martedì 29 dicembre 2015

Officio della Santa Comunione. Preghiere preparatorie e di ringraziamento -Il Canone


Officio della Santa Comunione. Preghiere preparatorie e di ringraziamento 

http://www.ortodossiatorino.net/TestoTrilingue.php?id=221

Canone della Santa Comunione
Ode 1ª, Tono 2°
Irmo: Venite, popoli, cantiamo un inno a Cristo Dio, che ha diviso il mare e condotto il popolo che aveva liberato dalla schiavitù degli egizi, poiché si è coperto di gloria.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Che il tuo santo corpo divenga per me un pane di vita eterna, misericordioso Signore, e il tuo sangue prezioso la guarigione dei miei mali.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Macchiato da opere insensate, infelice che io sono, sono indegno di comunicare al tuo corpo purissimo e al tuo sangue preziosissimo. O Cristo, rendimene degno!

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Sposa benedetta di Dio, terra fertile in cui, senza coltivazione, è germogliata la spiga, salvezza del mondo, rendimi degno di mangiarla per essere salvato!

Ode 3ª
Irmo: Avendomi confermato sulla pietra della fede, mi hai fatto aprire la bocca contro i miei nemici. Perché il mio spirito si rallegra cantando: non vi è nessun santo come il nostro Dio, non vi è nessun giusto oltre a te, o Signore.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

O Cristo, concedimi di versare lacrime che cancellino le macchie del mio cuore, affinché, purificata la coscienza, mi avvicino con fede e timore alla comunione dei tuoi doni divini.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Che il tuo corpo purissimo e il tuo preziosissimo sangue siano per me remissione dei miei peccati, comunione al santo Spirito per la vita eterna, o amico degli uomini. E che siano allontanati da me dolori e tribolazioni.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O tuttasanta, tavola del pane della vita, che disceso dall'alto ha donato al mondo, nella sua misericordia, una vita nuova, concedimi ora, indegno come sono, di gustarne con timore e di vivere.

Ode 4ª
Irmo: Non è né un intermediario, né un angelo colui che è nato dalla Vergine, ma tu stesso, Signore incarnato, e tu hai salvato interamente me uomo. Perciò ti grido: cancella anche le mie trasgressioni.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Guarisci le piaghe della mia anima, o Signore, e santificami interamente. Rendimi degno, o Maestro, di comunicare alla tua mistica cena, anche se sono miserabile.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O nostra Signora, supplica per me colui che è uscito dal tuo seno, rendi il tuo servo senza macchia e senza biasimo, affinché avendo ricevuto la perla spirituale egli sia santificato.

Ode 5ª
Irmo: Signore, datore di luce e creatore dei secoli, conducimi alla luce dei tuoi comandamenti; poiché noi non conosciamo altro Dio che te.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Che avvenga con il tuo povero servo, o Cristo, come hai predetto. Dimora in me come hai promesso: perché ecco che io mangio il tuo corpo divino e bevo il tuo sangue prezioso.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Verbo di Dio e Dio, che il carbone ardente del tuo corpo sia l'illuminazione dell'ottenebrato quale io sono, e il tuo sangue la purificazione della mia anima insozzata.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Maria, Madre di Dio, venerabile tabernacolo, fa' di me con le tue preghiere un vaso d'elezione, perché io prenda parte alla santificazione del tuo Figlio.
Ode 6ª

Irmo: Dal più profondo dell'abisso dei miei peccati, invoco l'abisso insondabile della tua misericordia, liberami dalla corruzione, o Dio.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Santifica il mio spirito, la mia anima e il mio cuore, cosi come il mio corpo, o Salvatore; e rendimi degno, o Signore, di avvicinarmi senza condanna, ai tuoi terribili misteri.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Che io divenga estraneo alle passioni, che ottenga una crescita nella grazia e la stabilità nella mia vita per la comunione ai tuoi santi misteri, o Cristo.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Dio Santo, Verbo di Dio, santificami totalmente quando mi avvicino ai tuoi divini misteri, per le preghiere della tua santa Madre.

Contacio, Tono 2°

O Cristo non mi disprezzare perché ricevo il pane che è il tuo corpo, e il tuo divino sangue. O Maestro, che il ricevere i tuoi purissimi e tremendi misteri non mi torni a condanna, infelice qual sono, ma che sia per me un pegno per la vita eterna.

