mercoledì 31 dicembre 2014

Testi Liturgici in Occidente Ortodosso -Santa Messa Nel Rito di San Gregorio Papa di Roma, Patriarca d’Occidente Primo Post

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Testi Liturgici in Occidente Ortodosso   Ovviamente pretridentini -Santa Messa Nel  Rito di San Gregorio Papa di Roma, Patriarca d’Occidente- Riti di introduzione

traduzione di Marco Mannino Giorgi





Se possibile, il prete ora confessa i suoi peccati a un altro sacerdote, dicendo :
Benedici , padre.
 L'altro sacerdote dice : Il Signore sia nel tuo cuore e sulle tue labbra, che tu possa confessare tutti i tuoi peccati , nel nome del Padre e del Figlio  e dello Spirito Santo, amen . Egli confessa i suoi peccati a Dio (sottovoce), dopo di che il sacerdote assolvente dice:
Che Dio onnipotente abbia misericordia di te e ti perdoni tutti i peccati tuoi;
Ti liberi da ogni male ; preservi e rafforzi in te la bontà e ti conduca alla vita eterna.  Amen. Possa l'Onnipotente e misericordioso Signore concederti il perdono e l'assoluzione di tutti i tuoi peccati, lo spazio per il vero pentimento e ammenda della vita , la grazia dei Spirito Santo , e la Sua consolazione . R. Amen . S. Che la virtù della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, le preghiere della Santa Madre Chiesa, il bene che hai fatto, e la Grazia che da Dio proviene affinché tu più non faccia peccato ti soccorrano, e per la remissione delle tue colpe una speciale penitenza tu ( farai o dirai ). Per La assoluzione si inginocchia il sacerdote penitente, l'altro pone la sua mano sulla sua testa, dicendo : Per mezzo del Signore Nostro Gesù Cristo, che è il grande sommo sacerdote , con la Sua più tenera misericordia ti assolvo. Con l'autorità che mi ha conferito, ti assolvo da tutti i tuoi peccati, nel nome del Padre e del Figlio e del Santo Spirito, amen.

 





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Preparazione dei Doni per la Liturgia

Il diacono o il prete si pone dinnanzi al tavolo della proscomidia
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito, ora e sempre per tutti i secoli dei secoli. Amen.
Prende il pane quanto serve per la Liturgia, e lo incide lievemente sulla superficie a forma di croce, e poi lo mette nel piatto, dicendo:
Accetta, santissimo Padre, questo pane, perché diventi per noi il santo corpo del tuo unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Prendendo il calice, vi mesce il primo vino, dicendo:
Accetta, Padre santissimo, questo vino, perché diventi per noi il santo sangue del tuo unico Figlio Gesù Cristo, per la potenza del Santo Spirito.
Unendovi un poco d'acqua, dice:
Per il mistero di quest'acqua e di questo vino possiamo essere noi degni di condividere la divinità di Cristo, che sacrificò se stesso per l'umanità.
Successivamente colui che ha preparato i doni, dice ad alta voce e lentamente:
Con spirito umile e cuore contrito possiamo noi, o Signore, essere bene accetti presso di Te, e possano questi doni allietare il tuo sguardo in questo giorno, cosicché ti compiacciano, Signore nostro Dio.
Se è stato il diacono a preparare i doni, egli si volta verso il prete e chiede:
Padre, benedici. ( se è vescovo: Monsignore, benedica).
Il sacerdote: Vieni, o Santificatore,  e benedici + questi doni, messi da parte per la gloria del tuo Santo Nome.
I sacri vasi vengono coperti. Si possono recitare le preghiere tratte dal messale ambrosiano per la preparazione dei santi doni.
 



