlano per ispirazione sono profeti, ma solo coloro che praticano i costumi del Signore. Dai costumi, dunque, si distingueranno il falso profeta e il profeta.
9. Ogni profeta che per ispirazione abbia fatto imbandire una mensa eviterà di prendere cibo da essa, altrimenti è un falso profeta.
10. Ogni profeta, poi, che insegna la verità, se non mette in pratica i precetti che insegna, è un falso profeta.
11. Ogni profeta provato come veritiero, che opera per il mistero terrestre della chiesa, ma che tuttavia non insegna che si debbano fare quelle cose che egli fa, non sarà da voi giudicato, perché ha il giudizio da parte di Dio; allo stesso modo, infatti, si comportarono anche gli antichi profeti.
12. Se qualcuno dicesse per ispirazione: dammi del denaro o qualche altra cosa, non gli darete ascolto; ma se dicesse di dare per altri che hanno bisogno, nessuno lo giudichi. 

Capitolo  12
 1. Chiunque, poi, viene nel nome del Signore, sia accolto. In seguito, dopo averlo messo alla prova, lo potrete conoscere, poiché avrete senno quanto alla destra e alla sinistra.
2. Ma se colui che giunge è di passaggio, aiutatelo secondo le vostre possibilità; non dovrà però rimanere presso di voi che due o tre giorni, se ce ne fosse bisogno.
3. Nel caso che volesse stabilirsi presso di voi e che esercitasse un mestiere, lavori e mangi.
4. Se invece non ha alcun mestiere, con il vostro buon senso cercate di vedere come possa un cristiano vivere tra voi senza stare in ozio.
5. Se non vuole comportarsi in questo modo, è uno che fa commercio di Cristo. Guardatevi da gente simile. 

sabato 26 settembre 2015

Abba disse 26/09/2015 (seconda parte della Didachè)





LA  DIDACHE'


dottrina  dei  dodici  apostoli


 Dottrina del Signore (predicata) ai pagani per mezzo dei dodici Apostoli.



Cap. V
1. La via della morte invece è questa: prima di tutto essa è maligna e piena di maledizione: omicidi, adultéri, concupiscenze, fornicazioni, furti, idolatrie, sortilegi, venefici, rapine, false testimonianze, ipocrisie, doppiezza di cuore, frode, superbia, malizia, arroganza, avarizia, turpiloquio, invidia, insolenza, orgoglio, ostentazione, spavalderia.
2. Persecutori dei buoni, odiatori della verità, amanti della menzogna, che non conoscono la ricompensa della giustizia, che non si attengono al bene né alla giusta causa, che sono vigilanti non per il bene ma per il male; dai quali è lontana la mansuetudine e la pazienza, che amano la vanità, che vanno a caccia della ricompensa, non hanno pietà del povero, non soffrono con chi soffre, non riconoscono il loro creatore, uccisori dei figli, che sopprimono con l’aborto una creatura di Dio, respingono il bisognoso, opprimono i miseri, avvocati dei ricchi, giudici ingiusti dei poveri, pieni di ogni peccato. Guardatevi, o figli, da tutte queste colpe.
Cap. VI
1. Guarda che alcuno non ti distolga da questa via della dottrina, perché egli ti insegna fuori (della volontà) di Dio.
2. Se infatti puoi sostenere interamente il giogo del Signore, sarai perfetto; se non puoi fa’ almeno quello che puoi.
3. E riguardo al cibo, cerca di sopportare tutto quello che puoi, ma comunque astieniti nel modo più assoluto dalle carni immolate agli idoli, perché (il mangiarne) è culto di divinità morte.
Cap. VII
1. Riguardo al battesimo, battezzate così: avendo in precedenza esposto tutti questi precetti, battezzate nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo in acqua viva.
2. Se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; se non puoi nella fredda, battezza nella calda.
3. Se poi ti mancano entrambe, versa sul capo tre volte l’acqua in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
4. E prima del battesimo digiunino il battezzante, il battezzando e, se possono, alcuni altri. Prescriverai però che il battezzando digiuni sin da uno o due giorni prima.
Cap. VIII
1. I vostri digiuni, poi, non siano fatti contemporaneamente a quelli degli ipocriti; essi infatti digiunano il secondo e il quinto giorno della settimana, voi invece digiunate il quarto e il giorno della preparazione.
2. E neppure pregate come gli ipocriti, ma come comandò il Signore nel suo vangelo, così pregate:
Padre nostro che sei nel cielo,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane soprasostanziale
e rimetti a noi il nostro debito,
come anche noi lo rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal maligno;
perché tua è la potenza e la gloria nei secoli.
3. Pregate così tre volte al giorno.