Ode 7ª
Irmo: I fanciulli pieni di sapienza, non adorarono l'idolo d'oro, ma entrarono spontaneamente nella fiamma e non si curarono degli dèi stranieri; in mezzo alle fiamme essi invocarono e l'angelo li asperse con la rugiada; la preghiera delle vostre labbra è stata accolta.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

O Cristo, che la comunione ai tuoi immortali misteri mi sia ora fonte di bene, luce, vita, vittoria sulle passioni, che mi aiuti a progredire nella virtù più divina, affinché glorifichi te, il solo buono.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

O Amico degli uomini, accostandomi ora con timore, amore e pietà a te e ai tuoi immortali e divini Misteri, che io sia liberato dalle passioni, dai nemici, dalle necessità e da ogni afflizione, per cantarti: tu sei benedetto, o Signore, Dio dei nostri padri.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O tutta colma della divina grazia, che, in un modo che supera l'intelligenza, hai messo al mondo il Cristo Salvatore, tu che sei pura mentre io sono il tuo servo impuro che desidera ora avvicinarsi ai purissimi misteri, purificami totalmente dalle lordure della carne e dello spirito.

Ode 8ª
Irmo: Quel Dio che discese nella fornace ardente vicino ai fanciulli ebrei e che cambiò la fiamma in rugiada, voi, tutte sue opere, cantatelo come vostro Signore ed esaltatelo in tutti i secoli.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

Rendi degno ora, o Cristo, me che ho perduto ogni speranza, di partecipare ai tuoi misteri celesti, temibili e santi e alla tua mistica cena.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

O mio Dio Salvatore, rifugiandomi presso la tua misericordia, poiché tu sei buono, io mi rivolgo a te con timore: prendi dimora in me, e io, come tu hai detto, fa' che dimori in te. Perché ecco che confidando nella tua misericordia, io mangio il tuo corpo e bevo il tuo sangue.

Benediciamo il Padre, il Figlio e il santo Spirito, il Signore.

Ricevendo il fuoco, ho paura di bruciare come la cera e l'erba. O terribile mistero! O misericordia di Dio! Come fuoco, posso ricevere il tuo corpo e il tuo sangue e posso essere reso immortale?

Ode 9ª

Irmo: Il Figlio del Padre eterno, Dio e Signore, si è incarnato da una vergine e ci è apparso, per illuminare coloro che sono nelle tenebre, per radunare coloro che sono dispersi; è per ciò che noi magnifichiamo la Madre di Dio, degna di ogni lode.

Stico: Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere.

E' il Cristo: gustate e vedete, è il Signore. È venuto un tempo fra di noi e si è offerto vittima al proprio Padre, ma non cessa di essere immolato per santificare coloro che si comunicano.

Stico: Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me.

Possa io essere santificato nell'anima e nel corpo, o Maestro, possa io essere illuminato, possa io essere salvato, possa io diventare la tua dimora per la comunione ai tuoi santi misteri, avendoti ricevuto in me con il Padre e lo Spirito, o mio benefattore pieno di misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Che il tuo corpo e il tuo sangue preziosissimo mi siano come un fuoco e una luce che brucia la natura peccatrice, consumando le spine delle mie passioni, illuminandomi tutto intero, perché io adori la tua divinità.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O nostra Signora, Dio ha preso corpo dal tuo sangue purissimo: perciò ogni gente ti canta; e le moltitudini degli esseri ragionevoli ti glorificano, perché hanno visto chiaramente che colui che ha preso da te la natura umana è il maestro di ogni cosa.

Degno davvero è dir di te beata, la Madre di Dio semprebeata, tuttaimmacolata e Madre del nostro Dio. Più insigne dei cherubini e senza confronto più gloriosa dei serafini, senza corruzione hai partorito Dio Verbo: te, la vera Madre di Dio, noi magnifichiamo.

sabato 26 dicembre 2015

Officio della Santa Comunione. Preghiere preparatorie e di ringraziamento -Salmodia e Tropari prima del canone



Officio della Santa Comunione. Preghiere preparatorie e di ringraziamento -Salmodia e Tropari prima del canone 

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OFFICIO DELLA SANTA COMUNIONE
La sera della vigilia della Santa Comunione
Per le preghiere dei nostri santi padri, Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi. Amen.

Gloria a te, Dio nostro, gloria a te.