Preparazione del clero in sagrestia


Quando tutti sono vestiti il prete può usare queste preghiere:
S. nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Serventi: amen.
S. arriverò dinnanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della contentezza.
S. Manda la tua luce e la tua verità così che mi guidino e mi conducano alle altezze della tua dimora.
Serventi: e arriverò all'altare di Dio, il Dio della mia gioia e della mia contentezza, e con l'arpa renderò grazie o Dio, Dio mio.
S. Perché ti addolori, anima mia? Perché ti affanni e ti inquieti?
Serventi: riponi la tua fiducia in Dio! Perché io lo celebrerò ancora, lui che è l'aiuto della mia esistenza, e il mio Dio.
S. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito...
Serventi: come era in principio, ora e sempre, e per tutti i secoli dei secoli. Amen.
S. Mi porrò innanzi all'altare di Dio.
Serventi: dinnanzi al Dio della gioia e della mia contentezza.
S. La nostra salvezza sta nel nome del Signore.
Serventi: il creatore del cielo e della terra.
Sacerdote: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi, fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche voi, fratelli, di pregare per me il Signore Dio nostro. 
Serventi: Possa Iddio Onnipotente aver misericordia di te, ti perdoni tutti i tuoi peccati e ti conduca alla vita eterna.
S. Amen.
Serventi: Confesso a Dio Onnipotente, alla beata Maria Sempre-Vergine, al benedetto Michele Arcangelo, al benedetto Giovanni Battista il Precursore, ai santi apostoli Pietro e Paolo, a tutti i santi e a voi, fratelli, che io ho molto peccato in pensieri, parole, opere e omissioni, per mia unica colpa. E per questo io supplico la beatissima Maria, Madre di Dio e sempre-Vergine, il santo Michele Arcangelo, il beato Giovanni Battista, i santi e sovrabenedetti Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi, e anche te, padre, di pregare per me il Signore Dio nostro.
Sacerdote: Il Signore Dio, Padre Onnipotente, abbia misericordia di voi e vi rimetta ogni peccato, e vi conceda la vita eterna.
Serventi: amen.
Sacerdote: volgi il tuo sguardo su di noi, Signore, e dacci la vera vita.
Serventi: e gli uomini in te gioiranno.
S. mostraci, Signore, la tua misericordia.
Serventi: e salvaci, o Signore.
S. Signore, ascolta la mia preghiera...
Serventi: e le mie lacrime giungano a Te.
Sacerdote: il Signore sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo spirito.
S. preghiamo il Signore. Dio Onnipotente, a te cui nessun moto del cuore resta nascosto, ogni desiderio ti è noto, ogni segreto più intimo ti è chiaro, monda i nostri cuori per l'azione del Tuo Santo Spirito,  così che saremo degni di servirti e di magnificare il tuo Santo Nome, per Cristo nostro Signore.
Serventi: amen.
Sacerdote: la pace + sia con tutti voi.
Serventi: e col tuo Spirito.
Diacono ( o sacerdote): andiamo in pace!
Tutti: nel nome di Cristo!

Si forma la processione, la quale si dirige in altare. L'ordine è in apertura il turifero, poi il crucifero, due accoliti con le candele ( ai lati del crucifero), segue  il Diacono con il Vangelo, il suddiacono con il Messale e chiude il sacerdote. Nel caso di più sacerdoti, il celebrante conclude la processione. Nel caso di liturgia episcopale, il vescovo chiude la processione. Qualora avvenisse la benedizione dell'acqua e del sale, i paramenti sono processionali; qualora avvenisse direttamente la Santa Messa, in abiti liturgici.

 