Abba disse..25/09/2015 -preghiera alla Santa Triade nella tradizione dei cristiani ortodossi d'occidente del V secolo


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tradizione celtica preghiera alla Santa Triade nella tradizione dei cristiani ortodossi d'occidente del V secolo

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Mi affido alla generosa Misericordia del Padre contro ogni pericolo e dolore
contro la paura e contro ogni terrore
In questo viaggio della mia vita non ci siano incubi ad inseguirmi,L'Avversario non mi disturbi né mi affligga e il dolore della sua orrida presenza non precipti mai sulla mia vita



http://www.internetica.it/Trinita-di-Rublev.jpg
Mi salvino il Padre,il Figlio e il Santo Spirito,la santa triade splendente di luce nella sua gloria intera e tutta quanta



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http://www.cattedralereggiocalabria.it/fotogallery_news/543-icona-del-cristo-io-sono-la-vite-e-voi-i-tralci.jpg

Intercedano per me e mi presentino Abramo ed Isacco,Giacobbe e giuseppe,Mosè e Davide,Sara Elisabetta e Zaccaria,Gioacchino ed Anna ,Maria la Madre di Dio e Giuseppe suo sposo,Pietro e Paolo e il coro degli apostoli,il discepolato dei martiri e delle martiri e tutti i santi

 https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhGWXhTuwv-8_GmPgtALUy5hE1a0JIonTP2PabO1rmkmdJhM7vwTzGHXv5stittDF2EMxQjcD3nebb302Cw0j0dCzsxy7g8PJoBDiLVzfvU0imvrXQmtS9_jTT_ZFbt7x3JsBz1ntWrV7U/s1600/san+michele2.jpg

Gli angeli mi difendano contro il nemico. Possano essere guida e mi proteganno,mi orientino e mi conducano in questo viaggio della mia vita

 

Possa sempre avere con me la speranza del glorioso secondo ritorno del Cristo Signore una mano sul capo,lo scudo dei santi apostoli ed evangelisti
Matteo sia come il mio elmo,Marco la corazza ,Luca la spada della mia speranza di fede e Giovanni lo scudo di protezione nella gloria del Risorto


 http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/cci_new/diocesi/pagine/5385/icona_emmaus1.jpg

Sto ancora viaggiando Io so che nella certezza della Santa Triade,nella vita della Chiesa io incontrerò molti amici,da Dio benedetti
Dio della misericordia e della vittoria sui nemici miconceda sempre la serenità di questo viaggio senza venti impetuosi ma un vento lievo e calmo che mi orienti e mi conduca a dimorare nella misericordia e clemenza di Nostro Signore Gesù Cristo
Una legione attenta alla mia vita ma so che resterò sicuro nelle mani trevoltesante della gloriosa divina Triade




Padre tu che dimori nei cieli,adorato nella felicità della tua gloria,possa il tuo nome
per tutte le tue opere,essere sempre santificato da tutti i figli degli uomini
Posssa il tuo regno giungere in ogni luogo e la tua compassionevole volontà
essere sempre da noi seguita sotto il tetto del cielo e sulla vasta terra
 Concedi a noi oggi,tu che aiuti gli uomini,e sei Dio della verità,una sicura abbondanza,
il pane di ogni giorno,il pane dell'importanza.E concedi che mai le tentazioni battano su di noi con troppa forza
In te si possa scacciar via il Maligno ed ogni Male
Tu sei il Signore dei popoli