Re celeste, Consolatore, Spirito della verità, che sei ovunque presente e tutto ricolmi, scrigno dei beni e dispensatore di vita, vieni, e dimora in noi, e purificaci da ogni macchia, e salva, o Buono, le nostre anime.
Santo Dio, Santo Forte, Santo Immortale: abbi misericordia di noi. (3 volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Tuttasanta Trinità, abbi misericordia di noi; Signore, cancella i nostri peccati; Sovrano, perdona le nostre iniquità; Santo, visita e guarisci le nostre infermità a causa del tuo nome.
Kyrie elèison. (3 volte)

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il nostro pane essenziale ; e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal maligno. Amen.

Kyrie elèison. (12 volte)

Gloria al Padre, e al Figlio, e al santo Spirito, e ora e sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Venite, adoriamo il re, nostro Dio, e prosterniamoci a lui.
Venite, adoriamo Cristo, il re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.
Venite, adoriamo Cristo stesso, il re e nostro Dio, e prosterniamoci a lui.

Salmo 22

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza. Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo. Il mio calice trabocca. Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni.

Salmo 23

Del Signore è la terra e quanto contiene, l'universo e i suoi abitanti. È lui che l'ha fondata sui mari, e sui fiumi l'ha stabilita. Chi salirà il monte del Signore, chi starà nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non pronunzia menzogna, chi non giura a danno del suo prossimo. Otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, il Signore potente in battaglia. Sollevate, porte, i vostri frontali, alzatevi, porte antiche, ed entri il re della gloria. Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Salmo 115

Ho creduto anche quando dicevo: "Sono troppo infelice". Ho detto con sgomento: "Ogni uomo è inganno". Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore, davanti a tutto il suo popolo. Preziosa agli occhi del Signore è la morte dei suoi fedeli. Sì, io sono il tuo servo, Signore, io sono tuo servo, figlio della tua ancella; hai spezzato le mie catene. A te offrirò sacrifici di lode e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore e davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. Alleluia.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito, e ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.
Alleluia, alleluia, alleluia, gloria a te o Dio. (3 volte)
Kyrie eleison. (3 volte)

Tropari, Tono 6°
Trascura le mie iniquità, o Signore nato da una Vergine, e purifica il mio cuore, facendone un tempio del tuo corpo e del tuo sangue purissimo, non rigettarmi davanti al tuo volto, tu la cui misericordia non ha misura.

Gloria al Padre e al Figlio e al santo Spirito.

Come oserò, io indegno, di avvicinarmi a te con coloro che ne sono degni, il mio vestito mi tradirà, perché non è un abito adatto a un convito di nozze, e attirerà una sentenza di condanna alla mia anima molto peccatrice. Signore, purifica la mia anima dalle sue sozzure, e salvami, quale amico degli uomini.

E ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

O Madre di Dio, innumerevole è il numero dei miei peccati: io mi rifugio presso di te, o pura, cercando la salvezza. Visita la mia anima malata e prega il tuo Figlio, nostro Dio, di accordarmi il perdono di tutto ciò che ho fatto di male, o tu sola benedetta.

Il Santo e Grande Sabato si aggiunge: Quando alla cena i gloriosi discepoli erano illuminati, nel momento della lavanda dei piedi, l'empio Giuda, malato di cupidigia, entrava nelle tenebre e consegnava a giudici iniqui te, il solo giudice. Uomo che accumuli dei beni, considera che è per questo che egli si è impiccato: fuggi l'avidità che ha osato un tale crimine contro il proprio Maestro. O Signore buono verso tutti, gloria a te!

Salmo 50

Abbi misericordia di me, o Dio, secondo la tua grande misericordia e secondo la moltitudine delle tue indulgenze cancella il mio delitto. Lavami del tutto dalla mia iniquità e purificami dal mio peccato. Perché io conosco la mia iniquità e il mio peccato davanti a me è sempre. Contro te solo ho peccato e il male davanti a te ho fatto, così che tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole e vinca quando sei giudicato. Ecco che nelle iniquità sono stato concepito e nei peccati mi ha concepito mia madre. Ecco, la verità hai amato, le cose occulte e i segreti della tua sapienza mi hai manifestato. Mi aspergerai con issopo e sarò purificato, mi laverai e sarò fatto più bianco della neve. Mi farai udire esultanza e gioia, esulteranno le ossa umiliate. Distogli il tuo volto dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquità. Un cuore puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto rinnova nelle mie viscere. Non rigettarmi dal tuo volto, e il tuo spirito santo non rimuovere da me. Rendimi l'esultanza della tua salvezza e confermami con lo spirito sovrano. Insegnerò agli iniqui le tue vie e gli empi a te ritorneranno. Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà con esultanza la tua giustizia. Signore, apri le mie labbra e la mia bocca annuncerà la tua lode. Certo, se tu avessi voluto un sacrificio lo avrei dato: di olocausti non ti compiacerai. Sacrificio a Dio è uno spirito contrito: un cuore contrito e umiliato Dio non lo disprezzerà. Benefica, Signore, nel tuo compiacimento Sion e siano riedificate le mura di Gerusalemme. Allora ti compiacerai del sacrificio di giustizia, dell'oblazione e di olocausti; allora offriranno vitelli sul tuo altare.