BENEDIZIONE DOMENICALE DELL'ACQUA

Le campane suonano. Clero e serventi, in abiti processionali, si recano al tavolo, nella navata, ove acqua e sale sono stati posati. Il celebrante, con voce squillante ma non troppo alta, indossando il suo copricapo, recita:
S. Io esorcizzo te, creatura di sale, per mezzo + del Dio vivente, in nome del Dio vero + attraverso il Santo Dio +, per mezzo di Dio che comandò che tu fossi gettato in acqua dal profeta Eliseo per guarirne la sterilità, che tu possa essere reso sale (guarda il sale) esorcizzato per la salvezza di coloro che hanno fede, e che tu sia la sicurezza dell' anima e del corpo per tutti coloro che ti riceveranno, e che ogni fantasia, malvagità, e le astute finezze del diavolo fuggano e si allontanino da quel luogo dove sarai cosparso, insieme ad ogni spirito immondo che sarà scongiurato, attraverso Colui che verrà a giudicare i vivi ei morti e il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore.
Noi umilmente Ti imploriamo per la Tua infinita misericordia, Dio onnipotente ed eterno, degnati per la tua bontà di benedire +  e santificare + questa creatura di sale, (guarda il sale), che Tu hai concesso alla razza umana affinché fosse usato, che possa essere la salute della mente e del corpo per tutti coloro che ne faranno uso, e che tutto ciò che viene toccato o cosparso con esso posa essere libero da ogni impurità e ogni assalto di malvagità spirituale. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità del Santo Spirito, Dio attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
S. Io esorcizzo te, o creatura d'acqua, in nome di Dio, + Padre onnipotente, e nel nome di Gesù Cristo + , suo Figlio, e per la potenza del Santo Spirito + , che tu possa diventare acqua esorcizzata per la fuga di ogni potere del nemico, e che tu abbia il potere di sradicare ed espellere il Nemico, con i suoi angeli ribelli, per il potere dello stesso Gesù Cristo +, nostro Signore, che verrà a giudicare i vivi ei morti e il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Preghiamo il Signore!
O Dio, che per la salvezza del genere umano hai nascosto nell'acqua i misteri più grandi e più santi, sii qui con noi per la Tua misericordia, e aiutaci, perché abbiamo sperato in Te. Riversa in quest'acqua (guarda l'acqua), resa pronta dalle purificazioni, il Potere della Tua benedizione +, che la creatura, che serve ai tuoi misteri, assuma per la Tua divina Grazia l'effetto di scacciare i demoni e allontanare i malanni, e che tutto ciò che con essa verrà asperso, nelle case o nelle terre dei fedeli, possa essere libero dalle impurità e liberato dal male. Non permettere che nessuno spirito immondo rimanga ad ammorbare l'acqua, ma fa' sì che tutti gli spiriti pestilenziali e e le insidie del nemico invisibile fuggano via. Permetti che, qualora un pericolo minacci il popolo o la sua pace, esso venga allontanato con l'aspersione della tua acqua benedetta, e che per mezzo di questa chi cerca la tua protezione trovi un rifugio dalle insidie. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità del Santo Spirito, Dio attraverso tutti i secoli dei secoli.
R. Amen
Il sacerdote mette la mano nel sale disegnando una croce +, dicendo sottovoce:
Che l'unione di acqua e sale avvenga nel nome del Padre, del Figlio e del Santo Spirito. Amen. ( rovescia il sale nell'acqua a mo' di croce).
S. (ad alta voce ora): Il Signore sia con tutti voi. R. E col tuo Spirito.
S. Preghiamo.
O Dio, Autore dalla potenza imbattuta, e Re dal dominio invincibile, e Conquistatore sempre glorioso, Tu che sottometti i poteri dell' Oppressore ostile, che sconfiggi la ferocia del nemico ruggente, che in Te prevale chi combatte contro il male: Noi ti supplichiamo, o Signore, in timore e umiltà, perché tu gentilmente accetti (guarda l'acqua), questa creatura di sale e acqua, per illuminarla attraverso la Tua Grazia, e nella Tua misericordia abituale + santificarla, così che ovunque essa verrà aspersa, ogni presenza degli spiriti immondi sarà espulsa attraverso la chiamata del Tuo Santo Nome, e il terrore del serpente velenoso potrà essere bandito immediatamente, e la presenza dello Spirito Santo ci sia concessa, affinché sia con noi e ci aiuti, noi che desideriamo la tua misericordia. + Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, Dio per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
Nelle grandi feste la benedizione viene effettuata all'altare e a bassa voce.

PROCESSIONE

Il turiferario innanzi a tutti, seguito dal crucifero ( meglio se suddiacono), il quale ai suoi lati ha gli accoliti con le candele, poi il Diacono col Vangelo ( se non vi è Diacono, un Lettore o un Sacerdote), e infine il Celebrante. Se vi è il Vescovo, questi sta per ultimo. La processione si snoda dal lato sinistro lungo tutta la navata per poi arrivare al centro della navata e procedere verso l’altare. All’altare tutti si dispongono in due file, guardandosi. Il celebrante benedice l’ingresso, e tutti entrano nello spazio santo, ripongono gli abiti processionali e indossano gli abiti liturgici. Il coro canta il salmo 50, o un canto appropriato.