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E tu Cristo Signore ,alto signore di tutta la gloria,amico degli uomini perché passato realmente per il seno di carne della Madre,sei il Salvatore degli uomini,Dio delle moltitudini,tu sei colui che incessantemente senza sosta ed ogni giorno dimentica e perdona
Ate allora la nostra fede, te la nostra lode.Da te su di noi la tua benevolenza
Tu sei il Dio che redime e trasfigura ogni terra e tutto il creato


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E' sempre l'ora della Santa Pentecoste quando il Santo Spirito volando dalle altezze sublimi del trono triadico,si muove,discende e dovunque penetra santificando tutto e tutti
Nel silenzio restando ascoltiamo lo Spirito Egli soffia dove vuole
Egli è il dono dell'antica misericordia della Santa Triade.Amin

giovedì 24 settembre 2015

E Abba disse......24/09/2015



LA  DIDACHE'
dottrina  dei  dodici  apostoli
 Dottrina del Signore (predicata) ai pagani per mezzo dei dodici Apostoli.

 
Capitolo  1
 1. Due sono le vie, una della vita e una della morte, e la differenza è grande fra queste due vie.
2. Ora questa è la via della vita: innanzi tutto amerai Dio che ti ha creato, poi il tuo prossimo come te stesso; e tutto quello che non vorresti fosse fatto a te, anche tu non farlo agli altri.
3. Ecco pertanto l'insegnamento che deriva da queste parole: benedite coloro che vi maledicono e pregate per i vostri nemici; digiunate per quelli che vi perseguitano; perché qual merito avete se amate quelli che vi amano? Forse che gli stessi gentili non fanno altrettanto? Voi invece amate quelli che vi odiano e non avrete nemici.
4. Astieniti dai desideri della carne. Se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l'altra e sarai perfetto; se uno ti costringe ad accompagnarlo per un miglio, tu prosegui con lui per due. Se uno porta via il tuo mantello, dagli anche la tunica. Se uno ti prende ciò che è tuo, non ridomandarlo, perché non ne hai la facoltà.
5. A chiunque ti chiede, da' senza pretendere la restituzione, perché il Padre vuole che tutti siano fatti partecipi dei suoi doni. Beato colui che dà secondo il comandamento, perché è irreprensibile. Stia in guardia colui che riceve, perché se uno riceve per bisogno sarà senza colpa, ma se non ha bisogno dovrà rendere conto del motivo e dello scopo per cui ha ricevuto. Trattenuto in carcere, dovrà rispondere delle proprie azioni e non sarà liberato di lì fino a quando non avrà restituito fino all'ultimo centesimo.
6. E a questo riguardo è pure stato detto: “Si bagni di sudore l'elemosina nelle tue mani, finché tu sappia a chi la devi fare”. 

Capitolo  2
 1. Secondo precetto della dottrina:
2. Non ucciderai, non commetterai adulterio, non corromperai fanciulli, non fornicherai, non ruberai, non praticherai la magia, non userai veleni, non farai morire il figlio per aborto né lo ucciderai appena nato; non desidererai le cose del tuo prossimo.
3. Non sarai spergiuro, non dirai falsa testimonianza, non sarai maldicente, non serberai rancore.
4. Non avrai doppiezza né di pensieri né di parole, perché la doppiezza nel parlare è un'insidia di morte.
5. La tua parola non sarà menzognera né vana, ma confermata dall'azione.
6. Non sarai avaro, né rapace, né ipocrita, né maligno, né superbo; non mediterai cattivi propositi contro il tuo prossimo.
7. Non odierai alcun uomo, ma riprenderai gli uni; per altri, invece, pregherai; altri li amerai più dell'anima tua.