sabato 19 dicembre 2015

E Abbà disse ....19/12/2015


Una omelia sulla santità

di SAN GIOVANNI (MAXIMOVIČ), arcivescovo di Shanghai e San Francisco
( Pronunciata il 18 Marzo 1953)

San Giovanni di Shangai e San FranciscoLa santità è il frutto di sforzi umani e il dono del Santo Spirito. La santità è raggiunta da colui che porta una croce e nel nome di Cristo conduce una guerra contro gli ostacoli alla santità, gli ostacoli che impediscono di diventare come Cristo. Questi ostacoli sono i peccati, le cattive abitudini, profondamente radicati nell’anima. La lotta contro di essi è il principale lavoro di un cristiano, e nella misura in cui riuscirà a purificare la sua anima, riceverà lo Spirito Santo.
San Serafino ha insegnato l’acquisizione dello Spirito Santo, e veramente lo ha acquisito poiché la Santissima Madre di Dio, lo ha riconosciuto in quanto vicino a lei. E i fedeli, sinceri ricercatori della Verità e della Luce, come lo era Motovilov, in ragione della loro venerazione, hanno visto come questo essere fosse gradito a Dio per lo splendore della luce della santità.
Come sono diverse le vie dei santi! Presso il trono di Dio, davanti a tutti è la Santissima Madre di Dio, la più gloriosa dei serafini e tutti gli angeli e arcangeli che furono saldi, fedeli a Dio nella terribile lotta che è stata condotta contro di Lui, risplendendo per la maggior parte di loro, e Lucifero, che significa portatore di luce, che ora è il diavolo, in altre parole, è stato gettato nel buio più profondo. In questa lotta gli angeli luminosi sono giunti così vicino a Dio che è già impossibile per loro fare un passo indietro e quindi essere separati da Lui.
Tutti coloro che sono graditi a Dio sono come angeli colti nel loro amore e nella loro devozione. Sono come gli angeli che fecero guerra contro le forze delle tenebre e sono stati rinsaldati nell’amore di Dio. Tutti i profeti dell’Antico Testamento hanno vissuto lottando contro le tenebre. L’empietà prevaleva, la legge di Dio era stata dimenticata. Il mondo perseguitava i profeti perché interferivano con la vita del mondo immersa nel peccato. Si nascosero nelle “profondità della terra.” Il mondo li odiava. Il profeta Isaia fu segato in due da una sega di legno, il profeta Geremia fu calpestato in una palude. E, pur vivendo in un ambiente del genere, rimasero saldi nella fede e nella devozione. Tutti i giusti erano afflitti perché erano estranei al mondo peccatore. Tutti gli apostoli hanno sofferto in un modo o nell’altro. I giusti andarono nel deserto. Che cosa li ha resi santi? La sofferenza? Non è la sola sofferenza che rende santi, ma anche la tensione verso Dio, l’amore di Dio e lavorare per superare gli ostacoli alla santità, che è il frutto della fatica dell’uomo e il dono del Santo Spirito.
dal sito 
https://qoelet.wordpress.com/2013/07/02/santita_maximovic/


giovedì 17 dicembre 2015

Nell'occidente il primo millennio


Antifone maggiori dell'Avvento


Le antifone maggiori dell'Avvento (o anche antifone O, perché cominciano tutte con il vocativo "O") sono sette latine proprie della Liturgia delle Ore secondo il rito romano. Vengono cantate come antifone del Magnificat nei vespri e come versetto alleluiatico del Vangelo nella Messa delle ferie maggiori dell'Avvento, dal 17 al 23 dicembre.
Anche il rito ambrosiano le ha introdotte nella propria liturgia, durante la "commemorazione del Battesimo" alla sera di questi stessi giorni precedenti il Natale (in ambrosiano,feriae de Exceptato, ferie dell'Accolto).
La loro origine è sconosciuta, ma Boezio le menziona già nel sesto secolo a Roma. Spesso sono state musicate. I sostantivi con cui ogni antifona si apre hanno origine nellaBibbia e sono utilizzati come titoli di Gesù Cristo. È stato osservato fin dal Medioevo che le lettere iniziali di questi stessi sostantivi, lette partendo dall'ultima antifona, formano la frase latina ero cras, cioè "Domani sarò qui", una espressione che sottolinea il carattere di attesa proprio dell'Avvento.