ASPERSIONE DOMENICALE DELL'ACQUA

I santi ministri arrivano all'altare. Il sacerdote indossa la casula. Il sacerdote riceve il recipiente con l'Acqua Santa e asperge prima l'altare su tutti i lati, poi il clero partendo dai gradi più alti, poi il coro e infine il popolo. Per primo, mentre benedice tramite acqua, intona l'antifona che segue, e il coro e il popolo continuano a cantarla. Nell'uso monastico il popolo si mette in fila dinnanzi alla balaustra o alla separazione per ricevere personalmente lo spruzzo d'acqua, e vengono spruzzati anche i locali dell'edificio. L'antifona qui riportata è quella normale, ma non in uso durante il tempo Pasquale.

ANTIFONE:
Ordinaria
Sacerdote: aspergimi, O Signore tutti: di issopo, e sarò puro. Lavami, Signore, e sarò più bianco della neve. Abbi misericordia di me o Dio, in accordo con la tua amorosa compassione. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Aspergimi di issopo, Signore, e sarò più bianco della neve.
In tempo di Pasqua:
coro  Vidi uscire l'acqua dal lato destro del Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito  era salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja! Ringraziamo il Signore perché è buono: la sua misericordia è per sempre. Gloria al Padre, al Figlio e al Santo Spirito:  come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Vidi uscire l'acqua dal lato destro del Tempio: alleluja! E chi ne veniva investito era salvato, e tutti dicevano: alleluja! Alleluja, Alleluja!
Il sacerdote ritorna all'altare, e rivolto verso di esso, canta quanto segue:
S. Mostraci, Signore, la tua misericordia ( in tempo pasquale: alleluja)
R. e donaci la Salvezza. ( in tempo pasquale: alleluja)
S. Signore, ascolta la nostra supplica.
R. E il nostro pianto giunga al tuo orecchio.
S. ( il prete si volta) Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo Spirito.
S. Preghiamo il Signore. O Santo Signore Dio, Padre Onnipotente ed Eterno, ascolta la nostra preghiera e invia su di noi il tuo santo Angelo dal paradiso per custodire, curare +, proteggere, visitare e difendere quanti sono qui nella tua dimora; Per Cristo, nostro Signore. R. Amen.  Il sacerdote torna a guardare l’altare.


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martedì 30 dicembre 2014

Il Te Deum del nostro padre tra i Santi Ambrogio di Milano


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Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
incessábili voce proclamant:

Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.

Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
non horruísti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.

Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
non confúndar in ætérnum.
 
 
 
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sabato 27 dicembre 2014

L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di S. Giacomo, il fratello di Dio L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di S. Giacomo, il fratello di Dio



L'anafora Eucaristica nella Divina Liturgia di S. Giacomo, il fratello di Dio

L'anafora Eucaristica  nella Divina Liturgia di  S. Giacomo, il fratello di Dio 

http://padridellachiesa.blogspot.it/2013/10/lanafora-eucaristica-nella-divina.html