Capitolo  3
 1. Figlio mio, fuggi da ogni male e da tutto ciò che ne ha l'apparenza.
2. Non essere iracondo, perché l'ira conduce all'omicidio, non essere geloso né litigioso né violento, perché da tutte queste cose hanno origine gli omicidi.
3. Figlio mio, non abbandonarti alla concupiscenza, perché essa conduce alla fornicazione; non fare discorsi osceni e non essere immodesto negli sguardi, perché da tutte queste cose hanno origine gli adultéri.
4. Non prendere auspici dal volo degli uccelli, perché ciò conduce all'idolatria; non fare incantesimi, non darti all'astrologia né alle purificazioni superstiziose, ed evita di voler vedere e sentire parlare di simili cose, perché da tutti questi atti ha origine l'idolatria.
5. Figlio mio, non essere bugiardo, perché la menzogna conduce al furto; né avido di ricchezza, né vanaglorioso, perché da tutte queste cose hanno origine i furti.
6.  Figlio mio, non essere mormoratore, perché ciò conduce alla diffamazione; non essere insolente, né malevolo, perché da tutte queste cose hanno origine le diffamazioni.
7. Sii invece mansueto, perché i mansueti erediteranno la terra.
8. Sii magnanimo, misericordioso, senza malizia, pacifico, buono e sempre timoroso per le parole che hai udito.
9. Non esalterai te stesso, non infonderai troppo ardire nel tuo animo; né l'animo tuo si accompagnerà con i superbi, ma andrà insieme ai giusti e agli umili.
10. Tutte le cose che ti accadono accoglile come dei beni, sapendo che nulla avviene senza la partecipazione di Dio. 

Capitolo  4
 1. O figlio, ti ricorderai notte e giorno di colui che ti predica le parole di Dio e lo onorerai come il Signore, perché là donde è predicata la [sua] sovranità, è il Signore.
2. Cercherai poi ogni giorno la presenza dei santi, per trovare riposo nelle loro parole.
3. Non sarai causa di discordia, ma cercherai invece di mettere pace tra i contendenti; giudicherai secondo giustizia e non farai distinzione di persona nel correggere i falli.
4. Non starai in dubbio se [una cosa] avverrà o no.
5. Non accada che tu tenda le mani per ricevere e le stringa nel dare.
6. Se grazie al lavoro delle tue mani possiedi [qualche cosa], donerai in espiazione dei tuoi peccati.
7. Darai senza incertezza, e nel dare non ti lagnerai; conoscerai, infatti, chi è colui che dà una buona ricompensa.
8. Non respingerai il bisognoso, ma farai parte di ogni cosa al tuo fratello e non dirai che è roba tua. Infatti, se partecipate in comune ai beni dell'immortalità, quanto più non dovete farlo per quelli caduchi?
9. Non ritirerai la tua mano di sopra al tuo figlio o alla tua figlia, ma sin dalla tenera età insegnerai loro il timor di Dio.
10. Al tuo servo e alla tua serva che sperano nel medesimo Dio non darai ordini nei momenti di collera, affinché non perdano il timore di Dio, che sta sopra gli uni e gli altri. Perché egli non viene a chiamarci secondo la dignità delle persone, ma viene a coloro che lo Spirito ha preparato
11. Ma voi, o servi, siate soggetti ai vostri padroni come a una immagine di Dio, con rispetto e timore.
12. Odierai ogni ipocrisia e tutto ciò che dispiace al Signore.
13. Non trascurerai i precetti del Signore, ma osserverai quelli che hai ricevuto senza aggiungere o togliere nulla.
14. Nell'adunanza confesserai i tuoi peccati e non incomincerai mai la tua preghiera in cattiva coscienza. Questa è la via della vita. 




mercoledì 23 settembre 2015

E Abba disse...23/09/2015



E San Silvano del Monte Athos ci dice 

Quando mi apparvero i demoni, nella mia paura esclamai: "Signore, vedi che i demoni mi

impediscono di pregare. Dimmi tu cosa fare perché fuggano lontano da me". E il Signore mi 

confidò: "I demoni non cessano di tormentare le anime orgogliose". Replicai: "Signore, 

lluminami: quali pensieri renderanno umile la mia anima?". Questa la risposta che ricevetti:  

Tieni il tuo spirito agli inferi, e non disperare!". 
   