17 DICEMBRE - I ANTIFONA
O Sapienza, che sei uscita dalla bocca dell'Altissimo, che attingi l'uno e l'altro estremo, e disponi di tutte le cose con forza e dolcezza: vieni ad insegnarci le vie della prudenza.


« O Sapientia,
quae ex ore Altissimi prodisti,
attingens a fine usque ad finem,
fortiter suaviter disponensque omnia:

veni ad docendum nos viam prudentiae.

18 DICEMBRE - II ANTIFONA
O Adonai, Signore, capo della casa d'Israele, che sei apparso a Mosè nella fiamma del roveto ardente e gli hai dato la legge sul Sinai, vieni a ricattarci nella forza del tuo braccio.

O Adonai,
et dux domus Israël,
qui Moysi in igne flammae rubi apparuisti,
et ei in Sina legem dedisti:
veni ad redimendum nos in brachio extento.


19 DICEMBRE - III ANTIFONA
O rampollo di Iesse, che sei come uno stendardo per i popoli; davanti al quale i re ammutoliranno e le genti offriranno le loro preghiere: vieni a liberarci, e non tardare.

O Radix Jesse,
qui stas in signum populorum,
super quem continebunt reges os suum,
quem gentes deprecabuntur:
veni ad liberandum nos,
jam noli tardar


2O DICEMBRE - IV ANTIFONA
O chiave di David e scettro della casa d'Israele, che apri, e nessuno può chiudere; che chiudi, e nessuno può aprire: vieni e trai dalla prigione il misero che giace nelle tenebre e nell'ombra della morte.

O Clavis David,
et sceptrum domus Israël,
qui aperis, et nemo claudit,
claudis, et nemo aperit:
veni, et educ vinctum
de domo carceris,
sedentem in tenebris,
et umbra mortis.


21 DICEMBRE - V ANTIFONA

O Oriente, splendore della luce eterna! Sole di giustizia! Vieni, ed illumina coloro che giacciono nelle tenebre e nell'ombra della morte!


O Oriens,
splendor lucis aeternae,
et sol justitiae:
veni, et illumina
sedentes in tenebris,
et umbra mortis.

22 DICEMBRE - VI ANTIFONA
O re delle genti, oggetto dei loro desideri! Pietra angolare che riunisci in te i due popoli! Vieni e salva l'uomo che hai formato dal fango.
O Rex Gentium,
et desideratus earum,
lapisque angularis,
qui facis utraque unum:
veni, et salva hominem,
quem de limo formasti




23 DICEMBRE - VII ANTIFONA

O Emmanuele, nostro Re e nostro Legislatore, attesa delle genti e loro salvatore, vieni a salvarci, Signore Dio nostro!


O Emmanuel,
Rex et legifer noster,
expectatio gentium,
et Salvator earum:
veni ad salvandum nos,
Domine, Deus noster. »





“Et dixit qui sedebat in throno: ecce nova facio omnia”Ap 21,5

mercoledì 16 dicembre 2015

E Abbà disse....16/12/2015




CASSIANO IL ROMANO + 435

Ecco dunque, impariamo dalle parole del padre Serapione che noi diveniamo degni del carisma del discernimento quando non ci affidiamo al criterio della nostra mente, ma alla dottrina e alla regola dei padri. Infatti, non c'è altro difetto che più serva al diavolo per gettare giù per precipizi il monaco, come il fatto che egli confidi in se stesso, disprezzi gli ammonimenti dei padri e segua invece il proprio giudizio e la volontà propria.