Il Sacerdote fà il segno della croce sui doni e dice segretamente: Santo sei Tu, Re dei secoli e Signore e datore di ogni santità. Santo anche il tuo Unigenito Figlio, il nostro Signore Gesù Cristo, mediante il quale Tu hai creato ogni cosa. Santo è anche il tuo Santo Spirito, che scruta ogni cosa, anche la tua profondità, o Dio. Santo sei Tu, onnipotente, onnipossente, buono, terribile, misericordioso, onnicompassionevole verso le tue creature; Tu che hai creato l'uomo dalla terra a tua immagine e somiglianza, e gli desti la gioia del paradiso. E quando egli trasgredì il tuo comandamento e andò in rovina, Tu non l'hai disprezzato né lo hai abbandonato, o Buono, ma lo castigasti come un Padre buono; l'hai richiamato con la legge, istruito con i Profeti; e poi mandasti nel mondo il tuo Figlio Unigenito stesso, il nostro Signore Gesù Cristo affinché Egli, con la sua venuta, potesse rinnovare e restaurare la tua immagine. Il quale, disceso dai cieli, prese carne dal Santo Spirito e dalla Vergine Deìpara Maria, e visse tra gli uomini adempiendo l'economia della salvezza della nostra stirpe. In procinto di sopportare la sua volontaria e vivificante morte sulla Croce, Egli, senza peccato tra noi peccatori, nella notte in cui fu tradito, o piuttosto in cui si consegnava da sé stesso per la salvezza del mondo Il Sacerdote prende il pane e continua segretamente: Prendendo il pane nelle sue sante e pure e immacolate e immortali mani, innalzando gli occhi in cielo, e offrendolo a Te, suo Dio e Padre, diede grazie, lo benedisse, lo spezzò e lo diede a noi, suoi discepoli e apostoli dicendo: A voce alta: SACERDOTE: Prendete, mangiate: questo è Il mio corpo, che per voi si spezza in remissione dei peccati. POPOLO: Amìn. Avendo riposto il santo pane, e prendendo il calice dice segretamente: Allo stesso modo, dopo aver cenato, prese il calice, e avendo mescolato vino e acqua. levati gli occhi al cielo, e presentandolo a Te, suo Dio e Padre, rese grazie, lo benedisse, lo consacrò e lo riempì di Santo Spirito, e lo diede a noi suoi discepoli e apostoli dicendo: A voce alta: SACERDOTE: Bevetene tutti: questo è il mio sangue della nuova alleanza, sparso per voi e per molti in remissione dei peccati. POPOLO: Amìn. Il Sacerdote continua segretamente: Fate questo in memoria di me. Perché ogni volta che mangerete questo pane e berrete questo calice annuncerete la morte del Figlio dell'uomo, confesserete la sua resurrezione fino al suo ritorno. DIACONO: Crediamo e confessiamo: POPOLO: Le tua morte, o Signore annunciamo, e la tua resurrezione confessiamo. Il Sacerdote continua segretamente: Ricordando dunque noi peccatori le sue vivificanti sofferenze, la sua croce di salvezza, la sua morte e la sua sepoltura, e la resurrezione dai morti al terzo giorno, e la sua ascensione al cielo, e la sede alla tua destra, nostro Dio e Padre, e la sua seconda gloriosa e terribile venuta, quando Egli verrà nella gloria a giudicare i vivi e i morti, e a rendere a ciascuno secondo le sue opere, anche noi peccatori, offriamo a Te, o Signore, questo tremendo e incruento sacrificio, pregando che Tu non ci tratti secondo i nostri peccati né ci ripaghi secondo le nostre iniquità. Ma che Tu, secondo la tua misericordia e il tuo indicibile amore, tralasciando e cancellando il manoscritto contro di noi, che Ti supplichiamo, ci dia i tuoi doni celesti ed eterni (che occhi non hanno visto, orecchie non hanno udito e che non sono entrati nel cuore dell'uomo) che Tu hai preparato, o Dio per coloro che Ti amano; e non rigettare, o Signore filantropo, il popolo a causa mia o dei miei peccati. Ad alta voce tre volte: SACERDOTE: Perché il tuo popolo e la tua Chiesa Ti supplicano. POPOLO (ogni volta): Abbi pietà di noi, Signore Iddio, Padre Onnipotente. Il Sacerdote inizia segretamente la Consacrazione Abbi pietà di noi, o Dio Onnipotente. Abbi pietà di noi, o Dio nostro Salvatore. Abbi pietà di noi, o Dio secondo la tua grande misericordia, e manda su di noi e su questi Doni offerti il tuo Tuttosanto Spirito. Lo Spirito sovrano e vivifico, che siede sul trono con Te, nostro Dio e Padre, e col tuo figlio Unigenito che regna con Te, coessenziale e coeterno; che parlò nella legge e nei Profeti, e nel tuo Nuovo Patto; che