Cara Nadezda, il Signore è misericordioso. Ci ama molto, nonostante siamo peccatori, e ci attende presso di sé insieme ai suoi santi. A motivo del Signore dobbiamo essere umili: allora ameremo i nostri nemici come il Signore ci ha comandato. Quando ero nel mondo, la gente mi lodava, e io credevo di essere buono. Ma quando sono venuto in monastero, allora sì che ho incontrato persone veramente buone: io non valgo quanto il loro mignolo o un laccio dei loro sandali. Ecco come ci si può sbagliare, cadere nell’orgoglio e perdersi. Chi è veramente buono è raggiante di gioia e letizia e non è come me. Se fossimo umili, il Signore ci farebbe vedere il paradiso ogni giorno. Ma siccome non siamo umili, dobbiamo lottare e ingaggiare battaglia contro noi stessi: se vinci te stesso, il Signore ti darà il suo santo aiuto in ricompensa della tua umiltà e della tua fatica. 



"Credetemi, scrivo davanti al volto di Dio, che conosce l'anima mia. Per custodire la grazia bisogna continuamente umiliarsi. E il Signore, nella sua misericordia, umilia colui che lo serve.
Antonio il Grande pensava di essere il più anziano e il più perfetto di tutti nel deserto, ma il Signore lo guidò fino a Paolo di Tebe, e Antonio vide un uomo più anziano e più perfetto di lui.
San Zosima diceva di sentirsi monaco fin dalla fanciullezza, e nessuno poteva insegnargli qualcosa di nuovo. Ma santa Maria Egiziaca lo umiliò ed egli constatò di essere lontano dalla sua statura spirituale.
Il santo Tikhon di Zadonsk venne umiliato da un “folle in Cristo”, che lo schiaffeggiò e gli disse: 
«Non darti tante arie».
Così il Signore con misericordia umilia i santi, in modo che restino umili sino alla fine. Noi abbiamo un bisogno ancora più grande di umiltà. Ed io giorno e notte chiedo a Dio l'umiltà di Cristo. Il mio spirito ha sete di ottenerla, poiché è il dono più sublime dello Spirito Santo. 
Nell'umiltà di Cristo sono contenuti l'amore, la pace, la mansuetudine, la sobrietà, l'obbedienza, la longanimità; insomma tutte le virtù [...]
Il Signore mi ha insegnato a tenere fisso il mio spirito agli inferi e a non disperare, e in questo modo la mia anima si è umiliata; ma questa non è ancora la vera umiltà secondo Cristo, che è impossibile descrivere. 
Quando l'anima si sta avvicinando a Dio, è presa dal timore, mentre appena è davanti al Signore, per la magnificenza della sua gloria gioisce ineffabilmente, e per l'amore di Dio e la dolcezza dello Spirito Santo si dimentica completamente della terra. Tale è il paradiso del Signore. 
Tutti saranno nell'amore, e con l'umiltà secondo Cristo tutti saranno felici di vedere gli altri più in alto di loro. 
L'umiltà dì Cristo abita nei piccoli e questi si rallegrano di essere piccoli. Questo è ciò che mi ha rivelato il Signore.


Se pensi male degli uomini, uno spirito malvagio vive in te e ti 
ispira pensieri malvagi contro i fratelli. Se uno muore senza 
pentirsi, senza perdonare al fratello, l’anima sua 
sarà là dov’è lo spirito malvagio che l’ha resa schiava.
Questa è la verità: se perdoni, il Signore ti ha perdonato; se non 
perdoni, il peccato dimora in te".