Filocalia I, Gribaudi Torino 1982 (pg 165)

E disse il padre Mosè: «È bene, come ho detto prima, non nascondere i propri pensieri ai padri. Non bisogna però dirli a chiunque, ma manifestarli agli anziani spirituali e capaci di discernimento, non a quelli che di anziano hanno solo la canizie che viene con gli anni. Certo molti, guardando all'età, hanno espresso i propri pensieri, ma anziché riceverne una cura, sono caduti nella disperazione per l'inesperienza di chi li aveva ascoltati.» (id. pg 166)

Quanto a Paolo, il Cristo, che lo aveva chiamato personalmente e al quale aveva parlato, pur potendo aprirgli subito gli occhi e fargli conoscere la via della perfezione, lo manda invece da Anania e gli ordina di imparare da lui la via della salvezza, dicendo: Alzati, entra nella città e là ti sarà detto che cosa devi fare. Ci insegna con questo a seguire la guida di chi ci ha preceduti nella via…
(id. pg 168)


TEODORO, vescovo di Edessa +848

42. Non essere giudice delle opere del tuo padre spirituale, ma esecutore dei suoi comandi. È infatti abitudine dei demoni mostrarti i suoi difetti perché le tue orecchie diventino sorde ai suoi discorsi o per distoglierti dalla palestra come soldato vile e pauroso, oppure per aprirti soltanto a pensieri di incredulità e renderti molle nei confronti di qualsiasi forma di virtù.
Filocalia I, Gribaudi Torino 1982 (pg 445)

NICETA STETHATOS + 1080 ca.

53. È bello morire al mondo e vivere per Cristo, perché uno non può altrimenti nascere dall'alto, secondo la parola del Signore: Se uno non rinasce dall'alto non può neppure entrare nel regno dei cieli. Ma questa nascita avviene naturalmente dalla sottomissione ai padri spirituali, giacché, se prima non siamo concepiti dal seme della parola mediante il loro insegnamento, e non siamo fatti figli di Dio attraverso di loro, non possiamo rinascere dall'alto. Così infatti i dodici sono stati generati da uno solo, Cristo; e i settanta sono nati dai dodici e fatti figli di Dio e Padre, secondo ciò che disse il Signore: Voi siete figli del Padre mio che è nei cieli. Perciò anche a noi Paolo dice: Anche se avete migliaia di maestri, non avete però molti padri; io vi ho generato, divenite miei imitatori.

54. Non essere sottomesso al padre spirituale a imitazione del Figlio sottomesso al Padre fino alla morte e alla croce è non rinascere dall'alto. Colui che non è divenuto figlio diletto di un padre buono e non è nato da parola e da Spirito, come potrà a sua volta divenire padre di figli buoni e lui stesso padre buono? Come genererà figli buoni conformi alla bontà del padre? E se non è così, come l'albero sarà assolutamente anche il suo frutto.
Filocalia III pg 439s

san Simeone il Nuovo Teologo (mn.- ortodosso - 949/1022)
PREGHIERA PER AVERE IN DONO UN PADRE SPIRITUALE *

“Signore, che non vuoi la morte del peccatore, ma che si converta e viva, che per questo sei disceso sulla terra, per far risorgere quanti giacevano a terra uccisi dal peccato e per renderli degni di vedere te, la luce vera, per quanto è possibile agli uomini: degnati di inviarmi un uomo che ti conosce, perché, servendolo come te stesso e sottomettendomi a lui con tutte le mie forze e compiendo così la tua volontà obbedendo alla sua, iο possa essere gradito a te; il solo Dio, e anch'iο, peccatore, sia fatto degno del tuo regno”

* san Simeone il Nuovo Teologo (mn.- ortodosso - 949/1022) 

NICEFORO MONACO sec XIII

Se non c'è la guida, bisogna cercarla faticosamente. (Filocalia III pg 525)

Chi consegna tutto se stesso e la sua preoccupazione a Dio e al padre spirituale e, con un'ubbidienza vera, non vive ormai più una propria vita così da fare la propria volontà, ma è morto a ogni attaccamento al mondo e al proprio corpo, costui da quale cosa effimera può essere vinto e reso schiavo?
Filocalia IV pg 509