discese in forma di colomba su nostro Signore Gesù Cristo nel fiume Giordano e prese dimora in Lui; che discese sui tuoi Apostoli in forma di lingue di fuoco nella camera alta della santa e gloriosa Sion il giorno della Pentecoste: questo tuo Tuttosanto Spirito, mandalo, o Signore su di noi e su questi doni offerti Ad alta voce: SACERDOTE: Affinché venendo, con la tua santa, e buona e gloriosa presenza, santifichi questo pane e lo faccia il santo Corpo del tuo Cristo. DIACONO e POPOLO: Amìn. SACERDOTE: E questo calice il prezioso Sangue del tuo Cristo. DIACONO e POPOLO: Amìn. POPOLO: Ricordati di noi Signore Iddio, Padre onnipotente. (Ripetuto più volte fino all'ecfonesi del Sacerdote). Commemorazione SACERDOTE: Affinché sia per tutti coloro che ne partecipano remissione dei peccati, per la vita eterna, per la santificazione delle anime e dei corpi, per portare il frutto delle buone opere, per la stabilità della tua santa Chiesa cattolica che Tu hai fondato sulla roccia della fede, affinché le porte dell'inferno non prevalgano su di essa, liberandola da ogni eresia e scandalo e da coloro che operano iniquità,conservandola fino alla pienezza dei secoli DIACONO: Amìn. Il Sacerdote si inchina ai Santi Doni e continua segretamente: Li presentiamo a Te, o Signore, per i Santi Luoghi che hai glorificato con la Teofania del tuo Cristo e con la venuta del tuo Tuttosanto Spirito; in modo particolare per la santa e gloriosa Sion, madre di tutte le chiese; e per tutta la santa Chiesa cattolica ed apostolica in tutto il mondo; concedile, o Signore, i doni del tuo Tuttosanto Spirito ricordati o Signore anche dei nostri santi Padri e Fratelli in essa, e dei Vescovi che dispensano rettamente la parola della tua verità in tutto il mondo. In primo luogo ricordati, o Signore Dio nostro del venerato e santissimo nostro Patriarca …. e del prediletto da Dio nostro Arcivescovo …, concedi loro una vita onorata mantienili longevi a pascere il tuo popolo in tutta pietà e saggezza. Ricordati, Signore, di questo ordine sacerdotale, del diaconato in Cristo, di ogni altro ministero, di tutto l'ordine della Chiesa e della nostra fratellanza in Cristo e di tutto il popolo cristiano. Ricordati o Signore dei Sacerdoti con noi concelebranti che operano i questo santo momento davanti al tuo Altare, attenti al tuo santo e incruento sacrificio e concedi a loro e a noi, nell'aprir la bocca, di parlare a gloria e lode del tuo santissimo Nome. Ricordati o Signore per la grandezza della tua misericordia e della tua pietà anche di me misero e peccatore indegno tuo servo, e guardami nella pietà e nella misericordia, liberami e proteggimi, o Signore Sabaoth, da coloro che mi inseguono, e non entrare in giudizio con il tuo servo, e come abbonda in me il peccato, così sovrabbondi la Tua grazia. Ricordati o Signore anche dei Diaconi, che circondano il tuo Altare, concedi loro una vita irreprensibile, mantieni loro intatta la diaconia, rendi forti i loro passi. Ricordati o Signore della tua santa città di Dio in cui abitiamo della capitale e di ogni città e regione e di coloro che in esse abitano nella fede nella pietà ortodossa e concedi loro pace e sicurezza. Ricordati o Signore dei nostri governanti e di tutte le Autorità civili e militari, prendi arma e scudo e alzati a loro difesa, sottomettendo loro ogni popolo nemico e barbaro, regola i loro voleri affinché trascorriamo una vita serena e tranquilla in ogni pietà e saggezza. Ricordati Signore dei naviganti, dei viandanti, degli emigranti cristiani, di coloro che sono in catene o in prigionia di coloro che sono in schiavitù e in esilio, di quanti, nostri padri e fratelli sono ai lavori forzati e nelle torture in amara schiavitù, per un tranquillo ritorno a casa loro. Ricordati o Signore di coloro che sono in un'impotente vecchiaia, che sono malati, che soffrono e di quelli che sono tormentati da spiriti immondi, per la loro pronta guarigione e salvezza, da Te, o Signore Iddio. Ricordati o Signore di ogni anima cristiana afflitta, e che soffre e ha bisogno del tuo soccorso, o Dio e per il ritorno degli erranti. Ricordati o Signore di coloro che vivono in verginità, in pietà e in ascesi, dei nostri fratelli che vivono sui monti, in spelonche e nelle