Fintanto che non prega per i suoi nemici l’anima non avrà mai pace. L’anima alla quale la 
Grazia di Dio ha insegnato a pregare, ama con compassione ogni creatura e 
particolarmente gli uomini. Sulla Croce, il Signore ha sofferto per gli uomini e la sua anima 
ha conosciuto l’agonia per ciascuno di noi. Il Signore mi ha insegnato l’amore per i nemici. 
Senza la Grazia divina non riusciamo ad amare i nemici ma è lo Spirito Santo che 
c'insegna ad amarli. Da quel momento abbiamo compassione perfino per i demoni perché 
si  sono distaccati dal bene perdendo l’umiltà e l’amore di Dio.

 


 


martedì 22 settembre 2015

E Abba disse.....22/09/2015

Skellig-Michael

“Come la radice a tutti i mali è la superbia, cosi la causa di tutti i beni è l’umiltà.”

Abba Evagrio Pontico 


San  Doroteo di Gaza (sec. VI) ci dice
(Tratto dal libro Doroteo di Gaza, Insegnamenti spirituali. – Capitolo I: La rinuncia – pagg. 39/49 - Città Nuova Editrice – 1979;)

Egli ha assunto la nostra stessa natura, la primizia della nostra stessa pasta, ed è diventato un nuovo Adamo secondo l’immagine di Colui che lo ha creato (Col. 3,10): egli rinnova la natura e rende le facoltà di nuovo sane come erano in principio; diventando uomo, ha rinnovato l’uomo caduto; da schiavo che era del peccato, e trascinato da esso con violenza, lo ha reso libero. L’uomo era trascinato dal nemico con violenza e tiranneggiato, e anche quelli che non volevano peccare erano quasi costretti a peccare, come dice l’Apostolo parlando a nome nostro: Il bene che voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, lo compio. (Rom. 7,19) Fattosi dunque uomo per noi, Dio ha liberato l’uomo dalla tirannia del Nemico. Egli ha distrutto tutta la sua potenza, ha infranto la sua forza stessa e ci ha sottratti dall’essere sottomessi a lui e suoi schiavi, a meno che noi stessi spontaneamente vogliamo ancora peccare. 


“Sii morto nella vita, così vivrai nella morte.” s. Isacco il Siro


San Isacco il Siro ci dice 

(Dal ‚Discorso IX‛, in Isacco di Ninive, Discorsi ascetici/1 – pagg. 151/153 - Città Nuova Editrice – 1984.)

 Altra cosa sono gli scivoloni e le cadute posti sulla via delle virtù e sulla rotta della giustizia, secondo la parola dei Padri: «Sulla via della virtù si trovano cadute, variazioni, violenze, ecc.»... Altra cosa è la morte dell’anima, la distruzione completa e la desolazione assoluta. Si capisce nel modo seguente: se uno, malgrado sia caduto, non dimentica l’amore del Padre suo; se, per quanto carico di colpe di ogni genere, il suo zelo per l’opera bella non ne è impedito; se non desiste dalla sua corsa; se non gli è grave reggersi in guerra da capo contro le medesime cose, nonostante sia stato sconfitto; se non cessa di demolire ogni giorno il proprio edificio, per dargli nuove  fondamenta e se sulla sua bocca è la parola del Profeta: Fino allora del mio passaggio da questo mondo non rallegrarti per me, o mio nemico! Sono caduto, ma di nuovo mi rialzerà; sono seduto nelle tenebre, ma il Signore mi illuminerà (Mic. 7,8). E non cesserà di combattere fino alla morte. Non si darà vinto, finché ci sarà respiro nelle sue narici. Ed anche se ogni giorno la sua nave facesse naufragio e se tutti i sudori del suo commercio finissero nell’abisso, non cesserà di prendere a prestito e allestire navi e navigare con speranza. Fino a che il Signore, vedendo la sua sollecitudine, avrà compassione della sua rovina e rivolgerà verso di lui le sue misericordie; e gli darà impulsi potenti per sopportare e affrontare le frecce ardenti del Maligno. Questa è la sapienza che viene da Dio. Chi è malato di questa malattia è sapiente. Spezzare la speranza non procura alcun vantaggio. E’ meglio per noi, infatti, essere giudicati per poche colpe che non per l’abbandono completo  della lotta