GREGORIO PALAMAS + 1359

Dunque, tu devi ogni onore e amore ai padri spirituali, poiché l'amore portato ad essi è per il Cristo e lo Spirito santissimo nel quale hai ricevuto l'adozione, e per il Padre celeste dal quale ogni paternità in cielo e sulla terra prende nome".
Avrai cura per tutta la vita di avere un padre spirituale e di fargli conoscere ogni peccato e ogni pensiero e ricevere da lui cura e remissione. Ad essi, infatti, è stato dato di sciogliere e di legare le anime, e quanto legheranno sulla terra sarà legato nel cielo e quanto scioglieranno sulla terra sarà sciolto in cielo poiché questa grazia e questa potenza l'hanno ricevuta da Cristo. Perciò obbedirai e non contraddirai loro per non procurare perdizione alla tua anima. Infatti, se chi contraddice ai genitori secondo la carne nelle cose che non sono proibite dalla legge divina è messo a morte, secondo la legge, colui che contraddice ai padri secondo lo spirito, come non scaccerà da sé lo Spirito di Dio e non perderà la sua anima?
Filocalia IV pg 45

GREGORIO SINAITA + 1346

Se anche qualcuno è andato fuori strada e ha perso il senno, vedrai che ha subìto questo per il suo autogestirsi e il suo orgoglio. Perché chi cerca Dio nella sottomissione, interrogando i più sperimentati e umiliandosi, non avrà mai alcun danno, per la grazia di Cristo che vuole che tutti gli uomini siano salvi.
Filocalia III pg 607

CALLISTO e IGNAZIO XANTHOPOULI - sec XIV

È detto anche da uno dei sapienti che le avversità sono la cura degli avversari. Causa dunque di tutte le tristezze sono l'insubordinazione e l'arroganza; di tutte le gioie, la sottomissione e la contrizione. Per questo chi desidera vivere senza colpa, deve vivere sottomesso a un padre provato e sicuro, che rechi in sé la forza proveniente da un'esperienza prolungata e dalla scienza delle cose divine, e la cui vita sia adorna di tutta la corona delle virtù. E l'ordine e il consiglio di un tale padre lo deve considerare come voce e consiglio di Dio. Infatti la salvezza sta nel molto consiglio e: L'uomo che non prende consiglio è nemico di se stesso.
Filocalia IV, 168

La paternità spirituale: note di un padre spirituale athonita dell’archimandrita Sofronio

sta in

http://www.episcopia-italiei.it/index.php/it/storia/71-articole-i-referate/4174-la-paternita-spirituale-note-di-un-padre-spirituale-athonita-dell-archimandrita-sofronio




Icona di (a sx.) s. Arsenio di Cappadocia (padre spirituale – 1840/1924) e (a dx.) s. Paisio del Monte Athos (figlio spirituale – 1924/1994)


martedì 15 dicembre 2015

Preghiera per ottenere un posto di lavoro http://www.ortodoxia.md/2015/12/rugaciune-pentru-obtinerea-unui-loc-de-munca/ http://www.ortodossiatorino.net/Blog.php?id=4195



Rugăciune pentru obţinerea unui loc de muncă
Doamne, Dumnezeul nostru, Cel ce ai intemeiat pământul şi l-ai încredinţat să fie sub stăpânirea omului care – cu înțelepciunea primită de la Tine – să se arăte a fi un bun iconom și sfințitor al zidirii Tale, până ce vor fi întemeiate un cer nou și un pământ nou, potrivit cuvintelor Scripturii care zice: „Toate sunt ale voastre” și iarăși: „Iată, Eu le înnoiesc pe toate”, Stăpânitorule al cerului și al pământului, Care dai înțelepciune, știință și pricepere omului pentru ca să lucreze cu mînile lui și să descopere cu mintea lui darurile pământului care sunt date de Tine, Dumnezeul nostru, spre folosul oamenilor, Te rugăm, Creatorule a celor văzute și a celor nevăzute, binecuvântează pe robul Tău (N) care cu credință se roagă Ție, prin noi smeriții și nevrednici, pentru dobândirea unui loc de muncă, pentru că Tu Însuți ai poruncit omului ca prin osteneală să se hrănească în toate zilele vieții lui. Ajută pe robul Tău (N) în căutările lui și-i împlinește rugăciunea, pentru că din prisosul lui să dea și celor care nu au, și ferește-l în viață de vrajmașii văzuți și nevăzuți, de piedicile oamenilor răi și de primejdiile de tot felul, cu harul și cu îndurările și cu iubirea de oameni ale Unuia-Născut Fiului Tău, cu Care ești binecuvântat, cu Preasfântul și Bunul și de viață Făcătorul Tău Duh, acum și pururea și în vecii vecilor. Amin.