grotte della terra, combattendo per il tuo santo Nome. Ricordati o Signore del bene di tutti, abbi misericordia di tutti o Signore; riconciliati con tutti noi; rendi pacifico il tuo popolo; elimina gli scandali, annienta i nemici; fai cessare le divisioni nella tua Chiesa; sciogli in fretta la confusione delle divisioni, abbassa l'arroganza dei pagani, rialza il corno dei cristiani Ortodossi, concedici la tua pace e il tuo amore, o Dio nostro Salvatore, speranza dì tutta la terra. Ricordati o Signore della salubrità dell'aria, delle piogge feconde, delle buone rugiade, dell'abbondanza dei frutti e delle messi, e corona l'anno con la tua bontà; gli occhi di tutti infatti sono rivolti a Te, e Tu concedi loro il cibo a tempo opportuno; apri la tua mano e ricolma ogni vivente a sazietà. Ricordati o Signore di coloro che portano frutti e lavorano nelle tue Sante Chiese; e di coloro che non dimenticano i poveri, le vedove, gli orfani, gli stranieri e i bisognosi. Ricordati o Signore dei nostri genitori, parenti e amici e di tutti coloro che ci hanno chiesto di essere ricordati nelle nostre preghiere. Ancora Signore compiaciti di ricordare coloro che hanno portato in questo giorno queste offerte al tuo santo Altare, e dei motivi e dello stato d'animo per cui ciascuno le ha portate Ricordati dì tutti gli Ortodossi, o Signore, che abbiamo rammentato e di quelli che non abbiamo rammentato: concedi loro contro il terreno, il celeste, contro il caduco, l'imperituro, contro il temporale, l'eterno, secondo la parola del tuo Cristo, poiché Tu hai il potere di vita e di morte. Ancora dégnati di ricordarti, o Signore, dei nostri santi Padri, Patriarchi, Profeti, Apostoli. Martiri, Confessori, Dottori, Pii, e di ogni spirito giusto che riposa nella tua fede. Ricordati o Signore della voce dell'Arcangelo: Gioisci, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, poiché hai generato il Salvatore delle anime nostre. A voce alta e incensando: SACERDOTE: In modo particolare della Tuttasanta, sovrabenedetta, intemerata nostra Signora, la Deìpara e Semprevergine Maria. POPOLO: Ricordati di noi Signore Iddio, Padre onnipotente (Ripetuto più volte fino all'invocazione diaconale). Il Sacedote continua in segreto: Del santo Giovanni il glorioso Profeta, precursore e Battista, dei Santi Apostoli, dei Santi Profeti, Patriarchi e Giusti, santi Martiri e Confessori. Ricordati, Signore Iddio, di ogni spirito e di ogni carne, di quelli di cui abbiamo fatto memoria e di quelli che non abbiamo menzionato, che vissero nella vera Fede dal giusto Abele fino ad oggi. Riposali nel luogo dei viventi, nel tuo Regno, nella gioia del tuo Paradiso, nel seno di Abramo. di Isacco e dì Giacobbe, dei santi Padri nostri da dove si è allontanato ogni dolore, sofferenza e gemito, dove sovrasta la luce del tuo volto e risplende per sempre. A noi o Signore concedi una fine della vita cristiana, gradevole, senza peccato e pacifica, dietro i passi dei tuoi eletti o Signore qualsiasi cosa Tu vuoi e come la vuoi senza vergogna e senza colpa per l'Unigenito tuo Figlio Signore, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo. Egli infatti è l'unico senza peccato apparso sulla terra. DIACONO: E per la pace e la stabilità di tutto il mondo e delle Sante Chiese di Dio e per quelli dei quali ciascuno ha presentato le offerte o che ha in mente e per il popolo qui riunito e di tutti e di tutte. POPOLO: E di tutti e di tutte. SACERDOTE: Concedi anche a noi e a loro o Signore buono e filantropo. POPOLO: Togli, rimetti e perdona, o Dio le nostre colpe, volontarie ed involontarie, quelle che conosciamo e quelle che non conosciamo, di notte e di giorno, in pensieri e in intenzioni, nella tua bontà e amore, perdonaci tutti. SACERDOTE: Per la grazia, la misericordia e la filantropia del tuo Cristo, col quale sei benedetto e glorificato insieme al Santissimo, Buono e Vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli.
POPOLO: Amìn.
 
 
 
 
Una seria presentazione  orante e teologicamente  significativa(e lo scrivo proprio a prescindere...)
 

L'anafora di San Giacomo fratello del Signore


Ammutolisca ogni carne umana

di Manel Nin
 
 
 http://collegiogreco.blogspot.it/2011/10/lanafora-di-san-giacomo-fratello-del.html