http://www.ortodoxia.md/2015/12/rugaciune-pentru-obtinerea-unui-loc-de-munca/



Preghiera per ottenere un posto di lavoro
O Signore, nostro Dio, che hai posto le fondamenta della terra, e l'hai affidata al dominio dell'uomo affinché – con la saggezza da te ricevuta – dimostri di essere un buon amministratore e santifichi la tua creazione, fino a quando non saranno creati un nuovo cielo e una nuova terra, secondo le parole della Scrittura che dice: "Tutte le cose sono vostre" e ancora: "Ecco, io rinnoverò tutto", o Sovrano del cielo e della terra, che dai all'uomo la sapienza, la conoscenza e la comprensione perché lavori con le sue mani e scopra con la sua mente i doni della terra dai da te, nostro Dio, per il bene degli uomini, noi ti preghiamo, o Creatore delle cose visibili e invisibili, benedici il tuo servo (N) che con fede ti prega, per mezzo di noi umili e indegni, a ottenere un posto di lavoro, poiché tu stesso hai comandato all'uomo di faticare per guadagnarsi il cibo in tutti i giorni della sua vita. Aiuta il tuo servo (N) nella sua ricerca e accogli la sua preghiera, perché dalla sua abbondanza possa dare a chi non ha, e custodiscilo dai nemici visibili e invisibili, dagli ostacoli di uomini malvagi e dai pericoli di ogni genere, con la grazia e le inddulgenze e l'amore per gli uomini del tuo Figlio unigenito, con il quale sei benedetto, assieme con il santissimo, buono e vivifico tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli. Amen.

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martedì 8 dicembre 2015

La Deipara e semprevergine Maria e la profetessa Anna madre del profeta Samuele

Luca 1,39-56


39 In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, 40 ed entrò in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, 42 e ad alta voce esclamò: «Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno! 43 Come mai mi è dato che la madre del mio Signore venga da me? 44 Poiché ecco, non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il bambino mi è balzato nel grembo. 45 Beata è colei che ha creduto che quanto le è stato detto da parte del Signore avrà compimento».

46 E Maria disse:
«L'anima mia magnifica il Signore,
47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
48 perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva.
Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata,
49 perché grandi cose mi ha fatte il Potente.
Santo è il suo nome;
50 e la sua misericordia si estende di generazione in generazione
su quelli che lo temono.
51 Egli ha operato potentemente con il suo braccio;
ha disperso quelli che erano superbi nei pensieri del loro cuore;
52 ha detronizzato i potenti,
e ha innalzato gli umili;
53 ha colmato di beni gli affamati,
e ha rimandato a mani vuote i ricchi.
54 Ha soccorso Israele, suo servitore,
ricordandosi della misericordia,
55 di cui aveva parlato ai nostri padri,
verso Abraamo e verso la sua discendenza per sempre».
56 Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne tornò a casa sua.


1Samuele 2,1-10

Cantico di Anna

1 Allora Anna pregò e disse:
«Il mio cuore esulta nel SIGNORE,
il SIGNORE ha innalzato la mia potenza,
la mia bocca si apre contro i miei nemici
perché gioisco nella tua salvezza.
2 Nessuno è santo come il SIGNORE,
poiché non c'è altro Dio all'infuori di te;
e non c'è rocca pari al nostro Dio.
3 Non parlate più con tanto orgoglio;
non esca più l'arroganza dalla vostra bocca;
poiché il SIGNORE è un Dio che sa tutto
e da lui sono pesate le azioni dell'uomo.
4 L'arco dei potenti è spezzato,
ma quelli che vacillano sono rivestiti di forza.
5 Quelli che una volta erano sazi si offrono a giornata per il pane,
e quanti erano affamati ora hanno riposo.
La sterile partorisce sette volte,
ma la donna che aveva molti figli diventa fiacca.
6 Il SIGNORE fa morire e fa vivere;
fa scendere nel soggiorno dei morti e ne fa risalire.
7 Il SIGNORE fa impoverire e fa arricchire,
egli abbassa e innalza.
8 Alza il misero dalla polvere
e innalza il povero dal letame,
per farli sedere con i nobili,
per farli eredi di un trono di gloria;
poiché le colonne della terra sono del SIGNORE
e su queste ha poggiato il mondo.
9 Egli veglierà sui passi dei suoi fedeli,
ma gli empi periranno nelle tenebre;
infatti l'uomo non trionferà per la sua forza.
10 Gli avversari del SIGNORE saranno frantumati;
egli tuonerà contro di essi dal cielo;
il SIGNORE giudicherà l'estremità della terra
e darà forza al suo re;
innalzerà la potenza del suo unto».